CAPITOLO 9

<< Leslie!! Sbrigati, c'è Zacky che ti sta aspettando! >>

<< Arrivo mamma! >>

Ero in preda ad una crisi di nervi. Saltellavo da una parte all'altra della stanza, cercando le mie amate adidas nere:
"Dove cazzo sono?". Iniziai a frugare sotto il letto e dentro l'armadio e, una volta trovate, le indossai velocemente.

Mi guardai allo specchio. Indossavo un semplice tubino nero lungo fino a metà coscia, il mio preferito: con quello andavo sul sicuro e, per una volta, mi vedevo in condizioni decenti. Lasciai i capelli sciolti, tentando di dare loro una forma con le dita, applicai del mascara sulle ciglia e scesi in soggiorno.

<< Mi raccomando, stai attenta. Non fare tardi! >>

<< Tranquilla mamma. A dopo! >>. Le stampai un bacio sulla guancia e mi diressi verso la macchina di Vee:

<< Scusa il ritardo >>. Cercai di scusarmi dandogli un leggero bacio sulla guancia. Aveva messo un nuovo profumo e la cosa non mi dispiaceva affatto:

<< Niente, figurati. Sei un incanto >>.

Notai con piacere che non mi tolse un attimo gli occhi di dosso e ne approfittai per fare una battuta:

<< Ti sei imbambolato per caso? >>

<< Cosa?! No, ma che dici! >>. Missione compiuta. Era visibilmente in imbarazzo e dopo aver sghignazzato per un po', gli dissi con tono malizioso:

<< Mica ho detto che devi smettere >>. 

Rise divertito e fece partire "Let's go" dei Rancid.

Arrivammo a casa di Jimmy e rimasi scioccata: era veramente enorme e fuori vantava di un giardino lussureggiante, con tanto di piscina e gazebo.

<< Wow Vee, casa di Jimmy è enorme! >>

<< Già >>. Una volta scesi, mi prese per mano e ci incamminammo verso l'immenso portone di casa. 

<< Eccoli i due piccioncini! >> Jimmy ci saltò addosso, provocando non poco imbarazzo tra me e Zacky.
Ci fece accomodare e ben presto fui sommersa dagli abbracci degli altri ragazzi. Mi misi a ridere, pensando che gli stessi ragazzi che si facevano vedere duri e cazzuti da tutti, in fondo in fondo erano le persone più dolci e tenere del pianeta.

Notai con grande gioia che in mezzo a quella mandria di bufali scatenati c'era Val, così andai da lei e scambiammo qualche parola; era simpatica, una molto alla mano e devo ammettere che lei e Matt erano davvero una bella coppia.

<< Ehi Les, vuoi vedere che fine hanno fatto i cartelli? >>. Giusto, i cartelli stradali!

<< Certo! Fammi un po' vedere >>.

Mi portò nel piano superiore in una stanza a dir poco gigantesca. Era tappezzata di poster, la maggior parte di band e cantanti, il letto era ricoperto di cd, vicino all'armadio giaceva una pila di magliette usate e la scrivania era ricoperta di libri. Vidi però con mio grande stupore che un angolo della stanza era immacolato: lì giaceva un'imponente batteria. Evidentemente doveva tenerci parecchio.

<< Scusa il disordine, non ho avuto tempo di mettere a posto >> 

<< Tranquillo, se vedi la mia camera ti spaventi >>. Mi portò verso l'angolo immacolato e, indicando in alto disse con fierezza:

<< Ecco le mie nuove opere d'arte! >>. Incredibile, aveva appeso quei cartelli come se fossero poster. 

<< Bella idea Jim >>. Mi misi a ridere, percorrendo con la mente la bravata che avevamo fatto qualche giorno fa.

La cena era a base di pizza e, naturalmente, Jimmy e Brian non si trattennero nel darsi noia e a punzecchiarsi come bambini nemmeno quando era ora di mangiare:

<< Bastardo, mi hai rubato una fetta! >>

<< Te lo sei sognato Jim, non ti ho rubato proprio nulla! >>

<< Si invece! Adesso dammi un pezzo della tua! >>

<< Te lo scordi! >> e si rincorsero per la cucina. Intanto noi stavamo letteralmente morendo dalle risate.

<< Che ne dite di una partita a Beer Pong? >> disse Matt ad un tratto.

<< Ci sto! >> Johnny corse a prendere dei bicchieri e tanta, tanta, tanta birra. Non avevo idea di cosa stessero facendo:

<< Beer Pong? >>

<< Sì! Vedi, si posizionano dei bicchieri di birra sul tavolo e tu devi cercare di fare centro con una pallina. Se fai centro, devi bere il bicchiere >>

<< Ah, ho capito >>

Dopo aver posizionato i bicchieri, iniziammo a tirare la pallina a turno. Quello a fare più punti fu Brian, che nel giro di cinque minuti si scolò ben otto bicchieri, seguito da Zacky con sette bicchieri, Jimmy e Johnny con quattro e Matt con tre. Io e Val, dopo due bicchieri, ci dichiarammo fuori dal gioco:

<< Lasciamo divertire loro >> disse Val, allontanandosi verso il bagno.

<< Vi arrendete femmiuccie? >> scherzò Brian, guardandomi con aria di sfida.

<< Pensa per te Haner! Ti basta solamente un altro bicchiere per andare fuori di testa >>

<< Nah, tappetta, non credo >>

Mi aveva appena chiamata "tappetta"? Ok, non ero alta quanto loro, ma di sicuro non mi si poteva definire bassa:

<< Come mi hai chiamata Haner? >>. Mi avvicinai minacciosa.

<< Hai sentito bene, tappetta! >>. Rispose con aria di sfida.

<< Non ti azzardare mai più a chiamarmi così! >> e subito mi misi a rincorrerlo, per poi saltare come un felino sulla sua schiena:

<< Ok, ok, mi arrendo. Zacky! Dì alla tua ragazza di scollarsi da me! >> 

<< Non ci penso neanche. E non sono la sua ragazza >>

A queste parole Zacky mi guardò con aria maliziosa; si avvicinò con un ghigno, mi prese in braccio e mi portò in soggiorno, per poi buttarmi sul divano facendomi il solletico ovunque:

<< Cosa hai detto? >>

<< No no no! Zacky ti prego smettila! >> Risi così forte da farmi sentire persino dai ragazzi, che li sentii fare battutine dalla cucina.

<< Mi sembra di aver capito che hai affermato di non essere la mia ragazza >>

<< Zacky sei ubriaco! Lasciami ti prego! >>. Inutile dimenarsi. Si mise sopra di me e avvicinò le sue labbra carnose verso le mie, per poi baciarmi con dolcezza. Rimase così per un minuto, due, tre, forse anni. Si allontanò scrutando la mia attenzione. Io intanto avevo gli occhi sgranati.

Non capivo più nulla. 

<< Se fossi stato ubriaco non avrei mai fatto questo >>. 

Ero immobile.
Non riuscivo più a dire nulla, le mie labbra si mossero da sole verso le sue e continuai quello che aveva iniziato. Non sapevo neanch'io quello che stavo facendo, mi muovevo d'istinto e lui mi assecondava. 
Assaporai la sua bocca, sapeva di tabacco e di alcol, e accarezzavo dolcemente il suo morbido viso, mentre lui era impegnato a intrecciare ciocche dei miei capelli tra le sue dita.
Si staccò da me e mi sussurrò nell'orecchio:

<< Meglio andare fuori >>.

Acconsentii dando uno sguardo in cucina: i ragazzi stavano continuando a giocare a Beer Pong, così ce la svignammo fuori senza fare rumore, e corremmo verso il gazebo.

Mi alzò da terra e mi fece sedere su un tavolino di legno. Ripresi a baciarlo con foga, le nostre lingue si cercavano, così come le mie mani cercavano i suoi soffici capelli neri. Inebriai le narici del suo profumo e gli feci un leggero succhiotto sul collo. Mi accarezzò le gambe, poi salì sempre più su, fino a spostare il vestito succinto. Emisi un leggero gemito, cavolo, mi faceva impazzire. 
Dopo un bacio che durò un'eternità, si staccò da me, che intanto ero completamente in estasi.

Lo volevo, lì, in quel gazebo, in quell'istante. 

Proprio mentre stavo per raggiungere l'apice del piacere, sentimmo dei passi, così si staccò immediatamente da me e mi fece scendere.
Una figura si avvicinò verso di noi.

Brian.

Che cazzo era venuto a fare?!

<< Ops, scusate, non vi trovavamo, quindi…>>

<< Tranquillo Brian, non hai interrotto niente >>. Zacky salvò la situazione a dir poco imbarazzante. 

<< Gli altri vogliono fare un giro sul molo, venite anche voi? >>. Si rivolse a me, che a malapena capivo quello che stava dicendo. 

<< No, per questa sera direi che è abbastanza. Leslie è stanca, la riaccompagno a casa. Godetevi la serata >>. Zacky parlò al posto mio, notando il mio stato di rincoglionimento. Quanto amavo quel ragazzo.

<< Ok >>. Brian ci sorrise, come per avvisarci che aveva capito tutto, e corse all'interno. Zacky si girò verso di me bisbigliando:

<< Riprenderemo quello che abbiamo iniziato, promesso >>. Gemetti in silenzio al solo suono della sua voce.

Una volta salutati i ragazzi, Vee mi accompagnò a casa:

<< Sei di poche parole stasera, eh? >> mi prese in giro.

<< Sarà colpa di qualcuno che mi ha fatto tacere all'improvviso >>

<< Allora sappi che ti metterò a tacere più spesso >> disse dandomi un bacio casto.

Mi sciolsi.

<< Buonanotte piccola >>

<< Buonanotte >>. Scesi dalla macchina e mi avviai verso casa, chiedendomi come avrei fatto a dormire quella notte.







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Zan zan! Come vi avevo promesso, ecco un altro episodio :D
Ho fatto un veloce cambio di programma, modificando un po' di cose, ma alla fine penso sia venuto bene lo stesso... o almeno lo spero! :D
Fatemi sapere se vi piace, ora che ho fatto un po' di modifiche devo ripartire da zero con il Capitolo 10, che avevo già cominciato a stendere: questo mi richiederà ancora più tempo, quindi non so quando lo pubblicherò, spero presto :)
Se avete dei consigli o dei suggerimenti non esitate a scrivermi :)
Ci tenevo a ringraziarvi ancora per le visualizzazioni, che ho notato con piacere che stanno crescendo vertiginosamente. Vi voglio bene <3 

Un bacio,
LesA7X