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Autore: inu_ka    07/09/2015    1 recensioni
Sesshomaru, Tomoe e Kurama sono amici per la pelle, il loro rapporto è pari a quello fraterno. Nonostante il loro carattere particolare sono amati, coccolati e ben voluti dalle loro famiglie ma per Inuyasha non sarà lo stesso. La sua nascita sarà ritenuta una disgrazia e ogni giorno della sua vita sarà più duro del precedente, nonostante abbia un padre che lo ama, ha una madre che lo odia. Ma per lui non sarà sempre tutto nero perchè intorno a sè avrà anche delle persone che lo ameranno così com'è e chissà forse col tempo qualcuno riuscirà a fargli apprezzare la vita. In fondo non può piovere per sempre.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Rin, Sesshoumaru, Un po' tutti | Coppie: Inuyasha/Kagome, Rin/Sesshoumaru
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Erano passati tre mesi, e tutto sembrava procedesse per il meglio. Ognuno aveva ripreso la propria vita e il proprio lavoro, ed anche Izayoi sembrava essere cambiata e lo fu soprattutto dopo un accaduto.
Era dicembre e tutti si preparavano per festeggiare l’arrivo del nuovo anno. Tutti erano pronti a dare l'addio a quell'anno che era stato pieno di episodi spiacevoli, ma a cui non erano mancati anche i lieti eventi e,fortunatamente, le disgrazie chesembravano essersi abbattute su alcune famiglie, si erano risolte per il meglio. Ora speravano che il nuovo anno fosse migliore del precedente e, ovviamente, lo avrebbero festeggiato tutti insieme.
La casa di Inu, essendo la più grande, era stata scelta per accogliere tutti gli invitati. Per rendere piacevole quella festa anche per i bambini, nel giardino era stato costruito un parco giochi al coperto, dove non  mancò il posto in cui avrebbero potuto giocare anche Kagome e Inuyasha,che avevano cominciato a muovere i primi passi.
I bambini, mentre gli adulti erano intenti a preparare la cena, erano rimasti a giocare, e i più piccoli, per precauzione, erano stati messi nei box.
Anche Izayoi era stata invitata. Nonostante tutti la evitassero, nessuno era intenzionato a lasciarla da sola proprio in quel giorno, poiché speravano ancora in un suo cambiamento.
Izayoi dal canto suo, anche se controvoglia,accettò soltanto per non rimanere da sola e non essere giudicata, poiché nei mesi precedenti lo era stata fin troppo.Nonostante avesse accettato, però, si sentiva comunque fuori luogo, infatti, non partecipò alla preparazione della cena e, inspiegabilmente, andò nella stanza dove giocavano i bambini. Nessuno riusciva a spiegarsi come mai avesse deciso di stare in quel posto, visto la riluttanza che provava nei loro confronti. Le mamme avevano paura a lasciarli insieme a lei, ma ormai i bambini erano cresciuti e, non essendo semplici umani, avrebbero potuto difendersi. I più grandi avrebbero protetto i più piccoli di cui erano molto gelosi e non avrebbero mai permesso ad altri di far loro del male.
Improvvisamente, mentre gli adulti erano occupati nella preparazione, dalla stanza dei bambini si sentì un urlo e tutti si precipitarono a controllare cosa fosse successo. Shin notò immediatamente che Izayoi stava piangendo, mentre teneva in braccio il loro figlio. Pensò subito che gli avesse fatto del male, ma questo sarebbe stato troppo  anche per una come lei. Si affrettò comunque a controllare cosa fosse successo.
- Shin, non respira... ti prego fai qualcosa, salva nostro figlio... ti prego. -
Izayoi continuava a singhiozzare, mentre i presenti non credevano alle loro orecchie. Davvero aveva definito Inuyasha "loro figlio" e non solo "tuo"? E davvero stava piangendo perché gli era successo qualcosa? Si chiedevano se quella fosse davvero la stessa donna che per sei mesi aveva maledetto la nascita di quel bambino.
- Che cosa hai fatto? - urlò Shin, che non credeva affatto che improvvisamente la sua ex moglie si preoccupasse per suo figlio.
- Ti prego prima salvalo! Non respira! Poco fa stava giocando, ho visto che aveva in mano un giocattolo e lo stava mettendo in bocca. Sono corsa per toglierlo ma non ho fatto in tempo. Davvero non ho fatto niente! Per quanto lo abbia odiato, non sono così meschina... ti prego! -
Izayoi continuava a urlare e a piangere, nel frattempo Keiko aveva preso in braccio il bambino e con i suoi poteri spirituali era riuscita ad estrarre il giocattolo senza recargli alcun danno. Inuyasha era salvo e stava piangendo, così tutti tirarono un sospiro di sollievo. Izayoi corse a prendere il suo bambino e mentre piangeva, lo stringeva e lo baciava. Tutti rimasero a bocca aperta non credendo quasi a quella scena; forse l'istinto materno si era risvegliato automaticamente nel vedere la vita del bambino, che aveva tenuto in grembo per nove mesi, in pericolo. Shin fu sbalordito da quella situazione e, per quanto avesse disprezzato quella donna, istintivamente la abbracciò.
- Shin, ho avuto paura. Non lo so perché ma è come se fossi stata spinta da qualcuno. Non immaginavo che mi sarebbe successa una cosa del genere. L'ho sempre odiato e disprezzato, e ora improvvisamente mi sono trovata a piangere senza accorgermene. – disse la donna. Aveva smesso di piangere, ma il suo cuore non accennava a diminuire il battito. Lei stessa era incredula a quello che le era successo.
- Forse non lo hai mai odiato veramente.- ipotizzò Shin.
- Non lo so, ma ti confesso che ho paura. -
- Tranquilla è tutto passato, adesso sta bene ed è fuori pericolo.- la rassicurò il suo ex marito.
- Non è per lui che ho paura ma è di me. Ho paura che una volta che la paura sarà passata, tornerò a essere quella di prima, ho paura di tornare ad odiarlo. Come farò se dovesse succedere? Chi mi fermerà? E se fossi io a fargli del male? - era intimorita da quella che era stata nei mesi precedenti.
- Non succederà. - intervenne Sakura.
- Non ne sono sicura, non credo di essere pronta ad un cambio così improvviso. -
Izayoi era seria e davvero temeva che la sua parte oscura tornasse a prevalere su di lei.
- Hai dimostrato che in cuor tuo lo ami e che ti preoccupi per la sua incolumità. - Miketsukami le aveva parlato con un tono più caldo, diverso da quello che le riservava ultimamente.
- Appunto, ho reagito così perché era in pericolo. Chi dice che mi comporterò allo stesso modo quando non lo sarà? Perdonatemi ma non sono pronta ad occuparmi da sola di lui, vi chiedo di comportarvi come avete fatto finora, starò vicino a lui solo in presenza di qualcuno. Non merita di nuovo il trattamento che gli ho riservato da quando è nato. Non dimentichiamoci che non è nato perché l'ho voluto io ma solo perché Miketsukami sotto mentite spoglie mi ha convinta, e io come ringraziamento l'ho quasi ucciso e ho pregato per la sua morte. Inoltre, se non fosse stato per Keiko che ha accettato di allattarlo, forse adesso non sarebbe nemmeno qui, e tutto questo l'ho fatto in soli sei mesi. Immaginate cosa potrei fargli in una vita. - e mentre pronunciava quelle parole aveva gli occhi gonfi dal pianto. Le doleva dirle, ma purtroppo quella era la realtà.
- E va bene, ti aiuteremo, ma vedrai che alla fine riuscirai a liberarti della Izayoi che sei stata fino a poco fa. - disse Keiko. Improvvisamente esordì la voce di Kurama.
- Inuyasha sta bene, andiamo a mangiare? -
- Sì avete ragione. Se permettete, vorrei darvi una mano anch’io, posso? -
La voce di Izayoi non sembrava nemmeno la sua, era calda ed esprimeva un sentimento diverso dalla solita arroganza.
- Ma certo che puoi venire, abbiamo ancora molte cose da preparare. - rispose Mirei mettendole una mano sulla spalla. Sembrava che quell'episodio avesse fatto cambiare idea su quella donna, anche se qualcuno non ne era del tutto convinto.
Improvvisamente, alle narici dei presenti, giunse uno strano odore.
- Cos'è quest’odore? - chiese Miketsukami annusando l'aria. Anche Ririchiyo annusò e urlò.
- Il pollooo! Maledizione ce lo siamo dimenticati! -
Miketsukami disse una delle sue freddure: - Amore è volato via. -
- Miketsukami, non fa ridere! - replicòRirichiyo, incenerendolo con lo sguardo, nel contempoTomoe, ridendo, saltò in braccio a suo padre.
- Mamma invece a me ha fatto ridere. -
- Siete proprio padre e figlio, stesso umorismo da schifo. - disse lei, incrociando le braccia e imbronciando il viso. Vedendo la scena,nella stanza si scatenò una risata collettiva.
Dopo aver costatato che il pollo era davvero andato, provvidero a gettarlo nella pattumiera all'esterno in quanto l'odore che emanava era a dir poco disgustoso, senza considerare che la maggior parte di loro aveva un fiuto piuttosto sviluppato. Successivamente si sedettero e iniziarono a mangiare, tra una chiacchiera, qualche risata e le urla delle madri che obbligavano i figli a mangiare parte del pranzo senza tirarselo addosso, la mezzanotte scoccò, dando il benvenuto al nuovo anno. Tutto sommato il vecchio, si era concluso piuttosto bene, e ognuno espresse il proprio desiderio in silenzio, solo Kurama lo disse ad alta voce.
- Oh divinità del nuovo anno, io desidero diventare un cantante ricco e famoso, con tante ragazze con le tette grandi che mi chiedono gli autografi. -
Tutti guardarono basiti il bambino da cui non si aspettavano un simile desiderio. Aveva detto più volte di voler fare il cantante come suo padre, ma mai aveva detto di voler diventare ricco e con tante ragazze prosperose, era pur sempre un bambino e già pensava a queste cose.
- Kurama come ti vengono in mente certe cose! - lo rimproverò sua madre.
- Mamma, papà alla tv ha sempre molte persone che lo seguono e tantissime ragazze che gli chiedono l’autografo e poi anche papà me lo ha detto. -Misato volse lo sguardo in alto, fischiettando come per dichiararsi innocente.
Si intrattennero ancora per un po', finché i bambini non crollarono per il sonno,così si salutarono e tornarono alle proprie case.
In auto, Izayoi teneva in braccio Inuyasha e Shin di tanto in tanto dava un'occhiata. Era ancora incredulo per quello che era successo. Arrivati a casa, Shin diede la buonanotte a Izayoi, dirigendosi con Inuyasha nella sua stanza, ma mentre stava per andare lei gli afferrò il braccio fermandolo.
- Shin aspetta, devo chiederti una cosa. Cosa mi risponderesti se ti chiedessi di dormire con me questa notte? E' il primo dell'anno e vorrei stare con la mia famiglia, sempre che tu lo voglia. -  chiese lei, chinando il capo. Shin la guardò perplesso e rispose.
- Ti risponderei o che io ho bevuto e sto sognando, oppure tu hai alzato il gomito e una volta smaltito l’alcool ci sbatterai fuori. -
- Ti assicuro che sono perfettamente sobria e anche tu lo sei. Vorrei approfittare di questo momento per godermi quello che mi sono persa finora. L'ho capito solo adesso, quando ho creduto di perdere il bambino che fino a stamattina ho odiato. - disse intristita,ripensando a ciò che aveva fatto.
- Va bene, anche io voglio approfittare di questo momento per passare un po' di tempo con la donna che ho sempre amato, ma che non mi ha mai permesso di dimostrarglielo. -
Shin in cuor suo aveva sempre sperato che sua moglie cambiasse, ma dopo la nascita di Inuyasha aveva perso ogni speranza. In realtà quello era il desiderio che aveva espresso allo scocco della mezzanotte e a quanto pareva era già stato esaudito.
Tempo di cambiare il bambino e portare la culla in camera da letto e già si erano distesi, la serata era stata pesante per tutti.
Shin si era quasi addormentato quando si sentì avvolgere da un sottile braccio con una mano dal tocco leggero,che gli accarezzava il torace. Pensava che se lo stesse immaginando, ma quando si voltò, sgranò gli occhi nel constatare che chi lo stava accarezzando era davvero Izayoi. Fu ancora più stupito quando lei posò le sue labbra sulle sue. Non gli sembrava vero, il modo in cui lei lo stava baciando e toccando non era il solito tocco, ma era decisamente più dolce, più caldo. Per lui quella non era davvero Izayoi, ma decise comunque di abbandonarsi a quella dolce illusione. Anche lui si comportò in modo diverso e quando unirono i loro corpi, entrambi capirono che quello che avevano appena fatto non era "sesso" ma "amore". Lei, durante il rapporto, aveva accettato tutto, invece prima si rifiutava di essere toccata e di toccare certi punti. Questa volta no, e per tutto il tempo entrambi si erano sussurrarti solo dolci parole e non aggressivi insulti. Solo dopo aver raggiunto il massimo del piacere Shin si ricordò una cosa e si maledisse per non averci pensato prima. La sua incoscienza avrebbe potuto riportare sua moglie al disprezzo che aveva provato per lui ma in qualche modo Izayoi se ne accorse, e dopo essersi messa a cavalcioni su di lui, gli depositò un piccolo bacio sulle labbra, avvicinandosi al suo orecchio e sussurrandogli una cosa che lo lasciò allibito.
- Shin, so a cosa stai pensando… e non preoccuparti, non m’interessa se resterò di nuovo incinta. Questa volta sarà diverso e mi godrò ogni istante, non ci sarà più bisogno di una Kitsune che mi faccia desistere dall’intento di abortire. Non metterò più in pericolo la vita degli altri per farlo nascere e nessuno sarà costretto a bloccare le sfilate a causa mia. Shin, non m’importa niente, quel che sarà, sarà. -
Dopo quelle parole, Shin credette davvero di stare sognando, ma così non era. Il pianto di Inuyasha gli aveva fatto capire che quella era la realtà. Stava per andare a prenderlo quando Izayoi lo bloccò, andando a prendere lei il piccolo han'yō, portandolo nel lettone e mettendolo tra di loro. Shin continuava a fissare quella scena quando Izayoi gli passò una mano per ridestarlo.
- Izayoi, prima dicevi sul serio? Davvero non farai più quello che gli hai fatto finora? – chiese, indicando il loro bambino che stava giocando con i capelli della mamma. Izayoi per la prima volta toccò le orecchie del piccolo senza alcun ribrezzo.
- Shin te lo prometto, se questa notte hai lasciato dentro di me qualche sorpresa non la rifiuterò. -
- Izayoi, questa parte di te mi preoccupa. Ho paura che mi risveglierò realizzando che e' stato solo uno splendido sogno. -
- Ti assicuro che non è così. Questa sera il nostro cucciolo mi ha fatto capire l'enorme errore che stavo commettendo. Mi ha fatto capire che con la mia arroganza stavo perdendo tutto, mi ha fatto cominciare a provare cosa significa essere una madre. -
Izayoi sorrideva e mentre parlava continuava ad accarezzare il loro bambino, che nel frattempo si era riaddormentato. Shin lo prese e lo rimise nella culla e una volta tornato nel letto abbracciò sua moglie, baciandola e versando lacrime di gioia.
La mattina seguente, quando si svegliarono, erano ancora abbracciati. Lentamente aprirono gli occhi e quelli dell'uno si rispecchiarono in quelli dell’altra, nero e ambra, un contrasto perfetto. Il sole illuminò la stanza, rendendo l’atmosfera ancora più confortevole. Poco dopo, il pianto di Inuyasha, seguito dalla sua risata, diede inizio al nuovo giorno. Quella mattina non avevano voglia di uscire e decisero che avrebbero passato la giornata tutti insieme.
Shin si offrì di preparare lacolazione e nel frattempo Izayoi approfittò per andarsi a lavare. Prima di preparare il caffè, Shin diede da mangiare a Inuyasha e mentre il bambino ciucciava il latte dal biberon si trovò a riflettere su ciò che era accaduto quella notte. Si diede dello stupido per aver ceduto così facilmente alle parole della sua ex, davvero era bastata una sola notte per dimenticare tutto il male che quella donna aveva fatto? Aveva bisogno di fare chiarezza nella sua mente e aveva bisogno di parlare con qualcuno e quel qualcuno era sicuramente suo fratello.
Improvvisamente alle sue spalle giunse la sua ex moglie o moglie, ormai non sapeva più come definirla, e tutta quella confusione gli aveva fatto venire una nausea pazzesca. Izayoi aveva dei fogli in mano, glieli mise davanti agli occhie li strappò. Shin ne raccolse alcune parti e vide che quelli erano i fogli della loro separazione; la fissò stupito mentre lei sorrise.
- Dopo questa notte non credo che ci servano ancora. – la donna parlò con una calma mai mostrata prima, e questo confuse ancora di più lo youkai. Questa volta la nausea fu talmente forte da costringerlo a mettere Inuyasha velocemente nel seggiolino e correre in bagno.
Izayoi aveva capito cosa era successo e delle calde lacrime uscirono dai suoi occhi. Si mise una mano sulla guancia per constatare che quelle veramente erano delle lacrime, lei stessa si stupì di quello che stava succedendo, in quanto non aveva mai versato una lacrima per la sua vita matrimoniale e ora si ritrovava a piangere per la reazione che aveva avuto suo marito. Decise di dirigersi verso il bagno per controllare come stesse. Prima di entrare bussò e Shin la fece entrare. Lo trovò seduto sul bordo della vasca con la testa tra le mani, i capelli bagnati dal sudore e gli occhi rossi per lo sforzo del vomito.
- Shin scusami, avrei dovuto chiedere il tuo parere prima di strappare quei documenti. Ho capito che non sei disposto a perdonarmi e non hai tutti i torti, il male che ho causato non può essere cancellato in una sola notte.- si scusò, poggiando una mano sulla sua spalla.
Shin alzò la testa e la fissò.
- Hai ragione, sono confuso, non so come comportarmi. Una parte di me vuole credere a questo tuo cambiamento, ma il cervello mi riporta alla mente quello che hai fatto, e non mi riferisco a me, ma a nostro figlio. Non voglio che succeda di nuovo, lui non ha colpa ed io devo pensare prima al suo bene, poi al mio. Credimi, vorrei tornare con te, vorrei sperare in un noi, ma ho paura che Inuyasha paghi per questi miei desideri. – l’uomo fece una pausa e poi riprese. – Izayoi, quello che abbiamo fatto questa notte cos'è stato per te? -Shin voleva sapere se Izayoi la pensava come lui su quello che avevano fatto.
- Shin, credimi, anche io sono confusa dal mio comportamento, ma sono sicurissima che quello che abbiamo fatto in quel letto per me non è stato sesso, per la prima volta in tutti questi anni quando ci siamo uniti, dentro di me non ho sentito un semplice membro che mi dava piacere, ma ho sentito che insieme ad esso entrava l'amore. Non so se anche tu hai provato questo, ma io sono certa di aver fatto l’amore e non sesso. Ora dimmi, per te cosa è stato?-
Izayoi fissò intensamente quelle iridi dorate e dovette ammettere che erano davvero splendide, erano calde e splendenti come il sole. Era ancora persa in quello sguardo quando Shin si decise a rispondere.
- Izayoi, devo confessarti che anche per me non è stato del semplice sesso e la facilità con cui ci siamo uniti ne è la prova, entrambi lo volevamo, non abbiamo fatto niente per costrizione. Avevo immaginato che fosse così ma avevo bisogno di sentirtelo dire. -
Dopo di ciò si alzò, Izayoi pensava che se ne stesse andando e invece si chinò su di lei, attirando il viso candido della donna per baciare intensamente le sue labbra.  Voleva vedere se provava ancora quel piacevole calore che aveva provato la notte appena trascorsa, e fu felice di constatare che l'emozione scaturita da quel bacio, era la stessa di qualche ora prima. La gioia fu tanta che entrambi stavano piangendo. Si staccarono solo per la mancanza d’aria, ma Shin non aveva intenzione di staccarsi da sua moglie, perciò la strinse a sé, ma improvvisamente un pensiero orribile pervase la sua mente e questo gli provocò una forte fitta allo stomaco. Sciolse l'abbraccio sorridendole, poi insieme si diressero verso la cucina per poter fare finalmente colazione, nel frattempo Inuyasha si era riaddormentato.
Dopo la colazione, Shin decise di andare a trovare suo fratello, aveva urgentemente bisogno di parlargli.
- Izayoi, devo andare da mio fratello per discutere di un contratto. – l’avvisò,depositando un tenero bacio sulla fronte della donna.
-Ma avevamo deciso di non uscire. – disse lei. Izayoi si era intristita, aveva già immaginato di passare l’intera giornata con lui, ma a quanto pareva non era lo stesso per suo marito.
- Tesoro non ci metterò molto, massimo un’ora e sarò di nuovo qui. – la rassicurò. Mentre stava per uscire Izayoi lo fermò per un braccio.
- Shin, non porti con te Inuyasha? –
Shin mise la sua mano su quella di Izayoi, e fece un segno di diniego.
- Voglio fidarmi di te. Voglio vedere se ciò che hai detto questa notte è la verità. -
- Ma sarà prudente? Insomma, quello che ho fatto e ho detto non è stato poco. E se dovesse succedere qualcosa? – chiese preoccupata. Izayoi abbassò la testa ma Shin gliela alzò e le diede un bacio a fior di labbra.
- So che non succederà. – e dopo aver detto ciò si dileguò.
Inuyasha stava ancora dormendo quando Izayoi gli si avvicinò, ma mentre lo stava osservando, il bambino si svegliò, e la prima cosa che fece fu sorriderle. Sembrava che avesse percepito il cambiamento di sua madre, infatti, prima non faceva altro che frignare anche senza nessun motivo apparente. A quella visione anche Izayoi sorrise e prese in braccio il piccolo.
- Inuyasha perdonami per tutto quello che ti ho fatto. La mia stupidità mi stava costando cara, non so se riuscirò mai a comportarmi da vera madre, ma stai sicuro che ce la metterò tutta. Fino a ieri era impensabile che dicessi una cosa del genere ma credimi, ho capito solo ieri quanto tenga a te e,purtroppo,l'ho capito solo quando stavo per perderti. -
Le parole di Izayoi erano sincere e le lacrime che le rigavano il viso erano la prova. Il bambino aveva intuito lo stato d’animo della madre, così  mise una manina sulla sua guancia e farfugliò qualcosa che sembrava tanto essere un: mamma. Inuyasha aveva detto la sua prima parola, e se non aveva capito male aveva detto proprio “mamma”.
Izayoi non sapeva dove avesse sentito quella parola in quanto lei non gliel’aveva mai detta, ma in qualche modo Inuyasha era riuscito ad impararla.
 
Intanto Inu si chiedeva cosa fosse successo a suo fratello una volta tornati a casa. Temeva che appena arrivati si fosse scatenata l'ennesima lite, non sapendo che per la prima volta in tutta la sua vita matrimoniale, Shin aveva passato la sua prima vera notte da sposato.
Nel frattempo Shin era giunto a destinazione, e appena mise piede dentro l’azienda, corse immediatamente nell’ufficio di suo fratello, senza chiedere alla segreteria se fosse impegnato. Fortunatamente Inu quel giorno non aveva nessun impegno.
-Inu è permesso?- chiese Shin, affacciandosi alla porta.
-Shin ti stavo pensando proprio adesso. Entra, non c’è nessuno e poi per il mio fratellino butto fuori tutti.- rispose Inu sorridendo. Lui lo aveva sempre detto “la famiglia prima di tutto”.
-Scusa se ti disturbo ma ho bisogno di parlarti. – disse, accomodandosi su una delle poltrone di pelle che si trovava all’angolo dell’ufficio. Anche Inu lo seguì, sedendosi sull’altra poltrona.
- Dimmi Shin, di cosa vuoi parlarmi? Non dirmi che la bontà di Izayoi è già finita? Se è così giuro che questa volta non la passa liscia. -
Inu era convintissimo di quello che aveva detto. La sera precedente aveva voluto dare fiducia a quello che era successo, e il sapere che quella era stata una montatura lo avrebbe mandato su tutte le furie.
-No, Inu nient’affatto, anzi, è successo tutt’altro. – rispose, e prima di riprendere a parlare inspirò profondamente.  - Allora, stanotte quando siamo tornati a casa, dopo averle dato la buonanotte stavo andando a dormire nella mia stanza insieme a Inuyasha, ma prima che potessi andare, lei mi ha fermato chiedendomi se volessi andare a dormire insieme a lei, ha detto che voleva passare la notte insieme alla sua famiglia. Ho accettato approfittando di questo suo cambiamento, in fondo è quello che ho sempre voluto. Stavo per addormentarmi e lei ha iniziato ad accarezzarmi e mi ha anche baciato, poi da lì puoi immaginare quel che è successo. Successivamente mi sono accorto che non avevo usato alcuna precauzione, lei ha capito quello che stavo pensando e ha detto che non le importa se rimane incinta e che questa volta si godrà l’intera gravidanza senza che nessuno la convinca a portarla avanti. Figurati che ha preso in braccio Inuyasha e l’ha coccolato senza averne ribrezzo. Quando ci siamo alzati, io ero in cucina a preparare la colazione e lei è venuta dietro di me strappando i documenti della separazione, davanti ai miei occhi. Ha detto che vuole godersi la famiglia. Poco fa quando sono uscito, ha notato che ho lasciato lì il bambino e lei ha detto che aveva paura a rimanere da sola con lui per timore che potesse fargli qualcosa. Ho voluto darle fiducia e l’ho lasciato lì.- fece una pausa e suo fratello gli mise una mano sulla spalla, notando che il suo viso era diventato cadaverico e stava sudando freddo, anche le sue mani erano sudate.
-Shin adesso calmati, fai un bel respiro.-
Shin fece come Inu gli aveva detto e poi riprese a parlare.
-Inu, ti prego aiutami, non so cosa fare. Ho paura che questa sia solo una montatura. – lo pregò con voce tremante.
- Non credo che sia una montatura, anche perché Izayoi non ne trarrebbe alcun vantaggio, anzi peggiorerebbe le cose perché se si scoprisse che ha mentito, nessuno le rivolgerebbe più la parola, io per primo. Inoltre sai che con me rischia il posto di lavoro, per non parlare di Miketsukami. Posso consigliarti solo di cominciarle a dare una piccola percentuale di fiducia, così potrai vedere se realmente lei è cambiata. In fondo non si possono cancellare anni di cattiveria in una sola serata, però è anche vero che in ogni donna esiste il cosiddetto “istinto materno” anche se a me piace chiamarlo più “cuore di mamma”. Forse questo suo cuore di mamma è stato sigillato da qualche evento e aveva bisogno solo di essere liberato. Probabilmente la paura di perdere ciò che era cresciuto in lei e che inconsciamente il suo cuore aveva amato, l’ha liberato e se così fosse, da oggi anche la sua mente amerà i bambini.-
Ciò che Inu aveva detto lo avevano in parte tranquillizzato, infatti adesso stava cominciando a riprendere colore e a smettere di sudare.
-Fratello ti ringrazio, ciò che hai detto mi ha fatto capire molte cose. Credo proprio che seguirò il tuo consiglio. Adesso sarà meglio che vada, le ho promesso che oggi avremmo passato la giornata insieme. E’ già tanto se sono uscito ma credimi, avevo bisogno di parlare con te altrimenti avrei passato la giornata a crogiolarmi nel dubbio. – disse l’uomo. Dopo aver salutato il fratello si diresse velocemente a casa sua, però prima di arrivarci, si fermò da un fioraio per comprare un mazzo di rose, sperando che questa volta le accettasse senza fare qualche sceneggiata. In tanti anni che stavano insieme, lui non aveva potuto regalarle un singolo fiore.
Stava prendendo il portafogli nella tracolla e notò che il suo telefono stava lampeggiando. Lo prese e vide che c’erano tre chiamate perse da parte di Izayoi. Shin si allarmò e, dopo aver pagato i fiori, corse a casa. Durante il tragitto aveva più volte tentato di chiamare ma dall’altra parte del telefono non rispondeva nessuno. La distanza da percorrere non era tanta ma per Shin sembrò interminabile, infatti per arrivare il prima possibile, decise di trasformarsi nella sua forma demoniaca, così sarebbe arrivato prima.
Grazie al suo potere demoniaco, arrivò in un batter d’occhio. Appena arrivato sul ciglio della porta di casa sua riprese la sua forma umanoide, raccogliendo i fiori che aveva serrato tra le zanne. Aprì velocemente la porta e volse velocemente lo sguardo verso il divano, e quello che vide gli fece trasalire il cuore. Lasciò cadere i fiori a terra e con le lacrime agli occhi corse in direzione di esso.


ANGOLO DELL'AUTRICE;
Ok come capitolo è un pò così, e per i miei standard è anche un pò cortino, ma questo lascio decidere a voi... Izayoi sembra essere cambiata, ma questo suo cambiamento è reale, o è solo una montatura dietro il quale si cela un losco piano? e se fosse realmente cambiata, cosa è successo per farla diventare così? Sono dei piccoli quesiti che presto troveranno risposta. Ok con questo è tutto se vorrete ci vediamo nel prossimo capitolo di "NON PUO' PIOVERE PER SEMPRE"

RINGRAZIAMENTI:
ringrazio tutti coloro che seguono la storia, quelli che recensiscono ( anche se pochi ) e anche chi semplicemente legge.
un grazie in particolare alla grande Yasha26 che mi ha gentilmente betato il capitolo.
Baci Inu_ka
  
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