~~Erik si era procurato tutto con l'aiuto di Silvia. Aveva le fotocopie delle planimetrie della casa dei Martins. Silvia aveva recuperato sul web ogni informazione possibile su quella famiglia. I Martins erano ricchi da ere geologiche. Un loro antenato aveva fondato una vasta compagnia di assicurazioni che era tutt'ora gestita dall'anziano David Martins. L'azienda passava di generazione in generazione al figlio più capace e più interessato, cosicchè da non dividere l'impero creato in precedenza. Gli ormai sessantenni David e Rosanna avevano due figlie e un figlio. Una delle due, Cassandra, si era laureata in medicina ed era diventata chirurgo generale in un ospedale nell'entroterra. L'altra invece non aveva nessuna intenzione di crearsi una carriera. A spese dei genitori, Giudit, stava visitando ogni posto del mondo che le interessava. Passava da isole a città, da mare a montagna, non seguiva un programma specifico, andava dove la guidava il cuore. L'unica idea realistica per sovvenzionare il suo continuo viaggiare che le era passata  per la mente era quella di scrivere una guida turistica diversa da tutte le altre, molto romantica e sognatrice.
Il terzo figlio, il più giovane, stava ancora frequentando l'università. Si era iscritto ad economia e probabilmente sarebbe stato lui a seguire l'azienda di famiglia quando il padre si sarebbe ritirato.
Erik inoltre aveva presentato a Daniel e a Silvia gli altri due membri della "squadra". Due fratelli gemelli, Marco e Rosalin. Avevano in comune dei folti capelli biondi ed erano molto legati. Fin da tenera età avevano praticato ginnastica artistica ed erano agilissimi in ogni movimento. Rosalin inoltre aveva la passione per la fotografia e fu lei ad essere spedita a scattare foto ai sitemi di allarme della casa. Doveva essere studiato tutto alla perfezione.
Erik cercava di apprendere ogni informazione, ogni piccolo particolare, forse era nato per fare quel "lavoro".
Daniel entrò nella stanza proprio in quel momento, carico di borse e pacchetti. Scaricò il tutto sul tavolo al centro della stanza con un grande tonfo, giusto per attirare l'attenzione dei suoi compagni.
-Ho comprato il necessario!- ammiccò agli amici che lo stavano guardando male. Cominciò a svuotare le borse da cui uscirono completi neri e passamontagna, ricetrasmittenti  e componenti elettroniche che Erik gli aveva chiesto di comprare ma che lui non aveva la minima idea di cosa potessero essere.
Rimaneva solamente un'ultima borsa, più piccola delle altre.
-Non serviva altro oltre alle cose che ti avevo chiesto, cosa hai comprato?-. Daniel con uno sguardo invitò Erik a servirsi, ad aprire il pacchetto. Era stracolmo di dolci di tutti i tipi. Biscotti, caramelle, cioccolatini, sembrava essere appena uscito dalla fabbrica di Willy Wonka.
-Devi recuperare le energie perse con tutto quello che stai lavorando, non è proprio da te!- disse Daniel per giustificarsi – e ditelo in realtà che siete tutti felici di queste mie spese!-.
I rgazzi si guardarono ridacchiando e cominciarono a servirsi.
-Per tornare a noi, devo aggiornarti su alcune cose.- cominciò Erik – La casa è vuota, ma lo sarà ancora per quattro giorni, quindi dobbiamo sbrigarci. Rosalin ha sattato fotografie a tutta la casa. C'è un sistema di telecamere e di antifurti che potrò di disattivare al massimo per dieci minuti con l'apperecchiatura che hai comprato. In quei dieci minuti Rosalin e Marco entreranno nella casa, disattiveranno gli allarmi  e da qui avremo via libera noi. Entreremo dalla porta sul retro, così per non farci vedere da eventuali vicini. Individueremo la cassaforte e in base alla sua tipologia sapremmo come aprirla, come un medico col suo paziente. Lasceremo tutto il resto intatto, quasi come per non far accorgere nessuno della nostra "visita". Ho pensato anche all'eventualità della dinamite. Il colpo si farà sabato notte, quando in spiaggia ci saranno i fuochi d'artificio. Siamo intesi ?-
Daniel era davvero stupito da quanto l'amico fosse stato capace di architettare, non l'avrebbe mai creduto realmente capace di una cosa del genere. Annuì e si sedette al tavolo, per lavorare sui dettagli della sua "performance".

Mi scuso con i miei lettori per l'attesa. Sono stata in vacanza due settimane nella spelndida Inghilterra e poi qualche giorno sulle Dolomiti. Capitolo in cui vengono messi i puntini sulle i. L'"operazione" diventa più realistica e particolareggiata. Spero che la storia vi piaccia e incuriosisca. Grazie per avere letto.