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Autore: OnewsmileislikeaSun    13/09/2015    0 recensioni
Mark era americano a tutti gli effetti, nato e cresciuto a Los Angeles con la sua famiglia, ma ormai erano passati anni da quando egli si era trasferito a Seoul per coronare il suo sogno, difatti ora faceva parte di uno dei gruppi 'del momento'; i Got7.
Anche se il ragazzo era quasi sempre circondato da persone, compresa quella che amava, la mancanza dei suoi parenti e della sua città natale si faceva sentire troppo, talmente tanto che almeno due volte l'anno doveva salire su di un aereo e tornare a casa, come quella volta;
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mark era americano a tutti gli effetti, nato e cresciuto a Los Angeles con la sua famiglia, ma ormai erano passati anni da quando egli si era trasferito a Seoul per coronare il suo sogno, difatti ora faceva parte di uno dei gruppi 'del momento'; i Got7.
Anche se il ragazzo era quasi sempre circondato da persone, compresa quella che amava, la mancanza dei suoi parenti e della sua città natale si faceva sentire troppo, talmente tanto che almeno due volte l'anno doveva salire su di un aereo e tornare a casa, come quella volta;

Dopo aver finito le promozioni del loro ultimo comeback Mark aveva chiesto un permesso speciale per tornare, anche se solo per un paio di giorni dalla sua famiglia, e visto che il loro ultimo singolo era stato una bomba il loro capo aveva acconsentito, e come sempre il ragazzo aveva deciso di trascinare, nella sua avventura il suo fidanzato, ormai storico, Jackson.
Subito dopo aver avuto il permesso si era fiondato ad accendere il suo laptop affinché potesse prenotare i biglietti, sia d'andata che ritorno per sé e per il fidanzato, sarebbero dovuti partire il giorno dopo, tanta era la voglia di partire e di staccare un po' la spina che Mark non aveva voluto perdere del tempo inutile e prezioso.
Quel giorno stilò meticolosamente una lista di cose che si sarebbe dovuto portar dietro, sapeva di non poter portare troppa roba ma aveva sempre paura di dimenticar qualcosa, intimò  Jackson  di fare lo stesso a suon di schiaffi sul sedere, e dopo svariate lamentele ed imprecazioni si ritrovò a chiudere il suo trolley, completamente nero, con tutta la forza che avesse aiutato dalle braccia pompate del fidanzato. Alla fine non aveva resistito e aveva riempito la sua valigia completamente di vestiti ed effetti personali, più vari regali che aveva preso per la famiglia.
Quella sera stessa, ancorato completamente al corpo del fidanzato, si addormentò con la consapevolezza che entro un giorno avrebbe potuto rivedere e riabbracciare tutti i parenti, comprese le nipotine che chiedevano sempre di lui, a volte si sentiva in colpa, sentiva che non le stesse vivendo appieno e che non gli stesse dando tutto l'amore che meritavano.
Il giorno dopo si svegliò di buon'ora troppo ansioso di partire, si gettò, quindi, subito sotto l'acqua gelata della doccia, così da svegliarsi più velocemente, ed una volta finita la doccia si asciugò superficialmente andando  a buttare giù dal letto il suo fidanzato che si rigirava tra le lenzuola alla ricerca del suo corpo, intimandogli, poco delicatamente di muoversi, quasi lo prendeva di peso e lo buttava nella doccia lui stesso.
Mark essendo un maniaco della puntualità odiava fare tardi difatti sballottava la propria valigia di qua e di là nell'intento di entrare nell'ascensore sano e salvo, mentre Jackson imprecava fra i denti affermmando che il suo ragazzo fosse troppo nervoso e che lui non aveva neanche fatto colazione.
Fortunatamente, per i nervi di Mark messi a dura prova dal traffico che caratterizzava le strade di Seoul, e da Jackson che non finiva di lamentarsi, arrivarono all'aeroporto in tempo, tuttavia si costrinse, e costrinse, la sua dolce metà a correre attraverso tutto quel mare di persone, urlando a destra e manca scuse, finendo più volte nell'inciapare e quasi cadere.
Inutile dire che si sedettero nella loro, più o meno, comoda poltrona dell'aereo con dieci minuti buoni d'anticipo, il ragazzo poteva finalmente calmarsi e magari schiacciare un pisolino mentre sorridente pensava che fra meno di 15 ore avrebbe rivisto la sua città amata.
Così non fu, il sonno di Mark veniva continuamente interrotto dal chiacchiericcio continuo di Jackson, che sembrava essersi svegliato completamente, e che aveva deciso di fargliela pagare visto che quella mattina non lo aveva svegliato nei migliori dei modi, difatti Jackson era abituato ad essere svegliato da un bacio del suo fidanzato, neanche fosse la Bella Addormentata in persona, e visto che quella mattina Mark aveva ben altri pensieri per la testa il bacio non ci era stato, cosa che aveva indispettito, molto, troppo, il più piccolo.
Mark che aveva preso a sbuffare aveva deciso di mettere a tacere il più piccolo, lo adorava per carità e molto spesso era ben disposto ad ascoltarlo, ma qui si parlava di un volo di 15 ore filate e sicuramente non lo avrebbe sopportato ancora per molto; prende quindi il viso del fidanzato fra le mani girandolo verso il proprio, lo guarda quasi con prepotenza negli occhi ringhiando appena, e alla fine, per la gioia del più piccolo, attacca le proprie labbra alle sue dando vita ad un bacio dolce e lento.
I ragazzi avevano completamente rimosso di essere in un luogo pubblico difatti continuavano a baciarsi nonostante fossero passati ormai alcuni minuti da quando avevano attaccato le loro labbra,  è il buon senso di Mark, ripescato chissà da quale parte della sua mente a farlo staccare dalle labbra del suo fidanzato con uno schiocco, ritorna quindi con un sospiro dritto sulla sua sedia come se non fosse successo niente, mentre poteva chiaramente sentire Jackson sghignazzare contento e soddisfatto.
Passarono le prime ore del volo a chiacchierare amabilmente, come una vera coppietta tenendosi per mano, ormai il sonno di Mark era cessato, ma col passare delle ore esso era tornato ancora più insistente di prima, difatti gli occhi del ragazzo facevano fatica a rimanere aperte e con il chiacchiericcio di Jackson nelle orecchie scivola nel sonno con la testa posata dolcemente sulla sua spalla mentre continuava a stringere la sua mano.
Il ragazzo dormiva felice e senza pensieri consapevole che avrebbe passato un fine settimana stupendo con le persone che amava, sapeva che non avrebbe dovuto nascondersi, i suoi genitori sapevano ormai da tempo della sua relazione con il compagno, e questa era una delle tante ragioni per cui amava tornare a casa, fra le loro braccia.

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BOOM BABY!

Ho sempre desirato dirlo, non chiedetemi il perchè, Kuzko è il mio mito.
Questa piccola one-shot è per tutte quelle persone, come me, che credono che la Markson sia reale,
e che sclera su questa coppietta 24h ore su 24 o quasi.
E' la prima fic che scrivo sui miei amati Got7, e quest'oggi mi è venuta l'espirazione aiutandomi
con una piccola role che ho scritto qualche giorno fa.
Dunque, spero che che vi piaccia come piace a me, più o meno ahaha.
Se volete lasciare una piccola recensione fate pure eh, l'accetto più che volentieri,
e se volete passare a leggere anche gli altri miei scritti mi farebbe tanto piacere.
Alla prossima! ☆


   
 
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