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Autore: Nenottina    03/09/2015    0 recensioni
Ciao a tutti :D
Ebbene si, ho scritto una seconda serie su Seripa! Contenti?
Se vi siete persi la prima potete controllare sulla pagina del mio account, ma in ogni caso ve la riassumo brevemente: Seripa è la sorella di Vegeta, anche lei mandata sulla Terra per conquistarla, anche lei reduce da un colpo in testa con conseguente perdita di memoria. Farà la conoscenza dei guerrieri Z e affronterà alcune avventure con loro, ed infine deciderà di partire per scoprire il mondo.
Questa seconda serie si svolge dopo GT, ovvero qualche anno dopo.
Dal primo capitolo:
Domani inizierà il torneo mondiale di arti marziali e io voglio partecipare...
Credo sia tutto, buona lettura e fatemi sapere che ne pensate ^^
Grazie in anticipo a chi la leggerà
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Bulma/Vegeta, Chichi/Goku, Goten/Valese, Pan/Trunks
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Nuovi Eroi'
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-Cosa? E cosa ha detto?
-Non hai ancora risposto alla mia domanda
Prendo un respiro profondo – Non lo so, okay? Non continuate a chiederlo
-Avanti ammettilo, lo so che è così! – Trunks mi si avvicina divertito.
-Ascolta zia, non puoi essere confusa, d’accordo? Lo capisci se è vero o no, quindi vedi di capirlo, e se non lo ami diglielo e in fretta!
Mi assalgono e io mi butto di nuovo sul letto, con la faccia premuta contro il cuscino.
Ripenso a tutte le volte che sono stata con Goten e a come mi sono sentita.
Quando parlo di nuovo la mia voce è storpiata – Io…lo amo… - abbraccio il cuscino.
-Ah! Lo sapevo! Hai confessato! Certo che ce n’è voluto di tempo! – urla Trunks.
Mi alzo di scatto e gli do un pugno sulla testa – Tu vedi di stare un po’ zitto, chiaro? – mi balena in mente un pensiero – Scusa ma mica eri al lavoro?
Lui si blocca – Ehm…si…ecco…c’era un’assemblea e…
-Proprio per questo tu dovresti esserci! Stamattina eri così preso dal tuo lavoro, perché te ne sei andato?
-Ecco…io… - si volta e fa per andarsene dalla stanza, ma io lo afferro per la camicia e lo trattengo.
Si volta, sorridendo imbarazzato, ma io lo guardo seria, allora si fa serio anche lui.
-Oh insomma…io ci sto provando, però è inutile, quel lavoro non fa per me, è troppo noioso!
-Ah, il solito! – Bra da un pugno sul braccio al fratello.
Trunks la guarda divertito, ma poi torna a me – Comunque tu devi dirglielo, perché lui è molto insicuro e non sa se ricambi
-Cosa? Ma…
-Niente ma! – mi ordina Bra – Avanti!
Mi spinge fuori dalla porta di camera mia, mentre io punto i piedi.
Alla fine arriviamo fuori di casa e loro mi obbligano ad andare a cercarlo.
Mi alzo in volo, rassegnata. Non li potrò convincere a cambiare idea.
Volo per la città e mi guardo intorno.
Quando sono quasi convinta che sia tornato a casa ed inizio a rilassarmi però lo vedo mentre cammina insieme a Broly, sorridente.
Atterro dietro di loro, nascosta alla vista.
Non posso dirglielo se c’è anche Broly. Sarebbe troppo imbarazzante.
Li guardo, e vedo che si fermano di fronte ad una gelateria.
Broly vi entra, mentre Goten inizia a guardarsi intorno, mentre aspetta che torni.
Ora o mai più.
Mi avvicino e lo saluto.
-Ehi, ciao Seripa, ho saputo che sei stata da noi oggi, purtroppo… - si gratta la testa imbarazzato – Eravamo molto stanchi
-Già, ma non importa, avete fatto bene, così avete recuperato le energie
Guardo attraverso il vetro della gelateria nervosa. Per fortuna c’è coda.
-Hai tagliato i capelli – mi accorgo.
-Eh? Ah…si, mia mamma…ha detto che non le piacevano troppo lunghi…
Mi scappa un sorriso e mi immagino la scena “Teppista!”.
-Senti…io… – comincio.
Lui mi fissa in attesa ed io non riesco più a continuare. Non ce la faccio, proprio no.
Mi sorride – Posso dirti una cosa io?
Annuisco confusa.
Lui esita, ma alla fine si decide.
-Ti amo…non so perché ma è da quando ti ho vista in quel fiume che…non lo so…mi hai colpito in qualche modo e… - si interrompe e trattiene una risata – Sei rossa
Mi metto una mano in faccia – Cosa…no! No, non è vero!
Allora ride esplicitamente – Oh si
Arrossisco ancora di più.
Dopo poco finalmente si calma e si fissa le scarpe – Devo presumere che…insomma…è lo stesso per te?
-Io…credo, penso…si
Ecco…l’ho detto!
Goten si lascia sfuggire un sospiro di sollievo ed in quel momento riesco a capire quanto era nervoso poco prima, mentre ora ha rilassato le spalle, che erano in tensione come una corda di violino.
Lo abbraccio e lui mi stringe, felice di aver detto ciò che provo e che lui abbia fatto lo stesso.
Si sente un colpo di tosse vicino a noi. Ci giriamo e vediamo Broly con due gelati in mano che ci guarda un po’ scocciato.
Ci stacchiamo velocemente, e sento le guance accaldarsi per l’ennesima volta.
-Broly… - Goten ride nervoso e prende uno dei due coni – Grazie per il gelato
-Ciao Broly… - lo saluto nervosa.
Ma poi mi chiedo, c’è bisogno di esserlo? In fondo è un bambino. Noto che anche lui ora ha i capelli più corti.
-Si, ciao, Goten andiamo? – chiede impaziente.
-Certo amico – Goten mi guarda e poi torna a rivolgersi a Broly – Senti, se venisse anche Seripa con noi? Che ne dici?
Broly esita.
-Goten, avanti, è evidente che vuole stare da solo con te, non è un problema, tanto ci vedremo altre volte, non mancheranno certo le occasioni
Faccio per andarmene.
-No – mi ferma Broly – No, va bene
Allora gli sorrido – Grazie Broly, chissà che un giorno non potremmo diventare anche amici
Goten gli prende la mano e ci incamminiamo.
Ci fermiamo in un parco e ci sediamo su una panchina, mentre Broly finisce anche la punta del cono mettendosi in mezzo a noi. E’ una zona un po’ appartata e non c’è molta gente.
Stiamo chiacchierando del più e del meno, o meglio Goten e Broly stanno chiacchierando mentre io mi limito ad ascoltare e a fare qualche intervento di tanto in tanto, quando una ragazza poco più grande di noi ci adocchia.
Ci passa dietro e si appoggia con i gomiti alla nostra panchina interponendosi tra Goten e Broly.
Sorride a Goten e noto che gli avvicina una mano alla schiena, o almeno così mi sembra, non ci faccio molto caso, ma osservo la ragazza.
Goten si irrigidisce e diventa serio.
-Coraggio tesoro vedrai che ci sbrighiamo, basta che mi date i soldi e gli oggetti di valore – continua a sorridere – Ehi, che c’è? Non essere così rigido come un pezzo di legno o penseranno che non ti stai divertendo, ma tu ti stai divertendo, no?
La guardo malissimo stringendo i pugni. Ma come osa minacciarci? Per di più a mani nude.
-Gelosa tesoro? Meglio se ti calmi, non vorrei che il nostro amichetto qui si faccia del male, non credi?
Osservo meglio la mano che ha appoggiato a Goten e noto un riflesso metallico. Ha un coltello e lo sta’ puntando alla sua schiena!
Mi alzo lentamente, molto arrabbiata – Se te ne vai subito forse posso anche non farti tanto male, ma decidi in fretta o sarà peggio per te – affermo decisa.
Esito solo un secondo: le basterebbe spingere un po’ di più e…no, non glielo permetterò!
Lei si mette a ridere. Vedo che Broly è confuso, forse non si rende conto di ciò che sta accadendo.
-Vattene. Ora.
Allora lei mi guarda seria e lascia uno strappo nella maglia di Goten. Quando mi mostra nuovamente la lama vedo che è sporca di rosso. Lui sussulta e la guarda ancora più male se è possibile, stringendo i denti. Sta’ cercando di contenere la rabbia.
-Pensi forse che stia scherzando? – mi chiede la ragazza.
Mi avvicino – Penso che tu non sai con chi hai a che fare
Le afferro il polso velocemente e le scuoto il braccio per farle cadere il coltello, poi mi fermo, sempre tenendola stretta.
Lei apre la bocca sorpresa.
-Che c’è tesoro? – le chiedo più arrabbiata di prima – Hai perso qualcosa?
Nel frattempo Goten e Broly si sono alzati e ci stanno guardando.
Goten non è sorpreso, mentre Broly sembra non riesca a credere ai propri occhi.
La ragazza riprende l’arroganza di poco prima e guarda Goten.
Scuote la testa con falso rimprovero – Amico, sei messo male se ti lasci difendere dalla tua ragazza in questo modo…
Goten avvampa immediatamente.
Allora perdo la pazienza e mi sposto dietro di lei, piegandole il braccio dietro la schiena – Vedi di andartene e in fretta anche!
Lei fa una smorfia di dolore, ma vedendo Goten ride divertita – D’accordo – mi guarda – Ora lasciami
La spingo via e le dico seria – Credimi, lui è molto più forte di me, non c’è bisogno che io lo difenda e non ti piacerebbe sperimentarlo in prima persona
Quella indietreggia di qualche passo mentre ci osserva.
Raccoglie il coltello, senza smettere di guardarci, allora Goten le va velocemente di fronte e glielo sfila di mano delicatamente, dopo averle afferrato il braccio, mentre lei si blocca di nuovo stupita.
-Questo lo prendo io, grazie – le sorride – Ora puoi andare davvero, e non provarci di nuovo, o sarà peggio per te
Le lascia il braccio. La ragazza indietreggia, troppo sbalordita per parlare, e alla fine corre via.
Credo che abbia capito che non stavo scherzando a proposito di Goten.
La osservo mentre si addentra di nuovo tra gli alberi.
Goten guarda il coltello che ha ottenuto, riflette un attimo ed infine lo butta a terra nell’erba. Sorride – Non credo che ci servirà più questo…vogliamo andare?
Guarda Broly e lui annuisce sorridente e lo prende di nuovo per mano.
Ci incamminiamo sul sentiero che porta all’uscita dal parco, con Broly sempre al centro.
Mentre camminiamo, quasi involontariamente, questo prende anche la mia mano e fa ciondolare le braccia avanti ed indietro.
Sorrido tra me. Credo che ora siamo davvero diventati amici.
   
 
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