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Autore: Virgola4869    13/09/2015    7 recensioni
Aoko è disposta a far tutto pur di catturare Kid, anche a diventare una ladra.
Con l'aiuto della ex ladra parigina riuscirà nel suo intento?
Kaito si trova ad affrontare una volta per tutte l'organizzazione, che ha acquisito un nuovo membro.
Intanto nella vita di tutti i giorni la normale quotidianità di Saguru, Akako, Kaito e Aoko viene sconvolta da un nuovo arrivo...
Kaito e Aoko riusciranno finalmente a capire ciò che provano?
Questa è la storia di Kaito Kid e la Phantom Lady!
Genere: Azione, Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akako Koizumi, Altro Personaggio, Aoko Nakamori, Kaito Kuroba/Kaito Kid, Saguru Hakuba
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 6

Il passato che riaffiora

 

Lunedì 9 Marzo

In classe erano tutti presenti.
Akako stava in disparte e studiava come non aveva mai fatto ogni singolo movimento dei compagni e in particolare del fratello. Non poteva ancora crederci, eppure era tutto vero. L'unico ragazzo che non riusciva ad ammaliare con la sua magia era il suo gemello! Probabilmente perché anche lui aveva un po' di magia rossa nelle vene, anche se non sarebbe mai diventato uno stregone al 100%.

Vicino a Kaito c'era quell'insopportabile di Rosannah. Mora con gli occhi azzurri, una combinazione molto appariscente. Eppure era troppo perfetta, come se fosse stata programmata al computer.

Il bello era che mentre si lanciavano occhiate sdolcinate non si accorgevano della furia che avevano vicino: Aoko.

Se prima considerava quella ragazza una rivale ora le faceva tenerezza. Sarebbe stata una cognata di certo migliore di quell'altra! Si vedeva fosse gelosa, ma lei tentava di nasconderlo conversando con Hakuba che era appena tornato dall'Inghilterra.

Anche quel ragazzo era strano. Gli altri le cadevano ai piedi, ma non erano veramente innamorati, mentre lui si comportava in un modo molto diverso... Peccato la sua ossessione per catturare Kaito Kid, infatti già si immaginava la conversazione che stava intraprendendo con Aoko, peccato la ragazza non gli prestasse neanche un po' di attenzione. Forse il biondino era il ragazzo più interessante che le fosse capitato sotto mano...

La professoressa Konno arrivò come una furia, ma non era sola...

- Studenti, seduti! Vi presento un nuovo compagno: Ryu Ufarei!

Il ragazzo che arrivò lasciò a bocca aperta tutte le ragazze: aveva la carnagione chiara, gli occhi verdi, i capelli biondi e un fisico molto slanciato. Nella classe si levò un generale “Wow”.

Il ragazzo salutò tutti, ma i suoi occhi andarono subito a cercare qualcosa... o meglio dire qualcuno.

Quel qualcuno a sua volta era rimasto ammaliato e stava provocando l'immediata gelosia del vicino di banco.

“ Ben ti sta Kaito!” pensò Akako quando Ryu si sedette vicino ad Aoko.
 


 

“ È tutto il giorno che le sta appiccicato, ma chi si crede di essere?”

Kaito spezzò in due una matita. Quel Ryu gli stava proprio antipatico. Rosannah si accorse del comportamento del fidanzato e gli mise il broncio.

- Non mi dire che sei geloso... di lei?

Kaito fu infastidito dalla nota arrogante e sprezzante che la sua compagna aveva usato. Nessuno poteva usare quel tono parlando di Aoko! Replicò con tono molto seccato.

- No, che dici, solo che credo che quello sia uno dei soliti galletti senza cervello!

Rosannah si infuriò a quella risposta a tono e una volta che la campanella suonò schizzò fuori dalla classe.

- Allora vieni da Gunma, deve essere un posto bellissimo!- disse dolcemente Aoko.

Ma che razza di tono usava la sua amica d'infanzia con quel biondino? Non poteva essere realmente attratta da lui... giusto?

- Il posto era bello, ma mai quanto te...

E no! Così non andava affatto! Perché lei non replicava, perché non lo rincorreva con lo spazzolone? Come poteva il più bello della scuola essere attratto da Aoko?

- Forse perché è una ragazza carina, non credi?

A Kaito venne un infarto quando si trovò a pochi centimetri da lui Akako con uno sguardo che non diceva niente di buono.

- M-ma t-tu c-cosa...

- Siamo gemelli, gemelli...magici! Possiamo comunicare telepaticamente è questo il bello, non te ne eri mai accorto?

- Mi stai prendendo in giro?

- Si!- la ragazza si scostò una cicca di capelli da davanti e lo fissò dritto negli occhi- Sei geloso Kaito e molto per giunta!

Quanto odiava la risata con cui finiva ogni frase!

Lui non era geloso di Aoko! Perché glielo dicevano tutti?
 


 

Saguru era appoggiato al cancello della scuola e aspettava che la giovane ladra lasciasse la classe per dirigersi all'uscita. Sfortunatamente Aoko era passata velocemente accanto a lui senza accorgersene e si era diretta velocemente a casa. Il ragazzo si stufò di aspettare e decise di andare a prendere un boccone nel bar accanto alla scuola.

- Se aspetti Nakamori se né andata da un pezzo.

Quel tono atono, che faceva venire i brividi, non c'era dubbio, la sua interlocutrice era Akako. Come previsto il ragazzo si girò e se la trovò davanti.

- Akako-san, ti serve qualcosa?

- Chiamami soltanto Akako, comunque sì, mi dovresti aiutare.

Il ragazzo non ebbe tempo di obiettare che la ragazza lo trascinò verso la fermata dell'autobus più vicina.
 


 

- Chikage-san, sono venuta come mi aveva chiesto!

La ragazza chiuse la porta dietro di lei e si avviò verso il soggiorno. Lì trovò la donna intenta a fare un trucco con le carte. Come sempre era vestita elegantemente, indossava un top bianco e una gonna a strisce rosa e bianche, a completare il tutto era un cerchietto fucsia che la rendeva molto giovanile. Prese un sospiro e assunse un tono molto serio.

- Signora Chikage vorrei delle risposte!

La donna le sorrise e le fece “no” con il dito.

- Ogni cosa a suo tempo cara...

Aoko diede un pugno al muro e si accasciò a terra.

- Sono stanca di non sapere quello che mi succede intorno! Sono stanca che le persone a me più care tengono dei segreti! E sono stanca di avere paura di essere ricattata da un momento all'altro! Lei non può capire come io mi sento...

Aoko era scoppiata. Per giorni si era tenuta tutto dentro ed aveva cercato di non apparire fragile, ma la vera Aoko non era così! La vera lei era dolce e debole.

Chikage si abbassò alla sua altezza e le diete una pacca sulla testa.

- Io ti capisco. Capisco quello che provi, capisco i tuoi timori, anche io da giovane li ho provati. Ho conosciuto sulla mia stessa pelle la paura di essere arrestata e ho anch'io subito le pene dell'inferno per essermi innamorata di un Kuroba- Aoko alzò la testa e vide che la donna aveva gli occhi lucidi e la voce spezzata, però non piangeva- Ma ti dico di essere forte! Se hai detto a Keiko il tuo segreto l'hai fatto perché è la tua migliore amica, se l'hai detto a Saguru l'hai fatto perché speravi ti aiutasse. Ma non dirlo a Kaito o sarebbe il più grande errore della tua vita.- Aoko scoppiò a piangere e la donna la abbracciò e la coccolò come solo una mamma sapeva fare- Fidati di me, lasciati aiutare e tutto andrà per il meglio. Io sono dalla tua parte e ti aiuterò nei furti e farò di tutto purché tu e Kid non veniate presi. Ma tu promettimi, promettimi che non vedrai più Kid come un ladro che fa di tutto per prendere in giro tuo padre.

- C-Chikage.... i-io....- Aoko prese un sospiro e smise di piangere, finalmente aveva il coraggio di dirlo.- Grazie Chikage, io ho capito che tu eri la vecchia Phantom Lady e sono felice di avere il tuo appoggio, ma il mio scopo è pur sempre quello di scoprire l'identità di Kid e consegnarlo alla polizia!

La donna sorrise e si rialzò.

- Certo, lo immaginavo, ma io ti aiuterò lo stesso e adesso vieni che ho una cosa da mostrarti.
 


 

- Si può sapere dove stiamo andando?

Saguru e Akako erano su un autobus da più di mezz'ora. Fortunatamente quella linea non era particolarmente affollata perché portava fuori città.

- La prossima fermata è la nostra.

Appena il pullman si fermò i due ragazzi scesero e si trovarono ai piedi di una collina boscosa. La ragazza fece segno all'amico di seguirla e così entrambi si addentrarono nella foresta.

- È la prima volta che invito qualcuno a casa mia, tanto presto mi trasferirò.

- La tua casa è in un bosco?

La ragazza non rispose e velocizzò il passo. Saguru tentava di schivare gli insetti, per uno di città come lui stare nella natura era impossibile! Dopo qualche minuto di cammino si fermarono davanti una grande roccia.

- Aspettami qui, quando ritornerò con delle valigie dovrai aiutarmi a trasportarle fino alla fermata, ok?
 


 

Aoko trovò il cd che la donna le aveva chiesto di prendere e lo portò in salotto. Era evidentemente vecchio e sopra vi era scritto “PL 01”. Inserì il dvd nel lettore e questo partì...

“ Un lettore cd? Non mi ero mai accorta che Kaito avesse un lettore cd!” pensò Aoko guardando l'oggetto stranita, poi si sedette sul divano.

Sullo schermo apparve un'immagine, precisamente una ragazza coi capelli viola ( identica ad Akako secondo Aoko) che si metteva una parrucca e una tuta. Quel costume era...

- Aoko, questo è il video del primo furto della Phantom Lady.
 


 

Akako non tornava e Saguru stava lì ad aspettarla da quasi un quarto d'ora. L'unica cosa che aveva capito era che l'aveva portato con lui per fargli fare il facchino perché si doveva trasferire dalla “Baita di Biancaneve” per andare in una casa in città.

Finalmente la ragazza, che nel frattempo si era fatta una coda, comparve con due grandi valigie.

- Ce la potevi fare anche da sola!

Akako abbassò lo sguardo e sorrise, poi senza fiatare gli diede una delle due valigie e si avviò verso l'uscita del bosco.

- Ho capito, tu mi stai usando, proprio come usi tutti i ragazzi che ti girano intorno! Ti servo solo per non farti faticare, ma anche tu hai le braccia!- le urlò lui lasciando cadere la valigia per terra.

- No, questo non è affatto vero!

La ragazza si girò e lui notò che aveva gli occhi lucidi.

- Io non ti sto usando! Volevo solo... un po' di compagnia...

Lo disse come se fosse una cosa di cui vergognarsi, come se fosse una cosa brutta.

La strega si ridestò presto da quell'attimo di debolezza e prese anche l'altra valigia e si avviò da sola verso la fine della foresta.

Saguru capì solo allora quello che provava: lui si era innamorato di quella ragazza fredda, insensibile e forte, ma che in realtà era solo sola e debole e in cerca di qualcuno che le desse affetto. Lui ci sarebbe stato per lei d'ora in poi, sia come facchino, sia come amico, sia come qualcosa di più.
 


 

La ragazza parcheggiò la Ducati davanti la stazione di polizia. Doveva essere successo qualcosa perché tutti i poliziotti erano rientrati in fretta e furia. Con un binocolo osservò dentro la stanza dell'ispettore. Aveva un biglietto in mano, era inconfondibile.

Vorrà dire che grazie a Lupin avrò Zazà fuori dai piedi”

Chikage prese il suo biglietto, il suo primo biglietto. Faceva una strana sensazione sapere di essere al bordo di un precipizio e volersi buttare di spontanea volontà, eppure lei era nata libera e tutto quello che faceva lo faceva per se stessa e di testa propria. Doveva lanciare quel biglietto in questura e lasciare la sua vita da normale liceale una volta per tutte.

Con uno sforzo, più morale che fisico, ruppe i vetri della finestra con un sasso e ci lanciò dentro quel minuscolo pezzo di carta che sarebbe stato l'inizio di tutti i problemi.

A riceverlo non fu l'ispettore Zenigata, ma l'agente Hakuba, da poco trasferitosi a Parigi e di origine Giapponese. Sarebbe stato il degno avversario della ladra franco-nipponica.

All'inizio la notizia non fu di scalpore, poiché sovrastata dai furti di Lupin, di conseguenza diedero il compito solo a pochi agenti di controllare il quadro che la nuova ladra avrebbe rubato. Non era un dipinto molto famoso, ma se venduto all'estero avrebbe avuto molto valore.

Chikage si travestì: decise che il bordò e il rosso scarlatto sarebbero stati i suoi colori, quindi indossò una tuta di quelle tonalità, poi aggiunse al travestimento una parrucca, poiché era una delle poche ad avere i capelli viola in città quindi sarebbe stato troppo semplice rintracciarla. Si guardò allo specchio e non sembrò soddisfatta. Mancava qualcosa...

Intanto l'agente Hakuba aveva fatto bloccare tutte le entrate della stanza dove era esposto il quadro e stava aspettando ansiosamente l'arrivo della nuova ladra. Tutto ad un tratto uscì del fumo da una grata del condotto dell'aria e da questa sbucò fuori una figura. L'agente prese la torcia e lo spettacolo che gli si pose davanti fu sbalorditivo: la ladra aveva già afferrato il quadro e per nascondere la sua identità aveva usato delle bende. Dei poliziotti cercarono di arrestarla e recuperare il quadro, ma lei dal nulla fece apparire un'ascia e mozzò loro le mani.

Fiumi di sangue scorrevano sul pavimento e gli agenti urlavano di dolore. La ladra sorrise beffarda e si rivolse ad Hakuba, uno dei pochi agenti a cui non era stato fatto niente.

- Vous ne devez pas sous-estimer moi! À partir de maintenant je vais disparaître dans la nuit comme une femme fantôme parce que je suis la Phantom Lady! (Non dovete sottovalutarmi! A partire da adesso sparirò nella notte come una ragazza fantasma, perché sono la Phantom Lady!)

 


 

- Mamma sono tornato, Akako sta per venire,ti dispiace se...

Kaito si fermò sulla soglia della porta del salotto. Sbagliava o quella sul divano era Aoko? Cosa ci faceva in casa sua?

- Ah, Kaito, Aoko era giusto venuta per dirti che non le serve più che stai in coppia con lei nelle ricerche, perché ha trovato un nuovo compagno.

Sua madre senza saperlo ( o forse sì, dato che era una strega ) si era inventata la bugia peggiore al mondo e aveva combinato un gran pasticcio.

A Kaito, infatti, uscì il fumo dalle orecchie associando il nuovo compagno al biondino che era arrivato oggi in classe. Allora Aoko preferiva quel Ryu a lui? Che cosa aveva lui che non andava, d'altronde era il ragazzo più carino della scuola, tanto che anche Rosannah si era innamorata di lui! Aoko aveva l'onore di stare accanto a lui e non lo apprezzava?

Stava per dirgliene quattro, quando la sua attenzione finì sul televisore. Era fermo sull'immagine di un'ascia sporca di sangue. E poi...

-Da quando in qua abbiamo un lettore cd?

Chikage sbiancò. Suo figlio rischiava di far scoprire ad Aoko che razza di famiglia era la loro e non era questo il momento!

- Ciao a tutti, sono qui!

Tutti si voltarono verso dove proveniva la voce. Fortunatamente Akako aveva salvato la situazione. Aoko si alzò e sbatté contro la spalla del migliore amico, poi si diresse verso l'uscita senza dire una parola. Era troppo sconvolta da quello che la donna le aveva mostrato e l'unico a non capirlo era Kaito.

- Che aura negativa, se è questa l'accoglienza ritorno nella mia vecchia casa.

Akako era sarcastica come sempre, ma sapeva benissimo perché la sua “cognata preferita” avesse quel comportamento.
 


 

- Benvenuto nel club fai di testa tua e non seguire gli ordini!

L'ironia di quella donna non finiva mai.

- Sì, sì, tanto sappiamo entrambi la verità e scommetto che tu non vuoi che si scopra.

Il ragazzo era molto astuto, forse anche troppo.

 

La donna stava nel letto e con il computer stava giocando una partita a dama.

“ Sono rimaste solo tre pedine bianche fra l'esercito di neri, ma solo 3 scuri sono temibili.” era lei ad avere in mano il gioco, ma non sapeva ancora dire con certezza chi avrebbe vinto la partita “ È tutto nelle mani di quella pedina grigia, solo lei può decidere se vincerà l'oscurità o la luce.”


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Nota d'autrice: 
Scommetto che Ryu vi sta già antipatico XD
Ma non ha fatto niente di male!
Anzi, ha fatto litigare Rosannah e Kaito! Povera Rosannah... *schiva i colpi dell'ascia di Chikage* 
Ho scritto questo più o meno flashback perché mi sono sempre chiesta perchè Chikage avesse cominciato a rubare...
Grazie a tutti per continuare a leggere la mia storia, che credo durerà ancora moooooolto perché ci sono ancora molte verità da scoprire!
Au revoir
Virginiella

   
 
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