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Autore: HollyMaster    04/09/2015    0 recensioni
Dopo essere riusciti a far riemergere la Salvatrice dalla DarkEmma, a Storybrooke torna la pace.
Così il Capitano Killian Hook Jones e l'ex ladro Robin Hood, si uniscono allo sceriffo David per combattere il crimine nella piccola cittadina. Tra drammi famigliari e un nuovo arrivo che sconvolgerà la vita tranquilla di Storybrooke, si susseguiranno le avventure dei nostri eroi.
[Captain Swan + Cobra - Outlaw Queen + Roland - Charmings - E ovviamente Captain Charming Hood (Bromance)]
Genere: Avventura, Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: David Nolan/Principe Azzurro, Emma Swan, Killian Jones/Capitan Uncino, Robin Hood, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Capitolo II

Quello in cui si accende la gelosia





David stava tentando di calmare Mary Margaret come meglio poteva, senza grandi risultati però.

-Vedrai che arriverà tra poco.- L'aveva rassicurata nuovamente anche se era il primo ad essersi accorto del ritardo di Belle.

Da quando Rumple era congelato in quella specie di coma in cui lo aveva messo l'Apprendista, la ragazza non lasciava mai il suo capezzale. Aveva cominciato da poco ad allontanarsi, ma solo per andare a fare da baby-sitter a Neal e solo dopo che Mary Margaret l'aveva assicurata che non avrebbe avuto bisogno di lei per più di due volte a settimana. Stranamente si sentiva responsabile per quello che era successo al marito, per il suo cuore nero, nonostante lei fosse stata l'unica ad aver visto del buono in lui, della luce, nonostante tutta quell'oscurità.

Ormai non parlava neanche più con Will, anche se lui non si dava per vinto e continuava ad invitarla a fare passeggiate con lui nei boschi, e qualche volta riusciva anche a convincerla portandola a fare piccoli picnic.

Ma mai prima di allora la ragazza si era presentata in ritardo ad un appuntamento di lavoro come quello.

-Forse sarebbe meglio chiamarla...- Provò a consigliare Mary Margaret con un Neal sorridente in braccio.

David annuì afferrando il telefono e componendo il numero di Belle.

-Sta suonando!- Esclamò in risposta allo sguardo irrequieto della moglie.

-Pronto Belle, tutto bene?- Chiese infine quando sentì rispondere dall'altra parte.

-David?- Domandò una voce maschile.

-Robin?!- Si stupì il Principe riconoscendo la voce dell'ex ladro.

-Belle è lì?- Aggiunse subito dopo.

-No, c'è soltanto il suo telefono...- Sospirò l'uomo dall'altra parte del telefono lasciando il discorso a metà.

-Vai a controllare nel retro. Rumple è... - Cominciò David ma presto venne interrotto dalla voce del collega.

-Rumple è ancora qui. Ma nessuna traccia di Belle.- Disse con il respiro leggermente affannato, dovuto probabilmente alla corsa che aveva fatto per raggiungere il letto dove l'ex Signore Oscuro era adagiato, ancora senza sensi.

-Forse è con Will e si è dimenticata di avvertirci.- Provò a ipotizzare Mary Margaret poco convinta.

-Ci vediamo davanti a casa tua Robin. Cominceremo a cercare da lì.- Ordinò al collega per poi chiudere la chiamata e infilare il telefono nella tasca dei pantaloni.

-Mi dispiace.- Aggiunse guardando la moglie. Avevano progettato quell'uscita diurna da soli da un pò e lui sapeva che Mary Margaret non aspettava altro.

-Tranquillo, il dovere ti chiama!- Lo rassicurò lei sorridendogli.

David prese con una mano la sua nuca e l'avvicinò alle sue labbra, stampandole un dolce bacio sulla fronte. Si piegò poi sul piccolo Neal baciandogli una manina paffuta.

-Ci vediamo dopo.- Aggiunse mentre si dirigeva alla porta dell'appartamento per raggiungere Robin.


***


-Certo, voi andate a controllare. Rimango io qui in ufficio.- Disse Killian prima di chiudere la chiamata e riporre il telefono bianco dell'ufficio dello sceriffo sulla scrivania.

-Sembra che Belle sia scomparsa. Forse doveva vedersi con Will e l'ha tenuto nascosto, quindi tuo padre e Robin andranno a controllare.- Aggiunse poi rivolgendosi ad Emma che era seduta sulla poltrona di Charming, dato che, ovviamente, a lei era concesso.

Spesso quando Henry era a scuola i due si vedevano al lavoro per essere sicuri che il ragazzino non arrivasse a casa in anticipo per qualche sciopero e li trovasse in atteggiamenti che lui trovava poco consoni e che, come li descriveva lui: "potevano bloccargli la crescita". E lui voleva crescere ancora di qualche centimetro, almeno.

-Quindi siamo da soli per un altro pò di tempo?- Chiese in risposta lei con un sguardo malizioso diretto sulle labbra di lui.

-Aye.- Disse lui con voce roca avvicinandosi a quella poltrona a lui proibita e a colei che la abitava. -E questa volta non mi farò incastrare.- Aggiunse poggiando la mano buona e l'uncino sui braccioli imbottiti per poi piegarsi sulla donna.

Emma lo guardò con sguardo interrogativo al quale Hook rispose semplicemente con un: -Netfilx.-

Non aveva ancora digerito la volta in cui Emma lo aveva presentato al famoso Netfilx. Hook si era lasciato convincere e si era trovato parecchio d'accordo all'idea quando lei gli aveva detto di stendersi sul divano e le si era posizionata tra le braccia. Ma poi Netfilx si era acceso, come per magia, ed Emma aveva preferito parlare con delle persone che neanche l'ascoltavano dentro il televisore più che con lui.

-Questa volta niente Netfilx.- Le sussurrò lei sulle labbra, mentre entrambi si sporgevano lentamente per raggiungere l'altro.

Il suono del telefono li bloccò entrambi.

-Potresti lasciarlo suonare.- Ipotizzò lei alzando un sopracciglio, cercando di imitare lo sguardo malizioso di lui.

-E tu saresti la Salvatrice?!- Chiese Killian con un tono ironico mentre, a fatica, si alzava e, allontanandosi da lei, andava a rispondere. Amava quando era lei a volerlo e a proporgli di evitare i suoi doveri da poliziotto per stare con lei. Ma sapeva anche che non poteva farlo, non se voleva mantenere una certa calma con Charming, che già era stata spezzata, tra l'incidente della poltrona e quello del rum.

-Si?- Rispose continuando a sorridere sornione alla ragazza sperando di poter presto tornare a torturare le sue labbra.

-Ah, una denuncia... Certo.- Aggiunse poco dopo congelando quel sorriso e diventando improvvisamente serio.

-Sono subito lì, August.- Concluse sputando il nome di Pinocchio tra i denti, come se fosse ricoperto di veleno radioattivo.

-Tutto bene?- Chiese lei, avvicinandosi a lui con uno sguardo preoccupato.

-Dei ladri sono entrati a casa di Marco e August. Niente di importante, ma dovrei andare a dare un'occhiata. Ci vediamo stasera.- Le disse afferrando la sua giacca rossa e porgendogliela.

-Sicuro che vuoi andare da solo. Una volta lavoravo qui anche io, so come si fa.- Disse lei infilando la giacca. Lo sguardo di lui non la convinceva.

-Di certo tu non vieni.- Le rispose secco alzando un sopracciglio.

-Ci sarà anche August.- Aggiunse poi, dando una spiegazione allo sguardo interrogativo di lei.

-Se non ti conoscessimo meglio direi che sei geloso.- Lo beffeggiò lei mentre uscivano insieme dall'ufficio.


***


-Grazie per avermi accompagnato.- Il Principe si rivolse a Robin che gli passeggiava al fianco.

-Pensavo volessi tenerti Hook vicino, non me.- Esclamò lui di rimando con un piccolo sorriso sulle labbra. Sapeva che quei due avevano una storia particolare alle spalle; probabilmente si sarebbero piaciuti se non fosse stato per il fatto che condividevano, in modo molto possessivo, l'amore per Emma. Uno era il padre della Salvatrice, un Principe che aveva sempre messo il bene degli altri davanti al proprio. E l'altro un Pirata, che aveva in corso una specie di interminabile vendetta contro l’ex Signore Oscuro, che aveva ucciso la moglie dopo che lei era scappata col Pirata. Per qualche periodo aveva addirittura fatto da “padre” al piccolo Neal, primo amore di Emma. Robin doveva ammettere che le relazioni in quella città lo lasciavano ogni giorno più perplesso. E grazie alla collana magica di Zelena, presto anche lui sarebbe stato immischiato in quella strana famiglia.

-Non sarai geloso.- Gli rispose sorridendo il Principe mentre superavano un albero dal tronco ricoperto di muschio verde.

-Forse ci sarebbero meno problemi a frequentare Killian...- Uscì dalle labbra dell'ex ladro.

-Va così male a casa?- Chiese David corrucciando le sopracciglia, visivamente preoccupato. -Sai anche io sono stato in una situazione simile; diviso tra il cuore e l'onore.- Aggiunse ricordando i tempi in cui aveva dovuto lottare per l'amore Mary Margaret e il volere di Re George, sia nella Foresta Incantata che nella piccola cittadina del Maine.

-E come hai fatto a scegliere?- Domandò Robin; aveva bisogno di sapere. Lui aveva sempre seguito il suo codice d'onore, anche quando aveva scoperto che Marion era sopravvissuta. Era per lei che aveva lasciato Storybrooke, per seguire il suo stupido codice, senza il quale, malgrado tutto, si sentiva privo di identità, non più lui.

Per quelle sue regole, che infondo lo definivano come persona, aveva lasciato Regina, e sempre per non rovinate la propria integrità non aveva voluto abbandonare Zelena, ora che portava in grembo suo figlio.

-Lo sapevo.- Rispose il Principe con un sorriso nostalgico sulle labbra.

-Tutto qui.- Aggiunse subito dopo.
Camminavano nel bosco ormai da qualche minuto e presto davanti a loro si sarebbe stagliata la piccola casetta di Will, il primo posto dove chiunque avrebbe cercato Belle, dopo non averla trovata in biblioteca. Nonostante suo marito fosse in una specie di coma, l'unico modo che aveva trovato per allontanarsi da quel letto d'ospedale, oltre ai libri che l'accompagnavano anche al capezzale dell'uomo che amava, era stato quello di riavvicinarsi al vecchio amico.

-So che non aiuta molto, ma sono sicuro che infondo anche tu sai cosa è meglio per te e per loro.- Riprese il discorso David sorridendo fiducioso al collega.

-Guarda! E' Will!- Esclamò Robin allungando il braccio verso la casetta, indicando il ladro che usciva furtivamente dalla porta.

-Fermati!- Aggiunse David urlando al ragazzo che, per tutta risposta, cominciò a correre diretto al cuore del bosco, dove gli alberi si facevano fitti.

-Sta scappando!- Dichiarò il Principe, facendo notare ciò che già era palese.

-Tu prova a raggiungerlo tagliando per quella parte! Io lo inseguo!- Urlò Robin mentre già partito all'inseguimento seguiva la figura di Will con gli occhi per non lasciarselo scappare.

Correva senza una vera e propria meta, semplicemente cercava di fargli perdere le proprie tracce, ma non ci sarebbe riuscito.

Superato un grande albero, svoltò velocemente a destra, sperando che lui non lo vedesse, ma gli occhi di Robin non lasciavano la sua figura. L'erba verde, fresca e leggermente bagnata dalla brina perenne, portata dall'umidità, facevano scivolare imprudentemente il suolo di gomma delle scarpe di Robin. L'ex ladro sperò che anche il suo … avesse quel problema, e che, preso dalla foga della fuga non se ne accorgesse e finisse per cadere, rendendo più facile raggiungerlo.

Robin corse verso il grande albero e girò velocemente a destra, stando attento a non scivolare. Non appena curvò, qualcosa lo colpì violentemente e si ritrovò a terra.

Alzò la testa che doleva massaggiandola con una mano per trovarsi di fronte David, steso a terra che si sfregava il petto cercando di attenuare la fitta che sentiva.

-Lo abbiamo perso.- Lo informò il Principe, rendendo nuovamente noto ciò che era chiaro e palese ad entrambi.

-Si l'ho notato.- Sospirò Robin.







L'angolo di Holly

Ciao :)
Prima di tutto volevo scusarmi per il ritardo con cui sta uscendo questo capitolo, ma ultimamente tra esami e impegni personali non ho avuto neanche un minuto per accendere il pc e mettermi a scrivere come si deve. Volevo ringraziare tutti quelli che hanno inserito questa ff nei preferiti/ricordati/seguiti, grazie mille. Ma volevo ringraziare ancora di più chi ha recensito.

Il titolo del capitolo “Quello in cui si accende la gelosia” si ispira sia alla gelosia di Hook verso August, sia a quella “finta” di Robin nei confronti dei due colleghi.

Nel prossimo capitolo incontreremo August, e vedremo il suo incontro con Killian, spero che la cosa vi intrighi...

Ovviamente quando David parla della divisione tra amore e onore si riferisce, rispettivamente, a Mary Margaret e a Kathryn.

Spero che il capitolo vi sia piaciuto, il mistero si infittisce. Lasciate una recensione per farmi sapere cosa vi è piaciuto, cosa no, se avete idea di cosa stia succedendo a Storybrooke e se sapete chi c'è dietro ;)
A presto,

HollyMaster

   
 
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