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Autore: AliceMiao    06/09/2015    2 recensioni
Il mio nome è Julie. Credevo che la mia vita sarebbe stata semplice,ma mi sbagliavo. Da quando un vampiro mi ha catturata per ottenere qualcosa dai miei genitori, qualcosa della quale ovviamente nessuno mi aveva messo al corrente, la mia vita ha subito una svolta improvvisa. E ormai, per quanto pensi a loro, mamma e papà, sono consapevole che indietro non si può tornare.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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~~Non avevo idea di quanto tempo fosse passato, gli occhi mi bruciavano per via del sole, da quando avevo perso i sensi tutto era diventato meno nitido e sfocato, come una vecchia foto, Sapevo solo che mi sentivo strana, più potente. ma oltre al invincibilità, provavo un senso di stanchezza, sentivo come se non avessi bevuto da una vita, posai una mano al altezza della gola, ma quello che ne uscì fu un rantolio, come se essa fosse completamente secca.
"C-che cosa... Perchè mi fa così male la gola?". Non mi aspettavo una risposta, invece qualcuno parlò: Elliott.
"Hai sete. E anche molta". Cosa? In che senso? Lo guardai con aria interrogativa e lui si spiegò meglio. "Sei una vampira ora, come me. E hai molta sete di sangue".
Io una vampira? Non volevo crederci. Non potevo farlo.
Sete? No ti sbagli! Avrei voluto gridare, ma la gola mi faceva malissimo, lui rise divertito dalle lacrime che scendevano dai miei occhi.
"No, stai mentendo".
"Sono sincero invece. So che ti sarà difficile crederlo, ma posso dimostrarti che è la verità".
Schioccò le dita ed entrò un altro umano. Da un taglio sul braccio colava del sangue. Il mio cervello andò in tilt. Quel profumo era così buono! Mi stava chiamando, mi stava dicendo di avvicinarmi.
Automaticamente mi avvicinai all'umano e sentii i canini allungarsi. Avvicinai il volto al suo collo e lo morsi. Il sangue man mano che scendeva nel mio corpo spegneva l'incendio che si era acceso nella mia gola non appena quella persona aveva messo piede nella stanza. Quando lasciai il corpo mi coprii la bocca. 'avevo appena ucciso. L'avevo appena dissanguato. Caddi sulle ginocchia e, senza che lo potessi impedire, delle lacrime iniziarono a scendere copiose.
Sentii delle mani sulle mie spalle. "Ora è questa la tua natura".
"Perchè l'hai fatto?".
"I tuoi genitori non faranno lo scambio, però meritano una punizione. E non c'è castigo migliore se non trasformare una loro figlia in vampira". Rise divertito.
Era solo una punizione per i miei genitori. Ma aveva appena sconvolto la mia vita. Ero diventata una creatura assetata di sangue. Un'assassina. Una vampira.

(Emma)

Il primo giorno di addestramento era stato estenuante. Dopo essermi allenata tutto il giorno senza fermarmi un attimo pensavo che peggio non sarebbe potuta andare. Invece mi sbagliavo.
A casa mi aspettava una brutta sorpresa. Era arrivato un altro dvd da quel misterioso vampiro.
In quel video mia sorella veniva ancora ferita e l'aveva persino morsa. In quel momento giurai che avrei ucciso quel vampiro. Lo avrei fatto per lei.
"Tra poco verrà Logan. Ti aiuterà con l'addestramento".
"Ancora? E quando posso riposarmi?".
Mio padre si avvicinò a me furioso. "Per i cacciatori di vampiri non esiste il riposo. Hai visto quello che hanno fatto a Julie? Vuoi che succeda anche ad altre persone?".
"No non lo voglio. E va bene, ma prima voglio farmi una doccia".
Incredibile, l'acqua della doccia faceva miracoli. Mi sentii subito meglio, ma non riuscivo a togliermi dalla testa una scena che avevo visto nel dvd. Quel vampiro faceva bere il suo sangue a Julie. Non sapevo perchè, ma avevo la sensazione che quel gesto aveva avuto delle conseguenze importanti su di lei.
Uscii dalla doccia con addosso solo una salvietta e nella mia stanza vidi un ragazzo. Aveva i capelli riccioli e marroni, gli occhi azzurri. Indossava una divisa da allenamento. Solo in quel momento mi resi conto di essere completamente nuda e di avere addosso solo una salvietta.
"Ehi! Si bussa prima di entrare! E ora esci!".
Rise. "Sono Logan e tu devi essere Emma".
"Sì è così. Mi vesto e arrivo, però tu esci subito!".
Sempre ridendo uscì dalla mia camera. Ah i maschi!

(Elliott)

Finalmente l'avevo trasformata. Però le avevo anche mentito. Non l'avevo trasformata solo per punire i genitori. L'avevo trasformata anche perchè volevo averla sempre con me. Ero stato egoista, lo sapevo bene. Eppure non riuscivo ad immaginare un futuro senza lei accanto.
La lasciai nella stanza. Aveva bisogno di stare sola per abituarsi. Quando sarebbe stata pronta sarebbe venuta da me. Lo sapevo.

Note: ecco un altro capitolo!
Baci AliceMiao

   
 
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