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Autore: RoxyLoved    03/03/2005    1 recensioni
Questa è una fan fiction sulla coppia Ron/Hermione, è la mia preferita! l'ho buttata giù tutta oggi pm spero vi piaccia. Lo so, ce ne sono a centinaia ma ashipper r/hr piacera. Recensite se vi va!buona lettura
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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1°capitolo: Vacanze estive


Era appena finita la scuola, il 5° anno era passato tra pericoli e delusioni. Come ogni anno il trio si era tristemente separato; quest’anno più degli anni passati i loro cuori erano appesantiti da un macigno da sopportare…la morte di Sirius.
Ron ed Hermione sapevano benissimo che non provavano lo stesso dolore di Harry, ma loro avevano una preoccupazione così forte, per lo stato emotivo del loro amico, da non poter respirare.
- maledetto Voldemort – pensava Ron tra se, comodamente seduto in una sedia sdraio sotto il sole cuocente riflesso nel giardino di casa sua. La tana. – perché Harry deve sempre perdere la sua famiglia per lui, ma adesso basta! Devo fare qualcosa – si alzò di scattò dalla sua sedia, si asciugò la fronte un po’ sudata e corrugata e andò in cucina diretto da mamma Weasley.
- mamma – gridò ron – devo parlarti, dove sei –
- sono qui – disse lei, tenendo tra le mani un grosso
pentolone – dimmi, è qualcosa di serio dato che hai quella faccia preoccupata –
- si tratta di harry – disse Ron
Molly si sedette accanto a Ron – oh povero caro –
- mamma Harry non può stare dai suoi zii, pensa a come si deve sentire. Sirius è morto, non può uscire di casa, non può scrivere a nessuno, starà impazzendo!-
- lo so – disse Molly – stiamo provvedendo a farlo venire qui –
- ma questo risolve in parte il problema – continuò Ron – il prossimo anno sarà di nuovo come prima, ha bisogno di una famiglia e non siamo l’unica che conosce e che gli vuole bene –
Molly sorrise un po’
- adottiamolo mamma – disse Ron –Harry è abbastanza ricco da non gravare sulle nostre spese e dormirà con me –
- ne parlerò con Arthur e con Silente - disse Molly – nel frattempo facciamolo venire qui –
- anche Hermione – disse Ron arrossendo
Molly lo guardò preoccupata….
- che hai capito, invitiamola qui, non voglio adottare pure lei – disse Ron *non la voglio come sorella ma….* pensò sorridendo – ma cosa vado a pensare – disse ad alta voce dirigendosi verso camera sua per scrivere ai suoi migliori amici.

****************************************


Qualche giorno dopo gli abitanti della Tana erano presi dai loro preparativi in attesa dell’arrivo degli ospiti.
- eccoli – disse Ron – sono arrivati – aggiunse correndo verso le macchine posteggiate in giardino. La prima a scendere fu Hermione, il vento le scompigliava i capelli e il sole le illuminava la iridi color cioccolato.
Teneva in mano un agitatissimo Grattastinchi e una grossissima valigia color prugna.
Il cuore di Ron accelerò il battito e le sue orecchie diventarono rosse *oh ma che mi prende* pensò *non è mica la prima volta che vedo Hermione, devo smetterla di comportarmi come uno sciocco tanto lei non mi vorrà mai, la faccio infuriare sempre* continuò a pensare correndo verso di lei per aiutarla.
- ciao Hermione – disse Ron – dammi questa valigia, ci penso io – disse allungandole una mano
- posso fare da sola Ronald – disse scocciata lei
- hey ma che hai? Ti sei arrabbiata non appena mi hai visto? – rispose offeso Ron
- ti sei dimenticato cosa mi hai scritto nella lettera? – disse lei
- cosa? – rispose Ron, era leggermente in imbarazzo, lo guardavano tutti.
- Cosa Ron? Mi hai fatto capire che mi hai invitata qui solo per Harry, altrimenti non l’avresti fatto, beh evidentemente non mi vuoi tra i piedi, ti starò attorno solo lo stretto necessario, non preoccuparti – rispose Hermione arrabbiata, alzò la testa in senso di superiorità e sorpasso Ron lasciandolo con la bocca aperta, poi si diresse verso gli altri Weasley e li salutò sorridendo.
*Forse l’ho scritto davvero* pensò Ron rimasto li a pensare *ma l’ho fatto solo perché lei poi avrebbe capito che …insomma devo ammetterlo, Hermione mi piace, ma non ho speranze.
A lei può piacere un tipo come Krum o come Harry, ma non io* al pensiero gli si rivoltò lo stomaco, i due suoi migliori amici insieme e lui in un angolo a guardare la loro storia senza potersi ribellare –ma come mi vengono in testa certi pensieri – si disse Ron
Un’altra macchina aveva appena posteggiato davanti il suo vialetto.
Harry scese dalla macchina. La sua faccia non prometteva niente di buono. Le occhiaie erano ben marcate come qualcuno che non dormiva da tempo, i capelli sporchi e spettinati e uno sguardo perso nel vuoto.
- Ron – disse solamente Harry accennando un piccolo sorriso –cosa ci facevi qui solo in giardino –
- ti stavo aspettando – mentì Ron che erra rimasto li per pensare ad Hermione –come va? – che domanda stupida si disse subito dopo abbassando gli occhi
- come vuoi che vada Ron – disse un po’ acido Harry – ti ringrazio solo di avermi portato via da quella prigione –
-entriamo, la mamma ha cucinato un sacco di cose – disse Ron
- ok, ma non ho fame – rispose Harry.
Entrarono in casa, salutarono tutti Harry:
- oh mio caro, da quanto tempo non dormi – disse Molly
- ehm….non lo so – disse imbarazzato harry
- vatti a fare un bagno rilassante, lavati un po’ – aggiunse Molly – io nel frattempo ti preparo qualcosa per farti dormire -
- ok – rispose Harry salendo al piano di sopra.
Hermione scoccò uno sguardo infuriato a Ron per poi voltarsi dandogli le spalle.
- hem…Hermione – disse ron sottovoce
- cosa vuoi – rispose lei sempre girata
- posso parlarti un attimo – chiese lui
- no – rispose Hermione secca
- ti prego, si tratta di Harry – disse Ron quasi supplichevole
- va bene allora, se si tratta di Harry va bene – acconsentì finalmente
-usciamo – disse Ron incamminandosi verso la porta d’ingresso seguita da un’arrabbiata Hermione.
Poteva sentire i suoi sbuffi dietro di lui.
Si sedettero all’ombra nel giardino e rimasero per un minuto in silenzio, lei con le mani attorno ai fianchi, lui visibilmente imbarazzato guardando il cielo come se poteva esserci qualcosa di estremamente attraente.
- allora di cosa si tratta Ron – disse hermione ad un certo punto
- ehm…si…cioè…non si tratta di Harry - confessò lui
- che cosa? – cominciava la sfuriata di Hermione – mi hai ingannato perché sapevi che non sarei mai venuta, beh sai cosa ti dico, ho già perso abbastanza tempo con te me ne vado – si alzò e iniziò a camminare.
Ron a quel punto, dopo aver tenuto per tutto il tempo della sfuriata gli occhi stretti come per attutire le grida aprì gli occhi e vide Hermione allontanarsi. Si alzò e corse verso di lei, gli si parò davanti e la fermò bloccandola con le braccia. Hermione sgranò gli occhi e lui staccò subito la presa diventando più rosso che mai.
- aspetta – riuscì a dire – io non volevo dire quello nella lettera, cioè io...tu – farfugliò qualcosa ma Hermione non riuscì a sentirlo.
- che cosa- disse Hermione sempre più seccata.-
- scusa – disse sottovoce Ron guardando attentamente il laccio delle sue scarpe.
Hermione si irrigidì di colpo, Ron non le aveva mai detto scusa. Anche quando aveva torto aveva sempre raggirato la frittata dalla sua parte. Il viso di lei si rilassò un pochino.
- ok, ma…perché? – disse Hermione questa volta il suo tono non era arrabbiato ma triste. Ron lo notò subito:
- cosa perché? Cioè cosa vuoi sapere – chiese preoccupato.
Sul viso di Hermione scesero due lacrime e riportò istintivamente le mani sugli occhi.
Ron rimase immobile, non capiva il motivo di quel pianto ma detestava vederla piangere soprattutto se era colpa sua. Posò le sue mani sui suoi polsi e lentamente scoprì il suo viso. Era così dolce, aveva voglia di abbracciarla forte, ma si trattenne.
- Hermione – disse Ron – ti prego non piangere, ritorniamo dove eravamo prima così non ci potrà vedere nessuno. Tu ti calmi e io ti spiego tutto quello che vuoi sapere, ok –
Hermione annuì solamente, si calmò un po’ e seguì Ron verso quel posticino all’ombra. Si risedettero.
- allora, va un po’ meglio ? – chiese Ron ancora preoccupatati e rosso in viso
- si – disse sottovoce Hermione
- Hermione – continuò Ron – c…cosa vuoi sapere –
-voglio s..sapere perché ti comporti così con me Ron –
disse Hermione sfuggendo al suo sguardo – mi critichi sempre, mi fai arrabbiare, mi fai capire che non mi vuoi bene, che ti servo solo per i compiti. E’ dal primo momento che mi hai visto che non mi sopporti, perché allora continui a parlarmi Ron? Non fai prima a cercare di evitarmi? Così mi fai solo soffrire perché io…io…invece ti voglio bene – Hermione lo disse tutto di un fiato e poi scoppiò nuovamente a piangere singhiozzando.
Ron rimase imbambolato, come aveva potuto pensare questo. Hermione gli piaceva e invece di farglielo capire aveva fatto tutto il contrario facendola solo soffrire. E ora lei era piangere accanto a lui, piangeva per lui, piangeva perchè gli voleva bene.
- Hermione …. Non è vero – riuscì a dire solo Ron. Si avvicinò a lei, che stava con la testa tra le gambe piegate al petto. L’abbracciò tutta, sentì tenerla stretta tutta sé. Lei prese a piangere più forte non riuscendo più a smettere.
- scusa, Hermione ti prego non piangere, io non volevo, io ti voglio bene Hermione – disse Ron cercando di rassicurarla
- Non è vero – gridò lei sciogliendosi da quell’abbraccio –se mi avessi voluto bene non mi avresti trattata così Ron. E’ 5 anni che piango per te, per le tue frecciatine. Sono stanca Ron-
- Aspetta Hermione, scusa, io non lo sapevo - Ron si sentì morire. 5 anni che piangeva per lui ma come era stato così stupido da non accorgersene.
- perché? Ron – gridò ancora Hermione – se mi vuoi bene perché mi tratti così allora –
- perché….- provò a dire Ron –perché ho cercato di non innamorami cercandoti ogni sorta di difetto –
Hermione alzò di colpo il suo sguardo verso quello di Ron, non riusciva a capire. Il suo corpo sussultava ancora per i singhiozzi del pianto.
- ma…- continuò Ron guardando per terra –sono uno stupido Hermione, io non ci sono riuscito. Scusa, non volevo –
- che c..cosa?- chiese Hermione sottovoce , non riusciva a credere alle sue orecchie.
- hai capito Hermione, io…. – continuò Ron ma prima che potesse finire la frase Hermione si era buttata tra le sue braccia, ma dall’abbraccio inaspettato Ron sentì crollare la schiena sopra l’erba.
Hermione così era sdraiata sopra Ron e aveva ricominciato a piangere abbracciata al suo petto.
Ron portò una mano sui capelli di Hermione e l’altra la fece scivolare sulla sua schiena. Il suo cuore prese a battere ancora più forte il suo viso era indecifrabile.
*le ho appena detto quello che provo e lei si è buttata tra le mie braccia, ma sta piangendo cosa significa questo* pensò Ron. Era davvero confuso.
-Hermione ti prego non piangere, basta. Fra poco fai piangere anche me –
- Oh Ron – disse lei tra i singhiozzi – io credevo che tu non mi volessi bene, mentre io…oh Ron non sai da quanto tempo ho aspettato questo momento, Ron anch’io…. – disse Hermione.
Una vampata di calore passò nel corpo di Ron Non poteva crederci. Hermione provava le stesse cose per lui e lui come uno stupido l’aveva trattata male.
Hermione alzò il viso dal petto di Ron. Aveva smesso di piangere anche se le sue guance erano rosse e gli occhi lucidi. I due ragazzi su guardarono fissi negli occhi. Ron deglutì. Hermione si spinse verso il suo viso e appoggiò delicatamente le labbra a quelle del ragazzo, che era completamente paralizzato.
Pian piano si sciolse e ricambiò il suo bacio. La sua mente viaggiava veloce *Oh mio dio, sto baciando Hermione, Oh mio Dio che devo fare...che devo fare* Ron era terrorizzato.
Le loro labbra si schiusero e il baciò divenne più profondo, durò a lungo in un turbine di emozioni mai provate.
  
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