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Autore: Shinji Kakaroth    05/02/2009    1 recensioni
La fic gioca ancora sul triangolo Lelou-C.C.-Karen e l'ambientazione questa volta è il periodo natalizio. Karen scopre che C.C. vive nella stanza accanto a quella di Lelouch, riuscirà il nostro eroe a eliminare i sospetti che le verranno?
Genere: Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kozuki Karen, Lelouch Lamperouge, Nunnaly Lamperouge, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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**Dashing through the snow on a one-horse open sleigh,
Over the fields we go, laughing all the way
Bells on bob-tail ring, making spirits bright
What fun it is to ride and sing a sleighing song tonight.**

"Che diavolo!" Karen s'alzò dal letto controvoglia, mentre la canzone risuonava gioiosa nella sua camera e nei corridoi attraverso gli altoparlanti dell'interfono scolastico.
Prese il cellulare dal comodino che segnava solo le 6:50 e uscì strillando in corridoio le peggiori maledizioni di questo mondo.
Camminò irritata fino alla porta della stanza di Lelouch e lui era lì, addormentato sotto le coperte.
Era così dolce quando non apriva bocca, facendo fuoriuscire tutta la sua arroganza di britanno dal corpo verso tutte le direzioni. Era odioso per buona parte della giornata, ma era certa che anche lui sapeva essere amorevole quando lo voleva. Con sua sorella lo era sempre troppo. Per lei aveva sempre quel sorriso dolce che non riservava a nessuno dei membri del consiglio studentesco.

**Jingle bells, jingle bells, jingle all the way!
O what fun it is to ride in a one-horse open sleigh! Oh!**

La musica continuava a tutto volume e l'espressione beata di Lelouch le fece venire qualche dubbio.
"Lelouch?" disse.
Nessuna reazione.
"LELOUCH, CHE DIAVOLO VUOL DIRE QUESTO?" strillò con tutto il fiato che aveva in corpo mentre il ritornello continuava come se niente fosse.

**Jingle bells, jingle bells, jingle all the way!
O what fun it is to ride in a one-horse open sleigh! Oh!**

Lelouch sembrava in coma attraverso la poca luce che filtrava dalle persiane abbassate.
Karen gli si avvicinò e dopo avergli sfiorato la fronte, scostando i capelli, notò qualcosa.
"BASTARDO!" gli sfilò i tappi dagli orecchie e disse "Lelouch che diavolo è tutto questo fracasso?"
Il ragazzo appena gli venne tolto il tappo dall'orecchio sinistro, si scosse ed aprì gli occhi "Che c'é?" fissò Karen "Che ore sono?"
"Appena le sette. Che diavolo vuol dire questo?" e indicò gli altoparlanti dell'interfono scolastico.

**A day or two ago I thought I'd take a ride
And soon Miss Fanny Bright Was seated by my side;
The horse was lean and lank Misfortune seemed his lot,
We ran into a drifted bank And there we got upsot.**

"Oh, mi hai svegliato solo per questo?" le prese il tappo di mano, se lo rimise nell'orecchio e si girò nel letto, coprendosi la testa.
"Ehi! VOGLIO UNA SPIEGAZIONE!" e prese a scuoterlo tanto forte che alla fine gli finì addosso, quasi abbracciandolo.
La porta automatica si aprì ed apparve C.C. con Cheese-kun sotto il braccio "Lelouch, che diavolo è questa canzo..." fissò i due e rimase sbalordita "stai cercando di rubarmi il fidanzato?" prese in giro la rossa.
"IO?" notò che era abbracciata a Lelouch, ancora intontito nel letto "NO! Ma che diavolo stai dicendo!"
"Allora? Che ci fai in camera sua a quest'ora e vestita a quel modo?" indicò il pigiama mezzo sbottonato e aperto.
"E tu allora?" replicò arrossendo "Anche tu che ci fai qui a quest'ora?" ribattè.
"Be'... non posso entrare nella camera del mio ragazzo a quest'ora?" le chiese con aria dubbiosa.

**Jingle bells, jingle bells, jingle all the way!
O what fun it is to ride in a one-horse open sleigh! Oh!**

"No! Non intendevo questo!" quella canzone a tutto volume la irritava, quella ragazza la irritava e il comportamento menefreghista di Lelouch la irritava più di qualunque altra cosa quella mattina.
"Diavolo, ti vuoi svegliare?" strillò, strappandogli la coperta e fissandolo, mentre si voltava verso di loro con una evidente erezione mattutina.
"Ma che fai, sporcacciona! Coprilo!" e alla provocazione della ragazza dai capelli smeraldo, gettò subito la coperta addosso a Lelouch, coprendolo dalla testa ai piedi.
"CHE DIAVOLO VOLETE A QUEST'ORA? Avete intenzione di tenere un meeting proprio qui?" rispose irritato, fissando le due e togliendosi la coperta dal volto.
"Ehm... è per questa musica..." si scusò Karen.

**A day or two ago The story I must tell
I went out on the snow And on my back I fell;
A gent was riding by In a one-horse open sleigh
He laughed at me as I there sprawling laid But quickly drove away.**

La pazienza del ragazzo stava diminuendo a vista d'occhio "Non hai letto gli avvisi che ho attaccato ieri nelle bacheche?" notò uno sguardo interrogativo e continuò "Per festeggiare le feste natalizie in tutto l'istituto verrà data una sveglia anticipata con canzoni natalizie." si tolse l'altro tappo e li posò sul comodino "E tu?" chiese rivolto a C.C..
"Ehm..." cercò di trovare una scusa "Pizza Time!"
Lelouch le lanciò il cuscino in faccia "Non esiste nessun Pizza Time!" era sveglio e di pessimo umore ma non ci poteva fare niente "Andiamo." disse alle altre due, dirigendosi verso la cucina.
Prese una caffettiera, ci mise dentro dell'acqua, del caffé in polvere, chiuse la macchinetta e la mise sul fornello più piccolo della cucina, uscendo subito dopo dalla stanza per sbrigare le prime necessità mattutine in bagno. Le persiane lievemente alzate facevano intravedere l'azzurro del cielo e filtravano la fioca luce del sole invernale sulla tavola attorno a cui erano sedute le due.

**Jingle bells, jingle bells, jingle all the way!
O what fun it is to ride in a one-horse open sleigh! Oh!**

"Ma quando diavolo la pianta?" fece Karen proprio quando la canzone s'interruppe.
"Oh, finalmente." disse C.C. massaggiandosi la testa.
"Allora, buon giorno, Claudia." le sogghignò Karen.
"Buon giorno, Kallen!" disse l'altra in risposta.
"Dormito bene?" le chiese con finta aria cordiale.
"Benissimo!" rispose, scostando i lunghi capelli dietro alla spalliera della sedia di legno. Era seduta con le braccia attorno alle ginocchia e i piedi che sporgevano dalla sedia.
Karen invece era seduta con la gamba destra orizzontale e la caviglia appoggiata nell'incavo del ginocchio.
Il silenzio tra loro era imbarazzante.
"Non dire niente a Lelouch dei Cavalieri..." dissero ancora una volta assieme.
"Va bene non dirò niente..." ancora una volta in sincronia.
"Aspetta!" disse Karen portandosi una mano alla fronte con i capelli che iniziavano a fare strane pieghe "Inizio io. Cerca di non far trapelare notizie sull'Ordine o te ne potresti pentire."
"E che vuoi fare? Sculacciarmi?" la prese in giro.
"Chiamerò Zero e farò la spia!" ghignò cattiva.
"Zero sa già tutto." le sorrise, anticipando le mosse della rossa.
"Che studi qui?" fece lei stupita.
"A-ah!" rispose C.C. ebbra di quel piacere che si aveva quando si stava dalla parte della ragione.
"E che sei fidanzata con Lelouch?" continuò.
Mentre l'altra stava per dirle di sì chinando il capo, rientrò Lelouch "Nessuno è fidanzato con nessuno."
"Sembra un amore non corrisposto." la prese in giro Karen.
"Smettila Kallen. Questa donna è davvero ostinata se si mette una cosa in testa." sogghignò, avvicinandosi alla caffettiera per controllare a che punto stesse "L'unico metodo efficace con lei è ignorare i suoi giochetti."
"Non ti preoccupare, non ha ancora fischiato." disse Kallen.
"Questa non è una teiera." fece Lelouch irritato dalla mezza-britanna.
"E' una caffettiera, lo sanno tutti." la prese in giro C.C..
Karen sentì la rabbia salire assieme alla vergogna "Ma c-certo... è una caffettiera, ma a causa della mia salute precaria non ho mai fatto le faccende domestiche." *coff*coff* finse un attacco di tosse.
"C...." stava per dire e si corresse "Claudia, potresti passarmi le tazze? Fra poco sarà fatto."
La ragazza un po' infastidita dal tono cordiale così finto dell'altro, andò al cassetto nel cui si trovavano le stoviglie e prese tre tazzine.
"Come mai così piccole?" chiese stupita.
"Il caffé non va preso in larghe dosi." le spiegò Lelouch "O avrebbe effetti collaterali."
A un certo punto cominciò un gorgoglio dalla macchinetta e il caffè cominciò a salire espandendo la calda fragranza all'interno della cucina.
"Prima agli ospiti." disse riempiendo una tazzina e passandola a Karen, poi la seconda per C.C. e la terza per se stesso "Ho proprio bisogno di un caffé." prese un cucchiaino di zucchero, girò il liquido scuro e poi portò lentamente alla bocca la tazzina. Karen lo imitò e notò che quel caffé era migliore di quanto sembrasse.
Aveva bevuto caffé nei migliori bar britanni e nei peggiori bar del ghetto, eppure non ne aveva mai bevuto uno così buono. Rimase stupita dall'indipendenza del ragazzo che aveva appena preparato la colazione per tutti e tre.

"Ci vediamo a lezione." disse semplicemente congedandosi dalla rossa.
"Perché? Dove vai?" gli chiese senza pensarci su.
"Devo andare ad affiggere gli avvisi per la festa di domani sera." disse dirrigendosi verso il bagno.
C.C. svanì e Karen rimase da sola in cucina, in compagnia dell'odore forte e caldo del caffé.
Quando tornò in camera prese la sua divisa e la sbatté un po', per far sparire un po' di pieghe, dopo di che si diresse al bagno femminile per lavarsi quando squillò il suo cellulare. Sul display scuro le chiare lettere luminose dicevano "From Zero".

TUUUUUUUN

"Pronto?" rispose subito, senza far attendere il suo leader e il padrone del suo cuore.
"Karen? Sono Zero." era proprio la voce camuffata del Comandante dell'Ordine dei Cavalieri Neri "Sembra che la Britannia non abbia nulla in programma, tranne i soliti festeggiamenti e balli di corte nel palazzo del governo, ma è ancora troppo presto per mirare così in alto."
"Sì, capisco." disse annuendo. Dalla loro parte oltre al Guren Mk-II avevano erano da poco entrati anche Toudou e le quattro spade sacre con i Gekka, dei nuovi Knightmare di ultima generazione forniti da Kyoto. Sapeva che unendo le forze, molto presto sarebbero riusciti a sconfiggere Britannia, costringendo i suoi messi alla ritirata in madrepatria, ma Zero aveva ancora molte mosse da pianificare prima di un attacco totale e anche il suo animo era turbato dalla scoperta che il pilota dell'armatura bianca che aveva ostacolato fin'ora i loro piani era proprio quel ragazzo tanto gentile suo compagno di classe e membro del consiglio studentesco. Kururugi Suzaku.
La sua esistenza era un fastidio per i Cavalieri, lei aveva cercato di porre fine alla sua vita, nonostante Zero disapprovasse un viscido assassinio simile.
"Se ci saranno novità ti contatterò..." fece una pausa "...se non ci dovessimo sentire per allora ti auguro di passare un buon Natale."
Le venne un salto al cuore.
Zero, il calcolatore e il freddo capo mascherato dell'Ordine dei Cavalieri Neri, il cinico stratega che pianificava e pensava ai mezzi e ai numeri per ottenere la vittoria, proprio lui le stava facendo gli auguri di buon natale?
"G-grazie..." disse stupefatta, mentre il colore iniziò a imporporarle il viso.
"Bene. Allora..." stava per chiudere la conversazione, lei lo sapeva.
"A-aspetta!" disse all'improvviso la ragazza.
"Che c'è?" le chiese la voce dell'uomo mascherato appena 3 stanze più in là della sua.
"Sai... volevo farti anch'io gli auguri di buon Natale." sorrise imbarazzata come una bambina che ha appena rivelato un segreto importante alla migliore amica.
"Ah. Grazie." disse soltanto chiudendo in tal modo la conversazione, mentre lei si buttò sul letto, portandosi il cellulare al petto.
"Zero..." disse malinconica "Come vorrei che succedesse qualcosa così da poterti vedere e farti gli auguri di persona." e poi le venne immediatamente un'altra idea "Come vorrei poter vedere sotto..." si fermò, mentre continuava a parlare ad alta voce "Stupida! Non devi pensare a queste cose!" e si diresse verso i bagni, per fare una doccia rilassante.

Dopo aver telefonato, Lelouch uscì dalla stanza e si diresse verso le bacheche degli altri istituti, applicando i manifesti per la festa di Natale.
Era ancora presto quando tornò nelle sue stanze.
Aveva fatto traslocare C.C. e i suoi pupazzetti in una stanza limitrofa per non dare nell'occhio a Karen. Se avesse sparso certe informazioni sul suo conto, soprattutto se ne avesse parlato con Milly, sarebbe finito che tutto l'istituto sarebbe venuto a conoscenza dell'esistenza di C.C. e della sua imbarazzante presidio nella stanza del ragazzo.
Già giravano strane voci sul rapporto tra Zero e C.C., se fossero girate anche su Lelouch e C.C. Karen si sarebbe insospettita di certo.
In quel momento doveva trovare il modo di far spostare l'attenzione della ragazza verso qualcos'altro.
I suoi pensieri ballavano a quella maniera, l'uno tuffandosi nell'altro, cercando di dimenticare la solitudine.
Ora era solo, visto che Nunnally era in ospedale per un checkup prima delle feste e non sarebbe tornata che per sera, assieme a sayoko-san.
Avrebbe trovato un metodo per risolvere la faccenda.
Durante il pomeriggio l'avrebbe portata da qualche parte a fare un giro, magari giocando con lei a fare la coppietta e la cosa l'avrebbe distolta da C.C..
Le lezioni furono brevi e stringate per dare inizio alle feste natalizie.
Tutto sarebbe andato nella maniera che aveva pianificato...
...se C.C. non si fosse autoinvitata al loro appuntamento.

Continua...

PS: spero che i vostri commenti mi spronino a continuare e terminare questa fic! ^^
  
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