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Autore: namelessfedah    15/09/2015    3 recensioni
Harry Styles è solito essere spintonato e deriso dalla squadra di football della scuola, quindi non si aspetta niente dal nuovo arrivato, Louis Tomlinson, che sembra essere un atleta. Riuscirà Harry ad imparare che non tutti sono uguali, che chiunque ha dei segreti, e che a volte c'è molto di più in una persona di quello che l'occhio riesce a notare?
O dove Harry e Louis stanno attraversando entrambi situazioni estremamente difficili, ed imparano a farsi forza l'un l'altro.

Harry/Louis | Highschool!AU, Athlete!Louis | Note: Menzione di violenza fisica/verbale/psicologica e maltrattamenti strettamente legati al tema dell'omofobia | Conteggio parole: 79k
Genere: Angst, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: AU, OOC, Traduzione | Avvertimenti: Contenuti forti, Non-con, Tematiche delicate
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XVI



 

Harry rimase seduto nella stessa posizione sul suo letto per ore, la schiena gli doleva per lo spiacevole contatto con il legno duro della testiera. Faceva scorrere continuamente le sue dita lunghe e delicate tra i soffici capelli del ragazzo appisolato vicino a lui. Louis dormì per un'ora intera, tempo che sembrò un'eternità per Harry, che continuò semplicemente ad osservare il ragazzo più piccolo. Era come se avesse paura che distogliendo lo sguardo Louis avrebbe smesso di respirare o qualcosa del genere.

In qualche modo Louis era riuscito a girarsi su un fianco e raggomitolarsi in una piccola palla. Il suo braccio sinistro adagiato sul petto e le ginocchia piegate fino a toccagli la pancia. Harry non poté fermarsi dal pensare a quanto sembrasse minuto in quella posizione. Non sembrava per niente lo stesso ragazzo che solo un paio di settimane prima colpiva quel sacco da boxe con forza disumana. Non sembrava la stella del football che Harry aveva incontrato più di un mese prima.

No, quel ragazzo appariva troppo fragile. Come se potesse rompersi in ogni momento. Le ferite scure che gli ricoprivano il volto interferivano con la bellezza che vi giaceva al di sotto. I suoi perfetti occhi blu oceano, che Harry aveva iniziato indubbiamente ad ammirare dalla prima volta in cui si erano incontrati, ora erano continuamente iniettati di sangue. Le sue braccia toniche, ricoperte anche loro di lividi, avevano perso molta massa muscolare ben definita.

Chi potrebbe mai fare una cosa del genere a questo...angelo?

Harry non riusciva a credere che gli fossero successe cose tanto terribili nella sua città natale, quando fino a poco tempo prima era convinto che la cosa più brutta che potesse accadere ad una persona fossero le schiene voltate dei propri amici e l'essere vittima di stupidi omofobi nei corridoi scolastici.

Il riccio si era sbagliato di grosso. Da quando Louis si era presentato alla sua porta, la sua mente straripava di ipotesi riguardanti cosa Louis avesse dovuto passare. Non aveva un posto sicuro dove nascondersi dai bulli e dai problemi a casa come Harry.

Harry non si era mai sentito più grato di avere una madre tanto amorosa e protettiva nei suoi confronti, che non lo aveva mai giudicato ed era sempre lì per lui. Si sentì tremendamente in colpa per essere stato talmente preso dal commiserarsi per i suoi problemi a scuola; venire presi in giro dai suoi non più amici sembrava insignificante messa a confronto con ciò che stava passando Louis. Come aveva fatto a non vedere ciò che stava accadendo? Era stato davvero così cieco? Avrebbe dovuto capire che Louis aveva un problema.

Un piccolo scalpitio sul letto lo fece riscuotere dai suoi pensieri.

Carezzò con le dita la guancia di Louis quando dei piccoli sospiri straziati fuoriuscirono dalle sue labbra screpolate. I movimenti della sua mano sembrarono fermare quei suoni; tuttavia, il silenzio non durò a lungo, in quanto una voce si librò nell'aria.

"...per favore, basta. Non farmi del male..."

Harry chiuse gli occhi per il dolore ed una lacrima si fece strada sulla sua guancia. Sentì il labbro inferiore tremare mentre cercava di non versarne altre. Fu sorpreso di averne ancora dopo aver pianto così tanto.

"Va tutto bene, Louis. Sono qui." Disse piano Harry, stringendo più forte il ragazzo.

Louis tremò ancora un po' nel sonno prima di rilassarsi non appena Harry passò le dita tra i suoi capelli ancora una volta.

"Non ti lascerò mai." Mormorò piano al suo orecchio.

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Senza fare rumore, Anne aprì dolcemente la porta affacciandosi solo con la testa, riuscendo a scorgere suo figlio stringere il ragazzo ferito tra le sue braccia.

Harry guardava il ragazzo addormentato, la tristezza impressa nei suoi occhi. Scie di lacrime erano visibili sulle sue guance, evidenziando il fatto che avesse sicuramente pianto.

"Harry, tesoro." La voce soffice di sua madre lo fece riscuotere dai suoi pensieri-

Alzò lo sguardo verso sua madre. "Si?"

"Devi mangiare qualcosa."

"No." Replicò Harry scuotendo la testa. "Non lo lascio solo." Rivolse lo sguardo al ragazzo addormentato pressandovici più vicino.

"Sarà solo per poco tempo." Spiegò sua madre. "In più, devi spiegare alcune cose a me e Niall."

"È ancora qui?" Chiese, sentendosi leggermente in colpa per essersi dimenticato del suo amico. Sapeva che Niall era confuso. Sapeva anche che fosse abbastanza sconvolto dall'accaduto di poche ore prima. Tuttavia, Harry si sentiva leggermente arrabbiato nei confronti del biondo. Dopotutto, aveva scaraventato Louis a terra ed avergli causato un attacco di panico.

"Si, ed ha mangiato appena." Disse Anne corrucciata. Niall non aveva mai avuto problemi a mangiare, quindi era evidente che fosse sconvolta. "Hai bisogno di parlarci."

"Non voglio vederlo ora."

Anne entrò definitivamente nella stanza e si incamminò verso il lato del letto di Harry. Si sedete cautamente vicino a lui e mise una mano sulla sua gamba.

"È il tuo migliore amico." Affermò semplicemente.

"Sono arrabbiato con lui." Le disse Harry, gli occhi ancora focalizzati sul ragazzo al suo fianco. "Ha fatto del male a Louis."

"Lo so, me l'ha detto. Si sente terribilmente male a riguardo, ma mi ha anche spiegato perché l'ha fatto."

Harry le rivolse finalmente tutte le sue attenzioni.

"Niall pensava che Louis ti avesse fatto del male." Spiegò. "E devo dire, che se fossi entrata io qui al posto di Niall, avrei probabilmente fatto la stessa cosa."

"Louis non mi farebbe mai del male."

"Ora lo so." Ma tesoro, ci hai fatto credere che Louis ti prendesse di mira a scuola. Puoi davvero essere arrabbiato con Niall quando stava solo cercando di proteggerti?"

Harry riportò lo sguardo su Louis e passò le dita tra i suoi capelli, il rimorso a pervadere il suo corpo. Percepì l'ormai familiare coltellata al cuore. Aveva fatto in modo che le persone a lui più care stessero contro Louis. Liam e Zayn lo avevano colpito a causa sua in quel bagno. Era sempre per causa sua che Zayn lo aveva colpito durante l'allenamento ferendolo alla spalla. Tutto era accaduto a causa sua come se non bastasse, era arrabbiato con Niall per averlo protetto.

"Okay, gli parlerò." Esalò Harry. "Stai qui con lui mentre sono via?"

"Certo." Esultò Anne, prendendo il posto di Harry sul letto una volta che il ragazzo fu in piedi.

Harry si incamminò verso la porta della sua camera, dando una veloce occhiata a Louis prima di dirigersi verso la cucina per parlare con Niall. quando raggiunse l'entrata della stanza, si fermò osservando Niall punzecchiare il cibo con una forchetta. Si accigliò. Anne aveva ragione, era turbato.

"Hey." Disse finalmente camminando verso il tavolo per sedersi.

Niall alzò lo sguardo dal suo piatto. "Come sta?"

"Si è addormentato non appena la sua testa ha toccato il cuscino." Replicò Harry, prendendo un morso dal panino preparato da sua madre. Indicando poi il piatto dell'amico. "Non hai fame?"

Niall sprofondò nella sedia. "Ho lo stomaco chiuso. Non penso di riuscire a poter mangiare senza sentirmi male."

Harry sospirò. "Ascolta, Niall. devo scusarmi con te."

Niall fece scattare la testa in su sembrando totalmente confuso, corrucciò le sopracciglia. "Per cosa dovresti scusarti? Sono io la ragione per cui Louis ha avuto un attacco di panico. Se non l'avessi buttato fuori dal tuo letto lui.."

"No, amico." Lo interruppe Harry. "Stavi cercando di proteggermi. All'inizio ero arrabbiato, lo ammetto, ma poi mia madre ha fatto in modo che realizzassi che l'hai fatto solo perché vi ho fatto credere che Louis mi avesse preso di mira."

"Quindi... non l'ha mai fatto?"

Harry scosse la testa.

"Perché ci hai fatto credere il contrario?"

"Onestamente." Iniziò Harry. "Perché date le mie esperienze non riuscivo davvero a credere che volesse essere mio amico."

"Mi sento in colpa per avergli urlato contro al campo da football quella sera." Confessò Niall.

"Mi sento in colpa per avertelo permesso."

"Cosa ti ha fatto cambiare idea su di lui?"

Harry gli raccontò della loro uscita alla casa del tè dopo la chiacchierata avvenuta negli spogliatoi tempo prima, dell'attacco subito nei bagni da parte dei suoi bulli, spiegò a Niall come si era sentito ad essere messo all'angolo e del conseguente arrivo di Louis, che lo aveva salvato, rimanendo ferito a sua volta. Niall ascoltò attentamente l'intera storia. si sentì male internamente quando Harry gli raccontò dell'umiliazione durante l'ultimo allenamento.

"Non riesco a credere che Zayn e Liam gli abbiano fatto tutto questo, era loro amico."

Mormorò Niall, la voce impregnata di disgusto.

Harry scrollò le spalle. "Lo ero anch'io. l'amicizia perde tutto il suo significato per loro non appena realizzano che uno dei loro amici patteggia per la sponda sbagliata."

"Che casino."

Harry annuì d'accordo. "Non sono stati gli unici a voltare le spalle a Louis."

"Cosa intendi?" Chiese Niall."

"Tom ed Eric non lo hanno esattamente supportato."

Niall chiuse gli occhi e sospirò. Sentì lo stomaco aggrovigliarsi a quelle parole. Lui era stato il primo a voltare le spalle a Louis quando credeva che facesse del male ad Harry, quindi il ragazzo doveva essersi sentito completamente solo quando i suoi compagni di squadra e supposti amici lo avevano abbandonato. Sapeva che non importava quanto dolore fisico stesse provando in quel momento, quello provato dal suo cuore era mille volte più devastante.

Era consapevole di dover dare del tempo a Louis per guarire, ma pregò che con l'aiuto di Harry, Anne ed il suo avrebbero potuto aiutarlo a superare qualsiasi cosa stesse passando.

Hola!
Dovevo aggiornare ieri, I know. Ma è iniziata la scuola ed io sono depressa. Sono al quarto anno e non ce la faccio più, aiuto.
Spero il vostro rientro a scuola sia andato bene!
Anyway, ringrazio tutti per le recensioni (a cui ancora non mi decido di rispondere), soprattutto tempestaperfetta, che supporta tantissimo la storia e mi riempie il cuore di gioia con le sue parole.
 
Love you all.
-fedah
  
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