Cap.10 La vedova e il signore delle stelle
Natasha si abbassò la cerniera della parte di sopra della tuta nera, lasciando scoperti i seni sodi e pallidi.
"Non avrei mai creduto che saremmo arrivati a questo giorno" sussurrò. Avanzò verso Peter che la guardo in viso, osservò i capelli di lei e le sue labbra fare contrasto con la sua pelle.
"Ti riferisci al fatto che non
pensavi saremmo mai andati a letto o che il tuo amato Capitano ci ha
fatto sapere che arriva l'imperatore galattico cul**eso?"
domandò, inarcò un sopracciglio.
Abbassò lo sguardo osservando i seni di lei, si
leccò le labbra scendendo lungo l'addome di lei fino
all'ombellico e risalì con lo sguardo.
“Domani potremmo morire in
battaglia” ribatté Natasha.
Peter fissò più
intensamente il petto nudo di lei e deglutì a vuoto un paio
di volte. Si passò la mano tra i capelli scarmigliati, si
sedette sul letto ed
allargò le gambe.
“Vedrai che faremo il c**o
a Thanos. Io, in fondo, l’ho già
fatto a suo figlio” rispose. Sentiva il membro premergli
contro il cavallo dei
pantaloni e un calore diffondersi per il basso ventre. La Romanoff
avanzò verso
di lui, era piegata in avanti e teneva le mani sui fianchi nudi,
sfiorando i
pantaloni attillati con le dita affusolate.
“In ogni caso, ci conviene comportarci come se fosse l’ultima notte” mormorò con voce seducente. Peter chiuse gli occhi e si passò la mano sul viso.
- Anche se siamo fidanzati, mi prenderà per un pervertito - pensò. Riaprì gli occhi, sentendo la gola secca e le sorrise.
"Con te, ogni notte vale come se
fosse l'ultima. In fondo, io sono il signore delle stelle, ma tu sei la
vedova che può uccidere persino lui" ribatté con
voce calda.