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Autore: AliceMiao    14/09/2015    3 recensioni
Il mio nome è Julie. Credevo che la mia vita sarebbe stata semplice,ma mi sbagliavo. Da quando un vampiro mi ha catturata per ottenere qualcosa dai miei genitori, qualcosa della quale ovviamente nessuno mi aveva messo al corrente, la mia vita ha subito una svolta improvvisa. E ormai, per quanto pensi a loro, mamma e papà, sono consapevole che indietro non si può tornare.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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~~Dopo circa un'ora passata a piangere sul mio letto decisi che dovevo rivedere Elliott. Era come una sorta di istinto. Come un bambino piccolo ha bisogno di stare con la sua mamma, io avevo bisogno di stare con il mio creatore. Aprii la porta e mi incamminai nei corridoi. Non sapevo dove andare, ma allo stesso tempo mi muovevo a mio agio, come se sapessi esattamente dove si trovava la mia meta. Alla fine, dopo aver attraversato decine di corridoi arrivai davanti ad una porta. Era più imponente rispetto alle altre e anche più rifinita. Era piena di ricami e le maniglie erano dorate. Entrai e davanti a me c'era una scrivania, con dietro Elliott.  Quella stanza conteneva anche un salottino con il camino e una vasca idromassaggio. Era la stanza più grande e lussuosa che avessi mai visto!
"Sei arrivata. Lo sapevo che saresti venuta a cercarmi".
"Ho alcune domande da farti". Ero molto nervosa e lo dimostrava il fatto che avevo iniziato a tormentarmi i capelli.
Lui mi fece cenno di sedere sul divano e poco dopo mi raggiunse. "Allora, da dove iniziamo?".
"Perchè poco fa ho sentito il bisogno di raggiungerti?".
"Perchè ti ho creata io. Lo sentirai sempre questo bisogno, ma con il passare del tempo sarà sempre più debole e sopportabile".
Mi fece sdraiare sul divano e lui si mise sopra, bloccandomi la fuga. "Quindi dovrai stare accanto a me per un po'". Sorrise.
Diventai rossa. Era un po' troppo vicino. Tentai di allontanarlo, ma anche se ero diventata una vampira era comunque più forte di me.
"Non preoccuparti, non devi sentirti prigioniera. Potrai girare tutta la casa, ma non uscire dai cancelli. E quando ti chiamerò dovrai venire subito, altrimenti le conseguenze potrebbero essere poco piacevoli".
Passò un polso sulla cicatrice che c'era sul mio braccio e che era stato lui stesso a farmi. "Potrei fartene altri simili. E credo che tu non voglia".
Annuii."Non succederà... Solo... Quanto tempo dovrò stare qui?".
"Per sempre mia cara. Per sempre. E credimi per un vampiro l'eternità è molto lunga".
Ero spaventata. Avrei dovuto vivere per sempre lì con lui. Iniziai a tremare e lui se ne accorse.
Mi accarezzò dolcemente i capelli. "Non devi avere paura di me. Non ti farò niente". Sì certo. La prima volta mi aveva filmato  mentre mi picchiava e tagliava. La seconda volta mi aveva trasformata. Sì, direi che c'era da fidarsi.
"Come faccio a fidarmi di te?".
"Puoi anche non fidarti se vuoi. Non sei costretta". Mi diede un leggero bacio sul naso e poi rimase lì, ad osservarmi come se fossi n trofeo appena vinto.

(Emma)

Ok. Il nostro primo incontro era stato piuttosto brusco, ma, dopo una ramanzina di mio padre sul fatto che fosse un bravissimo cacciatore e che non dovevo azzardarmi mai più a pensare di lasciarlo, decisi di dargli una seconda possibilità. In fondo lo facevo per mia sorella.
"I tuoi mi hanno fatto vedere il vampiro che ha catturato Julie. Non pensavo che sarebbe arrivato a ciò".
"Che vuoi dire? Lo conosci?".
"Tutti lo conoscono. È uno dei vampiri più cattivi e spietati che esista. Io posso insegnarti quello che ho imparato, ma non basta per sconfiggerlo".
"Non importa. Io la salverò, anche se dovessi allenarmi con più persone diverse!".
Sorrise e iniziammo ad allenarci. Dopo ore di esercizi ci fermammo per una pausa.
"Cosa vuole ottenere di così importante da far sì che i miei genitori scelgano di non fare lo scambio nonostante lui abbia mia sorella?".
"Vuole la coppa con il sangue del primo vampiro. Se lo berrà, anche solo una goccia, diventerà immune a tutto per un secolo. E non ci vorrebbe molto a batterci".
Annuii. In effetti aveva un senso. Ma avrebbero potuto trattare o almeno provare a liberarla.
"Lui non si arrenderà. Farà di tutto per ottenere quella coppa. Potrebbe anche catturare te, quindi dovrai fare attenzione".
Annuii. In effetti aveva ragione. Se con Julie aveva fallito avrebbe potuto tranquillamente riprovare con me.

"Forza, andiamo a dormire. Domani altro allenamento".
Sorrisi e andai a letto speranzosa.

Note: ecco un altro capitolo! Non è molto lungo però...
Baci AliceMiao

   
 
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