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Autore: LesA7X    10/09/2015    1 recensioni
Una nuova vita qui ad Huntington Beach, nuovi amici, nuova scuola, nuove abitudini. Leslie,una ragazza timida e insicura, dovrà iniziare tutto daccapo, cercando di trovarsi a suo agio in ogni situazione. Ma un ragazzo in particolare la aiuterà a rifarsi una vita, sarà per lei un punto di riferimento, un nuovo amico...o forse no. Ecco una storia incentrata su colpi di scena, amore, amicizia e naturalmente gli Avenged Sevenfold non possono mancare!
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zacky Vengeance
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 8

 

<< Baker, Liddel, sono molto soddisfatta del vostro lavoro. Bravi tutti e due >>

<< Grazie professoressa >>. Lanciai un'occhiata a Zacky, che mi fece l'occhiolino. 

Avevo imparato a gestire le mie emozioni in sua presenza, o almeno fu così la maggior parte delle volte. Le mie guance mi diedero tregua e per una volta riuscivo a parlare con qualcuno senza farmi troppe paranoie; parlavo liberamente, niente mi frenava, ed era una sensazione bellissima che non avevo mai provato con nessuno.

 

 

La campanella suonò e Zacky mi raggiunse sollevandomi da terra come se fossi un trofeo:

<< Zacky! Rimettimi giù! >>. Mi misi a ridere come una bambina.

<< Siamo dei fottuti geni, cazzo! >>. Mi ripose a terra e cominciammo a ridere a crepapelle.

<< Cosa c'è Zacky? Un'altra figuraccia? >>. Sentimmo le voci di Matt e Jimmy, che ci vennero incontro salutandoci.

<< No, ma questa ragazza mi ha fatto prendere una A! Vi rendete conto?! Zachary James Baker che prende una A in storia! >>

<< Cazzo, devi essere proprio brava per fare prendere una A a questo caso disperato >>

<< Poverina…ti sto nel cuore. Studiare con lui deve essere stato tremendo >> Jimmy rise della sua stessa battuta e sia lui che Matt diedero una pacca sulla spalla dell'amico.

<< Si è impegnato molto anche lui, ve lo assicuro >> 

<< Sì certo, non me la racconti buona Leslie >>. Scoppiammo a ridere tutti e quattro.

 

 

 

Passai il resto della giornata in compagnia dei ragazzi, che non perdevano occasione per rievocare qualche ricordo esilarante: mi raccontarono di quando Brian si schiantò contro il cancello del cimitero e gridò "I'm fucking Synyster Gates" e di quando Jimmy era così ubriaco da non riuscire a salire i gradini della sua stessa casa. Ormai avevo instaurato un legame con ognuno di loro e una cosa era certa: con loro non ci si poteva mai annoiare. Ed era strano pensare che a scuola erano evitati da molte persone, i pregiudizi che si erano fatti sul loro conto erano del tutto assurdi:
"Sono dei drogati"
"Sono dei teppisti"
"Guarda come si vestono, sembrano poco di buono"
In un certo senso, capivo cosa si provava quando la gente ti giudica ininterrottamente. E fidatevi, non è per niente bello sentirsi dire certe cose. Ma loro sembravano fregarsene di ciò che pensavano gli altri e questo li fece guadagnare tutta la mia stima. Mi domandavo come facessero a restare indifferenti davanti a tali offese…io non ci sarei mai riuscita:

<< Tutto bene Les? >> fui riportata nel mondo reale da Jimmy, che si sedette affianco a me.

<< Si, perché? >>

<< Ti vedo distratta. A cosa stai pensando? >>

<< Nulla >>

<< Non mentire >>. Diede un morso al mio panino, portandone via la metà. Ci sfuggì una risata, ironizzando sul fatto che, per quanto magro fosse, mangiava più di noi cinque messi insieme.

<< Stavo pensando che sto bene quando sono con voi >>

<< Ah si? >>. I suoi occhi brillarono di gioia.

<< Si. Per una volta sento di avere degli amici >>. Ci guardammo per qualche secondo e il contatto visivo fu immediatamente interrotto da un suo abbraccio, seguito da un sussurro:

<< Considerati una di noi >>

Jimmy era qualcosa di fantastico; era ironico, buffo, giocherellone, ma se gli andavi a genio, sapeva anche essere affettuoso e gentile come un bambino.
I ragazzi intanto si alzarono dal tavolo e insieme ci dirigemmo verso l'uscita.

 

 

 

 

Sfrecciavamo nella macchina di Jimmy lungo una strada che pareva infinita, sotto le note dei Judas Priest. Il panorama fuori era incredibile: sembrava una tipica strada del Texas, sapete quelle enormi distese di terre aride e di fronte a voi le montagne? Ecco, immaginatevi una vecchia vettura con cinque ragazzi scatenati che sfreccia su una di queste strade. Pazzesco.

All'improvviso Jimmy si fermò ed esclamò:

<< Guardate! Sono dei cartelli stradali quelli? >>. Indicò una piccola montagna di oggetti abbandonati e tra questi c'erano dei cartelli stradali lasciati incustoditi.

<< Si, hai visto bene Rev >>. Con un'occhiata Jimmy e Matt si capirono al volo, così scesero dall'auto e corsero verso i cartelli.

<< Dateci una mano! >> 

<< Te lo scordi Jim! Siete dei pazzi! >>

<< Finiranno in camera mia! >> era così eccitato da non riuscire a smettere di ridere.

<< Finiremo nei guai se ci scoprono! Jimmy lascia perdere! >>. Zacky era il più prudente fra tutti, infatti fu l'unico che rimase in macchina con me.

<< Non ti preoccupare, mamma! >>. La battuta di Jimmy scatenò le risate di tutti.

<< Vieni Leslie, aiutaci tu. Zacky ha troppa paura >> continuò.

<< Fottiti Sullivan. Non metteteci una vita >>. Scesi dalla macchina e presi il cartello che indicava lo stop.
Stavo veramente rubando un cartello stradale?!
Dietro di noi c'era Johnny, che inciampò finendo a faccia in terra. Dopo averlo sufficientemente preso in giro, Matt se lo caricò sulle spalle, ed io non potei fare a meno di sbellicarmi dalle risate assistendo a quella scena così buffa.

<< Siete dei pazzi! >> dissi ridendo così tanto da avere le lacrime agli occhi

<< Benvenuta tra noi! >> Zacky alzò le mani al cielo in segno di rassegnazione.

 

 

 

Il viaggio di ritorno fu un completo spasso. Mi riportarono a casa e li ringraziai per la splendida giornata:

<< Non c'è di che dolcezza, ah una cosa! Sabato prossimo festicciola tra noi a casa mia! Sei pregata di venire >>

<< Ehm, grazie! Ti faccio sapere domani, ok? >>

<< D'accordo, a domani! >> 

<< Ciao ragazzi! >>

Mi avvicinai al portone di casa e appena aprii la porta, due figure si avvicinarono di corsa. Mamma e papà. 

Ora si che ero nei guai:

<< DOVE SEI STATA TUTTO QUESTO TEMPO? >>

Ed ecco la solita ramanzina. Ne ero piena fino al collo.

<< In giro con i miei amici >>

<< Ti sembra l'ora di tornare a casa? Senza dirci nulla poi? >>. Papà era furioso.

<< Scusatemi, il telefono era scarico. Non capiterà più, promesso >>

<< Sarà meglio! >>. Mi lanciarono un'occhiataccia e tornarono alle loro faccende.

Salii in camera e mi buttai sul letto. Che giornata…ero così stanca che non avevo nemmeno la forza di spogliarmi: così mi infilai sotto le coperte e caddi in un sonno profondo.

 

 

 

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Buongiorno a tutti! Ecco a voi un altro episodio!
Spero come sempre che vi piaccia, anche se ammetto che li sto facendo più corti del solito. Ma non temete! Sto già finendo il prossimo episodio, quindi aspettatevi un nuovo aggiornamento per le prossime ore :)
Mi piacerebbe interagire di più con voi, quindi non siate timidi :D Raccontatemi cosa fate, se (come me) state ancora facendo i compiti per le vacanze, quali sono i vostri hobby… Insomma, sbizzarritevi! :D
Un bacio!

Vostra LesA7X <3

   
 
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