Una ragazza sui sedici anni dai lunghi capelli rosa e gli occhi dorati correva per le strade della sua città. Attorno a lei fluttuavano quattro spiritelli molto particolari. Erano i suoi shugo chara. Degli esserini che rappresentavano i suoi sogni. La prima aveva i capelli rosa, come gli occhi, acconciati in una codina alta. Portava un vestitino bianco e in testa aveva un berretto con una spilla a forma di cuore e si chiamava Ran. La seconda aveva i capelli corti blu, come gli occhi, coperti da un cappello alla francese con un fermaglio a forma di picca blu. Portava una giacca e dei pantaloni dal taglio maschile e il suo nome era Miki. La terza aveva i capelli biondo platino, coperti da una bandana bianca e gli occhi verdi. Indossava un vestitino verde con un grembiule bianco e si chiamava Suu. La quarta aveva i capelli arancioni raccolti in due code e gli occhi dorati come la sua padrona. Aveva un abitino giallo con una cintura bianca e un fermaglio di quadri giallo tra i capelli. Il suo nome era Dia.《 Amu. Secondo te cosa starà succedendo?》 Chiese Ran.《 Non ne ho idea. Ma dal tono di Tadase sembrava una cosa di vitale importanza.》. La ragazza continuò a correre finché non sentì delle voci chiamarla. Cinque ragazzi, anche loro con degli shugo chara al seguito, le corsero incontro. Il primo aveva si e no sedici anni, era biondo con un ciuffo che gli ricadeva davanti agli occhi cremisi. Il suo nome era Tadase, mentre il suo shugo chara si chiamava Kiseki e aveva i capelli lilla, gli occhi blu e vestiva come un re. La seconda si chiamava Rima. Era una ragazza piuttosto bassa per la sua età. I lunghi capelli ondulati erano biondi e gli occhi erano color caramello. Sulla sua spalla stava una shugo chara bionda vestita da pagliaccio che faceva di nome Kusu kusu. Il terzo e la quarta erano due gemelli dai lunghi capelli viola e gli occhi castani. Il ragazzo si chiamava Nagihiko e aveva accanto uno shugo chara dai capelli viola e gli occhi azzurri vestito con un abbigliamento tutto in azzurro costituito da scarpe da ginnastica, un gilet di jeans e un paio di cuffie al collo di nome Ritmo. La ragazza si chiamava Nadeshiko e vicino a lei c'era una shugo chara dai capelli viola e glu occhi azzurri con addosso un chimono bianco e rosa di nome Temari. E la quinta era una ragazza sui quindici anni di nome Yaya. Lei aveva i capelli color rame raccolti in due codini e gli occhi castani. Si tirava dietro, oltre allo shugo chara Pepe, una chara con un ciuccio in bocca e con una tutina da neonato addosso, altre due persone con rispettivi shugo chara. Il primo era un ragazzo dagli spettinatissimi capelli rame e gli occhi verdi di nome Kukai. Era un po' più grande degli altri e sulla sua spalla stava seduto uno shugo chara dai capelli verdi e gli occhi castani vestito con una divisa da calciatore che si chiamava Daichi. E il secondo aveva si e no l'età di Yaya. Aveva i capelli color smeraldo e gli occhi azzurri erano coperti da un paio di occhiali. Il suo nome era Kairi e vicino a lui fluttuava lo shugo chara Musashi. Lui aveva i capelli verdi, gli occhi azzurri e gli occhiali, come il suo padrone ed era vestito come un samurai.《 Amu. C'è stato un picco di energia negativa. Sembra che da queste parti ci sia una quantità abnorme di uova X.》 Disse Kukai. Ad un certo punto, dall'ombra, vennero fuori altre quattro figure e un'altra arrivò di corsa. Tutti avevano degli shugo chara. La prima ragazza era bionda e i capelli erano raccolti in due codini e gli occhi erano ametista. Era molto bella, anche se incuteva terrore, e si chiamava Utau. Sulle sue spalle c'erano le chara Eru ed Iru. La prima era bionda, con delle ali e un'aureola sulla testa e portava una veste bianca. E la seconda aveva i capelli viola con due corna. Un vestito rosso diviso in due pezzi e gli occhi castani. La seconda si chiamava Lulù. Aveva i capelli biondi arricciati alle estremità e gli occhi azzurri. Al collo portava un pendente e vicino a lei stava una shugo chara dai ricci capelli rossi e si chiamava Nanà. Portava un abito violetto e un cappello a falde larghe. Il terzo era scuro di pelle, gli occhi cremisi e i capelli neri. Aveva un'espressione sicura e il suo nome era Shuraia. Al suo seguito c'era uno shugo chara vestito con un sari indiano, la pelle scura e i capelli rossi. Il suo nome era Lamila. Il quarto era un ragazzino basso, dai capelli biondi e gli occhi azzurri e il suo nome era Hikaru. Aveva un'espressione vagamente malinconica e aveva sulla spalla uno shugo chara dai lunghi capelli fulvi e gli occhi azzurri di nome Embryo. E l'ultima era una ragazzina un po' più grande di Hikaru dai capelli rossi e gli occhi oliva e si chiamava Rikka. La sua espressione era allegra e sulla sua spalla si trovava una chara dagli occhi indaco, una lunga coda e i capelli porpora di nome Hotaru.《Ragazzi. Ma cosa ci fate tutti qui?》 Chiese Amu.《 La easter ha cominciato a raccogliere uova X in ogni parte del mondo. Quindi io, Lulù e Shuraia ci siamo parlati al telefono e siamo partiti subito per il Giappone. Credevamo che la easter stesse attirando qui le uova.》 Disse Nadeshiko,《 E infatti è così! Guardate.》 Disse Kukai. I ragazzi alzarono lo sguardo e videro una quantità spropositata di uova nere con una X sopra volare sopra le loro teste. Portatori e shugo chara corsero verso il punto in cui si stavano dirigendo quelle uova. Quando arrivarono, videro una cosa orribile. Una strana melodia aleggiava nell'aria e attirava le uova oscure all'interno di una macchina altrettanto strana. Somigliava molto ad un portale. Era di colore nerastro e riducchiava e distruggeva le uova X. Attorno ad essa c'era un intero esercito di scienziati che armeggiavano sul quadro di comando. 《 Dobbiamo fermar...》 Amu non finì la frase. Vide solamente un'ombra e una voce urlare 《 Chara Trasformation: Spirito ribelle.》. Un ragazzo molto alto con delle orecchie da gatto, un lungo cappotto viola e una falce in mano si lanciò contro gli scienziati, ma una strana barriera lo respinse e lo buttò a terra. Ora che era così vicino, Amu poté vedere una Liscia e lucida chioma blu e due profondi e magnetici occhi ametista. Identici a quelli di Utau.《Salve confettino. Ti sono mancato?》. Confettino? Ora Amu ne aveva la conferma. Quello che le stava davanti non era altri che.....Tsukiyomi Ikuto.