Fanfic su artisti musicali > Mika
Segui la storia  |       
Autore: Lizhp    11/09/2015    5 recensioni
RACCOLTA
Andy si prese il viso tra le mani e appoggiò la fronte al muro. Mika, dietro di lui, si passò una mano tra i capelli, ancora imbarazzato.
-Beh, sai…-
-Non dire una parola, Mika, sto cercando di dimenticare- lo zittì Andy, alzando una mano in segno di avvertimento. Mika sorrise, ma fu ben attento a non farsi vedere da Andy.
-Magari ti ha creduto… era una buona scusa- suggerì esitante il libanese.
Andy si voltò, osservando il compagno ancora una volta. Se per caso sua madre avesse notato la camicia malamente sistemata da Mika, non poteva di certo non aver notato qualcos’altro. Il greco quindi si limitò ad alzare un sopracciglio, scettico.
Mika osservò se stesso e poi Andy, capendo perfettamente i pensieri del compagno: -O magari no- aggiunse in un altro sussurro, scompigliandosi nuovamente i riccioli.
Genere: Comico, Slice of life, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Andy Dermanis
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

On sait monter au septième ciel

 
Dans les ascenseurs des hotels 
On sait monter au 7ème ciel 
On envoie balader les grooms 
Quand toi et moi on fait boum boum boum

 
Quand on reçoit des invités 
On ne sait même pas résister 
Entre le thé et les Loukoums 
y a le temps d’faire boum boum boum 


 
Tokyo, aprile 2013
 
-Wow-
Mika sorrise nel vedere l’espressione di Andy mentre osservava il grande palazzo di fronte a loro.
-Wow- ripeté di nuovo il biondino, osservando le grandi pareti di vetro che circondavano l’hotel in cui Mika alloggiava.
-WOW- esclamò infine, alzando di poco il tono della voce, quando si rese conto dell’altezza effettiva dell’imponente struttura di fronte a lui.
-Qualcosa mi dice che ti piace- commentò con un sorrisetto Mika, invitandolo ad entrare.
Il cantante ormai alloggiava in quel posto da un paio di giorni e Andy, terminato il lavoro, non aveva perso l’occasione di farsi un viaggio in Giappone per andare a trovarlo.  
-Accidenti, Mika! Avrai bruciato lo stipendio di un anno per venire qui- commentò il greco, guardandosi intorno e sentendosi incredibilmente piccolo in mezzo a quel posto.
-Dai andiamo! Di sopra ci sono tutti quanti che ci aspettano-
La famiglia di Mika infatti, in occasione di quel suo concerto in Giappone, aveva deciso di seguirlo al completo. La maggior parte di loro collaborava per le scenografie del tour, ma anche gli altri avevano accettato di buon grado di trascorrere qualche giorno dall’altra parte del mondo.
-A che piano stai?-
-Cinquantaduesimo- lo informò il libanese, salendo su un ascensore subito dopo il compagno e schiacciando il numero cinquantadue.
-Comunque buongiorno, eh- lo salutò Mika.
Il taxi di Andy si era fermato proprio di fronte all’hotel e da quel momento l’attenzione del greco era stata catturata solo dall’edificio.
-Ciao- lo salutò Andy con un sorriso, mentre la sua mente passava dalla bellezza dell’hotel a quella del ragazzo nel giro di un secondo, mandando in cortocircuito la sua capacità di ragionare lucidamente.
Si avvicinò a lui e raggiunse le sue labbra, abbracciandolo all’altezza della vita: lo coinvolse in un bacio passionale, muovendo con decisione le labbra su quelle Mika.
-Così va meglio- sussurrò Mika, quando Andy gli permise di allontanarsi leggermente mentre lui iniziava ad avere un po’ di fiatone e un principio di tachicardia.
-Ah sì?- gli chiese Andy e con un sorriso tornò ad occuparsi delle sue labbra, facendolo appoggiare alla parete dell’ascensore.
Mika sorrise sulle labbra del ragazzo poco prima di iniziare a far scorrere lentamente le sue mani al di sotto della maglietta, accarezzando ogni centimetro di pelle che riusciva a raggiungere, mentre entrambi i ragazzi diventavano inevitabilmente prigionieri e dipendenti l’uno dal tocco dell’altro.
In quel momento una voce annunciò loro che erano giunti al cinquantaduesimo piano.
-No, no, non siamo arrivati- dichiarò convinto Andy, schiacciando un bottone a caso quando le porte si aprirono, facendole richiudere subito.
-Andy, ma stiamo scendendo di nuovo- constatò Mika, ridendo.
-Ma davvero? Salire, scendere, che differenza fa- e fece per tornare a schiacciare Mika contro la parete dell’ascensore, ma il riccio fu più veloce e questa volta invertì le posizioni, riprendendo esattamente da dove si era fermato poco prima.
Mentre le sue mani scorrevano al di sotto della maglietta, le sue labbra iniziarono a lasciare migliaia di baci sul volto e sul collo del biondino che, perso ogni genere di controllo, iniziò a far correre le dita proprio all’inizio dei pantaloni di Mika.
Un leggero mugolio uscì dalle labbra di Andy e con la coda dell’occhio vide che ormai erano quasi giunti al piano terra, proprio quando le mani di Mika, dalla schiena, stavano lentamente scendendo verso il basso, raggiungendo i pantaloni.
-Cinquantaduesimo piano, vero?- sussurrò, ormai col fiatone, schiacciando di nuovo il bottone e facendo salire l’ascensore prima che si fermasse, tornando poi a chiudere gli occhi e a godersi le attenzioni del suo ragazzo.
-Lo farai bloccare se continui così- gli sussurrò Mika all’orecchio, facendolo rabbrividire, mentre le mani ancora non si spostavano da dove si erano appoggiate poco prima.
-E quanto pensi che ci impiegherebbero a tirarci fuori?- chiese Andy, curioso, riflettendo sul fatto che in quel momento non gli sarebbe affatto dispiaciuto fermarsi lì dentro per un po’.
Mika rise e scosse la testa: -Che scemo che sei- commentò, notando il tono malizioso con cui il compagno gli aveva rivolto quella domanda. Per tutta risposta, Andy intrecciò le dita a quelle di Mika, invertendo le posizioni e portando le mani sopra la testa, facendo aderire perfettamente i loro corpi con movimenti meticolosamente calcolati.
Andy mosse nuovamente il bacino, facendo gemere Mika sulle sue labbra: sorrise sulle sue labbra. Un sorriso furbo, soddisfatto, malizioso. Ma proprio in quel momento, il suono di un campanello e una voce li avvisarono che erano giunti a destinazione.
Furono costretti ad allontanarsi quando raggiunsero il cinquantaduesimo piano. Le porte si aprirono e una giovane coppia giapponese stava attendendo l’ascensore. I due ragazzi scesero immediatamente e lasciarono salire i due giovani, che stavano chiacchierando in giapponese. Anzi, probabilmente discutendo, visto il tono minaccioso con cui lei si stava rivolgendo a lui. Quando le porte dell’ascensore si chiusero, Mika e Andy iniziarono a ridere, cercando di calmarsi entrambi, e di riprendersi da ciò che li aveva appena colti all’improvviso all’interno di quelle quattro piccole pareti.
-Lasciamo a piedi anche le giovani coppie- commentò Mika, chiedendosi da quanto tempo quei due stessero aspettando l’ascensore.
-In tutti i sensi mi sa- aggiunse Andy, ripensando a ciò che era appena successo sull’ascensore e riflettendo sul fatto che probabilmente, invece, quella giovane coppia appena salita si sarebbe fatta il viaggio fino al piano terra discutendo.
Si ritrovarono di nuovo entrambi a ridere, appoggiati al muro del corridoio.
-Siete arrivati finalmente! Che c’è da ridere?- Zuleika, avendo sentito le voci di suo fratello e di suo “cognato”, aveva aperto la porta della stanza e ora li stava osservando.
-Nulla di importante- tagliò corto Mika, avviandosi con Andy all’interno della camera.
-Oh, eccovi. Pensavamo vi foste persi nell’hotel- li accolse Joanie, avvicinandosi per salutare Andy.
-L’ascensore non funzionava bene- si limitò a spiegare il biondino, in un tono di voce stranamente convincente –Lo chiamavano da troppi piani, continuava a salire e scendere-
Mika dovette metterci tutta la sua forza di volontà per non scoppiare a ridere.
-Ah sì, anche ieri non funzionava bene, ma in teoria avevano detto che era tutto a posto- intervenne Paloma dal divano.
Questa volta sforzarsi di non ridere fu davvero troppo difficile, anche perché Andy passò accanto a Mika e sussurrò, in modo che solo lui potesse sentire –Quindi con chi hai usato l’ascensore ieri? Mi devo preoccupare?- alla fine il libanese si lasciò andare ad una leggera risata, lasciando un pizzicotto ad Andy e attirando gli sguardi di tutta la sua famiglia.
-Ma che avete voi due?- chiese di nuovo Zuleika, osservandoli curiosa.
-Niente. Allora, si mangia?- chiese Mika, cambiando nuovamente argomento ed osservando la merenda pronta sul tavolino, preparata appositamente da Joanie.
Si sedettero tutti attorno al tavolino e iniziarono a dar fondo a tutte le pietanze che erano state preparate, chiacchierando un po’ del concerto imminente e di come sarebbe stato organizzato anche il più piccolo dettaglio.
-È meglio che io vada un attimo a sistemare la valigia, devo recuperare il caricatore dal fondo- disse ad un certo punto Andy, quando il cellulare che usava per il lavoro ormai si stava per spegnere: attendeva una chiamata importante da un uomo che gli aveva commissionato un documentario, non poteva perderla.
-Scusatemi- disse a tutti quanti, prima di dirigersi in camera e aprire il suo bagaglio, iniziando a togliere il mucchio di vestiti.
-Lo aiuto- affermò Mika, prendendo un Loukoum dal tavolo e seguendo il ragazzo in camera, chiudendosi la porta alle spalle.
Si avvicinò a Andy da dietro e gli cinse la vita con un braccio, mentre con l’altra mano avvicinò il dolce turco alla bocca del biondo che, lasciando cadere la maglietta che stringeva tra la mani, chiuse gli occhi e diede un morso al dolce che Mika gli aveva appoggiato sulle labbra.
Dovevano stare calmi, niente scherzi come in ascensore, o questa volta non ne sarebbero davvero usciti… non con la famiglia di Mika subito oltre la porta, che sorseggiava tranquillamente tè caldo e sgranocchiava Loukoum. Certo era che il braccio di Mika che lo stringeva contro il suo petto, inebriandolo del suo dolce profumo, unito alla squisitezza di quei dolcetti, non aiutavano di certo il biondino a mantenere il suo autocontrollo ad una soglia quantomeno accettabile.
-Li ho sempre adorati- sussurrò Andy, appoggiando una mano sul braccio con cui Mika lo stava delicatamente stringendo a sé.
Il libanese gli lasciò un leggero bacio sul collo, poi avvicinò di nuovo alla bocca di Andy ciò che restava del Loukoum.
Quando il greco finì di mangiarlo, Mika lo fece voltare verso di sé e lo baciò, lasciando che le loro lingue si sfiorassero con movimenti lenti, circondando il viso di Andy con le sue lunghe dita da pianista.
-Sì, effettivamente ha un buon sapore- commentò poi il riccio con un sorriso, facendo fare un passo indietro a Andy che finì steso sul materasso.
Autocontrollo.
Famiglia di Mika.
Questi i pensieri che Andy si sforzava di fare in quel momento, nonostante l’immagine di loro due in ascensore stava cercando di scacciare il suo buon senso senza ritegno.
-Non dovevi aiutarmi con la valigia?- chiese quindi il biondo, alzando un sopracciglio.
-Certamente- rispose Mika, stendendosi sopra di lui –Ma c’è tempo…- e quest’ultima frase fu un lieve sussurro all’orecchio di Andy
-C-con la tua famiglia di là? Non se ne parla- rispose Andy, facendo però passare una mano tra i suoi riccioli, con voce esitante e poco convinta.
-Sì, sì, lo so- commentò Mika, che, per quanto avesse voluto, non si sarebbe mai azzardato comunque. Ma tutto quello che era successo in ascensore aveva comunque lasciato il segno, Andy non era l’unico a sforzarsi di mantenere la concentrazione sulla merenda con la famiglia. Tuttavia il cantante si prese ancora qualche secondo per farsi accarezzare dalle labbra di Andy, per sentire le mani del suo ragazzo scorrere sulla sua pelle e il suo respiro infrangersi contro il suo.
Poi, a malincuore, si alzò da letto, permettendo ad Andy di fare lo stesso, e lo aiutò a cercare il caricatore del cellulare, che ormai si era spento.




Buongiorno :D
E siamo alla terza OS! Vi ricordo che la prossima sarà l'ultima! ;)
Eeeeeee niente, attendo come sempre le vostre recensioni!
Buona giornata!
   
 
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Mika / Vai alla pagina dell'autore: Lizhp