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Autore: HollyMaster    09/08/2015    1 recensioni
Dopo essere riusciti a far riemergere la Salvatrice dalla DarkEmma, a Storybrooke torna la pace.
Così il Capitano Killian Hook Jones e l'ex ladro Robin Hood, si uniscono allo sceriffo David per combattere il crimine nella piccola cittadina. Tra drammi famigliari e un nuovo arrivo che sconvolgerà la vita tranquilla di Storybrooke, si susseguiranno le avventure dei nostri eroi.
[Captain Swan + Cobra - Outlaw Queen + Roland - Charmings - E ovviamente Captain Charming Hood (Bromance)]
Genere: Avventura, Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: David Nolan/Principe Azzurro, Emma Swan, Killian Jones/Capitan Uncino, Robin Hood, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Capitolo I

Quello in cui arriva un vero caso

 

 

 

La notte non l’aveva mai spaventata.

Specialmente se era da sola.

Anzi, preferiva quando nessuno era nei dintorni.

Come quella notte. Il buio l’avvolgeva e amava sentirsi cosi.

Sola ma in compagnia del silenzio. Ruby avrebbe voluto sentirsi sempre così.

La luna che, di norma tanto temeva, brillava alta sopra la sua testa mostrando solamente un piccolissimo spicchio della sua interezza.

Il silenzio era tutto ciò che poteva udire oltre al suono dei suoi tacchi sull'asfalto del marciapiede. Presto avrebbe raggiunto il porto e sedendosi su una panchina avrebbe osservato l'orizzonte pensando al suo futuro e tentando di immaginarlo.

Forse un giorno avrebbe trovato qualcuno perfetto per lei, qualcuno che non avrebbe finito per mangiare come era successo con tutti i suoi ragazzi precedenti.

I lampioni illuminavano a tratti il percorso che le si parava davanti.

La ragazza si fermò di scatto sentendo un rumore dietro di lei rompere quel perfetto silenzio. Si voltò lentamente aspettandosi di trovare un altro abitante della notte, come lei, ma fu sorpresa quando tutto quello che vide fu il percorso male illuminato che lei stessa aveva appena percorso.

Ricominciò a camminare ormai convinta di aver solamente immaginato quel suono quando ne sentì un altro. Si voltò nuovamente, questa volta di scatto e i suoi occhi si sgranarono per la sorpresa di ciò che videro. Cercò di indietreggiare di qualche passo, incespicando nelle sue stesse gambe e cadendo rovinosamente a terra per colpa dei tacchi alti.

Una figura di quello che doveva essere un uomo, ma che somigliava di più ad un mostro, con le braccia tozze e muscolose, le si stagliava davanti. La luce alle spalle della creatura rendeva impossibile per Ruby vedere qualcosa che non fosse la sua forma nera in controluce distintamente.

Spaventata strisciò indietro per allontanarsi da quella figura.

Il suo respiro era corto per la paura ma poteva sentire che anche quello della creatura era spezzato e spaventato quanto il suo.

Doveva solo spaventarlo ancora.

-Posso trasformarmi in un lupo, sai?- Urlò la ragazza, per essere sicura che la sentisse distintamente, anche se di certo mezza Storybrooke l'aveva probabilmente sentita.

Un rumore poco lontano la fece sobbalzare. Senza nemmeno volerlo girò la testa in direzione del suono per scorgere soltanto dell'altro nero e fitto buio, come quello che la circondava.

Tornò con gli occhi sulla figura nera, ma era sparita lasciando altro buio al suo posto.

 

***

 

Killian era seduto sulla comoda sedia di David che, stranamente, non si era ancora presentato nell'ufficio nonostante fosse ormai passato l'orario.

-Pensi gli sia successo qualcosa?- Chiese il pirata al collega che, con la testa poggiata sulla scrivania in legno, aveva chiuso gli occhi, probabilmente stanco, mentre aspettavano il Principe.

-Ti preoccupi troppo Hook. Calmati, il tuo fidanzatino entrerà presto da quella porta.- Lo derise Robin facendo comparire un sorriso sul suo volto, ancora poggiato sulla dura superfice della scrivania.

-È il padre di Emma, per forza che mi preoccupo!- Rispose indispettito il Capitano.

-E sono calmissimo.- Aggiunse accomodandosi meglio sulla sedia e alzando le gambe, in modo che i suoi stivali potessero adagiarsi sulla scrivania.

-Lo sai che se quando entra ti vede sulla Sua poltrona potrebbe cacciarti da qui, vero?- Disse Robin senza alzare minimamente le palpebre.

-Ho avuto problemi più gravi con lui.- Rispose Hook ricordando il vecchi tempi, quando aveva appena iniziato ad avvicinarsi ad Emma e la famiglia di lei lo detestava.

-Fatteli sparire i problemi Pirata. Abbiamo cose più importanti a cui pensare.- David entrò nella stanza a passo svelto.

Il suo viso riportava un'espressione preoccupata.

Era sicuramente successo qualcosa quella notte.

Robin alzò la testa di scatto cercando gli occhi del collega per capire cosa fosse successo. -Non è come la volta scorsa, vero?- Chiese ricordando l'episodio di poche settimane prima, quando David era corso nell'ufficio parlando di un grande problema che si era rivelato essere la scelta del miglior omogenizzato per il piccolo Neal, con tanto di degustazione,  che era toccata al povero Capitano che aveva quasi vomitato nell'intento di digerire quello al merluzzo, facendo poi promettere ai compagni che non avrebbero rivelato nulla a Emma.

-No, non è come la volta scorsa.- Rispose David sospirando. È vero, aveva avuto bisogno dei ragazzi per Neal. Gli scocciava ammetterlo ma entrambi avevano più esperienza di lui in fatto di bambini; uno col figlio e l'altro col giovane Neal. Mentre lui non aveva potuto crescere Emma e quindi ogni cosa era nuova col piccolo, specialmente in un mondo cosi diverso dalla Foresta Incantata.

-Hanno attaccato Ruby stanotte.- Aggiunse per sottolineare la gravità della situazione e allontanare il pensiero del non essere un buon padre per Neal, che lo perseguitava negli ultimi tempi.

-Sta bene?- Chiesero all'unisono i due colleghi, improvvisamente preoccupati.

-Si, lei sta bene.- Li rassicurò il Principe.

-Tu parlerai con lei, mentre io e il pirata andremo sul luogo.- Aggiunse subito dopo.

-Volete starvene da soli, capisco.- Scherzò Robin alzandosi dalla sedia e avvicinandosi alla porta, pronto per uscire.

-Voglio tenermelo vicino...- Sospirò nuovamente David seguendo Robin fuori dall'ufficio.

-Tieni vicino gli amici e ancora più vicino i nemici.- Aggiunse posando gli occhi socchiusi su Killian che li stava raggiungendo.

 

***

 

-Eri seduto sulla mia sedia?- Chiese il Principe mentre ormai vicini al luogo dell'avvistamento della strana creatura rallentavano il passo.

-Forse...- Rispose vago Killian. Sapeva quanto David odiasse chi utilizzava quella che definiva la SUA poltrona personale, e non voleva aggiungere altra ostilità nei suoi confronti oltre a quella che già provava da quando aveva portato via Emma di casa. Il Principe aveva sempre detestato la relazione tra la figlia e il Capitano ma quando lei aveva deciso di trasferirsi in un appartamento sul porto insieme al compagno, il rancore nei confronti di Hook era lentamente riaffiorato.

I due si guardarono intorno.

I lampioni spenti, distanti qualche metro l'uno dall'altro, li guardavano dall'alto. La strada era vuota da entrambi i lati. Non un negozio, non un'abitazione. Nulla.

-Sicuramente nessuno ha visto nulla.- Affermò il Pirata dopo un breve sguardo al nulla che li circondava.

Il silenzio regnava padrone. Erano gli unici due esseri viventi nel raggio di diversi metri, se non kilometri.

Killian era abituato a quel silenzio, a quella sensazione di solitudine che lo avvolgeva tutti i giorni quando rientrava dal lavoro per raggiungere la piccola casa sul porto.

-Quello che è successo a Ruby poteva succedere a Emma.- Disse David lasciando che i suoi pensieri fluissero fuori dalle sue labbra. Hook condivideva in pieno quelle idee, aveva immaginato la sua Emma, attaccata e spaventata da una creatura che era riuscita ad intimorire una ragazza chr poteva trasformarsi in un lupo mannaro.

Cosa avrebbe potuto fare a lei?

Il Capitano si sorprese a ridere a quella domanda. -Lei lo avrebbe affrontato. La mia Swan non ha paura di niente.- Aggiunse ad alta voce per spiegare il suo sorriso al collega.

-Mia...- Sussurrò sbuffando David.

-Vedi qualcosa?- Aggiunse poi a voce più alta mentre continuava a guardarsi intorno alla disperata ricerca di indizi.

-Oltre a degli altissimi lampioni e una strada deserta, solo te, amico.- Killian spalancò le braccia con un sorriso sghembo mostrando al Principe la desolazione che li circondava. Dopodiché tirò fuori la sua fiaschetta e tracannò un grande sorso di rum.

David lo guardò aggrottando le sopracciglia e stava per aprire la bocca quando il collega lo fermò. -Ne vuoi un goccio?- Gli chiese porgendogli il contenitore del dolce e caldo liquore.

-Sei in servizio. Non puoi bere in servizio.- Lo rimproverò l'altro.

-Era un no?- Chiese Hook grattandosi l'orecchio con la mano buona mentre si allontanavano da quel luogo.

 

***

 

Robin aspettava che Ruby fosse pronta a rispondere alle sue domande.

Era seduta alla scrivania dell'ufficio dato che la sala per gli interrogatori era stracolma di scatoloni e vecchi libri di fiabe che si erano rilevati utili l'anno prima nel censimento dell'intera Storybrooke. Avevano capito chi era arrivato dalla Foresta Incantata con la maledizione, chi era giunto nella piccola cittadine nel Maine dopo, e chi ancora non era apparso, in modo che, se qualcuno di nuovo fosse apparso sarebbe bastato consultare quei file. Ormai però erano semplicemente buttati lì, dentro scatoloni pieni di polvere, disordinati e mai utilizzati.

Ruby aveva chiesto qualche minuto prima di cominciare a raccontare. Era strano vedere una persona come lei sconvolta a quel punto da solo un incontro, se l'avesse realmente attaccata probabilmente non avrebbe avuto il coraggio di raccontarlo.

Robin ne approfittò per scrivere un messaggio a Zelena, che aiutata da Roland, aveva imparato ad utilizzare il cellulare e ora non faceva altro che scrivergli nei momenti meno opportuni.

 

Robin: "Ho un interrogatorio adesso. Non disturbarmi!"

 

L'avvisò lui riponendo poi il cellulare nella tasca della giacca.

-Cominciamo?- Chiese avvicinandosi alla ragazza e sedendosi di fronte a lei mentre Ruby annuiva con la nuca.

-Allora comincia dall'inizio e racconta tutto quello che è successo, nei dettagli, se li ricordi.- Le spiegò lui prime che lei iniziasse.

Le aveva raccontato di dove stese andando, di come il buio e il silenzio regnassero sovrani, di come non si aspettasse di vedere nessuno.

Di come avesse sentito un rumore ma nessuno fosse lì per averlo provocato.

-E improvvisamente è apparso!- Ricordò lei.

Esattamente come nel racconto di Ruby una vibrazione improvvisa seguita a ruota da un'altra, provenienti dalla sua tasca fecero sobbalzare Robin.

 

Zelena: "Non potrei mai. Ti aspetto a casa. Hai delle preferenze per la cena?"

 

Regina: "Giornata pesante. Ceniamo insieme?"

 

Robin sospirò dopo aver guardato lo schermo del cellulare.

-Mmmh... Vai pure avanti, cosa è successo dopo?- Chiese senza ascoltare troppo la ragazza, intento a rispondere.

 

Robin: "Interrogatorio ricordi? La prima cosa che vedi nel frigo andrà bene."

 

Robin: "Scusami ma sono un tantino impegnato adesso. Ti chiamo più tardi."

 

-...Ed era spaventoso!- Concluse Ruby con gli occhi sgranati al ricordo della sera prima.

-Chi era spaventoso?- Chiese Robin confuso.

-La creatura che ti ho appena descritto.- Rispose lei in un sospiro scocciato.

-Certamente...- Robin finse di aver capito di cosa stesse parlando la ragazza.

-Ti farò parlare Belle, magari può trovare qualcuno che corrisponde alla tua descrizione in uno dei suoi libri.- Aggiunse poi calandosi nella parte di sceriffo, quale, effettivamente, era.

-Vai avanti. Cosa è successo dopo?- Concluse Robin.

-Ero spaventata e quindi ho cercato di fare spaventare anche lui, mi sembrava avesse paura per qualche strano motivo, e quindi ho...- La mente di Robin smise di percepire le parole di Ruby quando la tasca della sua giacca vibrò nuovamente.

 

Zelena: "Scusami se ho provato ad essere gentile. Non provare ad invitare quella parassita di mia sorella stasera a cena!"

 

Regina: "Aspetto la tua chiamata. Ti amo."

 

Robin sospirò, non riusciva più ad avere a che fare con entrambe, cosi diverse e infondo cosi uguali. La situazione non era delle migliori ma dovevano uscirne in qualche modo. E più il tempo passava più non era sicuro che ce l'avrebbero fatta.

 

Robin: "Ne parliamo dopo."

 

Robin: "Ti amo anche io."

 

L'ex ladro alzò gli occhi trovandosi la sedia di fronte vuota. Ruby se ne era andata e lui non se ne era neanche accorto. Avrebbe comunque chiamato Belle e le avrebbe detto di cercare qualcuno che corrispondesse all'identikit.

E poi avrebbe risolto la situazione.

Doveva riuscirci.

 

 

 

 

 

 

L'angolo di Holly

Spero che questo primo capitolo vi sia piaciuto. Finalmente siamo entrati nel vivo del mistero. Non ho ben capito se questa storia è più drama, humor o appunto incentrata sul mistero, diciamo che è un grande insieme.

Per il fatto dei messaggi tra Robin, Zelena e Regina magari non sono scritti al meglio, ma ad essere sinceri non ho mai scritto una storia in cui fossero involti degli sms, spero quindi si riesca a capire qualcosina…

Spero vi sia piaciuta, fatemi sapere :)

HollyMaster

   
 
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