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Autore: Shenron87    13/09/2015    3 recensioni
Il membro di una stirpe creduta estinta si rivelerà ad un mondo che ha condannato la sua specie all'estinzione.
Il suo progetto iniziale, progetto per il quale si iscrisse al primo anno di Hogwarts solo nel settembre del 1991, non è uno di quei progetti che si può definire complessi : ottenere vendetta.
Vendetta contro i fautori di leggi che ridussero alla fame il suo popolo.... vendetta contro un popolo, quello magico, che ha assistito indifferente allo sterminio della sua razza... vendetta contro il padre che lo ha abbandonato per proteggere bambini, lasciando lui e sua madre alla mercee di criminali e stupratori. Vendetta che l'amore per una bambina, emarginata come lui porta in secondo piano. Al punto che decidendo di starle accanto, sceglie una casa insolita che permettesse ad entrambi di stare vicini senza problemi.
Lei era troppo buona e babbana per entrare a Serpeverde e lui troppo malvagio e calcolatore per andare a Grifondoro... solo una casa poteva accoglierli entrambi... e fu così che la loro scelta ricadde su Corvonero, casa di maghi Intelligenti e casa in cui ciò che si aveva nel cuore non importava....
Genere: Erotico, Fantasy, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, Hermione Granger, Un po' tutti
Note: Lime, OOC, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Threesome, Violenza | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4, Da V libro alternativo
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Il Cavaliere Oscuro'
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Salve a tutti... purtroppo devo tediarvi con alcuni noiosi capitoli di transizione... ma nel mio progetto iniziale Bruce impediva a Voldemort di tornare in vita nel cimitero... ma lui ed Hermione devono scombinare i miei piani rimanendo incinti e quindi ho deciso di far prendere loro alcuni capitoli di congedo-maternità prima di rimandarli a scuola :)
Per questo vi lascio liberi di leggere e commentare :)

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HARRY POTTER È "DISTURBATO E PERICOLOSO"

HARRY POTTER È "DISTURBATO E PERICOLOSO"
Il ragazzo che ha sconfitto Colui-Che-Non-Deve-Essere-Nominato è instabile e potenzialmente pericoloso.
Sono venute alla luce testimonianze allarmanti sullo strano comportamento di Harry Potter, che insinuano seri dubbi sull'opportunità che frequenti la scuola di Hogwarts.

Potter, come la Gazzetta del Profeta è in grado di rivelare in esclusiva, sviene regolarmente durante le lezioni, e spesso lo si sente lamentare un dolore alla cicatrice che porta sulla fronte (ricordo della maledizione con la quale Voi-Sapete-Chi cercò di ucciderlo).
Il giorno prima dellla terza prova dove Victor Krum perse la vita infatti, nel corso di un lezione di Divinazione, il vostro inviato della Gazzetta del Profeta può testimoniare che Potter è uscito di gran fretta dalla classe, sostenendo che la cicatrice gli faceva troppo male per continuare a studiare.
È possibile, spiegano i massimi esperti dell'Ospedale di San Mungo per le Malattie e Ferite Magiche, che il cervello di Potter sia stato danneggiato dall'aggressione di Voi-Sapete-Chi, e che la sua insistenza nel sostenere che la cicatrice gli fa ancora male sia una manifestazione del profondo stato confusionale in cui versa.
"Potrebbe anche fingere" ha dichiarato uno specialista, "la sua potrebbe essere una richiesta di attenzioni".

La Gazzetta del Profeta, intanto, ha scoperto fatti preoccupanti a proposito di Harry Potter che Albus Silente, Preside di Hogwarts, ha accuratamente tenuto nascosti al pubblico magico.
"Potter parla il Serpentese" rivela Draco Malfoy, uno studente del quarto anno di Hogwarts.
"Un paio di anni fa si sono verificate parecchie aggressioni ai danni di studenti, e tutti pensavano che dietro ci fosse Potter : aveva perso la testa al Club dei Duellanti e aveva aizzato un serpente contro un altro ragazzo. Ma è stato tutto messo a tacere e come se non bastasse lui però ha anche fatto amicizia con lupi mannari.
Siamo convinti che farebbe qualunque cosa per un briciolo di potere".

Il Serpentese, la capacità di parlare ai serpenti, da molto tempo è considerato un'Arte Oscura.
In verità, il più celebre conoscitore del Serpentese dei nostri giorni è nientemeno che Voi-Sapete-Chi in persona.
Un membro della Lega di Difesa contro le Arti Oscure, che preferisce conservare l'anonimato, ha dichiarato che riterrebbe ogni mago in grado di parlare Serpentese : "passibile di indagini. Personalmente, nutrirei gravi sospetti su chiunque sapesse conversare con i serpenti, poiché questi rettili sono spesso usati nella Magia Oscura della peggior specie, e sono storicamente legati ai malfattori".

Parimenti, "chiunque cerchi la compagnia di creature malvagie come lupi mannari e giganti parrebbe nutrire inclinazioni violente".
Albus Silente dovrebbe senza dubbio chiedersi se a un ragazzo del genere debba essere permesso mettere piede di nuovo all'interno della scuola di magia e stregoneria di Hogwarts...

Bruce rilesse il foglio alcune volte, mentre gli ospiti che ospiti che aveva fatto accomodare nel salotto di casa sua studiavano le sue reazioni, sotto lo sguardo vigile di Hermione che veniva squadrata di continuo da Narcissa e Lucius Malfoy e da una donna vestita di rosa e che sembrava un rospo.
Un mago con una bombetta color verde acido invece guardava lui, il padrone di casa, con occhi colmi di speranza.
“Ministro... dovrei far pubblicare questo articolo sul mio giornale?” chiese guardandolo sottecchi.
“Sarebbe un gesto molto gradito... signor Black.” rispose il ministro cordiale.
“Ministro posso essere sincero con lei?” chiese il ragazzo bevendo un sorso di idromele.
“Ovviamente...”
“Io sono finito a Corvonero perché, come lei sarà stato informato, ho trovato la mia compagna tra le fila di quella nobile casata, ma sarei, dati i miei natali e in virtù della mia indole, dovuto essere smistato con il mio caro cugino...” spiegò con un pizzicò di sarcasmo.
“Si tuo zio Lucius ci ha informato...” disse la donna che, se Bruce non ricordava male, doveva chiamarsi Dolores Umbridge.
Sentire l'appellativo “zio” davanti al nome di uno degli uomini che più odiava ebbe la capacità di far contrarre in modo impercettibile le labbra del ragazzo ed Harmione lo comprese al punto che fu costretta a chiedergli di calmarsi in modo da non far agitare il feto.
“Allora capirete...” proseguì il ragazzo cercando di mascherare il disgusto che provava per quelle persone che prima lo denigravano ed ora chiedevano il suo aiuto.
“...che non posso pubblicare un tale articolo...” dichiarò il ragazzo venendo interrotto da Draco.
“Ma tu odi San Potter... almeno e forse più di noi...” disse il cugino riuscendo, per un attimo a tirare su il morale di adulti e politici.
“Vero Draco... verissimo...” disse osservando lo sguardo disgustato che Astoria rivolgeva al suo futuro marito e trattenendo una risata.
“...ma qui non siamo a scuola che con qualche punto in meno o con una lettera ai genitori si risolve tutto. Devi capire che, se quel porco di mio padre, che Merlino lo fulmini, decidesse di trasfigurare il suo volto ed il suo aspetto in quello di Voldemort con lo scopo di terrorizzare l'opinione pubblica e seminare il panico...” disse sorridendo nel vedere tutti, eccetto Daphne, ormai vampirizzata, ed Hermione tremare al solo udire quel nome.
“...Potter potrebbe fare causa al giornale per diffamazione per migliaia di galeoni, colpendo me, tuo padre, nostro suocero e altri azionisti di minoranza. E se di solito non trovo nulla di male all'idea di risarcire qualcuno... beh nel suo caso oserei dire che non ho voglia di regalare un singolo zellino a quello...” spiegò asciutto mentre osservava con la coda dell'occhio Hermione, sdraiata sul divano a causa del pancione che le impediva ogni movimento, fare una calzina a maglia.
“Si questo è vero però...”
“Una soluzione ci sarebbe tesoro...” disse Hermione senza alzare gli occhi dal suo lavoro per evitare di incontrare lo sguardo di Narcissa, della Umbridge e della madre di Daphne.
“Quale?”
“Se il ministro, riuscisse a far passare una legge che cambiasse la responsabilità oggettiva dall'editore, ovvero voi, ai giornalisti ed applicasse una soglia massima ad un quinto del patrimonio netto del giornalista, tu, tuo zio ed il signor Greengrass potreste dare l'assenso ad una campagna mediatica contro quel vanesio Grifone e male che vada potreste aiutare, chi vuole ovviamente, il giornalista a pagare le sansioni che non dovrebbero comportare la reclusione in virtù della libertà di stampa...” spiegò la ragazza mentre gli occhi dei politici e degli squali della finanza si illuminavano di nuova speranza.
“Si sarebbe fattibile signorina Granger...” dichiarò il ministro felice come se fosse stato annunciato un secondo natale.
“Si ma...” dichiarò Bruce alzandosi e posando il bicchiere sul tavolino.
“...anche se noi, come famiglia Black, vi verremmo incontro con tutto il cuore...” proseguì ponendo enfasi sulla parola famiglia.
“...cosa dirà l'opinione pubblica se si venisse a sapere che un vampiro sostiene la sua causa e le sue iniziative politiche...” disse fermandosi a guardare un vecchio albero genealogico che aveva lasciato di proposito in quel salone, assieme a tutti i mobili di sua nonna.
“E cosa propone?”
“Beh dopo i tre anni in cui Silente e voi del ministero avete voluto accertarvi del mio livello di pericolosità... dopo quattro anni senza incidenti... dopo che, su due ragazze trasformate, il 100% ha dimostrato di aver ottenuto poteri, fabbisogno nutrizionale come i miei... Non crede che potremmo essere rivalutati come stirpe Ministro? In cambio di non so... una donazione per gli studenti meno abbienti, o per un nuovo padiglione del San Mungo?”
“Rivalutazione?” chiese tesa la Umbridge.
“Si Signora... rivalutazione. In fondo beviamo solo sangue animale mentre i miei antenati nemmeno lo accettavano, ci nutriamo come umani e solo una volta ogni quindici massimo dieci giorni abbiamo necessità di bere sangue. Se ci pensa i vampiri di una volta dovevano nutrirsi al massimo ogni tre giorni per non morire. Inoltre la luce, l'aglio, l'acqua, l'argento non ci scalfiscono pur avendo l'immunità alla magia tipica dei vampiri. Al contrario dei miei antenati, o di mia madre stessa, possiamo usare la magia come voi... eppure in quattro anni non una studentessa è stata ricoverata a causa di un anemia...”
“E cosa vorreste di preciso...” domandò Caramell studiandolo.
“Ma ad esempio il diritto di sposarci. Non è che Hermione, fra tre secoli, verrà chiamata dal suo successore ancora signorina Granger quando magari è già trisavola.” spiegò con un certo astio.
“Inoltre, la mia cara nonna era all'antica e, sebbene ormai in Hermione di babbano non ci sia più nulla... Fin quando non la sposerò, essendo dichiarata natababbana, non posso portarla nei manieri che ho ereditato senza che le difese non tentino di ucciderla. E questa casa non è di sicuro la più accogliente per un bambino appena nato... troppe scale...” spiegò cercando di ritornare ad utilizzare un tono più pacato e disteso.
“Capisco... si mi sembra accettabile...” concesse Caramell dopo aver valutato i pro e i contro.
“Anche poter accedere a luoghi pubblici... come ospedali, anche se in reparti adibiti e separati dai vostri, sarebbe gradito... un po come per i licantropi.”
“E come lo giustifichiamo?” chiese la Umbridge nervosa senza rendersi conto del fatto che i ragazzi in quel momento di pazienza ne avevano poca.
Quella donna aveva un insano odio per tutto ciò che non è umano e Bruce se lo ricordava bene, visto che Silente aveva sprecato mesi per convincerla della sua scarsa pericolosità.
“Come una sottoclasse di vampiri, immuni alla luce del sole che però non sente l'impellente necessità di bere sangue umano?” intervenne Daphne evitando che Bruce, stanco dalla continua reclusione, facesse qualcosa di folle.
“Oppure potreste fare dei documenti in cui ai vampiri che, come noi tre ed i miei eredi, rispetteranno le leggi ministeriali viene concesso lo status che possiedono i maghi che hanno ricevuto il morso di un licantropo.”
“Stai pensando in grande...” dichiarò fintamente ammirato Lucius Malfoy.
“Mia madre, fu uccisa e violentata perché debole per la fame, e perché, diventata vampiro in età avanzata, aveva imparato pessime abitudini...” spiegò Bruce con voce distante.
“Io sono stato cresciuto da un tutore che ha cercato di insegnarmi a mangiare in modo da non violare le leggi vigenti...” spiegò il ragazzo.
“Ed il tuo rispetto delle leggi è un esempio che, se i tuoi antenati avessero potuto prendere ad esempio, magari avrebbe evitato uno sterminio così ingente.” dichiarò Caramell con faccia e voce di circostanza.
Bruce lo vedeva chiaramente, il ministro non lo odiava per ciò che era, ma nemmeno si fidava apertamente.
“Beh il passato è passato... a me interessa il futuro...” rispose il ragazzo. “un futuro dove potrò ridare onore, rispettabilità e lustro al mio popolo...”
“Sono felice di sentirti parlare così...” dichiarò il ministro sorridendo.
“...tempo una settimana e avrete le leggi che regolamentano la vostra stirpe, dandovi ciò che avete richiesto... il minimo per i contributi resi fino ad oggi... e la legge che la vostra futura consorte ha suggerito.”
“L'attenderò con impazienza... ma mi tolga una curiosità... data la mia situazione... sarebbe possibile fare ciò di cui avevamo discusso in precedenza...?” chiese il ragazzo riferendosi ad un argomento di cui avevano già discusso quando Caramell aveva chiesto udienza.
“Si... sarebbe possibile e ritengo che sarebbe facile organizzarli...” dichiarò il ministro.
“Poco prima del parto andrebbe bene?” chiese con voce cordiale.
“Si mi andrebbe benissimo...” rispose Bruce sorridendo.
“Perfetto... ora ti lascio. Hai qualche problema se Dolores rimane qui visto che hai un appuntamento con alcuni funzionari di Hogwarts per faccende scolastiche? Sai sebbene come funzionario del ministero ha molta esperienza, in campo didattico ha tante cose da imparare...”
“Si figuri ministro... non ho nulla da nascondere ciò di cui devo discutere con Silente riguarda solo la sistemazione per me e la mia famiglia e il recupero degli esami per Hermione...”
“Allora io vado...” disse strigendogli la mano con calore e dirigendosi verso l'uscita.
Passarono alcuni minuti di silenzio prima che Narcissa decidesse di smettere di guardare la tazzina del te e si decidesse ad aprire bocca.
“Allora Alucard... so che non ho alcun diritto di parlarti ma essendo una delle due parenti in vita...” esordì la donna sorridendo debolmente.
“Tre parenti... quattro se dobbiamo contare anche quello...”
“Tuo padre non ti riconobbe... era stato diseredato come mia sorella e fu tuo zio ad adottarti... nominandomi tua madrina. Anche se per motivi vari non ho potuto crescerti come avrei voluto...” spiegò lanciando un occhiataccia al marito che chinò voltò il viso fingendo di non notarla.
“Oh tranquilla... la cosa non mi tange...” rispose però gelido Bruce.
“Alucard...” lo ammonì Hermione senza alzare lo sguardo dalla calzina.
“Si?”
“Sii educato... è pur sempre tua zia...” disse con voce ferma ma lieve inarcando il sopracciglio in modo da rendere chiaro ed inequivocabile che ulteriori repliche non sarebbero state tollerate.
Fu per questo che, sospirando, rispose : "Ok tesoro. Scusami zia...”
“Fa nulla...” disse serena la donna che in fondo capiva il suo astio.
In verità temeva di essere uccisa ma Bruce si era sforzato di gestire la rabbia in modo eccelso.
Almeno fino a quel momento.
“So che ti sei sentito abbandonato... ma sei ancora giovane e possiamo recuperare il tempo perduto. Se vorrai ovviamente."
“Perchè no...” concesse il ragazzo trattenendosi dall'urlargli che non l'aveva perso lui il tempo perduto.
Mai come fino ad allora le lezioni che aveva rivuto sul controllo della calma erano state così utili.
“Bene... Draco e la cara Daphne mi hanno detto che, eccetto rari casi, giustificati dal fatto che la tua compagna fosse in pericolo, hai sempre mantenuto un decoro consono al tuo rango. Potrei sapere chi ti ha insegnato queste cose?” chiese curiosa.
“In parte il ritratto di nonna Walpurga... in parte quello del Prozio Phineas...” rispose sospirando al pensiero di quanto terribile fosse dover parlare con quell'uomo.
“E per il ballo?”
“Sofia mi ha permesso di fare pratica con lei...”
“Che cara ragazza... ma anche se tu non hai molto da imparare... lo stesso non si può dire per la tua cara consorte...” disse mentre il regolare ticchettio dei ferri si interruppe ed Hermione, per la prima volta, incrociò lo sguardo con la donna.
“Come scusi?” sbottò acida.
“Hermione...” l'ammonì Bruce ridendo sotto i baffi.
“Che c'è...” sbottò la ragazza in piena furia omicida.
“Si educata è sempre nostra zia...” la canzonò il ragazzo.
“Ok tesoro... mi scusi zia...” rispose ma nel suo tono si avvertiva chiaramente che la cosa non sarebbe finita li.
“Fa nulla...” sbuffò divertita Narcissa
“...comunque dobbiamo fare qualcosa per le tue buone maniere. Se devi diventare la signora Black, devi comportarti da Black...” disse mentre Daphne storceva il naso.
Un simile onore concesso ad una popolana mentre i suoi figli avrebbero portato il suo cognome.
Certo suo padre era felice che il loro buon nome sarebbe perdurato nei secoli ma a lei non andava giù.
“E quando vorreste fare un simile intervento?” chiese Bruce.
“Ma prima del parto...”
“Zia sapete che Hermione non può uscire di casa vero? Il medico...”
“Verrò io. Draco ha ben altro da fare che stare con una vecchia madre e mio marito è sempre così impegnato. Una distrazione sarebbe l'ideale...”
“Sapete che verranno alcune amiche di Hermione vero? Con le cui famiglie magari siete ai ferri corti e con cui io aspiro a rimanere neutrale?”
“Sono stata informata... ma due orette di buone maniere al giorno non la sfiancheranno...”
“Come desideri...” concesse il ragazzo mentre Hermione gli scoccava occhiate di fuoco.
“Per quanto riguarda invece la “messa a letto” dovrà avvenire entro e non oltre l'inizio delle lezioni.” intervenne Lucius mentre la madre ed il padre di Daphne annuivano.
“E in cosa consiste?” chiese Bruce sinceramente curioso mentre la Umbridge ed gli adulti lo guardavano con occhi divertiti.
“Credevamo che ormai lo sappessi visto che stai per diventare padre...” disse Draco sbuffando divertito.
Come Bruce riuscì a trattenersi dal dirgli di domandare a Pansy se lui lo sapesse o meno, nemmeno il vampiro lo sapeva.
“Vorrei solo sapere se c'era un cerimoniale o no...”
“Beh ci vogliono due parenti per parte, come minimo, che guardano e si assicurano che la ragazza fosse pura al momento e che controllino che il matrimonio si consumi.”
“Capisco... e quanto tempo rimangono?”
“Beh fino a quando l'imene non verrà perforato... e tu non avrai riversato, ciò che devi dentro la piccola Daphne.” rispose sua zia completamente controllata.
Furono quelle parole che fecero pensare una singola cosa a Bruce : merda.
“Ok se proprio devo... non mi opporrò... ma non voglio maschi in camera...”
“Daphne è stata cresciuta sapendo che sarebbe successo... È preparata a simili eventualità” lo interruppe il padre di Daphne.
“Forse non ci siamo spiegati...” sibilò il giovane.
“Che Daphne lo sappia non può farmi che piacere ma sono io a non volere uomini in camera a guardare mia moglie senza nulla indosso.”
“Ma come parente ci sono solo io...” protestò Narcissa capendo il punto ed ammirando tanta premura verso una sconosciuta.
Lei non era stata tanto fortunata.
“C'è Hermione che, essendo la madre di mio figlio, ormai è una parente... c'è Sofia che mi ha cresciuto e si può dire che mi ha visto nudo infinite volte. Ci sono la signora Greengrass ed Astoria... ma mettetevi nei miei panni. Io non caccio in gruppo e già avrei difficoltà sapendo che mia zia mi guarda fare certe cose. La presenza di uomini, seppur parenti, potrebbe ledere alla mia fama che faticosamente ho costruito a scuola...” disse con lo sguardo determinato.
Sentendolo parlare la donna chinò il capo e con voce piatta rispose.
“E sia... vada per Hermione, Sofia e me... per la tua parte di famiglia. Questo è il massimo che posso fare...”
“Posso accettarlo...” rispose il ragazzo felice di aver ottenuto ciò che voleva.
Lui non voleva che Draco o Lucius si rifacessero gli occhi con le grazie di colei che sarebbe diventata una delle sue donne e, se tutto andava come pianificato...
“Padre potrebbe sostituirti Astoria? So che è un tuo diritto ma mi sentirei in imbarazzo se mi vedessi in momenti così... intimi. Poi ci sarebbero ancora mia madre e mia sorella...”
Il padre di Daphne, un uomo robusto e privo di capelli, non era tipo da fare certe concessioni ma il continuo ticchettare di Bruce sull'albero genealogico di sua madre, gli fece ricordare che si trovava pur sempre in compagnia del nipote di Voldemort.
E non era mai piacevole attirare l'ira di un Serpeverde mancato imparentato con Serpeverde.
"Se per te è così importante mi sta bene... Narcissa e tua madre sono una garanzia ed è giusto che tua sorella e la futura signora Black imparino le onorate tradizioni.” rispose l'uomo sotto lo sguardo da cerbiatto della figlia mentre, seguendo l'esempio dei coniugi Malfoy, della moglie, si era alzato e si era appropinquato all'uscita
“Comunque devo dire che il colore delle pareti mette in risalto i mobili di questa casa...” concesse Narcissa.
“Un suggerimento di Hermione...” disse omettendo che nei piani superiori, ed inferiori, le modifiche erano state ben maggiori.
Fin da quando erano diventati una coppia infatti, il ragazzo aveva messo in mano alla ragazza le chiavi della ristrutturazione e le chiavi della sua volta.
“Ci vediamo domani verso le quattro. Comunica ai tuoi elfi che un servizio da te sarebbe l'ideale per le prime lezioni. Inoltre farò venire anche la mia sarta. Hermione necessita di vestiti adeguati al suo rango...”
“Riferirò...” disse salutandola come l'etichetta prevedeva mentre l'accompagnava alla porta e ritornando in salotto dove Draco e Astoria erano rimasti assieme alla nuova docente di difesa contro le arti oscure.
“Sa Signor Black...” esordì la Umbridge.
“La prego signora Umbridge. Il signor Black era mio zio... mio nonno. Alucard è più che sufficiente..” si schernì il giovane.
“Alucard allora...” concesse il consigliere del ministro.
“...dicevo alle sue deliziose consorti che è stupendo vedere come lei abbia preso la decisione giusta. Pensavo che...”
“Che avrei preso le difese di Potter?” chiese sorridendo.
“Beh pur essendo lui il fidanzato di un'amica di Hermione, e che quindi potrei doverlo ospitare per un po quest'estate... non dimentico che lui ha sempre avuto un trattamento di favore a scuola. Più di una volta si è messo in guai seri, mettendo a repentaglio l'incolumità di Hermione... poi Silente è stato un preside dalle scelte discutibili e che per poco non stava per uccidere il mio primogenito...”
“Si ho saputo... la sua furia è stata grande...” disse la donna trattenendosi ma, se ciò era sufficiente per celare la verità a degli umani... olfatto ed udito di un vampiro in salute non sono facilmente ingannabili.
E li di vampiri in salute ce n'erano tre.
“Beh... ero un po nervoso... sa noi vampiri, quando incontriamo l'anima gemella formiamo un legame diverso rispetto a quello di voi umani...”
“Vero... Eppure non ha mai usato quella forza per fini personali. Hai sconfitto un troll, hai risolto la crisi della camera dei segreti, ha eseguito un patronus completo con cui hai sconfitto un orda di dissennatori ed hai consegnato il tuo stesso padre alle forze dell'ordine... poi durante la prima e anche la seconda prova del torneo hai dimostrato abilità non comuni per un mago della tua età.”
“Beh in ognuna delle occasioni precedenti il torneo... c'era sempre Hermione in pericolo...” si giustificò il ragazzo.
Difficilmente si sarebbe mosso dal dormitorio se la sua piccolina non si fosse trovato in pericolo.
“Poi... perdoni la volgarità... ma il fatto che, per caso, quell'uomo giacque con mia madre una manciata di volte, non fa di lui mio padre... inoltre fu il professor Piton a salvarci al terzo anno. Il torneo invece lo reputo un incidente di percorso non ho messo io il nome, e mi ha portato più problemi che benefici...”
“Problemi?” chiese perplessa la docente.
“Si... la ammiratrici che anche in biblioteca mi assillavano... tempo che potevo dedicare allo studio o agli affari è stato portato via da prove di dubbio gusto... giornalisti e fotografi da respingere specialente dopo che si è scoperto che la mia Hermione era incinta al momento dell'incidente...” spiegò il ragazzo sedendosi accanto alla ragazza presa in oggetto.
“Beh allora devo pensare che non è così male diventare un vampiro... se poi ci si aggiunge la possibilità di avere più mogli legalmente...” cinguettò la donna.
“Come se non ci decapiteresti con le tue stesse mani se mai ne avessi la possibilità...” pensarono lui ed Hermione quasi all'unisono.
“Si ma spero di fermarmi qui...” rise Bruce.
“E perchè? Di solito i vampiri sono poligami anche perché il loro numero è sempre stato inferiore a quello delle vampire...”
“No signora... ma il mio interesse è avere la famiglia che il fato mi ha negato...” disse stringendo la mano ad Hermione.
“...con Daphne c'era un accordo risalente a prima che mio zio morisse... ma non ho intenzione di trasformare in vampire ogni ragazza che me lo chiede... non voglio che la comunità magica veda una minaccia in me.”
“Proposito ammirevole... se tutti i vampiri avessero anelato alla pace come lei...”
“Magari è proprio perché ho perso tutti i miei affetti che apprezzo le piccole gioie della vita.” propose il ragazzo ridendo mentre il campanello suonava.
Il preside, assieme alla vicepreside e al direttore di corvonero erano arrivati a salvarli dal dover passare altro tempo in compagnia di quell'essere abominevole.

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Salve lettori e lettrici come promesso, dato che il clima è stato mite, eccovi il classico capitolo settimanale.
È un po corto ma a mia difesa dico solo che il capitolo originale superava le ventisette pagine ed ho dovuto dividerlo per motivi di editing.
Sabato prossimo vedremo la discussione tra Albus e Alucard :)
A presto e commentate numerosi anche per criticare se volete :)
   
 
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