E dopo ore di torture immani in compagnia di quell' oca, mi sono ritrovata imbellettata, depilata fin quasi alla morte, infilata in un vestito da zoccola. Ragazzi, io proprio non ci volevo andare a quel maledetto ballo. Avevo ragione. Io detesto stare in compagnia di quegli stramaledetti ipocriti. Sempre a pavoneggiarsi o a guardare le tette altrui. Ragazzi, mi stanno proprio sullo stomaco. Manco le dee sono tanto meglio: o, come la mia matrigna Era, sono gelose del proprio compagno e si ritrovano un paio di corna monumentali; oppure sono puttane senza cervello, come zia Afrodite; poi ci sono le zitelle che odiano con tutto il loro essere gli uomini, come zia Estia, Artemide. Poi c'è Atena. È saputella ed ha la puzza sotto al naso ma sa il fatto suo e,a differenza delle altre divinità, mi considera un essere senziente. Mi stavo facendo tutte queste seghe mentali quando mi sono resa conto che ero in ritardo per il ballo. Cazzo. Il vecchio probabilmente era furioso. A quel punto mi sono avviata e, dopo aver percorso corridoi su corridoi (il palazzo dell' Olimpo è fottutamente intricato), sono arrivata al portone che mi separava da quella schifosa festa. Ho esitato ma poi, a bassa voce, ho detto: -Fanculo. E sono entrata. Lì dentro c'era tutta la mia famiglia eccetto mia madre, ovviamente, che tracannava come se non ci fosse un domani. Ragazzi, che schifo. Appena ho messo piede in quella sala quel latin lover da strapazzo di Apollo e mi ha alitato: -Sciao bellezzza. Vieni a divertirti con me, tessoro Ragazzi, era ciucco da non crederci. Così gli ho risposto: -Manco morta, stronzo Lui è rimasto impietrito e l'ho sorpassato con nonchalance. Però a quel punto è arrivato il vecchio barba bionda. Damdamdaaam. Papà mi ha preso sotto la sua ala protettiva e mi ha fatto salutare zia Era, che mi ha guardato storto (considerato che mio padre l'ha tradita con mia madre posso anche capirla), zio Posi, che non ha fatto altro che guardarmi le tette e zio Ade, che mi ha fissato per tutto il tempo imbambolato. Cazzo quanto odio queste situazioni. Così, mentre papà ciarlava a tutto spiano e i due dei allupati mi facevano complimenti, io ho detto: -Senti pa, scommettiamo su chi di 'sti qua smette di fissarmi per primo? A questa frase si sono bloccati, mi hanno guardato negli occhi ed io ho sfoggiato il mio miglior ghigno da carogna. Già da carogna: nessuno si aspetta che una biondina apparentemente tenera, pucciosa, timida e remissiva riesca ad assumere questa magnifica espressione. Si sbagliavano, gli stronzi. Dopo sono andata a chiacchierare con Atena: è un po' troppo seria la ragazza ma è gagliarda all' ennesima potenza. Abbiamo parlato di fisica e cose così (io amo la fisica, con tutta me stessa). Poi ho scambiato quattro chiacchiere con quel simpatico coglione di Ares circa squartamenti&sbudellamenti e ho promesso di fargli sentire un cd heavy metal. Ecco, Ares è il mio unico amico oltre a Jake e Ralph. Ad un certo punto mi si è avvicinato quel becchino di Ade, mi ha fatto il baciamano ed io, trattenendo i conati di vomito, l'ho salutato in modo civile. Mi ha guardata negli occhi e ha detto una frase sdolcinata alla quale non ho prestato la minima attenzione e mi ha chiesto di ballare. Ho accettato solo perché papà mi ha lanciato un occhiataccia del tipo "vediquellochetisuccedesetiazzardiarifiutare". Che palle. %#@%#@Angolo Holdeniano@#%@#% Questo è il terzo capitolo e miei cari , ammesso che qualcumo stia leggendo sta cavolata, spero che vi piaccia e recensite come non ci fosse un domani. Ossequi Holden