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Autore: Cinnamon_Meilleure    04/09/2015    1 recensioni
Angels e devils hanno iniziato il loro secondo anno alla Golden School, e sono più pronti che mai alle nuove sfide che li attendono.
Raf, ancora innamorata di Sulfus, ha deciso di dimenticarlo per il bene di entrambi, nonostante ciò la distrugga.
Sulfus, invece, è ben deciso a non rinunciare a lei, a qualunque costo. Ma il prezzo che ha scelto di pagare è molto caro, il gioco che ha scelto di giocare potrebbe essergli fatale. Può l'amore andare oltre le regole e le convenzioni, oltre i peggiori ostacoli? Persino oltre... la morte?
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Ho scritto questa storia molto tempo fa, ai tempi in cui esisteva ancora il forum di angel's friends, forse i fan di vecchia data se ne ricorderanno. Mi chiamavo Dolce-Kira, e grazie a questa storia ho conosciuto una persona meravigliosa che è tuttora la mia migliore amica online. Lei insisteva sempre affinché la pubblicassi su EFP, e ora ho deciso di farlo.
La storia si collocatemporalmente dopo i 52 episodi della prima stagione.
Genere: Angst, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Quasi tutti, Raf, Sulfus | Coppie: Raf/Sulfus
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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21. Anime prigioniere
 
“Angel e devil, gli uni contro gli altri, sempre... o quasi.
Perché poi arrivano momenti in cui l’unica cosa che resta da fare è… allearsi.”
 
 
I nove sempiterni, ad uno ad uno, si diressero senza farsi notare sul retro del cortile, il luogo stabilito per il ritrovo.
Là, Raf tirò fuori il ciondolo. Era così piccolo... Lo guardò speranzosa.
- Forza!- disse, incitando gli altri. – Noi angel teniamo il cordino da questo lato, voi devil dall’altro.
-Ma... sei sicura che basterà per tutti noi?- Chiese Cabiria preoccupata.
- Non ne sono affatto sicura- sospirò Raf. – ma non abbiamo altra scelta.  
La mano di Raf stringeva forte il ciondolo. Lei sospirò.
- Ripetete con me: noi chiediamo...
- Noi chiediamo...
- ...di viaggiare....
- ....di viaggiare....
- ...nella Terra Sospesa!
-... nella Terra Sospesa!
Un raggio di luce bianca partì dal ciondolo ed iniziò a circondarli da capo a piedi. Sentirono il sangue fluire verso l’alto, la testa svuotarsi, il corpo farsi leggero sino a svanire.
Nessuno li aveva visti... almeno così credevano. Sì, perché in realtà qualcuno li aveva seguiti di nascosto. Qualcuno di molto impiccione che rispondeva al nome Florian, che aveva seguito Urié, insospettendosi nel vederla seguita da Kabalé. E aveva visto tutti loro sparire! Sparire come una pallina fra le mani di un mago!
Senza riuscire a spiegarsi l’accaduto, da buon rincitrullit… ehm, angel qual era si precipitò a raccontare ogni cosa ad Arkan, il quale riferì alla Temptel.
Decisero entrambi (di comune accordo, per una volta!) che era ormai giunto il momento di andare nella Terra Sospesa. Prima del previsto, senza lo straccio di un piano o di un’organizzazione.
- Io vengo con voi.- Dichiarò Florian, battendosi una mano sul petto. - C’è Urié laggiù!
La Temptel sbuffò. - Tu non vieni da nessuna parte, ragazzino!- Sentenziò. - Non è un lavoro da piccoli ed insulsi combinaguai, capito? Tu...
- Tu hai un incarico di grande responsabilità. – disse Arkan, passandogli dei fogli.
- Ah sì?- Fece lui, squadrando i suddetti fogli.
- Per via di problemi tecnici non ho potuto… mh, aggiornare l’archivio dove si tiene nota di tutte le sfide fra angel e devil, così...
- Dall’inizio dell’anno ad oggi? Ma perché non lo avete fatto?
-Problemi tecnici – ripeté la Temptel ridacchiando.
-Ad ogni modo, Urié sarebbe fierissima di te se lo facessi tu. È un incarico importantissimo!
-Davvero?
-Assolutamente!
L’angelo prese i fogli e si allontanò, perplesso.
-Congratulazioni, collega! Dovresti darmi lezioni! Avrei qualche problemino simile con Gas...
- Un’altra volta, forse. Ora andiamo - disse Arkan iniziando a cercare la sfera bianca.
- Io vengo con voi.- sentenziò nuovamente qualcuno dietro di loro. Ma non era Florian. Era Angelie. - Vengo. Non lo sto chiedendo. E sapete perché devo.
Non solo per sua figlia.
 
 
Il freddo penetrava nelle ossa, la nebbia opprimeva i cuori. Raf e gli altri avanzavano nel buio. Nel buio e nel nulla, in silenzio.
I nove angel e devil erano ancora un po’ indolenziti dalla caduta nella grotta, ma non era quello il loro più grande problema, al momento.
-Come facciamo a sapere dove tengono l’essenza sempiterna di Sulfus?- Chiese Cabiria, stringendosi le braccia attorno al corpo, tanto aveva freddo.
- E’ in una sfera di vetro. La sfera di vetro smerigliato. – disse Raf.
- Fantastico. E dov’è la sfera?- chiese Kabalé.
- Non lo so – mormorò la angel dai capelli biondi.
- E allora come facciamo a trovarla?- Chiese ancora Gas.
- Non lo so!- Sibilò Raf, esasperata. - Ma dobbiamo cercarla. E’ qui da qualche parte, ed io la troverò, lo giuro!
Tutti tacquero mentre avanzavano.
La nebbia iniziò a diradarsi man mano che si avvicinavano all’acqua e, inevitabilmente, alle sirene.
Che li stavano già aspettando.
 
 
- Arkan!- strillò la Temptel, per l’ennesima volta. - Razza di incapace! Cosa vuol dire che non trovi la sfera bianca?!
- Vuol dire che non la trovo!- sbuffò lui, rovistando sotto la scrivania. - Era qui, ne sono sicuro!- Fece lui emergendo dalla scrivania e sbattendo la testa.
-Come no! Arkan, ma come può essere? La sfera bianca non è una cosa che si perde! – strillò ancora la professoressa, esasperata.
- Non ho idea di come sia potuto accadere! Io... sono desolato...- biascicò, grattandosi il capo dolorante.
- Non perdere tempo a desolarti, visto che di tempo non ne abbiamo! Cercheremo di andare solo con la sfera nera! L’altra  la troverai più tardi, incapace!
Arkan avrebbe voluto ribattere, ma nella sua situazione non era il caso. Non era però del tutto convinto. - Ma basterà per tutti e tre?
- Puoi rimanere qui, se non ti fidi! - ribatté lei, sarcastica.
- Se nove sempiterni sono riusciti ad andare con un ciondolo, uno scettro dovrebbe farcela a reggere noi tre!- Disse Angelie, e strinse la mano sulla sfera nera. Infine, Arkan fece lo stesso.
- Noi chiediamo di viaggiare nella Terra Sospesa! – Gridarono insieme. E fasci di luce iniziarono a circondarli da capo a piedi.
 
 
-Vi stavamo aspettando... sapevamo che sareste tornati...- Sibilarono le creature emergendo dall’acqua, coperte dalle loro tuniche e con le lucide teste percorse da sfavillanti creste colorate bene in mostra. Fissavano i nove sempiterni con i loro occhi vitrei, splendenti e bianchi come perle.
Erano forti, insieme. Insieme avevano sofferto per centinaia di anni. Ed insieme avrebbero combattuto.
- Dov’è l’essenza sempiterna di Sulfus? Dove la tenete nascosta?-Strillò Dolce, agitando i pugni.
- Sulfus? Oh, il sempiterno speciale. Non ti aspetterai veramente che ve lo diciamo! – sibilò una creatura, sprezzante.
- Non c’importa cosa volete farne voi.- Sentenziò Raf. - Non c’importa di Layadda.  
-Siamo pari allora. A noi non importa cosa accadrà al vostro sempiterno.
-Bene, ragazzi - Urlò Urié. – La salvezza di Sulfus è nelle nostre mani! Cadano le rivalità, siamo uniti! Non arrendiamoci e lottiamo, lottiamo con tutte le nostre forze… - E qui alzò il pugno al cielo. - ... fino alla morte!
Anche gli altri levarono pugni verso il cielo. - Fino alla morte!- ed il loro grido fece tremare le pareti della grotta.
La battaglia stava per iniziare.
Raf si mise la mano sul cuore e mormorò: Perdonami. Per te, Sulfus. Per te, fino alla morte.

 
 
 
 
   
 
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