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Autore: Cronos22    11/09/2015    1 recensioni
Che cosa può succedere se uno strano essere si mostrasse a Beach city per la prima volta?
Quali segreti avvolgono il suo animo nascosto?
Ma in tutto questo egli non sarà mai da solo,sarà accompagnato nel suo viaggio da una fidata compagna,la quale presto capirà che il suo destino è molto più di essere una semplice pedina dell’universo.
Genere: Avventura, Azione, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Pearl/Perla
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Le cronache di una gemma'
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Rivelazioni dolorose
 
Perla stringeva sempre più forte il corpo svenuto di Lance,piangendo e disperandosi sempre di più per quello che aveva fatto,accarezzando con movimenti meccanici dettati dal dolore la chioma del ragazzo,che stava perdendo lentamente colore e vitalità proprio come il resto del corpo che stava diventando sempre più freddo,con il sangue che scendeva copiosamente dal petto,riversandosi massicciamente sul pavimento e sul vestito della gemma bianca,la quale continuava a tenerlo stretto a se con gli occhi chiusi,con le lacrime che le rigavano il volto.
-Perché hai fatto questo,ancora non capisco?-con voce rotta e spezzata per il dolore –Perché non ti sei semplicemente dimenticato di me,ritornando quello che eri?-
-Perché lui non voleva-aggiunse Peridot in lacrime,avvicinandosi lentamente alla ragazza che la guardava con sguardo stupito –Anche se tu lo odiavi per quello che era,lui non ha mai smesso di preoccuparsi per te,non sai quante volte ho udito i suoi lamenti e i suoi singhiozzi dopo che ti aveva rifilato quel pugno sulla gemma…-materializzando nel frattempo dalla sua gemma una piccola boccetta –In ogni istante che sono rimasto con lui,ho potuto constatare come egli avrebbe voluto proteggerti in ogni momento rimanendo al tuo fianco-chinandosi dinanzi a Lance
Perla distolse lo sguardo dalla gemma verde,la quale guardava con sguardo triste ed amorevole il ragazzo svenuto dinanzi a lei,toccandogli con la mano robotica sinistra la fronte e con la destra riversava attentamente tutto il contenuto della boccetta sulla ferita,attirando l’attenzione della Gemma bianca che la osservava con sguardo confuso.
-Che cosa gli stai facendo?-
-Lo sto solo curando-esclamò la gemma verde allontanando la bottiglietta vuota dalla ferita,poggiandola sul pavimento –Questa boccetta me la diede lui dopo il nostro piccolo scontro nell’asilo,è una potente sostanza curativa che dovrebbe curare ogni tipo ferita,grande o piccola che sia,una piccola precauzione che Lance aveva preparato nel caso fosse rimasto in fin di vita-
-QUINDI TU SAPEVI!-urlò Lapis con le lacrime agli occhi correndo verso Peridot,venendo fermata da Garnet ed Ametista –TU SAPEVI COME SAREBBE FINITA LA SFIDA!-
-No…io non sapevo come sarebbe finita questa battaglia-esclamò Peridot stringendo i pugni –Non sapevo che sarebbe finita in questo modo-facendo scivolare una lacrima dal viso –Speravo che Lance si fermasse dopo quell’attacco viste le condizioni in cui vessava,ma ha voluto ugualmente continuare,conscio che per lui probabilmente sarebbe stata la fine-
-AVREMMO DOVUTO FERMARLO!-
-Non ce l’avremmo fatta a fermarlo,non saremmo riusciti a farlo desistere e tu lo sai bene-
-NON E’ VERO PERIDOT,SE AVESSIMO VOLUTO NOI SAREMMO RIUSCITE A FERMARLO!-venendo trattenuta a fatica dalla gemma rossa che lentamente stava perdendo la presa su Lapis –MA TU INVECE MI HAI FERMATA,MI HAI OSTACOLATO,MI HAI IMPEDITO DI AIUTARLO E LO SAI PERCHE’ MI HAI OSTACOLATO…TU LO VOLEVI MORTO!-
-Io…morto-esclamò la gemma verde chiudendo gli occhi per la rabbia –CHE COSA CI GUADAGNEREI A PERDERE L’UNICO ESSERE CHE MI HA TRATTATO COME UNA PERSONA E NON COME OGGETTO,DIMMELO LAPIS!-urlò senza voltarsi
La gemma blu rimase senza parole,crollando improvvisamente sulle sue stesse gambe piangendo e singhiozzando,sentendosi in colpa per quello che aveva appena detto alla gemma verde.
-Peridot…io…-portandosi le mani sul volto
-Tranquilla Lapis,capisco-accennando un mezzo sorriso –So quanto voi due siate legati e comprendo benissimo che tu lo ami come se fossi sua sorella-
-Peridot,ma…-venendo interrotta dalla gemma verde
-E capisco anche che io non farò mai parte di questa famiglia e non posso comprendere il dolore che stai provando-distogliendo lo sguardo dal corpo di Lance
-CHE COSA STAI DICENDO!-urlò Lapis alzandosi in piedi e liberandosi dalla stretta di Garnet –SE FOSSE ANCORA COSCIENTE LANCE TI AVREBBE FATTO CAPIRE CHE TU IN REALTA’ SEI IMPORTANTE PER TUTTI E DUE!-
-E’ inutile che cerchi di farmi stare meglio,lo so di essere solo un peso e…-venendo interrotta dalla gemma blu che repentinamente si avvicinò a lei dandole uno schiaffo che le fece volare la visiera dalla faccia
-Non osare dire più che sei un peso-con tono fermo e deciso,osservandola con sguardo severo
Peridot si tocco la guancia per il dolore,tenendo lo sguardo rivolto verso il pavimento rimanendo in uno stato di indifferenza,non manifestando alcuna sorta di emozione o stato d’animo,causando l’ira di Lapis che iniziò a scuoterla con violenza.
-Perché non mi guardi e non mi dici niente?!-
-Ora basta!-esclamò Garnet afferrando nuovamente Lapis per le braccia –Ti devi calmare-
-Come faccio a calmarmi,quando sento delle sciocchezze del genere-
-Lapis ti ho detto di calmarti,non me lo fare ripetere un’altra volta-
-Ok,lo faccio solo perché Lance è in questo stato pietoso,se no gli e l’avrei fatto capire a furia di sberle-scrollandosi di dosso le braccia dell’enorme gemma rossa
Perla assisteva tremante alla scena,tenendo ancora tra le sue braccia il corpo del ragazzo ferito,cercando di comprendere le motivazioni della gemma blu,quando improvvisamente il corpo di Lance si illuminò,lasciando sbigottita la gemma bianca e le altre gemme presenti in sala,che si avvicinarono in cerchio attorno a lui,notando che le ferite sul corpo erano scomparse.
La ragazza nell’osservare il corpo privo di escoriazioni,si rattristò repentinamente ricominciando nuovamente a piangere debolmente,facendo cadere le sue lacrime sul viso sorridente del Generale.
-Perché non si risveglia?!-guardando Peridot con occhio accusatorio -Avevi detto che quella boccetta avrebbe curato ogni ferita!-
-Non lo so perché non si risveglia,ma il corpo è completamente guarito-esclamò la gemma verde alzandosi in piedi,raccogliendo il suo visore da terra –E’ meglio che lo portiate nelle sue stanze-dirigendosi verso il lungo corridoio –Lapis vi indicherà la via-
-E tu dove pensi di andare?-chiese Steven voltandosi verso la giovane gemma -Non intendi rimanere con noi in attesa che si svegli?-
-Ho bisogno di schiarirmi le idee,quando si sveglia chiamatemi-sparendo all’interno del corridoio
-Garnet trasporta Lance e seguitemi,vi porterò all’interno delle sue stanze private-
-Non c’è né bisogno lo porterò io-esclamò la gemma bianca sollevandosi in piedi tenendo il ragazzo tra le sue braccia,seguendo la gemma blu con passo deciso insieme agli altri componenti delle Crystal Gems.
Lapis si ritrovava in testa al gruppo da sola intenta a far da guida alle gemme,ripensando costantemente alle parole e all’atteggiamento di Peridot,senza capire il perché di quelle parole e di quei gesti,sospirando pesantemente ed attirando l’attenzione del bambino gemma che si mise al suo fianco.
-Lapis-
-Si Steven-
-Come vi siete conosciuti tu e Lance?-chiese il bambino guardandola in viso
-E’ una lunga storia Steven,tanto lunga che non ci basterebbero tre giorni a raccontarla tutta-rispose la gemma blu continuando a guardare davanti a se in quel lungo corridoio,pieno di porte ai lati
-Dai Lapis,ti prego-aggiunse il bambino facendo gli occhi da cucciolo
-Non posso resistere a quello sguardo-esclamò Lapis sorridendo e scuotendo la testa –l’unica cosa che ti posso dire è che io e lui siamo cresciuti insieme sul nostro mondo fin dall’infanzia,allevati come fratello e sorella-
-COOOOOSAAAAAAA?!-disse il bambino rimanendo a bocca aperta e causando lo sconcerto delle gemme dietro di loro
-Non è possibile!-esclamò Garnet scioccata e apparentemente impietrita –un essere non-gemma non sarebbe mai stato accolto all’interno del nostro popolo!-
-Eppure lui è stata un eccezione-aggiunse Lapis -Da quello che mi fu raccontato,Lance fu trovato ancora in fasce in un campo di battaglia,dopo una guerra sanguinosa tra le gemme ed un popolo sconosciuto,da Diamante Bianco che lo portò sul nostro pianeta-
-Un Diamante che si occupa di un essere alieno,faccio fatica a crederci Lapis-esclamò Garnet continuando a camminare
-L’ho capisco,ma la verità è questa-
-Quindi Lance è stato allevato da un membro dell’autorità diamante?-domandò Ametista incuriosita –da quello che Perla e Garnet mi hanno raccontato erano degli esseri senza scrupoli che dominavano su tutto il pianeta-
-Le tue amiche conoscono soltanto una parte di verità,ma non tutta-aggiunse la gemma blu fermandosi dinanzi ad un enorme porta nera come la pece –di tutta l’autorità diamante l’unica senza alcuno scrupolo per la vita extraterrestre era Diamante Giallo,ella non voleva imperfezioni di nessun genere,infatti non ha mai visto Lance di buon occhio,ma era costretta a convivere con il pensiero di non potersi mai sbarazzare di lui-
-Ok,fino a qui ci sono arrivato, ma gli altri membri dell’autorità che ne pensavano?-chiese Steven
-Diamante Bianco apprezzava molto la presenza di Lance,spesso li potevi vedere in passato scherzare insieme come vecchi amici,infatti ella lo considerava ormai come parte integrante del mondo gemma-aprendo nel frattempo la porta nera –Per quanto riguarda Diamante Blu,non ti posso assolutamente dire niente visto che morì durante quella sanguinosa battaglia-
-Un membro dell’autorità diamante sconfitto?!-esclamarono le gemme all’unisono
-Com’è possibile?-esclamò Perla in preda al nervosismo –Loro erano tra gli esseri più potenti dell’intera galassia!-
-Cosa gli successe Lapis?-disse il bambino con voce tremolante,guardando con sguardo perplesso la gemma blu
-Purtroppo si-sospirando nuovamente –Diamante bianco mi raccontò che Lance non fu trovato per caso,ma che lei lo trovò tra le braccia di Diamante blu,ormai ferita e debilitata con il suo gioiello in frantumi ed ormai prossima alla morte-cercando di trattenere una lacrima –chiese a Diamante Bianco di prendersi cura di lui e successivamente morì dinanzi agli occhi del membro dell’autorità-addentrandosi all’interno della stanza venendo seguita dalle altre gemme
-Mi dispiace Lapis-esclamò Steven guardando il pavimento della stanza
-Non ti devi dispiacere Steven,è vero ho perso una madre ma ho guadagnato un fratello-chinandosi dinanzi al bambino rivolgendogli un sorriso –e ti posso dire che è stato il fratello migliore che potessi avere-
-Diamante Blu era tua madre?-domandò Perla sbigottita
-Si-
In quel momento la gemma bianca distolse lo sguardo da Lapis,guardando il volto sereno e felice di Lance, sorridendo e avvicinando la testa al suo corpo.
-Grazie per averlo trovato Diamante Blu-pensò in quell’istante la gemma strofinando la sua testa sul petto del Generale
-Perla-esclamò Lapis interrompendo i pensieri della ragazza –vieni con me che lo poggiamo su quel letto-
La gemma bianca scosse la testa in segno di approvazione e insieme alla gemma blu raggiunsero un enorme letto a baldacchino decorato da delle lenzuola color blu come l’acqua con dei piccoli disegni a forma di cristallo rosso ed avvolto da un enorme fascio di seta verde che fungevano da tende,appoggiandolo delicatamente su di esso,prendendo delle sedie e collocandosi accanto al letto dove egli giaceva in attesa del suo risveglio.
Nel frattempo Lance si trovava in un enorme prato verde,fermo ed immobile senza alcun filo di vento a muovere i delicati fili d’erba e con il tempo che apparentemente sembra essersi fermato,cominciando a camminare alla ricerca di qualcuno o qualcosa che gli potesse dire dove fosse finito.
-Dove posso essere mai finito?-pensò il ragazzo continuando a camminare –Fino ad un momento fa stavo combattendo con Perla ed ora…-uno strano pensiero si fece strada nella mente del Generale,arrestando improvvisamente la sua marcia –No…non posso essere morto,avevo detto a Peridot in caso fossi stato gravemente ferito di curarmi-iniziando a correre senza meta –Ho ancora tante cose da fare e non posso lasciare Perla da sola,non adesso-
Il Generale corse come furia in quel campo erboso alla disperata ricerca di un’uscita,quando trovò dinanzi a se un tavolo con due sedie poste l’uno di fronte all’altra,con delle piccole tazzine riempite con quello che a suo avviso sembrava del thè.
-Vedo che ti sei finalmente unito a me in questo piccolo spuntino pomeridiano-esclamò una voce provenire in lontananza
Lance si guardò intorno alla ricerca dell’essere che aveva pronunciato quelle parole,trovando improvvisamente davanti a se un essere molto simile a lui,con i capelli neri come la pece e con gli occhi rossi come le fiamme,che si sedette sopra una delle due sedie intento a scrutarlo con lo sguardo.
-Che fai non ti siedi-esclamò l’essere con tono calmo e pacato indicandogli con la mano destra la sedia vuota
Il ragazzo riluttante si sedette in silenzio,osservando con sguardo truce ed allo stesso tempo sorpreso l’entità simile a lui,in attesa di comprendere le sue vere intenzioni.
-Non fare complimenti il thè è ottimo,bevi pure e fai come se tu fossi a casa tua-
-Non m’interessa il thè-esclamò Lance in tono rabbioso –Dimmi dove mi trovo e chi tu sia?-
-Sempre diretto il nostro Generale-sorseggiando lentamente una tazza di thè –se ti stai chiedendo se sei morto ti dico di no,ci troviamo all’interno della tua mente ed io rappresento una parte di te,oserei dire che anche io sono Lance-
-Almeno non sono morto-afferrando la tazzina e sorseggiando malvolentieri il suo thè –ma dimmi una cosa…quale parte rappresenti di me?-
-Buffo che tu me lo chieda,pensavo che ci fossi arrivato da solo,ma va bene lo stesso non mi costa nulla dirtelo-sorseggiando nuovamente il thè –io rappresento il tuo lato oscuro,la parte di te piena di odio e di risentimento che ti ha accompagnato in questi 5000 anni di agonia,dandoti la forza e d il potere necessario a sopravvivere in quest’orribile mondo-
-Non mi hai dato alcuna forza,mi hai solo corrotto al punto tale da farmi dimenticare chi fossi io in realtà-
-NON E’ VERO!-alzandosi in piedi e rovesciando il tavolo –Tu sei sopravvissuto soltanto grazie a me,hai ottenuto il potere dell’oscurità da me ed ora mi dici che non ho fatto altro che consumarti?!-
-L’odio ha offuscato la mia capacità di giudizio facendomi compiere azioni che non avrei mai voluto fare-sollevandosi lentamente dalla sedia guardando dritto negli occhi il suo lato oscuro
-Bene se pensi che ti abbia offuscato il giudizio,allora per te non sarà un problema lasciarmi permanentemente il tuo corpo-esclamò il Lance oscuro toccandosi la faccia con la mano mettendosi a ridere istericamente
-E se io rifiutassi-sguainando la katana nera
-Allora me lo prenderò con la forza!-materializzando un enorme spadone nero a due mani avventandosi contro Lance
Il ragazzo evitò facilmente l’assalto dell’entità oscura,afferrandone repentinamente la faccia con la mano stringendola con forza.
-Non avresti dovuto avvicinarti così tanto,sai benissimo di cosa sono capace-guardandolo con sguardo deciso -Ed ora scompari dalla mia vista,Obliterate-non generando alcun tipo di esplosione dal palmo della sua mano,rimanendo sbigottito e non capendo cosa stesse succedendo
-Ancora non capisci vero-esclamò Lance oscuro poggiando una mano sul petto del Generale –Obliterate-
Il ragazzo fu colpito da una violentissima onda d’urto che gli fece perdere la presa sull’essere oscuro,facendolo sobbalzare per diversi metri all’indietro,lasciandolo disteso al suolo inerme e ferito.
-Ogni tuo potere deriva dall’oscurità-esclamò l’entità avvicinandosi minacciosamente –L’Obliterate,la Fiamma nera ed anche il Drago nero,sono stato io a fornirteli e tu non puoi usarli se non sono io a darteli-
-Non può essere vero-alzandosi faticosamente da terra
-Ed invece è vero mio caro Lance fattene una ragione,sei soltanto un debole serafico che ha avuto la fortuna di sbloccare il più forte ed il più indomabile dei poteri,ma tranquillo non ti lascerò qui a marcire come hai fatto tu con me,provvederò definitivamente ad eliminarti e a prendere possesso di questo corpo,così finalmente eliminerò la causa di tutti questi guai-abbassando la testa
-E quale sarebbe la causa,sarei curioso di sentirla-rispondendo con tono spavaldo all’entità
-Vedo che non la smetti di fare lo spavaldo anche in una situazione disperata come questa-alzando velocemente il volto e rivelando un enorme striatura di vene nere che si diffondono per tutta la faccia
-intendo eliminare la ragazza che ti ha fatto deviare dalla retta via,poi toccherà al figlio di Rosa Quarzo ed infine a Diamante Giallo-
-Non osare avvicinarti a Perla,non te lo permetterò!-scagliandosi contro l’entità caricando un fendente orizzontale che si schiantò fragorosamente contro l’enorme spadone oscuro
-Tu non puoi competere con me-dandogli un calcio sullo stomaco che lo costrinse ad accasciarsi a terra per il dolore –Non sei abbastanza forte-caricando il suo spadone con uno strano alone oscuro –E’ arrivato il momento che tu muoia,assaggia la forza del fendente oscuro-
Lance era ormai pronto a morire,a soccombere per mano del suo stesse essere,quando improvvisamente un’alta figura vestita di blu si frappose fra i due bloccando con il fendente del entità oscura.
-Tu chi sei per metterti in mezzo tra me e lui?!-esclamò furiosamente l’essere oscuro
L’essere blu non rispose alla domanda che il Lance oscuro le aveva appena fatto,afferrandolo con violenza per la giacca,avvolgendolo con delle lunghe catene blu che fuoriuscivano dal suo braccio destro.
-Sparisci-esclamò l’entità blu relegando il ragazzo oscuro all’interno di una bolla di contenimento e facendolo sparire davanti agli occhi attoniti del Generale
Il ragazzo si diresse lentamente verso l’entità che si voltò repentinamente,guardandolo con i suoi occhi blu come l’oceano,la folta e lunga capigliatura azzurra svolazzava libera,quasi fosse animata da un vento impetuoso ed il lungo vestito da sera blu come la notte copriva il suo corpo,rivelando solamente al centro del petto un diamante di colore blu come il cielo notturno.
-Chi sei tu?-esclamò Lance puntando la spada contro l’entità
-Io sono Diamante Blu-esclamò sorridendo
-Non può essere?!-lasciando cadere la spada dalle mani –tu dovresti essere morta,Diamante Bianco mi ha detto che non eri sopravvissuta-guardandola con sguardo spaventato
-E’ vero Lance non sono più in vita da molti anni,ma c’è una cosa che non ti è mai stato detto e che nessuno sapeva,io prima di morire trasferì parte della mia forza vitale dentro di te,in attesa di essere richiamata per aiutarti-
-Io non ti ho richiamata,non avevo bisogno del tuo aiuto-dando le spalle a Diamante Blu
-Ho visto che eri in difficoltà e sono intervenuta per salvarti da te stesso e…-venendo interrotta dal Generale
-SE TU AVESSI VOLUTO SALVARMI DA ME STESSO PERCHE’ NON SEI VENUTA PRIMA CHE IO GENERASSI TUTTO QUESTO ODIO?!-voltandosi nuovamente verso di lei
-Non mi era concesso interferire-esclamò la gemma abbassando lo sguardo
-NON SAI QUANTI ESSERI VIVENTI HO UCCISO PER DOMARE LA MIA SETE DI VENDETTA,NON SAI QUANTO HO DOVUTO SOFFRIRE IN TUTTI QUESTI ANNI,PER COLPA DELLA MIA SMANIA DI RIVINCITA!-mettendosi a piangere senza controllo –SE TU FOSSI INTERVENUTA PRIMA A QUEST’ORA NIENTE DI TUTTO QUESTO SAREBBE SUCCESSO!-
-Forse hai ragione Lance-avvicinandosi al ragazzo,abbracciandolo improvvisamente –Sarei dovuta intervenire-cominciando a far scendere qualche lacrima di suoi occhi,che caddero sul volto stupito di Lance –ma io mi fidavo di te,speravo che tu un giorno avresti trovato la tua strada senza di me e c’è l’hai fatta-esclamò il diamante con voce rotta per le lacrime -guardati ora sei circondato da persone che ti vogliono bene ed una in particolare ti ama con tutta se stessa-
Il ragazzo in quell’istante ripensò a Perla ed a tutte le persone che aveva conosciuto da quando lui era stato accolto in quella semplice casetta sulla spiaggia,sorridendo ed allungando nel frattempo la mano per asciugare le lacrime dal volto della gemma,la quale notando ciò lo strinse ancora di più a se.
-Sai Lance mi sei mancato così tanto,avrei tanto voluto avere più tempo con te,vederti crescere insieme a Lapis ed essere tutti tre uniti come una vera e propria famiglia-
-Ma se non fosse stato per il tuo sacrificio io a quest’ora non sarei vivo e non avrei mai potuto conoscere Lapis,Perla e tutte le persone magnifiche che mi sono state vicine nel bene e nel male-ricambiando l’abbraccio
-Quanto vorrei tornare in vita per starvi accanto,ma purtroppo non posso e fra poco sarò costretta a lasciarti nuovamente da solo-
-Non importa se tu te ne stia andando-esclamò Lance separandosi dolcemente dall’abbraccio –Dopo tutto rimarrai sempre nel mio cuore madre,sempre se posso chiamarti così-diventando rosso in viso
-Certo che puoi figlio mio-toccandogli il petto con la mano destra e materializzando un’alabarda che afferrò con la mano sinistra –questo sarà il mio dono per te,per dimostrarti che ti starò sempre accanto anche nell’aldilà-
In quel momento la mano poggiata sul petto di Lance si illuminò di una forte luce blu,irradiando completamente il suo corpo,curandolo dalle ferite e facendo sparire l’alabarda che la gemma aveva appena evocato,venendo sostituita da uno scudo romboidale color blu scuro,con al centro incisa una lacrima azzurra,posto sul braccio sinistro del ragazzo.
-Grazie madre è un dono bellissimo-osservando lo scudo con occhio felice ed entusiasta
-Lance,ormai il mio tempo in questo mondo è finito-allontanandosi lentamente da lui –saluta Lapis da parte mia e dille che veglierò anche su di lei dal paradiso gemmatico-dissolvendosi e sparendo dinanzi al volto triste e sorridente del serafico
-Grazie Mamma-pensò guardando il cielo ancora azzurro e privo di nuvole
Improvvisamente il cielo si fece di un colore rosso come il sangue,apparirono delle nuvole nere e dei fulmini scarlatti che devastavano il capo d’erba ormai senza vita ed appassito,squarciando il terreno liberando il Lance oscuro dalla sua prigionia,il quale oramai con fare selvaggio ed animalesco si avventò contro il ragazzo con il suo enorme spadone.
-MUORI!-scagliando un poderoso fendente che sbatte violentemente contro lo scudo del Generale, spezzando in due parti la spada dell’entità oscura,che per il violento urto la parte spezzata ritornò indietro ferendo gravemente nel petto l’essere oscuro,che per il dolore cadde a terra in ginocchio dinanzi a Lance,che lo guardava con disprezzo.
-Che cosa intendi fare ora uccidermi?!-domandò l’entità agonizzante
-No-esclamò il Generale conficcando la spada sul terreno –Sappiamo entrambi che nessuno di noi due può esistere senza l’altro e per l’appunto io non intendo ucciderti-allungando la mano verso l’entità per aiutarlo a rialzarsi –ti propongo di ritornare ad esse un unico essere unito e forte come un tempo-
-Vedo che finalmente hai capito-esclamò l’entità ridendo –nessuno può vivere rinnegando il proprio dolore,bisogna accettarlo e conviverci,consapevoli che le scelte fatte in passato si ripercuoteranno in futuro-accettando l’aiuto del ragazzo per rialzarsi –intendo accettare la tua proposta,dopotutto sarà divertente ritornare dopo tanto tempo un'unica persona-
In quel momento i sue esseri furono illuminati da una strana luce bianca incandescente,che li fece scomparire da quel luogo che lentamente si disgregò lasciando unicamente un miscuglio di tenebre e luce.
 
Note dell’autore
Io:Vedo che alla fine le cose si sono sistemate per il meglio
Lance:Alla fine
Lance oscuro:Naturalmente non grazie a te
Io:E che dovevo fare io?
Lance:Stai sereno tanto non avresti potuto fare niente
Lance oscuro:Appunto,ti avrei fatto a pezzi
Io:Non né sarei così sicuro
Lance oscuro:Sicuro?
Io:Sicurissimo
Lance oscuro:Allora chiudo il capitolo
Io:Fai pure
Lance oscuro:Bene cari appassionati di fanfiction ci vediamo al prossimo capitolo
Io:Ci potevi mettere più enfasi
Lance oscuro:Fattelo bastare
  
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