Capitolo
I
Quello
in cui arriva un vero caso
La
notte non l’aveva mai spaventata.
Specialmente
se era da sola.
Anzi,
preferiva quando nessuno era nei dintorni.
Come
quella notte. Il buio l’avvolgeva e amava sentirsi cosi.
Sola
ma in compagnia del silenzio. Ruby avrebbe voluto sentirsi sempre così.
La
luna che, di norma tanto temeva, brillava alta sopra la sua testa mostrando
solamente un piccolissimo spicchio della sua interezza.
Il
silenzio era tutto ciò che poteva udire oltre al suono dei suoi tacchi
sull'asfalto del marciapiede. Presto avrebbe raggiunto il porto e sedendosi su
una panchina avrebbe osservato l'orizzonte pensando al suo futuro e tentando di
immaginarlo.
Forse
un giorno avrebbe trovato qualcuno perfetto per lei, qualcuno che non avrebbe
finito per mangiare come era successo con tutti i suoi ragazzi precedenti.
I
lampioni illuminavano a tratti il percorso che le si parava davanti.
La
ragazza si fermò di scatto sentendo un rumore dietro di lei rompere quel
perfetto silenzio. Si voltò lentamente aspettandosi di trovare un altro
abitante della notte, come lei, ma fu sorpresa quando tutto quello che vide fu
il percorso male illuminato che lei stessa aveva appena percorso.
Ricominciò
a camminare ormai convinta di aver solamente immaginato quel suono quando ne
sentì un altro. Si voltò nuovamente, questa volta di scatto e i suoi occhi si
sgranarono per la sorpresa di ciò che videro. Cercò di indietreggiare di
qualche passo, incespicando nelle sue stesse gambe e cadendo rovinosamente a
terra per colpa dei tacchi alti.
Una
figura di quello che doveva essere un uomo, ma che somigliava di più ad un
mostro, con le braccia tozze e muscolose, le si stagliava davanti. La luce alle
spalle della creatura rendeva impossibile per Ruby vedere qualcosa che non
fosse la sua forma nera in controluce distintamente.
Spaventata
strisciò indietro per allontanarsi da quella figura.
Il
suo respiro era corto per la paura ma poteva sentire che anche quello della
creatura era spezzato e spaventato quanto il suo.
Doveva
solo spaventarlo ancora.
-Posso
trasformarmi in un lupo, sai?- Urlò la ragazza, per essere sicura che la
sentisse distintamente, anche se di certo mezza Storybrooke
l'aveva probabilmente sentita.
Un
rumore poco lontano la fece sobbalzare. Senza nemmeno volerlo girò la testa in
direzione del suono per scorgere soltanto dell'altro nero e fitto buio, come
quello che la circondava.
Tornò
con gli occhi sulla figura nera, ma era sparita lasciando altro buio al suo
posto.
***
Killian
era seduto sulla comoda sedia di David che, stranamente, non si era ancora
presentato nell'ufficio nonostante fosse ormai passato l'orario.
-Pensi
gli sia successo qualcosa?- Chiese il pirata al collega che, con la testa
poggiata sulla scrivania in legno, aveva chiuso gli occhi, probabilmente
stanco, mentre aspettavano il Principe.
-Ti
preoccupi troppo Hook. Calmati, il tuo fidanzatino entrerà presto da quella
porta.- Lo derise Robin facendo comparire un sorriso sul suo volto, ancora
poggiato sulla dura superfice della scrivania.
-È
il padre di Emma, per forza che mi preoccupo!- Rispose indispettito il
Capitano.
-E
sono calmissimo.- Aggiunse accomodandosi meglio sulla sedia e alzando le gambe,
in modo che i suoi stivali potessero adagiarsi sulla scrivania.
-Lo
sai che se quando entra ti vede sulla Sua poltrona potrebbe cacciarti da qui,
vero?- Disse Robin senza alzare minimamente le palpebre.
-Ho
avuto problemi più gravi con lui.- Rispose Hook ricordando il vecchi tempi,
quando aveva appena iniziato ad avvicinarsi ad Emma e la famiglia di lei lo
detestava.
-Fatteli
sparire i problemi Pirata. Abbiamo cose più importanti a cui pensare.- David
entrò nella stanza a passo svelto.
Il
suo viso riportava un'espressione preoccupata.
Era
sicuramente successo qualcosa quella notte.
Robin
alzò la testa di scatto cercando gli occhi del collega per capire cosa fosse
successo. -Non è come la volta scorsa, vero?- Chiese ricordando l'episodio di
poche settimane prima, quando David era corso nell'ufficio parlando di un grande
problema che si era rivelato essere la scelta del miglior omogenizzato per il
piccolo Neal, con tanto di degustazione,
che era toccata al povero Capitano che aveva quasi vomitato nell'intento
di digerire quello al merluzzo, facendo poi promettere ai compagni che non
avrebbero rivelato nulla a Emma.
-No,
non è come la volta scorsa.- Rispose David sospirando. È vero, aveva avuto
bisogno dei ragazzi per Neal. Gli scocciava ammetterlo ma entrambi avevano più
esperienza di lui in fatto di bambini; uno col figlio e l'altro col giovane
Neal. Mentre lui non aveva potuto crescere Emma e quindi ogni cosa era nuova
col piccolo, specialmente in un mondo cosi diverso dalla Foresta Incantata.
-Hanno
attaccato Ruby stanotte.- Aggiunse per sottolineare la gravità della situazione
e allontanare il pensiero del non essere un buon padre per Neal, che lo
perseguitava negli ultimi tempi.
-Sta
bene?- Chiesero all'unisono i due colleghi, improvvisamente preoccupati.
-Si,
lei sta bene.- Li rassicurò il Principe.
-Tu
parlerai con lei, mentre io e il pirata andremo sul luogo.- Aggiunse subito
dopo.
-Volete
starvene da soli, capisco.- Scherzò Robin alzandosi dalla sedia e avvicinandosi
alla porta, pronto per uscire.
-Voglio
tenermelo vicino...- Sospirò nuovamente David seguendo Robin fuori
dall'ufficio.
-Tieni
vicino gli amici e ancora più vicino i nemici.- Aggiunse posando gli occhi
socchiusi su Killian che li stava raggiungendo.
***
-Eri
seduto sulla mia sedia?- Chiese il Principe mentre ormai vicini al luogo
dell'avvistamento della strana creatura rallentavano il passo.
-Forse...-
Rispose vago Killian. Sapeva quanto David odiasse chi utilizzava quella che
definiva la SUA poltrona personale, e non voleva aggiungere altra ostilità nei
suoi confronti oltre a quella che già provava da quando aveva portato via Emma
di casa. Il Principe aveva sempre detestato la relazione tra la figlia e il
Capitano ma quando lei aveva deciso di trasferirsi in un appartamento sul porto
insieme al compagno, il rancore nei confronti di Hook era lentamente
riaffiorato.
I
due si guardarono intorno.
I
lampioni spenti, distanti qualche metro l'uno dall'altro, li guardavano
dall'alto. La strada era vuota da entrambi i lati. Non un negozio, non
un'abitazione. Nulla.
-Sicuramente
nessuno ha visto nulla.- Affermò il Pirata dopo un breve sguardo al nulla che
li circondava.
Il
silenzio regnava padrone. Erano gli unici due esseri viventi nel raggio di
diversi metri, se non kilometri.
Killian
era abituato a quel silenzio, a quella sensazione di solitudine che lo avvolgeva
tutti i giorni quando rientrava dal lavoro per raggiungere la piccola casa sul
porto.
-Quello
che è successo a Ruby poteva succedere a Emma.- Disse David lasciando che i
suoi pensieri fluissero fuori dalle sue labbra. Hook condivideva in pieno
quelle idee, aveva immaginato la sua Emma, attaccata e spaventata da una
creatura che era riuscita ad intimorire una ragazza chr
poteva trasformarsi in un lupo mannaro.
Cosa
avrebbe potuto fare a lei?
Il
Capitano si sorprese a ridere a quella domanda. -Lei lo avrebbe affrontato. La
mia Swan non ha paura di niente.- Aggiunse ad alta
voce per spiegare il suo sorriso al collega.
-Mia...-
Sussurrò sbuffando David.
-Vedi
qualcosa?- Aggiunse poi a voce più alta mentre continuava a guardarsi intorno
alla disperata ricerca di indizi.
-Oltre
a degli altissimi lampioni e una strada deserta, solo te, amico.- Killian
spalancò le braccia con un sorriso sghembo mostrando al Principe la desolazione
che li circondava. Dopodiché tirò fuori la sua fiaschetta e tracannò un grande
sorso di rum.
David
lo guardò aggrottando le sopracciglia e stava per aprire la bocca quando il
collega lo fermò. -Ne vuoi un goccio?- Gli chiese porgendogli il contenitore
del dolce e caldo liquore.
-Sei
in servizio. Non puoi bere in servizio.- Lo rimproverò l'altro.
-Era
un no?- Chiese Hook grattandosi l'orecchio con la mano buona mentre si allontanavano
da quel luogo.
***
Robin
aspettava che Ruby fosse pronta a rispondere alle sue domande.
Era
seduta alla scrivania dell'ufficio dato che la sala per gli interrogatori era
stracolma di scatoloni e vecchi libri di fiabe che si erano rilevati utili
l'anno prima nel censimento dell'intera Storybrooke.
Avevano capito chi era arrivato dalla Foresta Incantata con la maledizione, chi
era giunto nella piccola cittadine nel Maine dopo, e chi ancora non era
apparso, in modo che, se qualcuno di nuovo fosse apparso sarebbe bastato
consultare quei file. Ormai però erano semplicemente buttati lì, dentro
scatoloni pieni di polvere, disordinati e mai utilizzati.
Ruby
aveva chiesto qualche minuto prima di cominciare a raccontare. Era strano
vedere una persona come lei sconvolta a quel punto da solo un incontro, se
l'avesse realmente attaccata probabilmente non avrebbe avuto il coraggio di
raccontarlo.
Robin
ne approfittò per scrivere un messaggio a Zelena, che
aiutata da Roland, aveva imparato ad utilizzare il cellulare e ora non faceva
altro che scrivergli nei momenti meno opportuni.
Robin:
"Ho un interrogatorio adesso. Non disturbarmi!"
L'avvisò
lui riponendo poi il cellulare nella tasca della giacca.
-Cominciamo?-
Chiese avvicinandosi alla ragazza e sedendosi di fronte a lei mentre Ruby
annuiva con la nuca.
-Allora
comincia dall'inizio e racconta tutto quello che è successo, nei dettagli, se
li ricordi.- Le spiegò lui prime che lei iniziasse.
Le
aveva raccontato di dove stese andando, di come il buio e il silenzio
regnassero sovrani, di come non si aspettasse di vedere nessuno.
Di
come avesse sentito un rumore ma nessuno fosse lì per averlo provocato.
-E
improvvisamente è apparso!- Ricordò lei.
Esattamente
come nel racconto di Ruby una vibrazione improvvisa seguita a ruota da
un'altra, provenienti dalla sua tasca fecero sobbalzare Robin.
Zelena:
"Non potrei mai. Ti aspetto a casa. Hai delle preferenze per la
cena?"
Regina:
"Giornata pesante. Ceniamo insieme?"
Robin
sospirò dopo aver guardato lo schermo del cellulare.
-Mmmh... Vai pure avanti, cosa è successo dopo?- Chiese
senza ascoltare troppo la ragazza, intento a rispondere.
Robin:
"Interrogatorio ricordi? La prima cosa che vedi nel frigo andrà
bene."
Robin:
"Scusami ma sono un tantino impegnato adesso. Ti chiamo più tardi."
-...Ed
era spaventoso!- Concluse Ruby con gli occhi sgranati al ricordo della sera
prima.
-Chi
era spaventoso?- Chiese Robin confuso.
-La
creatura che ti ho appena descritto.- Rispose lei in un sospiro scocciato.
-Certamente...-
Robin finse di aver capito di cosa stesse parlando la ragazza.
-Ti
farò parlare Belle, magari può trovare qualcuno che corrisponde alla tua
descrizione in uno dei suoi libri.- Aggiunse poi calandosi nella parte di
sceriffo, quale, effettivamente, era.
-Vai
avanti. Cosa è successo dopo?- Concluse Robin.
-Ero
spaventata e quindi ho cercato di fare spaventare anche lui, mi sembrava avesse
paura per qualche strano motivo, e quindi ho...- La mente di Robin smise di percepire
le parole di Ruby quando la tasca della sua giacca vibrò nuovamente.
Zelena:
"Scusami se ho provato ad essere gentile. Non provare ad invitare quella
parassita di mia sorella stasera a cena!"
Regina:
"Aspetto la tua chiamata. Ti amo."
Robin
sospirò, non riusciva più ad avere a che fare con entrambe, cosi diverse e
infondo cosi uguali. La situazione non era delle migliori ma dovevano uscirne
in qualche modo. E più il tempo passava più non era sicuro che ce l'avrebbero
fatta.
Robin:
"Ne parliamo dopo."
Robin:
"Ti amo anche io."
L'ex
ladro alzò gli occhi trovandosi la sedia di fronte vuota. Ruby se ne era andata
e lui non se ne era neanche accorto. Avrebbe comunque chiamato Belle e le
avrebbe detto di cercare qualcuno che corrispondesse all'identikit.
E
poi avrebbe risolto la situazione.
Doveva
riuscirci.
L'angolo di Holly
Spero
che questo primo capitolo vi sia piaciuto. Finalmente siamo entrati nel vivo
del mistero. Non ho ben capito se questa storia è più drama,
humor o appunto incentrata sul mistero, diciamo che è un grande insieme.
Per
il fatto dei messaggi tra Robin, Zelena e Regina
magari non sono scritti al meglio, ma ad essere sinceri non ho mai scritto una
storia in cui fossero involti degli sms, spero quindi si riesca a capire
qualcosina…
Spero
vi sia piaciuta, fatemi sapere :)
HollyMaster