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Autore: Kureia02    11/09/2015    3 recensioni
Una nuova sfida per ladro Kid:chi sarà questo misterioso Blackfox?
Una storia piena di azione, suspence, amore, mistero ma soprattutto...MAGIA!
Genere: Azione, Fluff, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kaito Kuroba/Kaito Kid
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Saguru stava aspettando i ragazzi davanti l’entrata del Tropical Land. Indossava una camicia bianca, una giacchetta non troppo elegante azzurra e un paio di jeans con delle sneakers blu scuro.
Nella sua semplicità  era veramente bellissimo. Guardava ansiosamente l’orologio da polso chiedendosi che fine avessero fatto i suoi amici quando un piccolo oggetto gli sfiorò velocemente il viso, per poi cadere a terra. Lui lo raccolse e si girò di scatto.
:-Ore 19, 3 minuti, 14 secondi. Sei in ritardo!- rimproverò il ragazzo.
:-E tu maledettamente in anticipo!-
:-Elegantemente!- si avvicinò ad Aoko e le fece il baciamano per poi ridare la carta da gioco  a Kaito, che ridacchiava. Quest’ultimo indossava un classico completo camicia e jeans e delle sneakers grigie .
:-Dov’è Akako?- domandò la ragazza. Era  vestita di un grazioso abitino azzurro e aveva i capelli sciolti con un fiocchetto blu.
:-Non lo so, non è ancora qui!-
I ragazzi aspettarono una decina di minuti finché la streghetta arrivò scendendo da un taxi.
:-Akako!-  la ragazza si catapultò verso l’amica e l’abbracciò.
:-Wow, sei stupenda!-
In effetti era veramente bellissima, con un vestitino rosso fiammante  e una lunga treccia di lato che ricadeva fin giù dal seno.
Gli altri due giunsero per salutare l’amica e rimasero a bocca aperta dalla visione che gli si parò davanti, specialmente Saguru.
:-Dici che sto bene?- chiese Akako insicura all’altra.
:-Sei p-perfetta!- Fu il detective a rispondere, ancora incantato dalla ragazza
:-Vogliamo andare?- Aoko prese l’amica per un braccio e la trascinò con sé.
:-Prevedo una serata indimenticabile!- disse Kaito con un pizzico di sarcasmo.
:-Dai Kaito, seguiamole!-
 
Erano le 19:30. Mancava mezz’ora al furto e i ragazzi erano seduti in un tavolino all’aperto a mangiare un gelato. Le due ragazze chiacchieravano del più e del meno, argomenti di cui Akako non era entusiasta di partecipare, e i ragazzi si annoiavano a morte.
:-E’ già ora!- sussurrò Saguru all’orecchio del ragazzo.
:-Tossisci!-
:-Eh?-
:-Fai finta di star male! Avanti, tossisci!
:-O-ok!-
Il detective cominciò a tossire con tutto il fiato che avesse nei polmoni, attirando le due ragazze.
:-Saguru, che succede?- domandò preoccupata Aoko.
:-Non sto molto bene! Credo che…- guardò l’altro che annuì.
:-Credo di voler andare in bagno!-
:-Aspetta che ti accompagno!- esclamò Kaito.
I due andarono spediti verso uno dei bagni pubblici, più lontano possibile dalle due ragazze.
Akako li osservava intensamente. Che volevano fare quei due?
:-Akako…-
:-Dimmi, Aoko?-
:-Ti va di fare un giro mentre aspettiamo?-
 
:-Scusa Kaito, ma non capisco cos’hai intenzione di fare!
Il ragazzo parlava al telefono con qualcuno.
:-Si, Jii, portami l’occorrente!-
:-Chi diamine è…-
:-Shhh!-
Dopo un paio di minuti Kaito staccò la chiamata e si rivolse all’amico.
:-Seguimi! Ho un’idea!-
:-Non mi fido molto delle tue idee!-
:-E muoviti!-
I due uscirono dal bagno e cominciarono a correre fino all’entrata dove un uomo anzianotto con una sacca in mano li stava aspettando.
:-Signorino!-
:-Ehi, Jii, hai portato tutto?-
:-Si, signorino, ma stia attento!-
:-Si, lo farò, non preoccuparti!-
:-Se le succedesse qualcosa non lo perdonerei mai!-
:-Si ,si lo so. Ora però dammi la sacca, che ho fretta!-
:-Si signorino!-
L’uomo porse la sacca a Kaito e fece un profondo inchino.
:-Grazie, Jii, non so come farei senza di te!-
:-Non posso dire di no al figlio di Toichi Kuroba!-
:-Allora noi andiamo Jii,!- il ragazzo salutò l’anziano e cominciò a camminare a passo veloce.
Doveva trovare un posto per nascondersi. Un bagno, una qualsiasi cosa. Aveva ideato un piano quasi perfetto e non poteva fallire. Saguru invece non aveva capito niente di ciò che era successo ed era veramente seccato. Stava seguendo l’amico stando al passo ma era un po’ infuriato con esso.
:-Kaito, mi spieghi cosa sta succedendo?-esclamò.
:-Dopo!
Il detective imprecò a bassa voce.
 
Nel frattempo le ragazze stavano passeggiando tra le giostre. Entrambe camminavano silenziose osservando lo spettacolo che si presentava ai loro occhi: le giostre illuminate, i bimbi che correvano, pagliacci e giocolieri che si esibivano.
Aoko guardò l’amica e decise di rompere il silenzio.
:-Akako, ti piace ancora Kaito?-
:-Eh?- l’altra sussultò alla domanda improvvisa.
:-Ehm…vedi, ultimamente vedo che stai con Saguru ma l’altra volta hai parlato a lungo con Kaito e io…non posso fare a meno di pensare, che forse voi…- era imbarazzata e giocherellava con le dita per l’ansia.
La strega sorrise alla ragazza e le prese una mano.
:-No, non ti preoccupare, siamo solo…amici, solo questo!- rispose dolcemente.
:-Sul serio?-
:-Si-
Aoko fece un largo sorriso per poi abbracciare l’amica.
:-Ti voglio bene, Akako-
Lei rimase stupita da quel gesto e da quelle parole. Nessuna le aveva mai detto che le voleva bene.
:-Anch’io, Aoko- la ragazza ricambiò l’abbraccio.
 
I due ragazzi correvano a perdifiato verso un bagno. Dopo un paio di minuti lo trovarono e vi entrarono.
:-O-ora puoi dirmi che vuoi fare, Kaito! Mancano venti minuti al furto!- ansimava.
L’altro prese la sacca e cominciò a tirar fuori varie cose: i suoi vestiti da Ladro Kid, un papillon rosso, una maschera del suo viso e una specie d’orologio. Il detective cominciò a capire.
:-No, Kaito, tu sei pazzo ,io non lo faccio, non lo faccio!-
:-Stai zitto!-
Prese la maschera e cominciò ad applicargliela nel volto.
:-Spogliati!-
:-Eh?- arrossì.
:-Idiota, che hai capito? Devo darti i miei vestiti, no?-
:-Ah ,giusto!
Dopo un paio di minuti entrambi erano pronti.
:-In pratica, vuoi far finta che Saguru ,cioè me, si è sentito male-
:-Esatto!-
:-Ma potevamo fare l’opposto. Tu facevi finta di star male e …-
:-A-O-K-O, ti dico solo questo-
:-Ah, sto cominciando ad odiare sta ragazza!-
Kaito lo fulminò con lo sguardo.
:-Stavo solo scherzando!- sbottò l’altro.
:-Comunque, amico, credo ci siano molte imperfezioni nel tuo piano…-continuò.
:-Ad esempio?-
:-Ad esempio io non ho la tua voce!- esclamò irritato.
Il ragazzo prese il papillon rosso e lo applicò sul bordo della camicia, più in alto possibile.
:-Questo è un simulatore di voce, devi stare un po’ piegato per poter funzionare.-
:-Quindi…- si avvicinò all’oggetto :-Questa è la voce di Kait…wow, fantastico!
L’altro ridacchiò.
:-Questo invece…- disse dandogli l’orologio :-è uno spara sonniferi. Usalo con Aoko in caso di necessità-
:-Ok…avrei solo una piccola domanda…dov’hai trovato questi affari?-
:-Un’amico di Ji- esclamò sorridendo.
 
(Ji è veramente amico di Agasa, infatti in una puntata di MK 1412 quando Kaito rivolge la stessa domanda di Saguru al vecchio si vede dalla finestra una macchina gialla, quella dell’inventore, che era parcheggiata davanti il bar di Ji)
 
Akako e Aoko erano tornate ai loro posti e aspettavano i ragazzi.
Dopo un po’ apparve Kaito che si sedette. Sembrava strano, un po’ impacciato, diverso dal solito.
:-Kaito, dov’è Saguru?-chiese Aoko.
:-Ehm…- il ragazzo si avvicinò al papillon :-Si è sentito male e ha deciso di tornare a casa-
:-Peccato!- disse lei scoraggiata.
:-Dove hai trovato quel papillon?- continuò ridendo.
:-Ehm…me lo ha dato Ka…ehm... Saguru, dice che sto bene-
:-Ma quanto sei buffo!- la ragazza scoppiò a ridere.
:-Ahahah – il detective rideva forzatamente ma era alquanto urtato.
Akako osservava attentamente il ragazzo.
:-Ingenui, potevano chiedere il mio aiuto- pensò.
   
 
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