Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: garrett    06/09/2015    0 recensioni
Il seguente testo, incentrato sul ritorno di Harry, Ron, Hermione a scuola dopo la Battaglia, è, dal punto di vista compositivo, qualcosa di insolito, soprattutto per me. Il racconto che inizia ora e non so per quanto ancora è da prendere per quello che è: un semplice racconto scritto sul momento e con poca preparazione dal sottoscritto, che rispetta l'opera originaria. Ben vengano critiche e suggerimenti da coloro che leggeranno.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Il trio protagonista
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VI libro alternativo
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Giù di volata,
dal settimo piano,
le rampe di scale,
traditrici di notte nel cambiar percorso,
Harry e Hermione percorsero,
e,
a dispetto delle regole infrante,
colti furono dall'euforia.
Prefetti di guardia,
Mrs Purr all'erta,
Gazza raffreddato,
ignari dei due e,
soprattutto,
del magico Mantello,
rimanendo ai posti o continuando la ronda,
tosto furono elusi.
Il portone della scuola,
silenzioso sui cardini,
da mani invisibili fu aperto.
Harry,
sulla soglia,
una brezza fresca,
d'aroma di pini,
inspirò,
conscio,
in quel momento,
della libertà.
Nessun Mangiamorte,
nessun tormento del passato,
niente più enigmi,
solo il richiamo dell'avventura,
pura e semplice,
e una persona al suo fianco con cui condividerla.
Chiuso l'accesso,
il Mantello si tolsero,
e una civetta,
diretta alla Guferia ove riposo trovare,
sbalordita rimase,
quando scorse due ombre correre per i prati,
della notte ricolmi.
Dall'impenetrabile oscurità,
una luce,
rossa e calda,
apparve a i due,
la capanna oramai vicina.
Hermione rise,
delle passate scappatelle notturne memore,
il malcontento di prima,
scomparso da tempo.
Rifulgevano le stelle,
e la ragazza,
tirando la mano di Harry,
impaziente di entrare,
al fuoco,
a prendere un thè,
ad ascoltare storie di mostri e creature fantastiche,
era divenuta all'improvviso.
Il riso frenò,
però,
quando Hagrid,
aperta la porta di legno,
uscì pesantemente,
in mano la famosa balestra,
al fianco Thor uggiolante.

Harry,
dell'ignoto mistero a grandi linee informato,
non si sorprese.
Hermione,
dal canto suo,
il biglietto non letto,
il sopracciglio alzò,
spedendo,
in direzione di Harry,
un'espressione furente, confusa, e preoccupata
e il ragazzo sconsolato,
guardandosi i piedi,
le spalle alzò.
< Ron non ci è venuto? >,
chiese roco,
Hagrid,
lo scambio di tacite battute dei due interrotto.
Solo ora,
Harry e Hermione si accorsero,
che Trio era l'appellativo con cui eran conosciuti,
ma della dimenticanza,
al Mezzogigante,
non fecero parola.

In casa,
lesto Hagrid,
ragguagliò i ragazzi.
Tumulti tra Centauri,
fuga di Unicorni,
Grop preoccupato,
perché grossi Lupi,
nella Foresta,
si erano fatti strada.
Ridere,
ora,
fu il turno di Harry,
una falsa preoccupazione dissolta nell'aria,
ilare della situazione,
sotto gli occhi sbalorditi di Hermione e di Hagrid.
< Solo dei Lupi nella foresta? E non di certo Lupi Mannari! > disse contento,
la bacchetta sguainata, < Allora noi due basteremo, Hagrid. Facciamoli pentire di esser venuti qua! >.
La risata tonante dell'omone,
a quella del giovane si unì,
ma una voce,
seccata,
li fermò dal procedere.
< E di certo, io che son Donna, a ramazzar per terra, a prepar la cena, qui son confinata! Non credo proprio! Son arrivata a questo punto, e vi seguirò nella Foresta! >.

Nel giaccone di pelle,
prestato da Hagrid,
Hermione si avvolse,
perché della sola vestaglia era coperta.
E comica la ragazza era,
che sghignazzando,
Harry,
un colpo alla nuca si beccò.
Rosso in volto,
in silenzio,
per un po',
rimase.
Il sentiero,
che già si perdea tra gli alberi dopo pochi metri,
fu imboccato,
e Hermione con Hagrid,
il ragazzo con Thor,
si inoltrarono,
tra marroni foglie cadute e sussurranti rami dei sempreverdi,
nella Foresta.
La lanterna e le bacchette,
di luce splendevano,
allontanando il buio,
per meglio proceder.
A destra,
l'omone barbuto e la ragazza dai ricci capelli,
a sinistra,
tra rovi e grosse radici,
il grande mastino e il mingherlino ragazzo,
e ben presto,
si allontanarono gli uni dagli altri,
nel cuore del bosco,
muovendosi cauti,
eran diretti.

Annusando,
Thor,
naso a terra,
condusse Harry,
in leggero pendio,
sempre più avanti,
sbucando,
al fine,
sull'orlo di un burrone.
Giù,
in basso,
il terreno,
di alberi privo,
la Luna,
che da una nube era appena fuggita,
illuminava,
con luce pallida,
del calore del Sole priva.
Tra le foglie,
il vento cessò,
il silenzio premé,
ogni passo,
su foglia e su arbusti,
un'incessante chiasso.
Arrivati in fondo,
i due,
bacchetta sguainata,
fauci affilate,
la lenta salita iniziarono,
ma d'un tratto,
innanzi a loro,
il terreno tremò,
rimbombo di zoccoli,
e un'enorme cavallo al galoppo dai cespugli sbucò.
Il manto bianco,
il corno argentato,
la schiuma alla bocca,
gli occhi impauriti.
l'Unicorno impazzito con un balzo sfracellò rovinosamente a terra,
rotolando e scalciando,
la grigia criniera macchiata di sangue.
Lassù in alto,
figure oscure e pericolose si avvicinavano,
ma meraviglia!
alla luce lunare,
si delinearono alla vista,
e Harry,
la speranza nel cuore,
correndo e ansimando,
grida di saluto lanciò.
Uomini fino alla cintola,
con torsi scuri,
il corpo di cavallo avevano,
gli zoccoli scalpitanti,
gli sguardi gravi.
< Cassandro! Conan! >
< Si, siamo noi, giovane Harry! E il pericolo è avanti a voi, e dietro, e ai vostri lati! Prepara la bacchetta, giovane uomo! Gli artigli sfodera, prode mastino! I Lupi stanno arrivando! >.
E i Lupi arrivarono,
scendendo giù,
veloci,
le prede fiutate,
gigantesche bestie,
con pellicia irta,
zanne bagnate di rosso,
occhi accesi di giallo,
il muso contratto nella feroce rabbia.
Saltando alla gola di Harry,
il primo fu fulminato da una freccia,
ma gli altri,
serrando i ranghi,
caricarono ringhiando.
Lampi e boati,
incanti e stregonerie la bacchetta sputava,
nel mentre,
i Centauri,
gli archi tendevano,
le frecce fischiavano.
Il nemico si ridusse,
pochi rimasero,
i più fuggirono,
e Thor,
di coraggio pieno,
desto,
il grosso Capo Lupo fronteggiò.
Le mascelle urtarono,
schiocchi violenti,
artigli che ferivano,
zanne che affondavano.
Alla fine,
accerchiato,
l'ultimo Lupo ululò,
ma il suo collo schiacciato,
tra le fauci di Thor rimase.
Ma prima di spirare,
il richiamo sortì l'effetto sperato,
e forze fresche arrivarono,
e le faretre erano vuote,
e Harry ansimava,
e Thor ferito,
la zampa zoppa,
guaiva,
la fine vicina.
Ma quando le tenebre,
sui quattro,
stavano calando,
e i Lupi crudeli eran pronti al banchetto,
la balestra di Hagrid sganciò il dardo improvviso,
la voce armoniosa e sicura di Hermione si levò tra gli alberi,
nuovi incanti colpirono i nemici,
e infine gli alberi si piegarono:
Grop,
il gigante,
era arrivato.
Il fratellastro di Hagrid,
ruggendo e pestando,
i Lupi scacciò,
e i Lupi scappando,
mai più tornarono.

Dell'Unicorno ferito,
Hagrid si prese cura,
mentre i Centauri,
severi si stagliavano sull'orlo,
lo sguardo in alto,
rivolto alle stelle.
Un profondo morso però,
di un Lupo feroce,
sul braccio di Harry si era fatto strada,
subito da Hermione,
preoccupata e al tempo stessa sollevata,
pulito e rimarginato con la magia.
E quando l'incanto curativo,
di luce bianca e calda,
illuminò i loro volti,
Harry,
della ragazza poté ammirarne i dettagli.
I capelli sciolti e ribelli,
un taglio sulla guancia,
il respiro affannoso per la lunga corsa.
E il ragazzo fu certo che di quella notte non tanto presto si sarebbe scordato.

Le ore piccole passarono,
nella capanna,
tra thè e chiacchere,
tra risate e allegria,
il fuoco che ardeva nel camino,
Thor nella cuccia,
la zampa guarita,
fiero,
un'osso in bocca.
Fuori Grop stava,
dormendo nell'orto di zucche,
ronfava e gli alberi scuoteva,
la testa tra gli ortaggi arancioni,
rigonfi di delizioso succo.

E quando i primi raggi del Sole si protesero dalle montagne,
nei campi verdi e freschi di rugiada,
piedi invisibili che l'erba calpestavano,
si diressero al Castello.
Prima delle lezioni,
i due ragazzi,
a dispetto di tutto,
un tardo e breve riposo si sarebbero presi.

   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: garrett