By Seth

“Allora dividiamoci: io vado a chiamare Zoro e Nami, mentre tu che sei più veloce, vai da Sanji, Robin e Franky!” esclamò Usop, guardando Chopper nei suoi occhini da renna.
“Va bene…ci ritroviamo nel cortile, ok? Fai presto!” rispose il medico, che dopo la risposta affermativa del cecchino corse via, nella sua modalità animale.
Usop iniziò a filare per i corridoi e per le scale, arrivando in pochi minuti al pian terreno, dove si trovava la palestra.
Quando la raggiunse trovò gli spogliatoi vuoti, per cui si diresse verso i campi, dove vide finalmente le due classi che stavano giocando a basket.
Gli occhi del ragazzo, abituati a individuare i suoi bersagli, focalizzarono immediatamente i capelli verdi e quelli arancioni dei suoi due compagni.
“Nami…Zoro…venite qui, presto!” urlò, alzando un braccio al cielo per farsi notare.
“Si può sapere chi diavolo è lei? Come osa interrompere la mia lezione?”
L’insegnante di educazione fisica, un donnone in tuta e col fischietto legato al collo, si avvicinò al nasone, puntandogli contro un dito.
“Ehm…ecco…io sono Usop, della 3°B…Devo chiederle di far venire con me Zoro e Nami!” balbettò il cecchino, intimorito dalla corporatura della docente.
“E perché, se mi è concesso di saperlo? Mi auguro che sia per un motivo molto importante!”
“Certo che lo è…” iniziò Usop, inventando una bugia in pochi secondi “Vede, il bidello, non si è sentito bene e ha bisogno dei nipoti”.
Gli occhi della donna si allargarono, diventando come due bocce.
“Come?? Il signor Franky è stato male? Oddio…devo fare qualcosa per quell’amore di uomo…ehm…volevo dire…che posso fare?” domandò infine, arrossendo notevolmente.
“Basta che dia il permesso ai miei due amici i venire con me da loro zio!” ne approfittò subito Usop, mentre Zoro e Nami già si mettevano accanto a lui, con espressione confusa sui volti.
“Certo…andate pure!” li congedò l’insegnate.
Mentre uscivano dai campi, molto rapidamente il cecchino informò i due amici della situazione. Dopo aver ascoltato, lo spadaccino si bloccò di scatto.
“Che ti prende?”
“Non posso venire così! Devo passare prima dagli spogliatoi!”
La scenata di Nami fu talmente forte che si sentì per miglia e miglia.
“Cooome? Ti preoccupi del fatto che hai una tuta dei pantaloncini addosso? Anche io non ho gli abiti più comodi del mondo per combattere, ma non mi passa neanche per l’anticamera del cervello di perdere del tempo per cambiarmi!”
“Shhh” sibilò Usop, preoccupato che qualcuno potesse sentire pezzi di frase come “andare a combattere” e intuisse qualcosa, ma Zoro lo ignorò e rispose:
“Non parlare se non sai le cose, mocciosa! Nello spogliatoio c’è il mio zaino, che contiene le mie spade! Come pensi che faccia a lottare senza?Tu hai sempre con te il Climatic perché è portatile, ma io non ho questa fortuna!”
Detto questo corse indietro per pochi metri ed entrò nella stanza che i ragazzi usavano per cambiarsi, uscendo con le sue tre lame appese alla vita, come al solito, mentre Nami rimase zitta e col volto lievemente arrossito.
     

Il rumore degli zoccoli di Chopper risuonava per i corridoi del primo piano, dove si trovava la mensa.
Nel momento stesso in cui varcò la porta della cucina si ritrasformò nella sua versione umana.
“Sanji…Sanji” urlò, facendo voltare verso di se tutti i cuochi.
“Non è qui” lo informò uno di questi “E’ andato a portare una fetta di torta all’insegnante di storia!”
In pochi secondi il dottore tornò sui suoi passi e si trasformò per aumentare la velocità.
“Cavolo, dove saranno quei due? Sanji avrà seguito Robin da qualche parte…ma dove?” e mentre vagava per la scuola gli venne l’illuminazione: la biblioteca.
Aumentando il ritmo del movimento delle zampe salì le scale per arrivare al piano della grande sala piena di libri, ma una figura lo bloccò sui gradini.
“Franky! Per fortuna ti ho trovato. Rufy è in pericolo…andiamo a cercare Robin e Sanji e corriamo ad aiutarlo!
Il cyborg rimase sorpreso, ma subito lasciò cadere a terra scopa e paletta per seguire la renna.
“Poco fa li ho visti entrare in biblioteca…posto assai troppo poco super per me”
“Non avevo dubbi al riguardo…”


Il cortile era deserto quando vi entrarono tre ragazzi.
“Dove sono gli altri?” urlò Usop, alzando gli occhi al cielo e mettendo le mani nei capelli.
“Nasone, sei sicuro di aver scelto il cortile come punto di ritrovo?” domandò Zoro, incrociando le braccia al petto e guardando dubbioso il cecchino.
“Certo che si…oh, eccoli finalmente!” e infatti dottore, carpentiere, archeologa e cuoco erano appena entrati dalla porta che divideva il giardinetto e l’atrio della scuola.
La renna fiutò l’aria attorno al cappello del capitano che era stato abbandonato a terra e trovò l’entrata del passaggio segreto.
La ciurma lo imboccò e si ritrovò davanti la scena di Bombai che rendeva vani i colpi di Rufy grazie al potere del frutto fog-fog.
Quando il preside stava per attaccare a sua volta, i sette appena entrati urlarono “Fermo”.
L’uomo si voltò e vide un ragazzo con l’uniforme scolastica, una strana maschera e una fionda formato maxi, un uomo a pugni chiusi e col camice da bidello, un cuoco con tanto di cappello da chef, una renna, una donna in camicetta e gonna e un ragazzo e una ragazza in tenuta sportiva, il primo con tre spade sguainate e una bandana in testa, mentre l’altra con uno strano bastone.
In quel momento la ciurma di Cappello di Paglia non faceva per niente paura!

______________________________________________________________________________
Non siamo spariti! Non abbandoneremo mai questa ff, ma solo che ci metteremo del tempo a pubblicare! Ma la storia continuerà, assicurato!
Grazie a tutti coloro che leggono e a quelli che recensiscono!!!!
Rolo & Seth