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Autore: Serenity93    16/09/2015    2 recensioni
: Può veramente l’amore essere una maledizione? Sicuramente per loro due lo era stato.
Due persone, due ragazzi. Un ragazzo maledetto, e , una ragazza maledetta che non si sarebbero dovuti conoscere.
Mavis e Zeref entrambi maledetti la cui unica colpa è stata di innamorarsi l’uno dell’altra.
Bene dopo questa introduzione di *bip* vi do il benvenuto in questa mia prima fanfic dedicata alla prima ZerVis week in assoluto. Che dire spero che qualche anima pia entri a leggere, e che possa piacere la storia ;)
Enjoy it!
Serenity93
Genere: Angst, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Mavis, Zeref
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Note Autrice: Prima di lasciarvi al capitolo vorrei chiarire alcune aspetti della storia, anzi uno solo. La storia è una raccolta di one shot, quindi ogni capitolo è una storia  a se.  Mi scuso per non aver inserito l’avvertimento, ma pubblicando il primo capitolo tra la veglia e il sonno molte cose me le sono dimenticate.
Per altri dubbi vi invito a rileggere “l’angolo autrice” del primo capitolo. Scusate il disagio e buona lettura :)





A volte, o se voglio essere sincero con me stesso guardandomi indietro, scavando nel mio passato mi chiedo se tu non sia stata l’unico barlume di luce nella mia vita maledetta.
Prendo il libro con la dicitura E.N.D in mano ne accarezzo la copertina come da tempo ormai faccio ogni volta ed iniziò a parlarti: “Te lo ricordi Natsu? Ti promisi che ti avrei raccontato come ho conosciuto Mavis, beh credo che oggi sia un buon giorno per raccontarti qualcosa in più sul mio passato”
Per un attimo chiudo gli occhi è mi lascio trasportare dai miei ricordi,  perché voglio raccontarti  per bene della mia storia con Mavis, o sarebbe più corretto dire del periodo della mia vita più bello e triste allo stesso tempo.
“Quella che ti sto per narrare Natsu, è la storia d’amore di un ragazzo maledetto ed una ragazza maledetta. Purtroppo mi duole dirti che in questa storia non esiste un lieto fine, anzi forse avremmo dovuto capire fin dal inizio che non ci sarebbe mai stato …
La prima volta che la vidi ci fu subito qualcosa in lei che mi colpi, fu come un apparizione, e  non nego che se la situazione fosse stata meno imbarazzante, e se io non avessi avuto  questa maledizione mi sarei fiondato da lei in un istante.
Mi sentivo attratto da quella ragazza della quale io non conoscevo nulla, sentivo che il nostro incontro non era stato un caso, ma era stato voluto fortemente da qualcuno o forse era destino che dovessimo incontrarci.
Quel giorno quando per la prima volta ci parlammo mi  senti bene, e in pace come da tempo non mi succedeva.
Ed anche se io non potevo toccarla ed avvicinarmi, lei fece in modo di creare un collegamento tra di noi. Mi fece sentire il calore che la sua anima emanava attraverso illusioni di animali, e questo mi rese felice dopo anni, secoli in cui avevo dimenticato che cosa volesse dire sentire il calore di una persona che dimostra gentilezza nei tuoi confronti.
Il periodo che ho passato ad insegnare la magia a lei ed ai suoi compagni i viaggio fu per me un periodo ricco di emozioni, emozioni che credevo non avrei più provato nella mia vita.
Per la prima volta dopo tempo Natsu, mi senti vivo. Mi senti vivo e felice, felice come non lo ero mai stato.
Sicuramente lo troverai ironico detto da me, ma a quel tempo iniziai pure a nutrire un forte senso di gelosia per Mavis. Ero geloso del fatto che io non potessi stargli vicino come gli altri tre, che io non potessi fare con lei ciò che a loro invece era permesso. Non potevo stringerle la mano e ne tanto meno abbracciarla, mentre loro si e questo mi rese geloso.
Dopo questo breve periodo passato ad insegnarle la magia le nostre strade si divisero, ma non fui triste di questa separazione perché sapevo che un giorno ci saremmo rivisti”
Per un attimo mi fermò dal raccontare questo mio piccolo, ma importante pezzo di vita passata e mi alzo.
Ho voglia di camminare, o forse per essere sinceri sto solo cercando le giuste parole per raccontarti l’altra parte della mia storia Natsu.
Perché sto cercando delle parole per raccontarti una storia? Le sto cercando perché non è una storia banale, di certo non per me.
Certo di aver fatto chiarezza, è sicuro delle parole da usare mi fermo è riprendo il mio racconto: “Bene! Dove eravamo rimasti? Ah si! Dopo quel nostro saluto non passò molto che le nostre strade si incrociarono nuovamente, o sarebbe più coretto dire che per me non passò molto tempo ma per Mavis sicuramente si.
Nonostante il tempo passato lei non era cambiata, sembrava che il tempo per lei si fosse fermato com’era successo a me molti anni or sono. In tutta verità quello che mi lascio senza parole non fu nemmeno il fatto che non sembrasse cresciuta, ma come ignorando le mie proteste o per essere corretti avvertimenti mi si buttò tra le braccia. Era la prima volta dopo anni che risentivo il calore di un abbraccio, e fu una sensazione bellissima e sconvolgente allo stesso tempo. Non durò che un paio di secondi eppure ancora oggi lo ricordo con chiarezza Natsu, lo ricordo come se fosse successo proprio l’altro giorno.
A questo nostro secondo incontro, però dovetti essere duro e schietto con lei perché avevo capito che lei era stata maledetta come me è provando per lei qualcosa che a quel tempo non sapevo dare un nome dovevo essere sincero.
Ti dirò non mi sono pentito di questa mia scelta, mi feci odiare da lei perché sono sicuro mi abbia odiato per averle sbattuto così prepotentemente la verità su questa maledizione che ci aveva colpiti, ma lo ripeto non mi sono pentito perché volevo che lei fosse preparata a ciò che la maledizione le avrebbe fatto passare anche se preparati o meno una  maledizione del genere è impossibile da sopportare.
Alla fine poi questo nostro incontro non si chiuse bene, ma sicuramente il terzo ed ultimo che ti sto per raccontare è quello che mi ha lasciato di più il segno, quello che mi ha fatto capire quanto in verità sia terribile questa mia maledizione.
Quando la vidi per la terza volta, constatai come purtroppo la maledizione che ci accomuna l’avesse trasformata nel fantasma della splendida persona ch’era. Certo per me rimaneva splendida in qualsiasi luce, ma a vedere come la sua luce si fosse spenta mi venne un moto di tristezza, eppure lei in un mio momento di debolezza Natsu si è fatta forza per entrambi, mi ha infuso coraggio ma soprattutto amore.
Finalmente dopo secoli passato da solo avevo trovato qualcuno che poteva stare al mio fianco, qualcuno che mi avrebbe capito è sostenuto. Lei, Mavis Vermillion.
Felice come non lo ero mai stato è certo che non mi avrebbe allontanato la baciai, ma purtroppo il mio fu un bacio mortale. Nonostante lei fosse immortale come me riuscì lo stesso a rubarle la vita.
Quando la riportai alla gilda trovai solo uno dei tre ragazzi a cui avevo insegnato la magia e la buttai a suoi piedi andandomene.
Come hai sentito Natsu questa storia non ha avuto un lieto fine, perché fin dal nostro primo incontro passato era già stato scritto che la nostra sarebbe stata una tragica storia d’amore.”














Angolo autrice: Salve! Ed eccomi qui ad aggiornare il secondo capitolo quando avrei dovuto pubblicare il terzo in questo giorno xD
A parte ciò meglio tardi che mai, e che dire se siete arrivati a leggere sta schifezza robetta vi faccio i miei complimenti.
Un bacio, e grazie alle splendide persone che hanno recensito il primo capitolo ^^
Alla prossima, Serenity93
   
 
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