Videogiochi > Sonic
Segui la storia  |       
Autore: ThreeRavensBlondie    12/09/2015    6 recensioni
Sequel della ff Emerald Coast: un'estate straordinaria.
Sono passati mesi ormai da quando Sonic e i suoi amici hanno concluso la loro straordinaria vacanza estiva a Casa della Quercia, la casa di Tails sulle rive dell’Emerald Coast. L’estate è stata un puro concentrato di mare, sole, divertimento, litigate, avventure, strategie e amori trionfanti (tra Sonic ed Amy e Knuckles e Rouge). Tuttavia, il male è giunto anche in un posto idilliaco come quello. Sconfitto Metal Sonic nella sua forma più mostruosa, Metal Obscuria, e morto il loro amico robot E-123 Omega, Sonic, Tails, Knuckles, Amy, Rouge, Shadow, Espio, Vector, Cream e Charmy si salutano e sperano con tutto il cuore di vedersi ancora nonostante le loro strade, per adesso, stiano divergendo. Le loro vie, però, sono destinate a incontrarsi ancora una volta, per una nuova esperienza.
Se mi lasciaste una piccola RECENSIONE ne sarei molto contenta!
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Amy Rose, Knuckles the Echidna, Rouge the Bat, Sonic the Hedgehog, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
SETTE MESI DOPO
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
SONIC
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Calpesto la spiaggia argentata dell’Emerald Coast. Vorrei che fosse così tutto il giorno: silenziosa, vuota, immobile.
Ma adesso è estate, e non fa altro che riempirsi di gente. Il che è bello da vedere: persone che parlano, bambini che scorrazzano, asciugamani e ombrelloni colorati. Ma non per ciò che dobbiamo fare adesso.
“Come stai, Sonic?” mi domanda Tails, raggiungendomi.
“Assonnato. Dopotutto, sono le quattro del mattino! E stanotte non ho dormito” rispondo.
“No” insiste Tails “Io intendevo, come stai?”
Capisco a cosa si riferisce.
“Oh… Beh. Tiro avanti” confesso, guardando il mare limpido e il cielo blu con un accenno di alba.
Lui mi appoggia affettuosamente una mano sulla spalla, ed entrambi ci giriamo verso destra.
Il Tornado X è presente, sfolgorante e perfetto come al solito. E, poco più indietro, eccola là.
“Abbiamo fatto proprio un bel lavoro” commento.
“Già. Direi che questa è la migliore impresa che i Sonic Heroes siano riusciti a fare fino ad ora” esclama Tails.
Casa della Quercia è nuova, identica a quella di prima. Stesso tetto, stesso frutteto sul retro, stesso campetto da calcio. La cucina all’interno è uguale e le camere sono la fotocopia delle precedenti.
Come se nulla fosse cambiato.
Con un sospiro, però, mi ricordo che in realtà tutto è cambiato.
 
 
Ci siamo dati un gran da fare per ricostruirla. Abbiamo impiegato diversi mesi, fino all’inizio della primavera. Anche Knuckles, dopo qualche periodo passato da solo, è arrivato a darci una mano. Anzi, forse posso dire con certezza che è stato il membro del gruppo più laborioso.
 
Ed ora, i risultati sono ben visibili.
Dopo questo enorme lavoro di gruppo, ciascuno di noi se n’è andato per la sua strada. Io sono tornato a casa mia, cominciando lentamente a riabituarmi al sentirla vuota.
Inizialmente nessuno dei miei amici voleva lasciarmi lì a casa da solo, perciò venivano sempre con una pizza, o un film, o qualcosa adibita a farmi trascorrere il tempo per evitare l’autocommiserazione.
Poi, piano piano, ho cominciato a sentire il desiderio di riprendere in mano la mia vita e starmene solo. E loro, comprendendomi a pieno, hanno continuato con le loro routine quotidiane.
Tails ha proseguito con i suoi lavoretti a Casa della Quercia.
Rouge ha ricominciato le sue missioni da cacciatrice di tesori.
Knuckles è tornato ad Angel Island, per fare la guardia solitaria allo Smeraldo Maestro, e raramente si è fatto sentire.
Mi è giunta voce che Shadow e Rouge abbiano cominciato a vedersi. Sono felice per loro, ma sono stupito dal fatto che la cosa non abbia minimamente toccato Knuckles.
Lui e Rouge sono rimasti amici, alla fine, nonostante Rouge abbia sempre un po’ sperato che l’echidna cambiasse idea e decidesse di tornare con lei. Tuttavia, non è stato così.
Credo che qualcosa abbia fatto cambiare definitivamente idea a Knuckles in questa storia. Non so cosa, ma non sono affari miei.
“Ehilà!” saluta una voce amichevole dietro di noi. Vector ed Espio stanno arrivando seguiti da Charmy.
“Come state, ragazzi?” chiedo io.
“Siamo appena tornati da una missione in Italia. Roba da non credere, ma ce l’abbiamo fatta” racconta Espio.
“E tu, Charmy? Come stai?” gli domanda Tails, con uno sguardo complice.
Charmy ride, e mi chiedo il perché.
“Ho una sorpresa” svela l’apetta.
“Sta’ a vedere” mi avvisa Tails.
Charmy fa due passetti e poi fa un salto, spiccando il volo. Si libra nell’aria con aria felice e io lo guardo con occhi pieni di stupore e la bocca aperta.
“Ma com’è possibile?!” faccio io, senza parole.
Charmy si posa a terra e si volta di spalle. Due sfolgoranti aluccie robotiche gli sporgono dal giubbotto.
“Mi ci è voluto un po’ per progettarle, ma alla fine ci sono riuscito” spiega Tails, soddisfatto.
Sono fiero del mio amico, e sono felicissimo per Charmy, che finalmente sorride di nuovo.
“Accidenti, che volo, piccoletto!” esclama Rouge, volando verso di noi.
Sotto di lei, Shadow sfreccia nella nostra direzione e ci saluta.
Lei plana a terra, e si affianca al mio gemello.
Non stanno affatto male assieme, ora che ci faccio caso. Tutti li guardano un po’ maliziosi, e Shadow distoglie lo sguardo, probabilmente per non dare a vedere quanto è imbarazzato.
La piccola Cream è arrivata cinque minuti più tardi, e ha abbracciato Charmy, estasiata dal fatto che avrebbero potuto nuovamente volare assieme.
“Manca Knuckles” dice Vector.
“Era lui che doveva andare a prendere…?” comincia Rouge, abbassando un po’ la voce.
Io annuisco e deglutisco.
“Stai bene, Sonic?” mi domanda Shadow, appropinquandosi.
“Cerco di reggere, fratello” faccio io, con la paura che, se dovessero continuare a chiedermelo, potrei spezzarmi da un momento all’altro.
Tutti mi guardano con aria un po’ sconsolata, e io do un calcio alla sabbia.
Poi, sentiamo dei passi.
Alziamo lo sguardo. Knuckles sta arrivando.
Il suo volto è serio, come lo è stato in tutti questi mesi. Non ricordo neanche più l’ultima volta che l’ho visto ridere.
Ci saluta con un cenno del capo, dopodiché abbassa lo sguardo su quello che tiene tra le mani, sospirando.
Un’urna bianca con sopra delle decorazioni argentate.
Adesso siamo tutti presenti.
 
 
 
 
---------------------------------------------
 
 
 
 
 
Non sono più andato a trovare Amy all’obitorio dopo quella volta all’ospedale.
“Un funerale in grande, dove tutta la città sarà presente” aveva suggerito Tails.
“Una bara bianca, con delle rose sopra, e una tomba che spicchi tra le altre” era stato il consiglio di Rouge.
Io, onestamente, non avevo pensato a niente di tutto questo, e avevo lasciato agli altri la decisione. Non perché non me ne importasse, ma semplicemente perché non ce la facevo.
Poi, un giorno, Knuckles parlò stupendoci tutti.
“Dovremmo farla cremare.” disse, duramente “Un giorno lei mi disse queste parole ‘L’Emerald Coast è un posto magico. Potessi restare qui per sempre e diventarne parte integrante, lo farei’. E io penso che sia questo che dovremmo fare. Farla cremare, e poi spargere le sue ceneri su tutta l’Emerald Coast”
Tutti acconsentimmo a fare ciò che aveva proposto Knuckles. Dopotutto, era il suggerimento che più si avvicinava alla volontà di Amy.
Knuckles mi passa l’urna, e per prenderla devo tirargliela leggermente via dalle mani, quasi come se non volesse lasciarla andare.
Tenendola in mano, mi ricordo l’ultima volta in cui l’ho presa tra le braccia quando era viva: la notte in cui siamo stati insieme.
Ma poi, mi passa un flash sull’ultima vera volta in cui l’ho tenuta stretta a me, fuori dal laboratorio di Eggman sull’isola. Anche là mi fu messa tra le braccia da Knuckles. Proprio come adesso.
Rabbrividisco, e stringo l’urna fredda contro il mio stomaco.
Poi mi volto verso Tails, e annuisco.
Lui corre ad accendere il Tornado X parcheggiato sulla spiaggia.
È arrivato il momento.
 
 
 
-------------------------------------------
 
 
 
 
 
 
L’aria fresca mattutina si infrange contro la mia faccia. Ancora non riesco a credere a quello che sto per fare.
“Sei pronto, Sonic?” mi chiede Tails, pilotando l’aereo.
Mi sento come se la stessi perdendo un’altra volta, compiendo questo atto simbolico. Ma devo farlo.
Poso le mie labbra sull’urna.
Poi, la apro. E riverso il contenuto al di fuori, nel mare, nell’aria, sulla spiaggia sottostante.
La cenere grigio-bianca vola come una tempesta di sabbia, lasciando una scia dietro di noi.
Vedo Knuckles scoppiare a piangere. Rouge lo imita, mentre Shadow le passa un braccio sulle spalle.
La piccola Cream piange, mentre Charmy prova a consolarla.
Vedo le ceneri di Amy uscire dall’urna alla stessa velocità con la quale lei mi ha detto addio.
Spesso in passato ho avuto la brutta abitudine di sottovalutarla: ho sempre pensato che sarei stato un esempio per lei, un modello da imitare. Invece è sempre stato il contrario. Non avevo mai capito un bel niente.  
I numeri esistenti nell’universo non sono abbastanza per indicare tutto ciò che io ho imparato da lei.
E mi rendo conto che ciò che i miei occhi stanno vedendo è frutto del suo altruismo e del suo coraggio.
Non ci penso neanche a fermare le lacrime. La lascio andare via.
Per sempre.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
---------------------------------------
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Quando siamo scesi dal Tornado X con l’urna vuota, tutti avevano ancora gli occhi luccicanti di lacrime.
Dopo esserci abbracciati e consolati a vicenda, Tails ha invitato ognuno di noi a passare la giornata a Casa della Quercia.
Ma, mentre ci dirigiamo a destinazione, qualcuno mi blocca.
“Sonic”
“Dimmi, Knuckles” dico, facendo allontanare gli altri e rimanendo con lui da solo sulla spiaggia.
Sembra molto a pezzi.
Mi porge quello che sembra un block-notes.
“Volevo… darti questo. L’ha scritto quando siamo fuggiti insieme. Non so perché non l’ho fatto prima. Forse non ero pronto, o forse volevo tenermi qualcosa che mi ricordasse lei ma… tu eri il suo ragazzo. Perciò è giusto che ce l’abbia tu”
“Grazie” gli rispondo, in quanto sembra essersi sforzato molto per dire queste parole.
Knuckles annuisce, si morde le labbra, e strofinandosi gli occhi si avvia verso Casa della Quercia.
Mi giro e rigiro tra le mani il blocchetto. Dopo mi sdraio sulla sabbia, sotto il cielo ancora seminotturno, e lo apro.
Passo il dito indice sulle scritte. Sulla sua calligrafia tondeggiante e adorabile. Mi immagino la sua faccia impegnata mentre scriveva.
Una risata rotta e fusa ad un singhiozzo esce dalla mia bocca. Tiro su col naso repentinamente.
E con il cuore che mi batte, comincio a leggere.
 
 
 
 
 
 
“Wow…
Non pensavo che sarei tornata a scrivere ancora una pagina di diario dopo tutto questo tempo! Dannazione, ormai ho quasi dimenticato come si fa a scrivere.
Ma lo faccio lo stesso, anche se questo dovesse significare farsi venire un crampo alla mano. Ho bisogno di sfogarmi, visto che Rouge, l’amica più cara che io abbia mai avuto, al momento è fuori dalla mia portata.
Un mese fa, quando siamo tornati a Casa della Quercia, io ero a dir poco entusiasta.
Tutto stava finalmente girando per il verso giusto. Io e Sonic stavamo ancora insieme, ed eravamo felici.
I primi giorni della vacanza sono stati un po’… burrascosi, ma alla fine si è risolto tutto splendidamente.
Se c’è qualcosa di cui mi sono resa conto, è quanto io ami Sonic.
Sonic, che finalmente mi ama e mi vuole bene come se fossi una parte di lui.
Sonic, che si è sempre prestato alle mie esigenze.
Sonic, che ha saputo aspettare.
Sonic, con il quale ho passato la notte più bella della mia intera esistenza.
È stato tutto perfetto…
Fino a quel giorno.
Credo di aver perso la cognizione del tempo, ma se non vado errato è passata all’incirca una settimana da quando siamo stati attaccati.
Vedere Casa della Quercia distrutta e abbattuta da quegli orrendi robot senza poter fare nulla per impedirlo è stata una cosa terribile. Ma non quanto aver perso Sonic.
Come sempre, ha cercato di proteggermi, nascondendomi in un rifugio per non farmi esporre a dei rischi. Ma, andiamo, chi è che non conosce il modo di dire “Come non detto?”
Quelle ferraglie mi hanno trovata, e se non fossi fuggita in tempo, sarei finita come un pollo arrosto.
Ho fatto il giro della Casa in rovine ed ho cercato Sonic ovunque. A destra e a manca, ma non sono riuscita a trovarlo da nessuna parte.
È stata una grande fortuna per me trovare Knuckles. Sembrava smarrito in mezzo a quel disastro, e non abbiamo esitato a scappare.
La convivenza con Knuckles inizialmente è stata dura, lo devo ammettere, convinto com’era che non ci fosse nessuna possibilità di ritrovare i nostri amici vivi.  
Ma mentre continuavo a chiedermi il perché del suo carattere scontroso e irascibile, lui si è sorprendentemente aperto totalmente a me, proprio come un libro. E io ne sono molto felice. Mi chiedo come sia possibile, però, visto che anche i muri sanno che Knuckles non rivela mai i suoi sentimenti a nessuno. Dovrebbe solo avere un po’ più di sicurezza: non riesce a capire quanto sia speciale vedendo tutto così negativo.
Ma io l’ho capito. Lo capisco anche adesso che si sta abbuffando di cibo come una tigre che ha mangiato vegetariano per un mese e si ritrova una succulenta bistecca davanti agli occhi.
E sono grata di avere lui vicino a me, in questo momento. È una presenza davvero preziosa.
Con questa esperienza ho imparato che, nonostante tutte le difficoltà, i dubbi, i problemi, le tragedie, se hai gli amici accanto che ti sostengono, potrai sempre trovare un modo per guarire dalle tue ferite (sia fisiche che emotive).
Una delle cose fondamentali (un mio pilastro di vita) è non perdere mai la speranza. Senza quella, che senso ha andare avanti? Che senso ha continuare a vivere?
E io non la perderò. Loro sono vivi. Ne sono più che certa, come sono certa che il sole sorgerà domattina: lo sento dentro il mio animo.
Faticherò, mi sfiancherò, mi abbatterò al suolo a costo di ritrovarli.
Per quanto riguarda Sonic… sono così fortunata ad avere l’onore di amarlo. Lui è il mio fidanzato, e questo mi rende la ragazza più felice della Terra. Darei la mia vita per lui.
Qualsiasi cosa.
E sono felice anche di aver sofferto in questi anni, quando lui non voleva affatto saperne di me. Ne è valsa la pena di aspettare. Lo farei altre mille volte. Sceglierei sempre, solo ed unicamente lui.
Ora, la speranza non può dirmi se riuscirò a trovarlo. Che la risposta sia positiva o meno, il mio amore per lui non finirà a prescindere, tantomeno vacillerà.
Vorrei soltanto che questa storia andasse a finire bene. Almeno per lui. Almeno per Knuckles, per Rouge, per tutti loro.
Non posso dire di non essere soddisfatta della mia vita. Ogni giorno viene animata dalle persone più straordinarie che qualcuno possa mai avere il piacere di conoscere. Con loro posso essere me stessa. Mi fanno vivere.
E io ho vissuto. Oh, se ho vissuto!
Tuttavia, vorrei avere la possibilità di abbracciare Sonic almeno un’ultima volta. E mentre lui mi stringe tra le sue braccia, dirgli che non importa quanto siamo distanti… io sarò sempre con lui. Anche se non dovessimo vederci mai più.
E se dovesse succedere qualcosa, sono sicura che Sonic non butterà via la sua vita. So che il suo cuore sarà talmente forte da tornare a battere, che i suoi occhi sorrideranno alla vita, proprio come succede quando corre: uno spirito libero a cavallo del mondo intero.
Non vedo l’ora di rivederti, amore mio.
Fino ad allora, continua a splendere e illuminare la vita delle persone che ti circondano, proprio come hai fatto con me. Non cambiare mai.
Lo farai.
Ne sono convinta, o almeno, lo spero.

Me lo prometti, Sonic?”
 

 
 
 
Mentre le lacrime mi bagnano le tempie e il respiro mi esce a scatti, volgo il mio sguardo verso il cielo dove, nonostante l’alba, sono ancora ben visibili le stelle.
Osservo la stella di Cosmo. Poco più sotto, l’astro apparso la scorsa estate. Omega.
E più a destra, una nuova stella, più luminosa e brillante delle altre. Dev’essere arrivata lì volando, librandosi nell’aria come faceva quando era in vita. Dopotutto, quale angelo non ha le ali per volare?
Fissandola intensamente, mi stringo al petto la lettera e sorrido.
“Lo prometto”
 
 
 


 
 
FINE
 
 
 
 







 
 
 
Angolo Autrice
 
Che dire… questo è il primo Angolo Autrice che faccio in vita mia!
La storia non è stata molto seguita e recensita, ma non mi interessa. L’ho scritta con piacere e sono più che soddisfatta del risultato finale, nonostante sia stata tutta il frutto di un’ispirazione improvvisa.
Ringrazio di cuore chi mi ha seguita e ha lasciato recensioni fino alla fine, ma soprattutto quelle anime brave che sono rimaste al mio fianco leggendo addirittura il prequel “Emerald Coast: un’estate straordinaria ” (scritta, ahimè, quando ero piuttosto giovane).
Non so davvero come ringraziarvi. Spero che questo sequel e finale vi abbia commosso, appassionato, colpito e fatto divertire.
ThreeRavensBlondie
  
Leggi le 6 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Sonic / Vai alla pagina dell'autore: ThreeRavensBlondie