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Autore: Faith_03    04/09/2015    1 recensioni
Serie di mini storie inventate per dedicare ai personaggi qualcosa di nuovo e particolare
Genere: Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Andromeda Shun, Nuovo Personaggio, Saori Kido, Un po' tutti
Note: Cross-over, Missing Moments | Avvertimenti: Bondage
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Ministoria: Tisifone e Pegasus

 

Un Tenero Boy Scout

 

Era un giorno come un altro a Nuova Luxor e precisamente un giorno del mercato settimanale e tutte le persone della città, più quelle dei paesi vicini, si ritrovavano a fare la spesa all’aperto. Era anche una bella giornata, abbastanza mite per essere il primo giorno di primavera dopo un freddo inverno, si 
girava tranquillamente in maglione e jeans e, per chi voleva, una sciarpa al collo.

Quella mattina, tra vestiti, frutta fresca, pesce e collane Tisifone faceva tranquillamente la spesa. Lei e gli altri 5 cavalieri d’Atena erano tornati da un po’ di tempo dal regno di Nettuno e tutti si erano ripresi in fretta dalla dura battaglia avuta in fondo al mare per essere solo dei ragazzi tra i 16 e 13 anni.
Tisifone viveva lì vicino, aveva deciso di prendere casa proprio a Nuova Luxor per sapere prima gli spostamenti di Atena per poter dare meglio una mano.
La sacerdotessa stava comprando delle mele verdi, ne vide una molto bella e molto verde come i suoi occhi e capelli, si vedeva da lontano un miglio che era anche molto succosa, allungò la mano per prenderla e non si accorse che, contemporaneamente, anche qualcun altro aveva adocchiato quella stessa mela e anche lui stava allungando la mano per prenderla quando sfiorò la mano della sacerdotessa. Ci fu un attimo in cui sia Tisifone e sia l’altro ragazzo si guardarono la mano e poi loro, s’allontanarono e si chiesero scusa all’unisono, poi si guardarono di nuovo perché entrambi le loro voci erano familiari.
 
Pegasus ?!”
 
Tisifone ?!”
Tisifone lo guardò per intero e rimase incredula per come andava in giro vestito, indossava un completo da boy scout,
 
Ma… Che ti è successo ?!”
Anche Pegasus sembrava molto seccato
Lascia perdere va… Non so nemmeno io come ci sono finito in mezzo.”
Tisifone stava per ridergli in faccia ma si trattenne, le ricordava un bambino che partiva per un’avventura nel bosco. Piuttosto gli chiese: 
 
Senti, ti va di prendere qualcosa da bere ?”
 “Me l’avresti chiesto anche senza questo coso addosso ?”
 
Sì, certo.”
Sorrise Tisifone, comprarono altre due mele diverse e insieme si allontanarono dal mercato per andare in un caffè nuovo che avevano aperto da poco chiamato Starbucks.
Seduti in un tavolino all’aperto avevano iniziato a parlare prima delle ordinazione delle bibite e all’arrivo continuavano il discorso.
Pegasus aveva preso una cioccolata calda nel bicchiere lungo e traspa- rente con un coperchio sferico per metà perché sopra la cioccolata si metteva la panna montata fresca, Tisifone aveva preso un cappuccino semplice, sempre con la panna.
Stavano parlando della battaglia contro Nettuno e lei confessò di essere rimasta sbalordita che l’armatura di Sagitter era venuta in suo aiuto anche in quell’occasione, glielo voleva dire molto prima ma durante la battaglia non era concesso distrarsi.
 
Sempre meglio che questo… Mi mancano i miei vestiti.”
Tisifone ancora si tratteneva dal ridergli in faccia, non le veniva da prenderlo in giro e neanche di dirgli cattiverie, in fondo era solo un ragazzo di 13 anni e molti altri ragazzi della sua età, se non più grandi, lo facevano.
 “Come mai sei uno scout ?”
 
È stata Lamia.”
 
Lamia ?”
 
“La mia amica che lavora nell’orfanotrofio dove stavo prima con mia sorella. Lei ha organizzato tutto questo e oggi pomeriggio dovevamo partire con i bambini ma lei si è ammalata e ho paura che non parti-remo più perché manca uno scout adulto che controlli.”
 
Mi dispiace per i bambini:”
confessò lei.
 
Lo so… Non so che fare.”
Poi Pegasus la guardava in silenzio, Tisifone lo notò subito e chiese:
 “Che c’è ?”
 “Ti posso chiedere un favore ?”
 
Per la prima volta sono io che ho paura di te.”
Tisifone sapeva che tipo di “favore” stava per chiederle Pegasus
 “Mi accompagneresti a fare questa gita con i bambini? Per favore!”
Il suo “Per favore” lo squittì come un topolino.
 
Lo sapevo !”
Tisifone si alzò e Pegasus si fiondò sul tavolino per fermarla:
 
Ti prego Tisifone, sono disperato.”
La sacerdotessa era imbarazzata, erano sempre all’aperto dopo tutto,
 
Pegasus, si impazzito ?!”
 
Ti prego, farò tutto quello che vuoi.”
 
Non posso, e non puoi.”
Pegasus si alzò dal tavolino e le prese le mani:
 
Cosa “non posso e non puoi” ?”
Tisifone lo guardò dritto negli occhi:
 
Ricordi le volte in cui ho cercato di ucciderti perché mi hai visto il volto ?”
 “Mi ricordo quando lo feci, e ho scoperto che in realtà sei più bella di quanto pensassi.”
Il cuore di Tisifone iniziò a battere all’impazzata udendo questa frase ma scrollò la testa per non farsi influenzare,
 
Non posso dirti di stare fermo per ucciderti, e neanche posso ob- bligarti ad amarmi, non me…”
La povera Tisifone tremava e Pegasus continuava a tenerle le mani, non aveva mai visto la sacerdotessa in quello stato.
 “Tisifone… Tisifone ascoltami, certo che non posso rimanere fermo tranne quando tenti di uccidermi perché se lo fai io come farò ad amarti ?”
La sacerdotessa non poteva credere a quello che aveva appena sentito:
No, lo dici solo perché vuoi che ti aiuti.”
cercava di liberarsi dalle mani di Pegasus,
 
Tisifone, è la verità.”
La sacerdotessa aveva smesso di liberarsi e Pegasus poté mettere le mani di lei sul suo petto di cavaliere, proprio dove c’era il cuore.
Ti penso in continuazione da quando ti ho visto il volto sempre in quell’occasione. Anche Castalia mi aveva detto che mi dovevi uccidere ma non sapevo che ci fosse anche l’altra possibilità, e quando ho scoperto che potevi anche amarmi ho pensato che potevo avere una speranza in più. Non te l’ho mai detto perché ogni volta sparivi.”
Anche il cuore di Pegasus iniziò a battere all’impazzata. proprio come il suo.
 
Sei sincero ?”
gli chiese
Pegasus non rispose, al contrario la baciò, lei rimase sorpresa per questo colpo di scena, chiuse gli occhi e continuò quel bacio.
Le persone che erano lì intorno risero sotto i baffi e applaudirono perché avevano seguito tutti i discorsi, quando finalmente si stacca- rono erano entrambi bordeaux.
 “Ti amo, sacerdotessa dell’ofiuco.”
 “Ti amo, piccolo boy scout.”
Pegasus si era dimenticato di com’era vestito,
 
No… È vero…”
Rispose e tutti risero, anche Tisifone,
 
È troppo tardi per cambiare idea ?”
 "
Vuoi davvero venire con me ?!”
A Pegasus brillavano gli occhi
 
Sì.”
 “Oh… Che bello! Vedrai che ti divertirai.”
E infatti fu così.
Al loro ritorno a casa decisero di frequentarsi ma fecero soltanto un’uscita perché presto il pericolo tornò a minacciare l’umanità.

 

   
 
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