Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: mayamaya    07/09/2015    1 recensioni
Non ho mai scritto FF prima d'ora ma ho sognato questa storia e, seppur sia a tratti malinconica, ho pensato di condividerla con voi. Ogni commento, suggerimento o critica costruttiva è ben accetto. Grazie!
***
Sapeva chi c’era davanti a lui, ma non aveva la forza di alzare la testa. Le lacrime gli rigavano il volto e non voleva che lui lo vedesse in quello stato.
***
“Ho in mente una cosa per questa sera”
Disse Harry, sorridendo. Non c’era un’ombra di dubbio nella sua voce.
“Harry” mormorò esitante Louis.
“Andrà tutto bene”
***
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna, Slash | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Erano passate un paio d’ore dal ritorno in hotel. Louis aveva chiesto a Lottie di lasciarlo solo e, dopo pochi minuti, si era rannicchiato sotto il piumone del letto e si era presto addormentato.
Niall e Harry, al contrario, confabularono tutto il tempo per preparare la serata al meglio. Avevano pensato ad ogni singolo particolare o imprevisto. Avevano chiamato Liam via skype e lo avevano incluso nel piano.
Sembrava tutto pronto. Nulla sarebbe andato storto. Avevano pensato a tutto, avevano una contromossa per ogni possibile attacco del management. O, almeno, così speravano.
Avevano passato ore a studiare ogni minimo dettaglio. Ogni oggetto di scena che sarebbe servito. Ogni posizione che avrebbero assunto durante il concerto. Ogni parola che avrebbero detto.
Poco spontaneo, certo, ma il mostro che dovevano combattere quella sera non avrebbe badato a nulla, se non a tutelare i suoi stessi interessi. Non c’era altro modo. Studiare ogni minima mossa sarebbe stato quello che li avrebbe aiutati a vincere.
Ora mancava un’ultima cosa: chiedere a Louis se era pronto a cambiare la propria vita ed essere felice.
I quattro van erano pronti davanti agli hotel. Li avrebbero riportati allo stadio, dove si sarebbe svolto il concerto quella sera, lo stadio dove il management li aveva colpiti solo poche ore prima.
Uno alla volta, uscirono dai rispettivi alberghi e si avviarono verso lo stadio. Ognuno di loro aveva mille pensieri per la testa. Se fosse andata come avevano programmato, la loro vita sarebbe cambiata in pochi minuti. Erano sicuri di avere l’appoggio dei fan. Sapevano che non sarebbero stati abbandonati. Ma quante persone avrebbero odiato la loro decisione? A quanti sarebbe stata scomoda? A quante persone sarebbe piaciuto il nuovo volto, onesto e libero, dei One Direction?
L’ansia aumentava con il passare dei minuti. Niall aveva ripreso a mangiarsi le unghie. Harry si passava insistentemente la mano tra i capelli e continuava a girare un anello invisibile sull’anulare della mano destra. Liam teneva le mani intrecciate e continuava a far saltellare nervosamente le gambe.
Poi c’era Louis, ancora ignaro di tutto. Da quando era stato svegliato da uno degli addetti del management, si era svogliatamente fatto una doccia, aveva indossato i vestiti concordati con l’assistente e si era pazientemente stravaccato su un divano, aspettando che qualcuno lo chiamasse per il pick-up.
Ora se ne stava seduto nel van, con un gomito appoggiato allo scanso della portiera. Guardava distrattamente il panorama, cercando di non pensare a nulla.
Il primo ad arrivare fu Niall, cosa incredibilmente inusuale, che però non insospettì nessuno, fortunatamente. Il suo primo pensiero fu quello di correre nel camerino della band e svegliare Josh. Come al solito, aveva bisogno del suo aiuto per attaccare gli sticker all’orso arcobaleno.

“J, muoviti! Questa volta hai più lavoro da fare!”

Dopo essersi stropicciato gli occhi per qualche secondo, Josh saltò in piedi, pronto all’azione. Niall portò una mano nella tasca posteriore dei pantaloni e ne estrasse cinque adesivi rotondi.
Josh scoppiò in una risata colma di stupore quando vide il numero di sticker che Niall gli stava consegnando.

“Qualcosa mi dice che sarà una serata interessante” scherzò.

“Puoi contarci” rispose, trattenendo a stento un sorriso.

Durante la mattina, avevano già provveduto a posizionare una coperta che avvolgeva l’orso e il suo piccolo amico. Era una coperta piccina, pesante e con la stampa di un vivacissimo arcobaleno che si stagliava su un cielo azzurro. L’orso più imponente aveva in mano un grande cuore rosso.
Accanto ai due orsetti, c’era un piccolo altarino con una bottiglia trasparente, contenente una strana sostanza viola. Portava un’etichetta con un piccolo teschio e la scritta “Veleno”. Sembrava appena uscita da un episodio di Willy il Coyote.
Niall cominciò accuratamente a spiegare come e dove dovevano essere posti gli sticker. Quello verde e quello blu, sorridenti con gli occhi sognanti, andavano posizionati sul cuore tenuto in mano dall’orso arcobaleno. Dovevano essere l’uno vicino all’altro, non sovrapposti, ma vicini e chiaramente visibili.
Quello rosso, sorridente, che faceva l’occhiolino, andava posizionato sulla suola di una scarpa. Sull’altra andava apposto quello bianco, con la lingua fuori e gli occhi strizzati. Lo sticker bianco sarebbe stata una novità per i fan, perché non era mai stato utilizzato prima d’ora.
Come avevano giustamente ipotizzato, i primi tre sticker raffiguravano Harry, Louis e Liam. Quello bianco rappresentava Niall. Aveva scelto il colore bianco della bandiera dell’Irlanda, perché il verde era già stato preso da Harry e l’arancione si avvicinava troppo al rosso di Liam.
Ma c’era un ultimo sticker: quello nero. Come quello di Niall, lo sticker nero non era mai stato mostrato prima d’ora ed era stato creato per rappresentare il management. Quella sera, il management avrebbe avuto un’espressione che lasciava poca ombra di dubbio. Occhi sbarrati e bocca aperta.
Niall non dovette aggiungere altro, perché Josh aveva già capito dove sarebbe stato affisso: sulla finta bottiglia di veleno.
Memorizzate tutte le istruzioni, iniziò a correre in direzione del parterre. Un’ultima indicazione di Niall lo fece rallentare per un attimo.

“E abbiamo bisogno di un megafono sul palco, dietro la cassa dell'acqua di sinistra”

Niall sospirò soddisfatto. La prima parte del piano era stata completata.
In quel momento, arrivò Liam, seguito a ruota da Louis. Perfetto. Erano lì tutti e tre e il management non aveva ancora dato istruzioni per gli ultimi aggiustamenti d’abito e pettinatura o per i meet & greet. Avevano a disposizione pochi minuti per informare Louis del piano per la serata ma, soprattutto, per assicurarsi che fosse d’accordo.

“E questo è quanto”

Niall aveva appena finito di illustrare, a grandi linee, il programma della serata. Liam era visibilmente in ansia, teneva le braccia incrociate e aspettava di vedere quale sarebbe stata la reazione di Louis.
Louis non aveva parole. Non poteva credere che i suoi amici, i suoi migliori amici, si erano prodigati fino a questo punto per lui. Avevano pianificato la serata, per lui. Senza esitare un attimo avevano deciso di cambiare le loro vite per vederlo felice. Per realizzare il suo sogno di vivere una vita piena e soddisfacente insieme all’uomo dei suoi sogni. Harry. Dio, quanto amava Harry. Quanto lo amava ancora di più, in quel momento.
Improvvisamente, il macino che gli pesava sul cuore da anni si era volatilizzato. Era tornato a sorridere, sorridere davvero.
Liam e Niall si guardarono per un attimo, capirono che, probabilmente, non sarebbe nemmeno servito chiedere esplicitamente il permesso a Louis. Stavano ammirando l’espressione che mancava da troppo tempo sul volto di Louis.

“Io non ho parole” sussurrò Louis, con un nodo alla gola.

Niall iniziò a saltellare, ma subito cercò di contenersi. Si sfregò le mani e si lanciò verso Liam e Louis. Si avventò su di loro come una scimmia si aggrappa ad un tronco d’albero. Iniziarono a ridere tutti e tre, finchè non furono interrotti da un addetto del management.
L’addetto comunicò la scaletta e poi li guardò storto. Perché erano così euforici? Non avevano letto le nuove disposizioni? Cosa stavano tramando? Avevano forse bevuto?
Louis, Niall e Liam ringraziarono educatamente e si incamminarono verso la sala di Lou, per gli ultimi aggiustamenti.
Tra la perplessità generale, trattenevano a stento le risate.

Riuscivano già a sfiorare il senso di libertà.
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: mayamaya