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Autore: Persefone3    13/09/2015    7 recensioni
Maine. Storybrooke sembra una pacata e tranquilla cittadina di provincia, quando non è al centro di qualche crisi fiabesca. Stavolta, però, qualcosa la scuote fin dentro le sue fondamenta e tutto quello che crediamo di sapere sulle favole viene messo in discussione. Si tratta di un qualcosa che porta Hook a volersi allontanare e a lasciarsi tutto alle spalle. Ma lui non è più lo stesso pirata di un tempo e la mancanza di quello che aveva in città lo porta a tornare indietro. Il punto è che la città che il capitano trova al suo ritorno non è la stessa che aveva lasciato lasciato otto settimane prima.
Genere: Angst, Avventura, Dark | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Emma Swan, Henry Mills, Killian Jones/Capitan Uncino, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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       XXIII. It’s You, Emma.
 
- Ma dove sono finiti Hook e Barian? – chiese Henry impaziente.
- Non ne ho la più pallida idea – rispose David nervoso.

E come se fosse mosso da una strana forza interiore, il ragazzo cominciò a correre nella direzione che avevano preso i due uomini. Gli altri furono subito dietro di lui.

- Henry – gridò Regina – non fare sciocchezze, fermati! Magari sono finiti in una trappola e ci stiamo andando dritti anche noi!

Henry si fermò di colpo nel mezzo della radura e si voltò verso di loro.

- È successo qualcosa, ne sono sicuro! Hook non avrebbe mai mancato l’appuntamento se non per un motivo validissimo: o l’hanno preso, o ha scoperto dove tengono Emma. In entrambe i casi ha bisogno di aiuto e io non rimarrò certo qui con le mani in mano! È della famiglia e non si lascia indietro.

Non ci fu bisogno di aggiungere altro. Ripresero tutti a correre in cerca di una pista da seguire.
 
Quando Barian lo condusse in prossimità delle tende, Hook cercò di dirigersi immediatamente in quella dove era rinchiusa Emma.

- Con calma pirata. Prima dobbiamo andare da un’altra parte.

Arrivarono davanti alla tenda di Rumple. Cedric era fuori e stava impartendo degli ordini.

- Barin, era ora – disse osservando il prigioniero.
- Annunciaci – rispose l’uomo.

Cedric sparì dietro la tenda e ne ricomparve poco dopo facendo loro segno di entrare.

- Ma guarda – disse Rumple – pare proprio che qualcuno sia riuscito nel suo piano.
- Rumple – disse Barian chinando la testa – come promesso vi ho portato il pirata.

Barian lanciò uno sguardo di sfida verso Nottingham, cosa che non sfuggì a Hook: evidentemente tra quei due c’era dell’astio. Poteva giocare a suo favore.

- Ho subito capito che eri un mediocre – disse Hook a Barian – e di certo non potevi altro che essere in combutta con questi due. Era ovvio che il tuo astio verso Emma derivasse da altro. Se Chuck ha osato farle qualcosa … io …
- Tu cosa capitano? – intervenne Nottingham avvicinandosi – la tua Emma non è poi la santarellina che credi, anzi …

A quelle parole Hook fece uno sgambetto allo sceriffo mandandolo a gambe all’aria. Fu poi prontamente immobilizzato da Barian.

- Tu il nome di Emma non sei nemmeno degno di pronunciarlo, verme schifoso!

Nottingham si rialzò velocemente e tornò a farsi sotto.

- È stato piuttosto piacevole farle compagnia, mentre tu ti struggevi per i sette mari.

Hook tentò nuovamente di avventarsi su di lui, ma Barian strinse ancora di più la presa su di lui.

- Tra poco la tua insolenza morirà con te, pirata – disse Barian deciso.
- E a te cosa ha promesso il coccodrillo? – replicò Hook al suo aguzzino.
- Sono stanco di essere dalla parte dei perdenti. Per una volta voglio sapere anche io che sapore ha la vittoria.
- Non credo ci riuscirai mai, dato il tuo scarso giudizio.

Hook puntò i suoi occhi rabbiosi su Rumple.

- Abbiamo molti trascorsi noi due – proseguì il pirata – non crederai davvero che mi arrenda. Morirò combattendo prima di permetterti di fare del male ad Emma.
- La morte per il momento può aspettare. Che ne dici se prima di lasciare questo mondo ti offrissi un posto in prima fila per vederla soffrire davvero? Vedere il dolore nei suoi occhi mentre ti torturerò senza pietà e ti farò finalmente pagare per tutto quello che mi hai fatto? Poi solo allora ti ucciderò.
- È la madre di tuo nipote! Non puoi farle questo!
- Nipote? Io non ho un nipote, mai avuto uno. Di cosa diavoli parli?

Hook sgranò gli occhi: evidentemente Rumple aveva preso una pozione di memoria o aveva modificato i suoi ricordi per portare a termine la sua vendetta. Questo spiegava la mancanza di Belle e i mancati ricordi su Henry. Aveva rinunciato ai suoi affetti per la sua sete di potere.

- E così alla fine la povera Belle, ha scoperto esattamente con chi era sposata. A differenza mia, tu non sei cambiato di una sola virgola!
- Puoi sbraitare quanto vuoi, ma questo non cambia i fatti: raggiungi la tua bella e goditi le ultime ore con lei, pirata. Separarvi dopo sarà una tortura ancora più dolorosa. E io non vedo l’ora di gustarmela.
 
Le mani di Emma erano ormai piene di abrasioni. Aveva cercato in tutti i modi di sciogliere quella dannata corda, inutilmente. Aveva libertà di movimento nella tenda ma era sorvegliata da quattro sentinelle: una all’ingresso e tre che facevano la ronda tutto intorno. Improvvisamente qualcuno entrò mentre altre due figure erano in attesa fuori.
 
- Passerotto mio – disse Nottingham avvicinandosi – cosa è successo alle tue povere mani?
- Non mi toccare!
- Presto smetterai di essere così furastica. Io mi preoccupo per te e tu mi ripaghi così. Comunque guarda chi ti ha portato Chuck per farti compagnia.
 
Lo sceriffo fece cenno alle figure di fare il loro ingresso. Chuck, dopo aver tolto l’uncino ad Hook, stava entrando con l’uomo legato. Lo spinse entro verso Emma. L’uomo si parò immediatamente davanti a lei. Emma si appoggiò alla sua schiena, cercando di trattenerlo vicino a lei.
 
- Ma che bel quadretto siete. Ditevi tutto piccioncini perché non vedrete il sole di mezzogiorno domani.
 
Dopo che i due uomini furono usciti, Emma si gettò su di lui con le lacrime agli occhi.
 
- Mi dispiace, mi dispiace per tutto – disse Emma piangendo – Henry sta bene? Non ho potuto impedire che gli facessero del male.
- Sta bene, tesoro stai tranquilla ed è al sicuro.
- È stato Chuck a fare irruzione nella capanna.
- Lo so, Henry l’ha riconosciuto per via della voglia che ha sul braccio. E Barian ha fatto da diversivo. Anche lui è coinvolto.
- Cosa vuoi dire?
 
Hook le raccontò tutto quello che era successo da quando era tornato alla capanna.
 
- Quando non ci vedranno tornare, cominceranno a cercarci, sicuramente.
- Vi ho messi in pericolo! Non dovevi venire a cercarmi! Se vi succedesse qualcosa non me lo perdonerei mai!
- Non potevo correre il rischio di perdere il mio lieto fine, non ora che l’ho trovato – disse lui guardandola dolcemente.
- Se hai così paura di perderlo, vuol dire che l’hai trovato. Qual è? – disse Emma abbassando gli occhi.
- Non l’hai ancora capito, Emma? Sei tu.
 
Quella dichiarazione lasciò Emma senza fiato: era la prima volta che qualcuno palesava per lei un sentimento così profondo ed intenso. Sentì le parole venirle meno, come se pronunciare quello che anche lei provava avrebbe reso tutto troppo vero, rovinando tutto.
Fu un rumore improvviso alle loro spalle a toglierla dall’impasse. Si girarono entrambi prima di vedere una delle sentinelle sparire dietro un cespuglio.
Henry e gli altri giunsero al punto in cui Hook aveva trovato il ciondolo lasciato da Emma. Fu il ragazzo ad individuare il segno lasciato dall’uncino del pirata in caso fosse successo qualcosa. Era una piccola freccia ed indicava la direzione da prendere.
 
- Questo è senz’altro opera di Killian, sapeva che stava facendo tardi e che saremmo venuti a cercarlo.
- Henry non possiamo esserne sicuri – disse Robin.
- Tocca il solco, è ancora bagnato da resina liquida, vuol dire che è stato fatto da poco.
- Accidenti Henry – disse Snow soddisfatta – stai diventando un ottimo osservatore.
- È che ho dei bravi maestri e io mi applico.
 
Ripartirono immediatamente e dopo poco giunsero in prossimità di un accampamento. Rimasero nascosti nel fogliame per cercare di capire se fosse il luogo giusto.
David e Robin stavano facendo un giro di ricognizione, quando si accorsero delle tende. Si avvicinarono e scorsero le figure di Rumple e Nottingham: erano sicuramente nel posto giusto. Notarono immediatamente una tendo sorvegliata da quattro sentinelle, tra cui Chuck proprio all’ingresso. Quella doveva essere la tenda in cui sicuramente c’era Emma e forse, se avevano fortuna, anche Hook.
 
- Non possiamo fare tutto da soli, ci serve l’aiuto degli altri – disse Robin – torniamo indietro, ho un piano.
 
Tornarono indietro e Robin espose il suo piano: avrebbero stordito una sentinella e uno di loro sarebbe entrato per slegare Emma ed Hook. Poi avrebbe chiamato aiuto per attirare anche le altre sentinelle e metterle fuori gioco. Poi avrebbero aperto una fessura nella tenda e sarebbero fuggiti attraverso la macchia per tornare al villaggio e chiudersi con gli altri nella fortezza di Avalon.
 
- È pericoloso – disse David – ma non abbiamo molte altre alternative. Mettiamoci all’opera.
 
 
Quando Hook vide la sentinella cadere, si fece subito guardingo, qualcosa stava bollendo in pentola e potevano davvero averli trovati. Dopo un po’ sentì Chuck parlottare con qualcuno e la tenda aprirsi. Una delle guardie si mosse rapidamente verso Emma. Istintivamente Hook si parò per difenderla.
 
- Amico, ho le mani legate, ma ti assicuro che posso farti molto male anche così – ringhiò.
- Non lo metto in dubbio, ma possiamo rimandare?
 
La guardia sollevò il viso: era Robin.
 
- Amico, non sai quanto sono contento di vederti.
- Lo credo. Ma non perdiamo tempo. Vi aiuto a liberarvi.
 
Dopo averli slegati, spiegò loro il resto del piano.
 
- Bene, ora attiro Chuck dentro, pronti a stenderlo?
- Prontissimo – disse Hook – ha il mio uncino e ho tutte le intenzioni di riprendermelo.
- Ai posti, allora.
 
Chuck stava bevendo un sorso di birra, quando sentì la guardia nella tenda chiedere rinforzi. Entrò immediatamente nella tenda per controllare la situazione.
 
- Cosa diavolo sta succ … - non fece in tempo a finire la frase che la sua mascella fu investita da un pugno pieno di rabbia repressa.
 
L’uomo cadde a terra svenuto e Hook frugò nella sua sacca per riprendersi il suo uncino.
 
- Fuori uno – disse Emma
- Bene, apriamo un apertura nella tenda, gli altri sono pronti ad aiutarci.
 
Barian stava andando verso la tenda di Rumple per mettere a punto i dettagli dell’operazione del giorno dopo, quando vide degli strani movimenti attorno alla tenda dei prigionieri.
 
- Dove sono le sentinelle?
 
Prese due uomini e si diresse verso la tenda.
 
- Questo era l’ultimo – disse David trascinando dentro l’ultima delle sentinelle.
 
Erano tutti nella tenda e avevano rimandato i saluti a quando sarebbero stati al sicuro nella fortezza.
 
- Ora filiamo di qui – disse Robin.
 
Stavano per uscire quando una figura inaspettata fece il suo ingresso. Fu Henry il primo ad andargli incontro.
 
- Barian! – disse il ragazzo muovendosi verso di lui.
- Henry no! – cercò di fermarlo Hook.
 
Come Barian aveva messo piede nella tende, ebbe chiara la situazione: stavano cercando di scappare. Afferrò Henry e gli puntò un coltello alla gola.
 
- Ehi amico, che diavolo stai facendo – disse il ragazzo cercando di divincolarsi.
- Zitto o ti taglio la gola.
 
Gli altri rimasero con un palmo di naso.
 
- Non glielo hai detto pirata?
- È d’accordo anche lui con Rumple – disse laconico il pirata.
 
David sguainò la spada.
 
- Lascia stare mio nipote immediatamente.
- E lasciarvi andare non ci penso proprio – e poi si rivolse a una delle guardie che era con lui – vai a chiamare Rumple e Nottingham, subito!
 
Quando Rumple giunse alla tenda con a seguito lo sceriffo, si ritrovò tutto il comando del villaggio nella tenda ed ebbe un lampo di genio. Poteva liberarsi di tutti quanti, bastava solo premere i tasti giusti.
 
- Cosa succede qui dentro? – chiese con tono severo
- Stavano scappando, in barba alle tue preparatissime guardie, Nottingham.
- Non ti permettere Barian!
- Se non intervenivo io, si erano già dati alla macchia.
 
Perfetto, stava andando tutto secondo i piani. Rumple si avvicinò a Barian.
 
- Allora sembra proprio che ci troviamo in una spiacevole situazione. il punto è come venirne fuori ora?
 
Gli occhi di Rumple si posarono su Emma, che si strinse ancora una volta al braccio di Hook.
 
-. Sarò franco, coccodrillo: non me ne andrò di qui senza Emma e Henry, quindi ti consiglio di pensare a qualcosa di diverso – disse il pirata puntando la spada verso di lui.
- Non credo che voi siate nella posizione di poter dettare le condizioni: siete soli, io ho la vita di Henry nelle mie mani e un manipolo di uomini.
- Hai intenzione di ucciderci? – disse Regina
- Confesso che quello era il piano in un primo momento, ma siamo tra cavalieri e questo non sta bene.
- Cosa proponi esattamente? – disse Snow.
- Di risolvere la cosa secondo le usanze antiche, Snow. Proprio come piace a voi, con onore.
- Cosa diavolo vorrebbe dire? – chiese Hook sprezzante.
- Un duello – aggiunse Snow – per evitare la guerra. Uno dei nostri contro uno dei suoi: chi vince il duello vince anche la guerra.
- Permettetemi di servirvi Rumple – disse Barian.
- Sembra che io abbia già il mio campione – disse Rumple.
- Un momento! – intervenne Nottingham
- Sceriffo, ho già deciso, quindi la questione è chiusa. Allora abbiamo un accordo?
- Fare un accordo con te è rischioso – disse David – dove sta la fregatura?
- Nessuna fregatura. Il mio campione contro il vostro. Ci incontreremo domani mattina davanti alla fortezza di Avalon e decideremo le sorti di questo regno. Nessuno di voi ha il coraggio di sfidare Barian? Mi sento particolarmente magnanimo stasera: diciamo che aggiungo come extra il fatto che Henry possa venire con voi stanotte.
- Se Snow e Regina accettano – disse Hook – sarò pronto a battermi per loro.
 
Hook sentì le mani di Emma stringersi ancora di più attorno al suo braccio. Si voltò verso di lei e lesse la paura nei suoi occhi.
 
- Non preoccuparti tesoro – le sussurrò dolcemente – sopravvivere è una mia grande qualità e non sarà di certo un ragazzino esaltato a battermi.
 
Regina e Snow si guardarono per un momento.
 
- Che dici Snow?
- Sicuramente è una trappola. Ma non mi sembra che abbiamo altre alternative.
- Sono d’accordo. Abbiamo la possibilità di liberare Henry e tornare al villaggio. Potremmo cercare un’alternativa.
- Mi sembra il massimo che possiamo ricavare dalla situazione attuale.
 
Rumple le osserva impaziente.
 
- Allora signore? Tic toc, il tempo scorre e la mia offerta non resterà valida ancora a lungo.
- Accettiamo – disse Snow – libera Henry e permettici di ritirarci allora.
 
Rumple fece cenno a Barian di lasciare il ragazzo, che tornò immediatamente tra i suoi cari.
 
- Se una sola delle persone che è con me viene ferita mentre ci allontaniamo – disse Snow – ti assicuro che vi strapperò il cuore con le mie stesse mani.
 
Quando furono di nuovo soli nella tenda Nottingham era furente. Rumple aveva mandato Barian a riposarsi a dovere prima del duello, ma qualcosa dentro Nottingham bruciava.
 
- Mi spieghi perché hai scelto lui e non me? Cos’è stai cercando di fregarmi?
- Andiamo sceriffo, ovvio che no.
- E allora cosa hai in mente? Ci siamo fatti sfuggire un’occasione d’oro.
- Lo vedi, questo è il tuo problema: non pensi a lungo termine. Possiamo evitare le fatiche di un assedio con quel duello.
- Credi davvero che Barian possa battere Hook? andiamo ti sei bevuto il cervello.
- Diciamo che mi sto per assicurare un piano b e mi serve una persona fidata: tu. Qualora Barian fallisse farai in modo di pugnalare Hook e assalire gli altri, così che i ribelli si ritrovino senza guida. Saranno in mano nostra.
- E cosa ci guadagno io?
- Primo avrai umiliato Barian, secondo gli avrai fatto capire che non può avere il tuo posto facilmente.
- Sei davvero un diavolo, Rumple, devo ammetterlo – disse lo sceriffo prima di allontanarsi.
 
Rumple lo seguì con lo sguardo.
 
- Non sai quanto sceriffo. E sei uno sciocco: vi massacrerete tutti e se non ci riusciste ci penserò io. Mi libererò di tutti voi in un colpo solo. E avrò tutto il potere per me.
 
Nella notte gli eroi correvano a per di fiato nel bosco per raggiungere il villaggio. ovviamente non si erano minimamente fidati della parola di Rumple ed erano rimasti all’erta per tutto il tempo. Quando giunsero alle mura del villaggio entrarono e ordinarono alle sentinelle di sprangare tutto e dirigersi alla fortezza. Erano appena giunti nella piazza quando incontrarono John.
 
- Allora è tutto pronto? – chiese Robin
- Sì, il villaggio è vuoto e la fortezza è stata rifornita il più possibile.
- Benissimo. Dirigiamoci anche noi lì.
- Non possiamo lasciare troppo sguarnita la prima linea – disse David.
- Cosa suggerisci? – chiese Robin
- Dobbiamo dividerci. Colin è alla fortezza?
 - Sì – rispose John – a lui si rivolgono la popolazione e l’esercito.
- Avrà bisogno di una mano. Robin, Regina, Emma ed Henry: andate alla fortezza. Robin e Regina prenderete il comando con Colin, non può farcela da solo.
- Va bene – rispose Regina.
- Dovreste andare anche tu e Hook – proseguì il principe rivolgendosi alla moglie.
- E tu? –  chiese Snow iniziando a capire cosa volesse fare il marito.
- Io resto qui di guardia. La nostra casa è poco lontano dalla fortezza e sarò da voi in un attimo.
- Scordati che ti lascio solo! – urlò Snow.
- Ma saresti al sicuro!
- Non mi interessa, io vengo con te.
 
David sapeva che quando Snow assumeva quel tono niente le avrebbe fatto cambiare idea.
 
- Allora resto anche io – disse Hook.
- Non ce ne è bisogno – disse David
- Alla fortezza non sarei di nessun aiuto, non sono bravo in tattica militare.
 
A quelle parole il cuore di Emma perse un battito. L’idea di separarsi da lui ancora una volta era fuori discussione. Non lo avrebbe lasciato solo nella capanna e non avrebbe accettato di non poter stare accanto a lui in quella notte così importante. Gli si avvicinò e lo prese per mano.
 
- Io vengo con te – sussurrò al suo orecchio.
- Emma è troppo pericoloso, se ti succedesse qualcosa?
 
Emma non rispose ma poggiò il viso sulla sua spalla con occhi supplichevoli, contro i quali Hook si sentì completamente impotente.
Si separarono dagli altri e si diressero immediatamente alla proprietà di Snow. Quando vi giunsero David aveva necessità di parlare da solo un momento con Hook.
 
- Snow, ti raggiungo subito.
 
Hook capì immediatamente e invitò Emma a fare lo stesso. Non appena le due donne furono sparite dietro le rispettive porte, i due uomini si sentirono liberi di parlare.
 
- Tutto bene Hook?
- Non è Barian che mi preoccupa, ma quello che ha in mente Rumple. Ci ha lasciato andare perché è quello che voleva. Mi chiedo cosa stia tramando.
- Non ne ho idea, ma gli altri saranno al sicuro nella fortezza. Colin è un ottimo generale.
- Piuttosto perché non hai insistito con Emma? Sarebbe stata al sicuro.
- Ho capito che non avrei potuto fare nulla per convincerla a restare nella fortezza, dovresti saperlo bene.
- Hai ragione, tale madre tale figlia.
- Mi faresti da secondo David? Ne sarei molto onorato.
- Con piacere. E ora rientriamo o verranno fuori a cercarci preoccupate.
 
I due uomini rientrarono: una notte piena di verità era alle porte.

ANGOLO DELL'AUTRICE:
Dunque, in qualche modo sono riusciti a scappare e a salvare la situazione: un duello tra Tra Hook e Barian e poi Rumple ci mette lo zampino per fare fuori tutti in un colpo solo. Se non altro ora sono tutti al villaggio. Siamo agli sgoccioli ormai mancano pochi capitoli alla fine e all'inizio della stagione! Il prossimo capitolo sarà dedicato in gran parte a Emma e Hook quindi ... #bastaspoiler Stasera l'angolo è un po' striminzito ma sono un pochino di fretta, quindi scusatemi!
Grazie a tutti quelli che leggono e recensiscono e l'affetto che mi dimostrate.
Un bacione e a prestissimo
Persefone
  
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