Serie TV > Jarod, il Camaleonte
Segui la storia  |       
Autore: Lila_88    05/02/2009    2 recensioni
[Jarod, il Camaleonte] Sono passati mesi dall'avventura sull'Isola di Carthis. Jarod e Miss Parker saranno riusciti a dimenticare e andare avanti?
Genere: Romantico, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
CAP.4



Era passata quasi un’ora, da quando Broots e Sidney avevano lasciato l’ospedale. Di Jarod, ancora nessuna notizia. Miss Parker continuava a pensare a lui e al suo incubo. Che fosse stato un sogno dettato dal suo senso interiore per avvertirla del pericolo che correva Jarod? Inevitabile, a quel punto, pensare a quello che era accaduto su quella maledetta isola, mesi indietro. Si erano quasi baciati... Lei sapeva che sarebbe stata una storia impossibile e aveva deciso, fin da subito, di non provarci neanche. Meno sofferenza. Ogni volta che si erano sentiti, dopo l’accaduto, Jarod le aveva fatto capire che i suoi sentimenti non erano affatto cambiati. Al contrario, lei, gli aveva fatto capire esattamente l’opposto. Forse, più per convincere se stessa, che lui. Tuttavia, non sapeva quello che realmente provava per lui. Però non voleva vederlo morire.
Un dottore, finalmente, uscì dalla sala operatoria e si avvicinò a lei.

-    Dottore, allora?
-    L’operazione è andata bene.

Miss Parker tirò un sospiro di sollievo, quasi senza accorgersene.

-    Naturalmente, per esserne sicuri, dobbiamo aspettare che si svegli.
-    Quando?
-    Prima di domani mattina, se tutto è davvero andato bene. Comunque, può entrare, se vuole.
-    Grazie.
-    E’ in quella stanza. Mi tolga la curiosità, signorina...
-    Parker, sono Miss Parker.
-    Ecco, Miss Parker, è la sua fidanzata?
-    No! Io... Sono... Solo un’amica... Più o meno.
-    Capisco.

Il medico si allontanò e Miss Parker si avvicinò alla stanza. Esitò un attimo, poi entrò.

**

Broots entrò nell’ufficio di Sidney e controllò, per l’ennesima volta, che non ci fossero chiamate perse. Miss Parker non aveva ancora fatto sapere niente di Jarod. Lyle entrò nell’ufficio, prendendolo alla sprovvista.

-    Broots!
-    C- cosa c’è?
-    Qui non c’è niente da fare. Tu e Sidney siete liberi di andare a casa.
-    G- grazie.

**

I suoi lineamenti erano rilassati e sembrava quasi che stesse semplicemente dormendo. Si avvicinò a lui e si sedette sulla sedia accanto al letto. Aveva voglia di parlarci e dirgli tutto quello che, se lui fosse stato sveglio e cosciente non avrebbe avuto il coraggio di dirgli. Si disse che, forse, quello era proprio il momento adatto per sfogarsi. Nessuno la stava veramente ascoltando, ma forse per lei sarebbe stato ugualmente terapeutico.

-    Ciao, Jarod. Io... Io non so se tu riesci a sentirmi, però ho deciso di dirti qualcosa ugualmente. E, se devo essere sincera, quasi spero che tu non possa sentirmi. Si, perché ho paura che potrei dire qualcosa di cui poi mi pentirei. Mi chiedo perché tu non volevi che io sapessi di quello che ti stava accadendo. Perché? … Comunque, io... Ti devo rivelare una cosa. Ti ricordi la prima volta che ci siamo visti? Beh, io si. Ricordo che appena ti ho visto, ho sentito qualcosa. Il mio senso interiore, anche se allora non sapevo neanche cosa fosse, mi suggeriva che in te c’era qualcosa di speciale. Più passava il tempo che trascorrevo con te, più cresceva un sentimento strano, in me. Sono arrivata a... essere perdutamente innamorata di te. Ci pensi?

Miss Parker fece una breve risata nostalgica.

-    Il giorno che ti ho dato quel bacio, il mio... Anzi, il nostro primo bacio, è stato uno dei giorni più belli della mia vita. Sia chiaro che non lo dirò nuovamente neanche sotto tortura a nessuno, neanche a te. Mi viene spontaneo chiedermi cosa sarebbe successo se quella sera, sull’Isola di Carthis, Ocee non fosse entrata proprio mentre noi... Beh, mi hai capito. Quello che sarebbe potuto succedere... Sarebbe stato impossibile. Tu lo sai, come me, del resto, che fra noi due non ci potrà mai essere niente. Il Centro e la nostra situazione sono le cause. Tu sei la preda e io la cacciatrice, ricordi? E’ per questo che, in tutti questi mesi, ho cercato di farmi odiare da te... Pensavo sarebbe stato più facile, per entrambi. Comunque, Jarod, passiamo al sodo. Non ti azzardare a morire, capito? Solo io posso decidere se vivi o muori. E io, ora, decido che vivi. E non cercare di contraddirmi!

Miss Parker si alzò e si avvicinò maggiormente, accostando il viso a quello di Jarod e gli sfiorò la guancia con le dita. Poi si rimise seduta, poggiando la testa sul torace di Jarod e si addormentò, guardandolo.

Una volta sicuro che lei stesse dormendo profondamente, Jarod aprì gli occhi. Si era svegliato quando lei era entrata nella stanza, perciò aveva sentito ogni cosa. Ricambiò la carezza che lei gli aveva fatto qualche momento prima. Poi si riaddormentò, con ancora la mano sulla guancia di Miss Parker.

**

Quando Broots e Sidney entrarono nella stanza di Jarod, li trovarono così. Entrambi sorrisero e li lasciarono in pace, uscendo.






  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Jarod, il Camaleonte / Vai alla pagina dell'autore: Lila_88