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Autore: Selva oscura    10/09/2015    3 recensioni
Inuyasha, è un famoso chef american, sposato da molti anni con Kagome, ma la sua ossessione per il lavoro, la farà allontanare da lui, può l'amore ritornare tra i due........ Ciao questa storia l'avevo cancellata per riscriverla meglio spero di esserci riuscita, buona lettura, un saluto caloroso selva
Genere: Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Naraku, Un po' tutti | Coppie: Inuyasha/Kagome, Inuyasha/Kikyo, Miroku/Sango, Rin/Sesshoumaru
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 2 
 
'Il grande salone, era stato allestito seguendo attentamente le mie istruzioni. Non avevo tralasciato nessun particolare, il pavimento in marmo era lucente, i grandi lampadari di cristalli splendevano, i quadri appesi alle pareti spolverati e ripuliti. Ricordo un mese prima delle nozze, Sesshomaru e Rin mi avevano contattato, erano in grave difficoltà in quanto la loro wedding planner era fuggita con i soldi della caparra, all'inizio ero molto arrabbiata con loro, per non avermi affidato fin dall'inizio l'organizzazione del loro matrimonio, ma poi visto il loro sincero pentimento finii per acconsentire, di occuparmi di tutto, perfino dei danni creati da quell'incapace fuggiasca. Fin dall'inizio sapevo che non era facile, ancora doveva essere prenotata la chiesa, la location, l'abito da sposa, il bouquet e molte altre cose, avevo il morale sotto terra non credevo di farcela in così poco tempo. I duri scontri avvenuti, nei giorni seguenti con il presidente del Platinum Luxury, uno splendido albergo di lusso, che mi aveva negato il salone imperiale per un suo subdolo capriccio, pretendeva di concludere l'affare solo se io ero inclusa nel pacchetto. Ero sul punto di gettare la spugna, quando Rin mi ha letteralmente trascinato all'atelier, per provare il mio abito da damigella, aveva iniziato a descrivermi questa stupenda villa appartenuta al nonno del suo Sesshomaru e di suo fratello Inuyasha, in testa mi era subito piaciuta l'idea di organizzare la cerimonia e il banchetto nunziale in un unico posto, mentre la sarta appuntava spilli sul vestito grigio perla.
Appoggiata alla splendida colonna, in stile barocco, seguivo con lo sguardo gli ospiti che si guardano intorno meravigliati, tranne uno, quel ragazzo che qualche minuto prima, mi aveva rivolto un sorriso da farmi tremare, come un'adolescente alla sua prima cotta, è alto e snello, il suo volto aveva un'espressione imperiosa e di assoluta sicurezza, che sovrastava gli altri uomini presenti in sala, sembrava emanare una mascolinità sensuale e letale a ogni suo gesto, che a nessun'altra donna passa inosservato e gli uomini sembrano intimoriti dalla sua presenza, quasi si scostavano davanti al suo passo. Mi sudavano  i palmi delle mani, guardandolo, mentre si inchinava su di  Rin baciandole una guancia, per poi stringere la mano a Sesshomaru, noto una certa somiglianza, scrollo la testa cercando di togliermi dalla testa idee assurde.
- "Attenzione. A tutti vorrei proporre un brindisi, agli sposi." - disse, picchiettando un coltello su un bicchiere di cristallo, con voce profonda e calda, ottenendo immediatamente l'attenzione richiesta.
- "A mio fratello Sesshomaru e a Rin. Che ogni giorno vi porti la felicità, che meritate. E ovviamente, sbrigati fratellino a dare degli eredi." - continuò alzando il braccio, sorridendo.
- "A Sesshomaru e Rin." - ripetemmo tutti, alzando i calici pieni di champagne,io lo riposai subito, dirigendomi in cucina per verificare l'andamento dello staff. 
- "Se fossi in te, non metterei piede nella mia cucina." - mi disse una voce profonda, facendomi girare di scatto, incontrando gli occhi più magnetici e profondi, che abbia mai visto.'
 
 
Un assordante suono di una sirena, mi ha fatto aprire gli occhi, mi sento dolorante su ogni punto del corpo, muovo una mano la porto sul viso e sento una maschera di plastica dura. Sgrano gli occhi, vedo delle attrezzature mediche, un infermiere appoggiato, sono dentro un autoambulanza, non è possibile cosa è successo non riesco a ricordare, un assordante suono di un clacson, mi riporta in mente il litigio con i miei figli, la mia distrazione per guardare la piccola Sheera che si è slacciata la cintura di sicurezza, il camion sbucato all'improvviso sulla corsia che percorrevo, la mia brusca frenata e sterzata per evitarlo, l'impatto devastante, ricordo il sangue e le urla dei bambini, poi il buio.
- "Signora, si è svegliata. Presto saremo in ospedale." - dice dolcemente, passa una piccola torcia davanti ai miei occhi accecandomi.
- "Dove sono i miei figli?" - chiedo, inizio ad agitarmi, mi sento vuota senza di loro, un brutto presentimento serpeggia dentro di me, l'infermiere volta la testa, colgo un espressione triste, e la sensazione che ci sia qualcosa di negativo, che ancora non so, nel suo atteggiamento si fa sempre più forte. 
 
Sono passate quattro ore, da quando sono arrivata, la prognosi è una frattura alla gamba e una commozione celebrare. Dei miei figli ancora non so nulla, nessun dottore sembra volermi dire nulla, l'attesa è snervante nel freddo corridoio,bianco e blu, l'ansia e la paura mi stanno facendo impazzire.
- "Signora  Taisho. Signora Kagome no Taisho." - mi sento chiamare, da dietro alle mie spalle, respiro  profondamente prima di voltarmi prendendo il poco coraggio che ho.
- "È lei la signora Taisho, giusto." - ripete il dottore, guardandomi dritto negli occhi - "Signora, sono Naraku Kitamura, il primario di questo reparto. La informo che i suoi figli, Sesshomaru e Satoshi, sono in gravissime condizioni cliniche, hanno riportato entrambi fratture multiple su gambe e braccia. E svariate lesioni profonde, su tutto il corpo. Ora sono sotto l'effetto dei sedativi, le consiglio di chiamare suo marito." - mi informa, professionale ed a tratti gelido, mi da l'impressione che non vorrebbe essere qui davanti a me.
- "E mia figlia, dottore come sta?" - domando con un nodo alla gola.
- "Kagomeeeee. Oh mio dio, stai bene." - urla trafelata Sango, irrompendo nel corridoio, correndo come una matta, - "Non sai, che accidente mi hai fatto prendere, con la tua telefonata nel cuore della notte." - fermandosi a pochi metri da me, riprendendo fiato.
- "Dottore mia figlia, dov'è." - ripeto, ignorando la mia migliore amica.
- "Mi dispiace, signora. Sua figlia non c'è l'ha fatta." - mi dice con dolcezza, appoggiando una mano sulla spalla, con espressione triste. 
Mi sento girare forte la testa, un aria fredda passa sul collo, le gambe mi cedono cado sul pavimento, battendo le ginocchia malamente su di esso, sento un acuto dolore al cuore. Morta, penso, la dolce Sheera non c'è più, e la colpa è solo mia.
Urlo di dolore con tutto il fiato che ho, mentre sento le calde lacrime scorrere sulle guance.
- "Ditemi che non è vero, è solo un brutto sogno." - grido, cerco con lo sguardo il viso del dottore, che si affretta a scuotere la testa.
- "Dottore, presto...." - grida Sango, mentre l'oblio mi inghiotte.
 
 
- "Kagome, ti prego svegliati. Svegliati amica mia." - le parole, penetrano lentamente nella testa, chi deve svegliarsi, perché sto dormendo, apro gli occhi piano battendoli più volte, mi sento confusa poi quel dolore ritorna più forte di prima e allora comprendo, che è accaduto veramente l'incidente, e tutto il resto. Giro la testa lentamente, mentre le lacrime scendono inarrestabili sul viso, la stanza è piccola e scarna, il letto è troppo duro e scomodo, noto sul braccio sinistro che mi hanno inserito un ago. Questo giorno doveva essere di gioia, portavo i miei figli dal loro papà, a festeggiare il suo compleanno, e invece si è trasformato in un giorno infausto e di morte.
- "Ti sei ripresa, sei svenuta. Il dottore ti ha somministrato, un calmante." - dice dolcemente accarezzando la guancia. - "Dovresti chiamare Inuyasha, anche se è stato un egoista in passato, credo abbia diritto di sapere cosa vi è accaduto." - continua passandomi, il mio cellulare. 
 
 
 
 
Note autrice:
Ciao a tutti, come avrete capito, ogni capitolo inizia con un flashback, che i nostri protagonisti ricordano. Spero che non ho fatto molti errori e che la lettura sia scorrevole, ringrazio le cinque persone che hanno recensito il capitolo scorso, chi ha messo questa storia tra le seguite, le preferite o le ricordate e ringrazio anche chi ha solo letto senza esprimere alcun commento. Un bacione a tutti voi da selva.
   
 
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