-E di questo può darci la conferma Baker, non è vero?-
Il ragazzo interpellato alzò il viso, assumendo un colorito rossastro sulle gote: -Cosa?-
Il professore sbuffò e roteò gli occhi, poggiò una mano sulla cattedra e si chinò in avanti col busto: -Vuol farmi la cortesia di uscire dall'aula, così si chiarisce le idee- il ragazzo aprì bocca per replicare, ma il professore lo fulminò con gli occhi- E dopo la fine dell'ora, la rivoglio qui.-
Il ragazzo si alzò in silenzio, strinse le mani a pugno e si avviò verso la porta, strinse la maniglia e uscì da lì a testa china.
Mentre camminava per il corridoio, non poté non pensare a quanto odiasse il professor Haner, quel maledetto, stronzo, narcisista, ma bellissimo e dannatamente attraente professore di scienze, che lo tentava con i suoi occhioni color cioccolato e i capelli neri, appena lunghi e perennemente sparati in aria.