Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: FedericaM_    13/09/2015    0 recensioni
Tornare non è mai facile. Tornare, dopo essersi creati una vita altrove, è ancora peggio. Quando si parte c'è sempre qualcosa o qualcuno che bisogna essere lasciato indietro. Via, non devi ritornare mai più! Io sono salva solo quando ti sono lontana.
Fai ancora male, però. Il tuo ricordo brucia tuttora il petto. E se dovessi incrociare il tuo sguardo?
Non devo pensarci. Ora sono in questo treno, con un altro ragazzo accanto, e sto tornando. Ma non sto tornando da te. Guardo fuori dal finestrino con animo inquieto. Manca poco all'arrivo.
Ansia. Confusione. Verwarring.
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: Tematiche delicate, Triangolo | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Sono sorpresa, ancora non ci credo. Dopo più di tre anni, ti ho rivisto. Eri girato e stavi andando via, quindi in realtà sono riuscita a vedere ben poco; ma quel poco che basta per poter affermare che eri proprio tu. D’altronde, come potrei non riconoscerti. Nonostante la lontananza, il ricordo del tuo aspetto fisico è sempre stato vivo nella mia mente, per niente sfocato. Pensavo a te, e mi sembrava quasi di vederti sbucare da una nube di fumo, con tuoi capelli neri e ricci, il tuo fisico forte e mascolino (Per niente accentuato sotto le magliette larghe che indossi), le tue braccia piene di tatuaggi dai molteplici significati e, soprattutto, i tuoi occhi azzurri; azzurri e freddi, quasi bianchi, proprio come il ghiaccio. Quegli occhi riescono a far nascere una certa tensione nel cuore di chiunque, anche grazie al contrasto che creano con i tuoi capelli, al contrario, scuri come la pece. Ti ipnotizzano. Ma non come gli occhi di Brittany, che genera sguardi sensuali per riuscire ad indurti a fare ciò che ella desidera; tu non chiedi niente a nessuno. Semplicemente, spogli le persone con lo sguardo, e questa è una dote che pochi hanno. Cerchi di guardare in fondo all’anima, di capire come essa, in realtà, sia e cosa cela, senza bisogno di parole. Infatti, eri fermamente convinto che “le parole rovinano ogni cosa”. Dicevi che, se si potesse vivere solamente di sguardi, gli uomini sarebbero sicuramente più felici, perché le aspettative non verrebbero deluse e i rapporti non verrebbero rovinati. Tu, però, con i tuoi giudizi non sbagliavi mai. Solo una persona non sei riuscito a decifrare; e quella persona ero io. Più mi guardavi, e più eri confuso. E’ per questo motivo che ti sei avvicinato; è per questo motivo che poi, dicevi, ti sei innamorato.
E ieri eri proprio lì, nel mio stesso parco, a pochi metri di distanza. Io e Chris come abbiamo fatto a non vederti quando siamo arrivati? Eppure ci siamo anche avvicinati al laghetto, ma nelle vicinanze sembrava non esserci nessuno. Provo ad immaginare come siano andate le cose.. Probabilmente eri nascosto tra i tanti alberi in cui poi, d’altronde, sei scomparso, come un fantasma. Sei uscito dal tuo nascondiglio solo dopo esserti accertato che noi fossimo distratti. Ti sei seduto su una panchina, e c’hai osservato. Sono sicura che hai guardato più intensamente Chris di me, cercando di capire quale ragazzo in questi anni è riuscito ad impossessarsi del tuo posto nella mia vita. Il suo fascino ha colpito anche te? O, analizzandolo, hai trovato in lui qualche difetto nascosto, che noi altri non riusciamo a vedere? Dopodiché, i tuoi pensieri sono stati interrotti dal nostro incontro con Brittany. Hai origliato i nostri discorsi, forse perché, prevedendo che lei ci avrebbe chiesto di uscire, volevi sapere dove avresti potuto rivedermi. Quando poi ci siamo alzati per andare via, te ne sei andato anche tu, lentamente però, senza dare nell’occhio, senza preoccuparti di essere ‘avvistato’ da me. Anzi, al contrario, forse volevi proprio che io ti notassi. Ho la vaga sensazione che stasera non sarà una semplice uscita con un’amica d’infanzia che non vedo da molti anni.. Ho il presentimento che ci sarà qualcosa, o forse è meglio dire qualcuno, che mi sconvolgerà la serata.
Una volta tornati a casa, io e Chris ci siamo rilassati guardando la televisione e lasciandoci andare a delle effusioni sul divano. Sfortunatamente, non sono riuscita a nascondere le mie emozioni. Chris si è subito reso conto che c’era qualcosa che non andava in me. L’ha letto nel mio sguardo perso nel vuoto, troppo pensieroso. “Sei ansiosa per stasera?”, mi ha chiesto. “Un po’..”, mento. “Amore tranquilla, andrà tutto bene! Vedrai che ci divertiremo.. E se ti sentirai in imbarazzo, torneremo subito a casa inventando una qualsiasi scusa”, mi dice, baciandomi. Come al solito, devo mentire e sentirmi in colpa di fronte all’ennesima dimostrazione di bontà da parte di Chris. Dopo essersi fatta una certa ora, ci siamo divisi per iniziare a prepararci nelle rispettive stanze. Lui ha indossato una camicia bianca, in grado di far risaltare maggiormente la sua perfetta abbronzatura, e un jeans semplice, ma efficace. Io invece, dopo aver fissato l’armadio per un tempo indefinibile, ho optato per una vestitino nero semplice, a tubino. Siamo usciti di casa in perfetto orario, e in pochi minuti siamo arrivati al Pub, per niente in ritardo. Il British Pub non è cambiato in questi anni. Dalle vetrate d’ingresso, riusciamo a scorgere al suo interno Brittany seduta ad un lungo tavolo (Il più lungo della sala) con altre sei persone. Stasera è particolarmente bella, poichè ha un vestito rosso molto aderente che fascia in maniera perfetta il fisico invidiabile che ha. Rimaniamo a fissare la tavolata per un po’, fino a quando Brittany ci vede e inizia a muoversi freneticamente per indurci ad entrare. Io e Chris, ridendo, apriamo la porta, camminando mano nella mano. Riconosco gli altri commensali: sono tutti gli amici del gruppo con cui, sin da piccola, ero solita uscire in giro per il paese. Ci sono Mark, Penny e Carl con i rispettivi partner.. Questa sì che è una bella sorpresa! Scambio abbracci e parole con tutti, e Chris si presenta ad ognuno di loro. Una volta seduti, Brittany, al contrario, si alza e dice: “Amici, dopo tutti questi anni abbiamo di nuovo la nostra cara Elisabeth qui tra noi, proprio come ai vecchi tempi! Mi sembra scontato dire che dobbiamo darle il nostro migliore ‘bentornata’… E il migliore ‘benvenuto’ a Chris. Cameriere!”, urla. Immediatamente un cameriere dal camice bianco viene al nostro tavolo. “Porti tre Bjorn ad ognuno di noi, per favore”. Il cameriere annota la richiesta sul suo taccuino, e aggiunge: “Qualcos’altro?”. “Iniziamo con un antipasto della casa, e successivamente una bella pizza margherita per tutti”, ordina Brittany. La pizza margherita è la specialità del Pub, poiché i cuochi sono italiani e sanno bene come cucinarla. Un altro cameriere ci porta velocemente le tre bottiglie di Bjorn, e, dopo aver fatto un brindisi in mio onore, iniziamo a bere. “Che c’è Eli, non ce la fai?”, dice Brittany per stuzzicarmi. “Non proprio.. Sono un po’ fuori allenamento. Non credo riuscirò a restare tanto sobria con tre di queste!”, le dico, ridendo e facendole l’occhiolino. Un tempo, bere tre birre in una sola serata non mi faceva effetto. Ora non ne sono più abituata. Io e Chris a Breston, quando usciamo con gli amici, beviamo soprattutto vini prestigiosi e costosi, senza mai esagerare. Ci è concesso un solo bicchiere di vetro da tenere in mano per tutta la serata e da gustare lentamente. Chris però non ne fa una piega, e beve la birra come se fosse acqua. Ero preoccupata all'idea di venire qui con lui perchè, essendo abituato a ristoranti che vantano un menù molto raffinato, temevo che qui si potesse sentire fuori luogo. Ma come sempre, mi ha sorpreso. Dopo un pò arriva anche il nostro ricco antipasto, composto da un grande piatto con all’interno crocchè, patatine fritte e salumi vari. Mentre iniziamo a mangiare, io e Chris veniamo riempiti di domande. All’inizio erano rivolte principalmente a me, in seguito però l’attenzione dei commensali si è spostata su di lui. D’altronde Chris, essendo un totale sconosciuto per loro, ha molte più cose da raccontare. Tutti pendono dalle sue labbra, come di consueto. Al contrario di me, riesce a sentirsi a suo agio anche quando sa che ci sono così tante persone che hanno gli occhi puntati su di lui. Mentre sta iniziando a parlare di quando ha partecipato al torneo mondiale di Kung Fu a Hong Kong, ne approfitto per andare in bagno. Ho finito già le mie tre birre, e mi gira altamente la testa. Mi alzo, chiedendo scusa, e mi avvio al bagno. Brittany si è subito preoccupata, chiedendomi se avessi bisogno del suo aiuto, ma l’ho rassicurata dicendole che stavo bene e che volevo solo risistemare il rossetto. Entro all’interno della toilet femminile lasciando addirittura la porta aperta e mi guardo immediatamente allo specchio. Ho sempre una faccia così pallida? Mi sciacquo il viso con acqua fredda, devo riprendere un po’ di senno. Resto immobile a contemplare l’acqua fluire nel lavandino per non so quanto tempo. Quando mi riprendo, alzo lo sguardo. Ti vedo, appoggiato alla porta, con gli occhi color ghiaccio fissi su di me.
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: FedericaM_