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Autore: Persefone3    09/09/2015    5 recensioni
Maine. Storybrooke sembra una pacata e tranquilla cittadina di provincia, quando non è al centro di qualche crisi fiabesca. Stavolta, però, qualcosa la scuote fin dentro le sue fondamenta e tutto quello che crediamo di sapere sulle favole viene messo in discussione. Si tratta di un qualcosa che porta Hook a volersi allontanare e a lasciarsi tutto alle spalle. Ma lui non è più lo stesso pirata di un tempo e la mancanza di quello che aveva in città lo porta a tornare indietro. Il punto è che la città che il capitano trova al suo ritorno non è la stessa che aveva lasciato lasciato otto settimane prima.
Genere: Angst, Avventura, Dark | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Emma Swan, Henry Mills, Killian Jones/Capitan Uncino, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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XXII. Kidnapped!
 
- Abbiamo solo pochi giorni. Ho già dato disposizioni e stanno arrivando più persone possibili anche dai villaggi vicini – disse Barian laconico.
- Non potrai comandare da solo l’esercito – replicò David.
- Non vedevi l’ora di tornare a fare il generale eh principe? – disse Caspian in tono canzonatorio.
- Hook, tu cosa ne pensi? – chiese Robert.
 
Il Consiglio era già entrato nel vivo della faccenda da un bel po’, ma di soluzioni concrete non se ne era vista nemmeno l’ombra. Hook aveva la mente da tutt’altra parte. David lo pizzicò su un braccio per richiamare la sua attenzione e riportarlo alla realtà.
 
- Scusate, sono d’accordo. Dovremmo organizzare la difesa e l’esercito nel più breve tempo possibile. Ho notato che sul confine con le montagne c’è una vecchia fortezza disabitata. Potremmo usarla.
- L’antica fortezza di Avalon – continuò David – è un solido bastione, potrebbe tornarci davvero utile.
- Sono d’accordo – intervenne Snow – potremmo sempre aprirci un varco per le montagne da lì.
- Ma non lo capite che non possiamo più fuggire – proruppe Peter – è tempo di decidere definitivamente cosa ne sarà di noi. E questo grazie a voi e alla vostra assurda decisione su Emma.
- Ci saremmo ritrovati comunque in questa situazione! – lo interruppe Regina
- E come sappiamo che lei non comunichi con Rumple? – chiese Caspian.
- Hanno cercato di ucciderla! – sbottò David – e comunque non è questo l’argomento all’ordine del giorno. Cerchiamo di non divagare: Hook ha ragione, il bastione di Avalon può fare al caso nostro. Iniziamo il trasferimento di donne e bambine e di quante più provviste possibile.
- Avverto immediatamente John e il resto dei Marry Men, si occuperanno loro di sovraintendere alle operazioni – disse Robin.
 
Una finestra si spalancò improvvisamente e un sinistro brivido di freddo attraversò la schiena del pirata.

Nella capanna, Emma ed Henry avevano appena finito di mangiare. Dopo aver sparecchiato il tavolo, mentre Emma stava finendo di pulire le stoviglie, Henry aveva iniziato a raccontare di quella volta in cui lui ed Hook erano andati nei boschi a fare una gita e i loro zaini erano finiti in una scarpata. Per due giorni avevano vissuto nella natura prima di poter tornare al villaggio. Henry ovviamente aveva omesso che il tutto era accaduto nella vecchia Storybrooke.
 
- Ma voi due siete davvero pericolosi a ruota libera! – disse Emma ridendo.
- Abbastanza.
 
Risero entrambi di cuore. Poi improvvisamente, alcuni rumori strani attirarono l’attenzione di Henry. Non aveva un sesto senso sviluppato come quello di Hook, suo nonno o Robin ma, a forza di stare con loro, aveva imparato a decodificare i segnali di pericolo. Fece cenno ad Emma di tacere e tese l’orecchio in ascolto.
 
- Cosa succede? – chiese Emma, cercando di seguire la direzione del suo sguardo.
- Non so. Vado fuori a vedere – disse henry prendendo la spada.
- Aspetta Henry, è pericoloso – disse trattenendolo per un braccio.
- Hook mi ha chiesto di tenerti d’occhio e io non voglio assolutamente venire meno alla mia parola.
- Va bene, ma stai attento e torna subito. Se non ti vedo tornare tra un paio di minuti esco a cercarti.
 
Chuck e Nottingham erano già appostati dietro un cespuglio, davanti alla capanna di Hook, quando lo videro allontanarsi e lasciare sola la donna e il ragazzino. Avevano osservato bene i movimenti di Emma ed Henry all’interno di essa per molto tempo prima di agire. Quando Chuck aveva messo un piede sull’asse cigolante del porticato, aveva sentito Henry parlare con Emma, i suoi movimenti verso la porta e si era appiattito contro la parete in modo da sorprenderlo alle spalle. Era proprio davanti a lui ora: il ragazzino era di spalle e non si era minimamente accorto della sua presenza. Gli scivolò dietro come un felino e lo immobilizzò.
Emma stava nervosamente contando i secondi da quando Henry era uscito, una strana sensazione di ansia le stringeva un nodo alla gola. Si affacciò ad una delle finestre cercando di intravvedere nelle tenebre la figura del ragazzino. Niente. C’era qualcosa di strano. Si diresse alla porta. L’aprì e tutto fu dannatamente chiaro.
 


- Direi che per stasera è tutto – disse Barian – ci aggiorniamo a domani mattina, allora.

L’irrequietezza di Hook stentava a passare inosservata. Il pirata aveva salutato frettolosamente Colin e gli altri a fine seduta. Aveva sempre quel chiodo fisso: non vedeva l’ora di tornare alla capanna. Uscì velocemente dal salone senza salutare, per dirigersi alle scuderie. David e Snow lo seguirono immediatamente.
 
- Hook – disse David una volta che lo ebbe raggiunto – cosa succede?
- Niente credo.
- Andiamo, sei scappato
- Ho una strana sensazione e vorrei davvero sbagliarmi.
 
Snow e David capirono immediatamente a cosa il pirata stesse facendo riferimento. Partirono alla volta della capanna senza ulteriori indugi.
Quando vi giunsero, era tutto calmo e le luci spente. Se David e Snow vi trovarono segni incoraggianti, l’ansia di Hook si fece ancora più acuta, cosa che espresse in sonoro moto di stizza.
 
- Calmati, Hook – disse Snow – magari sono andati a dormire. È molto tardi.
- Io non credo proprio – disse il pirata spronando il cavallo verso la capanna.
 
Quando fu arrivato, legò il cavallo e si diresse verso la porta. David e Snow furono subito dietro di lui. David cercò di trattenerlo per un braccio.
 
- Che sta succedendo Hook?
- Avevo detto ad Henry di lasciare una candela accesa, per farmi capire che tutto era tranquillo.
- Magari se ne è semplicemente dimenticato – cercò di tranquillizzarlo Snow.
 
Mentre entrava in casa, Hook cercò disperatamente di convincersi che in fondo Snow poteva avere ragione e che Henry stesse beatamente dormendo nel suo letto. Come scostò le tende del suo baldacchino e lo trovò vuoto capì che le sue sensazioni erano più che esatte.
 
- È successo qualcosa, dannazione!
- Magari sono al piano di sopra – disse David poco convinto.
 
Improvvisamente sentirono un tonfo sopra le loro teste. Hook si precipitò immediatamente al piano di sopra chiamando a gran voce Henry ed Emma, senza alcuna risposta. Provò ad aprire la porta della stanza di Emma, ma era chiusa a chiave. Oltre la porta si continuavano a sentire strani rumori. Cominciò a colpirla con forza con la mano fino a sbucciarsi le nocche.
 
- Emma! Henry! Siete lì? Perché non rispondete maledizione!
 
All’ennesimo rumore, David sguainò la spada subito seguito da Hook mentre Snow si precipitò ad incoccare una freccia al suo arco. Dopo che furono pronti, Hook sfondò la porta con un calcio. La fioca luce del corridoio illuminò una figura sdraiata sul pavimento, legata ad una sedia ed imbavagliata: era Henry.
 
- Henry! Cosa è successo? – gridò Snow precipitandosi da lui per liberarlo.
 
Dopo averlo slegato e rifocillato, Henry era seduto al piano di sotto con un bicchiere in mano. Da quando Snow gli aveva tolto il bavaglio dalla bocca aveva immediatamente detto che Emma era stata rapita da Nottingham. Aveva le idee ancora un po’ confuse per via del colpo che il complice gli aveva dato dopo averlo legato.
 
- Calmati, Henry – disse Snow – ci devi raccontare tutto sin nei minimi dettagli. Prendi un bel respiro e poi cerca di raccogliere le idee.
 
Henry fece quello che la nonna gli aveva detto, ma si sentiva tremendamente in colpa. Per la prima volta gli avevano affidato un compito importante e lui non era riuscito a portarlo a termine. Era stato Hook ad insistere anche con gli altri per convincerli e lui lo aveva ripagato in questo modo. Forse facevano davvero bene a trattarlo ancora come un ragazzino e non come un adulto.
 
- Dovete scusarmi, quello che è successo è solo colpa mia.
 
I tre sgranarono gli occhi stupiti e increduli.
 
- Ma cosa dici? – disse Hook facendosi più vicino.
- Ho combinato un pasticcio e invece di esservi d’aiuto ho solo peggiorato le cose.
- Qui se c’è qualcuno che ha sbagliato, sono solo io – disse Hook – non dovevo esporvi in questo modo. Ma credevo che con Barian al consiglio non ci fossero problemi. Ora però devi raccontarci tutto così da poter capire cosa fare.
- Avevamo finito di mangiare, quando ho sentito l’asse del portico scricchiolare. Mi sono messo subito in allarme e sono uscito a vedere. Avevo appena chiuso la porta e stavo osservando il giardino davanti all’ingresso, quando qualcuno mi ha aggredito alle spalle, disarmandomi. Mi ha puntato un coltello alla gola e poi ha fatto cenno a qualcun'altro di avvicinarsi.
- Nottingham – finì Snow – ma come è potuto entrare qui così facilmente?
- Non lo so – riprese Henry – comunque mi ha portato davanti alla porta. Stava per bussare ma Emma ci ha preceduti.
 
Il ragazzo fissò un punto nel vuoto e cominciò a ripercorrere quell’incubo durato quasi un’ora.
Quando Emma aveva aperto la porta e aveva visto Henry con un coltello puntato alla gola, aveva immediatamente cercato di liberarlo.
 
- Calma tesoro – aveva detto Nottingham mentre premeva la lama sulla gola del ragazzo– non vorrai che gli succeda qualcosa di male.
- Lascialo stare immediatamente!
- E perché il tuo bel tenebroso pirata potrebbe non perdonarti, se gli faccio qualche graffietto?- 
- Lui non centra niente! La questione è fra me e te.
- Giustissimo. Lasciami entrare e vediamo di sistemare la faccenda, che dici?
 
Henry aveva appena finito di ripetere questo passaggio quando fu interrotto da David.
 
- Dove diavolo potrebbe averla portata quel maledetto sceriffo?
- E poi? – disse Snow per incoraggiare il nipote.
- Emma si è consegnata a Nottingham in cambio della mia incolumità. Ho cercato di impedirle di fare una cosa del genere, ma non ci sono riuscito.  Prima che lo scagnozzo dello sceriffo mi legasse al piano di sopra mi ha detto di dirvi che è stata bene qui con noi – gli occhi gli si riempirono di lacrime – e che se avere una famiglia vuol dire avere un calore del genere, allora lei una sorta di famiglia l’ha trovata. Non ho potuto dirle nulla, sono stato trascinato di sopra, forse ho battuto la testa, non so. Le ultime cose che ricordo sono quel tipo che mi lega alla sedia e mi chiude in camera.
- Ricordi qualcosa di quel tizio? – domandò Hook – un tatuaggio, una cicatrice, qualcosa del genere?
 
Henry si concentrò sui ricordi che aveva in testa.
 
- Non ricordo molto e non l’ho visto bene, però credo avesse una cicatrice sull’avambraccio sinistro. Mi ricordava la forma di un ferro da cavallo.
 
David guardò Snow: anche lei aveva capito a chi poteva appartenere quella cicatrice.
 
- Non è una cicatrice – disse Snow –  ma una voglia e conosciamo una sola persona ad averla: Chuck
- Cosa? – gridò Hook – Chuck … quel maledetto, perché dovrebbe essersi alleato con lo sceriffo?
- Non lo so – rispose David – ma questo spiegherebbe come ha fatto ad entrare: ha corrotto una sentinella.
- Io vado fuori a cercarla! – replicò il pirata dirigendosi alla porta – li ammazzo con le mie stesse mani stavolta!
- Fermo – disse David raggiungendo il pirata.
- Non mi arrenderò, uscirò e la troverò. Fosse l’ultima cosa che faccio.
- Non essere avventato, non otterrai nulla in questa caccia solitaria.
- Allora cosa suggerisci?
- Henry ed io andremo alla capanna di Regina per cercare aiuto. Tu e Snow inizierete a perlustrare il terreno qui attorno. Abbiamo bisogno di una pista da seguire.
 
Controvoglia il pirata aveva seguito il consiglio del principe, se fosse dipeso da lui si sarebbe ancora lanciato nei boschi da solo, ma capiva che non poteva farne una questione troppo personale, non avrebbe giovato al ritrovamento di Emma. Nel frattempo Snow stava osservando molto attentamente dei segni vicino al portico. Conducevano a uno spiazzo e qui vi trovò dei rami spezzati.
 
- Forse ci siamo! – gridò per richiamare l’attenzione di Hook.
- Cosa hai trovato – disse lui avvicinandosi.
- Qui oltre a delle tracce molto fresche, ci sono dei segni di lotta. E poi le tracce riprendono verso il folto del bosco.
- Vado avanti a vedere – disse Hook sguainando la spada.
- David sarà qui a momenti, Hook per favore.
 
Il pirata non ebbe nemmeno il tempo di controbattere che il cavallo del principe comparve sulla strada, seguito da quello di Robin e Regina. E ancora dietro di loro c’era Barian.
 
- Lui cosa ci fa qui? – disse Hook minaccioso.
- Stavo spiegando la situazione a Regina quando abbiamo incrociato Barian strada facendo. Chuck è un suo uomo, era un suo diritto essere informato sul tradimento.
 
Hook lo osservò attentamente prima di rivolgergli una domanda.
 
- Perché sei qui?
- Le cannonate ti hanno otturato le orecchie, pirata? Non hai sentito David?
- Certo, ma voglio sentirlo dalla tua bocca.
- Sarò franco e diretto: non ho cambiato idea su Emma, ma non posso accettare che uno dei miei più fidati uomini sia in combutta con Rumple.
 - Emma è sempre sotto la mia tutela – replicò il pirata avvicinandosi – le regole non cambiano. Quando la ritroveremo, tornerà da me e spero che ora tu abbia capito chi sono i veri nemici.
 
I due uomini si osservarono un paio di secondi prima di congedarsi con un tacito assenso.
 
- Allora, abbiamo una pista? – chiese Robin.
 
Snow mostrò loro le tracce che aveva scoperto. Decisero immediatamente di iniziare una battuta di ricerche. Era Snow a condurli, d’altronde lei era sempre stata la migliore a seguire una pista. Hook aveva preso Henry vicino a sé e continuava a tenere d’occhio Barian. Il fatto che avesse per caso incrociato David e Regina mentre parlava di Emma era strano, ma era stato tutto il tempo seduto al tavolo del consiglio e quindi non poteva avere dei legami con il rapimento.
Si fermarono improvvisamente dopo la radura di betulle.
 
- Allora Snow? – chiese impaziente il pirata.
- Le tracce sono confuse a questo punto. Non riesco più a capire che direzione hanno preso. Credo che la cosa migliore sia dividerci.
- Perfetto, – replicò Hook sbrigativo­– Tu e David andrete verso Est; Henry, tu vai con Regina e Robin verso Nord, mentre tu, Barian, vieni con me verso Ovest.
- Sento che sto guadagnando la tua fiducia, pirata.
- Va bene Hook – intervenne David – ma non sappiamo quanti sono e dove sono. Cerchiamo solo di trovare il luogo dove l’hanno portata. Ci ritroviamo qui tra un’ora esatta.
 
Dopo essere stata trascinata fuori dalla capanna, Emma era stata legata e incappucciata. Nottingham la stringeva per un braccio mentre la conduceva chissà dove.
 
- Lo so che eri abituata ad un diverso trattamento da parte mia, ma tu sei scappata con quel pirata tesoro. A proposito cosa ci hai trovato di così interessante?
 - Non credo ti interessi. Piuttosto, cosa hai intenzione di fare con me?
- Lo vedrai Emma, lo vedrai.
- Hook verrà a cercarmi, lo sai questo? E il fatto che tu abbia minacciato anche Henry lo renderà ancora più furioso.
- Ci conto molto, così potrò finalmente dare a quel piratucolo quello che si merita.
 
Camminarono ancora per un po’ di tempo. Furono le poco amichevoli braccia di Chuck a far capire ad Emma che doveva fermarsi.
 
- Che succede? Siamo arrivati?
- No, ci fermiamo un momento solo. Rimani seduta qui, non che tu possa muoverti, Chuck ti tiene d’occhio.
 
Una volta seduta, Emma riuscì a far scivolare una mano nella tasca del suo grembiule ed afferrare il suo ciondolo. Poco prima che una spinta di Chuck la facesse tornare a camminare, ebbe il tempo di lasciare quell’indizio, perché che lui sarebbe venuto a cercarla era fuori da ogni dubbio.


Hook e Barian stavano camminando con gli occhi incollati al terreno. Le tracce erano molto confuse e non troppo fresche. Non si erano rivolti la parola mai. Giunti in prossimità di alcuni alberi, si fermarono per scrutare bene le eventuali piste.
 
- Allora pirata, ora che siamo soli puoi dirmelo. Perché hai tanto a cuore quella donna?
- Sono affari miei te l’ho già detto.
- Andiamo, è spietata e fredda come la neve. Cosa avete visto che a noi è sfuggito?
- Non è sempre stata così …
- Ma non mi dire, hai passato pochi giorni con lei e già pensi di conoscerla così bene? So che te ne sei andato non appena ha preso il potere, quindi ci deve essere qualcosa sotto.
- Io l’ho conosciuta prima che le riempissero il cuore di oscurità.
- Ora si che si spiega tutto.
- E ora piantala di fare domande inutili, abbiamo una pista da cercare.
 
Hook stava osservando delle strane tracce vicino a uno degli alberi, come se qualcuno vi si fosse seduto da poco. Si avvicinò ancora di più, quando mise il piede su qualcosa di strano. Si chinò e smosse leggermente il fogliame e poi la vide: la sua collana. Emma era sicuramente passata di lì. Studiò il terreno circostante e vide delle tracce.
 
- Ci siamo  da questa parte!
- Aspetta! È ora di tornare indietro – replicò Barian.
- Queste tracce sono freschissime, magari li sorprendiamo ancora per strada. Non posso perdere quest’occasione.
- Ma David si arrabbierà.
- Probabile, ma potrei essere tornato con Emma e il resto passerebbe automaticamente in secondo piano.
- Muoviamoci allora.
 
Continuarono a camminare per un po’ prima di fermarsi nuovamente. Emma era ancora incappucciata e improvvisamente sentì attorno a sé molte voci: dovevano essere giunti in una sorta di accampamento.
 
- Bene Nottingham, siamo tornati con un bel bottino.
 
Emma riconobbe immediatamente la voce di Rumple, il quale le tolse il cappuccio.
 
- Ben arrivata Emma.
- Rumple, lasciami andare immediatamente!
- Ora che sei così innocua? Sei solo un insetto da schiacciare e credimi non vedo l’ora di farlo!
- Dopo che avremo finito con te – disse Nottingham – passeremo ai tuoi nuovi amici. Chuck ci ha raccontato che Snow ti ha accolto nella sua casa e ti ha offerto un accordo. Se ne occuperà lui.
- Con molto piacere!
- E per ultimo – proseguì Nottingham – ci dedicheremo al tuo adorato pirata e a quel ragazzino. Pare che siate tutti e tre molto legati. E quando avrai visto crollare tutto quello che pensavi di poter avere, allora ti uccideremo.
 
Emma tentò inutilmente di divincolarsi, ma Chuck le strinse ancora di più i polsi mentre rideva con gli altri.
 
- Legala in quella tenda – ordinò Rumple – e cominciamo a muovere l’offensiva verso il villaggio.
 
Dopo che Chuck l’ebbe lasciata sola nella tenda, Emma sperò con tutto il cuore che Hook non trovasse mai quel suo indizio. Avevano in mente di uccidere tutti non solo lei. Non poteva essere la causa della loro rovina, dopo tutto quel calore che le avevano regalato. Calde lacrime cominciarono a sgorgare dai suoi occhi. Aveva finalmente assaporato il gusto della felicità ed ora era costretta a rinunciarvi per sempre. Avrebbe voluto proteggerli con tutte le sue forze, con tutta la sua magia se solo l’avesse avuta. Odiava quel dannato bracciale, ma forse era proprio grazie ad esso se aveva lasciato avvicinare qualcuno. Dall’entrata filtrava un tenue raggio di luna, cosa avrebbe dato per tornare a quei momenti in cui era stata stretta e protetta tra le sue braccia. Quanto tempo aveva sprecato a combattere quel sentimento invece di viverselo fino in fondo? E Henry, quel meraviglioso ragazzino che le aveva spalancato le porte e l’aveva accolta? Non poteva finire tutto così, non poteva.
Hook e Barian seguirono la pista fino ad un accampamento poco lontano dalle mura del villaggio. Si erano nascosti dietro a dei cespugli. Era composto da una decina di uomini e tre tende.
 
- Dovremmo esserci – disse Hook bisbigliando.
- Forse, ma della tua bella non c’è traccia.
- Sono sicuro che è qui, proviamo a fare un giro di ricognizione e avviciniamoci a quelle tende.
 
Cominciarono a muoversi in silenzio e a guardarsi intorno. La maggior parte degli uomini era raccolta intorno al fuoco, mentre due sentinelle erano di guardia. Le prime due tende erano vuote, mentre la terza sembrava occupata da qualcuno che non riuscirono a vedere. Improvvisamente le sentinelle sfoderare le spade per dare l’altolà. Lasciarono passare tre figure. Come giunsero attorno al fuoco, Hook poté riconoscerle: c’erano Nottingham, Chuck e la sua Emma, incappucciata ma incolume. Fu allora che la figura nella tenda uscì per rivelarsi essere Rumple. I tre cospiratori parlottarono tra loro e poi Chuck condusse Emma in una delle tende. Hook seguì tutta la scena attentamente e con il cuore in gola.
 
- Amore mio, ti ho trovata – sussurrò così piano da non poter essere sentito neanche da Barian.
- Direi che ora possiamo tornare indietro e avvertire gli altri, è meglio avere dei rinforzi.
- Perderemo troppo tempo. La tenda in cui hanno chiuso Emma, passa vicino alla boscaglia, possiamo sgattaiolare dentro con facilità, liberarla e tornare indietro.
- Come faremo con le guardie?
- Non si accorgeranno di nulla.
 
Hook aveva continuato a fissare il punto in cui era stata rinchiusa Emma. Sguainò la spada e si preparò all’agguato.
 
- Sei pronto Barian?
- Prontissimo.
 
Ma come Hook si girò dalla parte del suo compagno si ritrovò la spada puntata alla gola.
 
- Bene Capitano, non pensavo fossi così sprovveduto, ma l’amore fa fare cose stupide. Butta la spada e seguimi. Se ci tieni tanto a rincontrare la tua bella, non sarò certo io a mettermi in mezzo.
- Che diavolo significa tutto questo?
- Che vi ho fregati con tutte le scarpe. Ero d'accordo con loro fin dall'inizio. E ora muoviti!
 
Barian fece uscire il pirata dal fogliame e lo condusse all’entrata dell’accampamento.
 
- Devo dire che su una cosa Rumple aveva proprio ragione.
- E quale di grazia?
- L’amore è una debolezza, ma può essere usata anche come un’arma, addirittura più pericolosa e convincente della magia. E tu caro capitano ne sei la prova lampante.
 
Le sentinelle li lasciarono passare immediatamente. Ora Hook era solo e doveva trovare una soluzione in fretta se voleva salvare in primo luogo Emma e se ci fosse stato abbastanza tempo anche la sua vita.

ANGOLO DELL'AUTRICE:
E fu così che si scoprirono gli altarini ... il caro Barian è un gran bel traditore che era d'accordo con i due sin dall'inizio, daltronde Chuck era il suo uomo più fidato, a chi altro non affidare una missione così importante mentre lui confondeva le acque al consiglio? Non vi è mai piaciuto e facevate bene a sospettare di lui! XD
Ora Hook è di nuovo nei casini da solo e con la sua bella nei guai. Ma ci sono ancora gli altri fuori e chissà magari riusciranno a intuire che forse qualcosa è andato storto. 
Grazie Grazie Grazie, per tutto e se anche sembro ripetitiva, sono contenta che ancora non vi ho annoiato a morte. Mancano solo quattro capitoli alla fine e solo 18 giorni alla premiere ... non vedo l'ora!!!!!!!
Un bacione e a prestissimo
Persefone
  
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