Anime & Manga > Il grande sogno di Maya
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Autore: garakame    09/02/2009    6 recensioni
Maya scrive una lettera a Masumi perchè non ha il coraggio di affrontarlo. Come reagirà il presidente della Daito? Leggete e lo scoprirete. Avviso: a breve aggiornerò gli altri capitoli. Non è una storia lunga.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Disclaimer: Tutti i protagonizti della storia non mi appartengono, sono di Suzue Miuchi.


Maya lo aspettava appoggiata ai cuscini, aveva dormito molto e si sentiva un po’ meglio, anche se era ancora intontita dalla febbre alta. Si chiedeva il perché di tanta premura da parte sua. Perché non la lasciava in pace? “Allora, ragazzina, dormito bene?”







Capitolo III




A Kaoru e BluRei, grazie per i vostri commenti. Questo Capitolo è per voi.






Maya dormì fino a sera.
Quando fu ora di mangiare, Masumi ritornò nella sua stanza con le vivande.
Maya lo aspettava appoggiata ai cuscini, aveva dormito molto e si sentiva un po’ meglio, anche se era ancora intontita dalla febbre alta.
Si chiedeva il perché di tanta premura da parte sua. Perché non la lasciava in pace?
“Allora, ragazzina, dormito bene?”
“Una meraviglia, questo letto è molto comodo, ma mi domando dove andrà a dormire questa notte, visto che è il suo letto.” Lui si mise a ridere di gusto.
“Questa casa è talmente grande, non preoccuparti per me.” La guardò divertito:
“O vorresti che questa notte la passassimo insieme.”
Maya arrossì, iniziò a tremare le si riempirono gli occhi di lacrime, si ricordò della lettera, la stava prendendo ancora in giro.
Lui si pentì subito della battuta.
“Scusami, Maya. Non volevo farti piangere, è solo che quando stiamo insieme, mi viene naturale stuzzicarti e vedere le tue reazioni.” Le porse un fazzoletto per le lacrime.
Attese che finisse di mangiare la cena, fu una dura lotta, visto che la malata mangiava veramente poco e lui insisteva perché finisse tutto e prendesse le medicine.
Masumi si sedette sul letto accanto a lei.
La guardava, lei aveva distolto lo sguardo, si sentiva in imbarazzo.
Sulla carta era stato facile dirgli quello che provava, ma ora?
“Riguardo alla lettera di oggi.”
Maya raccolse le ginocchia al petto, si fece ancora più piccola nel grande letto, lo sguardo basso.
“Ho compreso perfettamente i tuoi sentimenti.”
“E’ stato un errore, Signor Hayami. Non avrei mai dovuto scriverle una lettera come quella, dimentichi tutto, la prego.”
“Perché Maya? Lo stai facendo un'altra volta.” Lei lo guardò, non capiva.
“Hai buttato il sasso e ora ritrai la mano.” Lei impallidì.
“Ma non capisce? Che cosa devo fare con lei? Anche se la amo, non posso farci niente, lei è di un'altra, ormai.”
Masumi si alzò dal letto voltandole le spalle, sapeva che lei aveva ragione, tuttavia le cose tra loro sarebbero cambiate, sorrise tra se.
“Mi hai augurato di essere felice, Maya. Come puoi pensare che io possa esserlo senza di te.
Senza sapere come stai, cosa fai. Ormai sono anni che seguo la tua carriera, la tua vita.”
Si avvicinò al lei, le prese le piccole mani ghiacciate tra le sue, risedendosi sul letto, facendosi ancora più vicino a lei.
Maya ebbe un sussulto, incapace di muoversi.
“Tu sei l’unica persona che riesca a trasmettermi dei sentimenti veri, in un mondo vuoto, quale è il mio, il mondo degli affari.” Le strinse le mani delicatamente cercando di scaldargliele:
“Da quando ti ho incontrato, per la prima volta in vita mia, dopo tanti anni, mi sono sentito vivo. Avevo smesso di amare, quando morì mia madre. Tu sei stata l’unica a scuotere l’apatia e la tristezza di questi anni, a ridarmi un po’ di calore.”
Maya lo guardava sorpresa.
“No, io sono soltanto un prodotto, per lei. La gallina dalle uova d’oro.”
Le lacrime, scendevano dal viso di Maya, bagnavano le loro mani.
Tutta la disperazione della notte passata in bianco e nelle parole contenute nella lettera, si stava manifestando in quelle lacrime.
“Maya, ti dissi che eri un prodotto della Daito, solo per nasconderti i miei veri sentimenti, perché dovevo rimanere nell’ombra, sarebbe stato rischioso farmi vedere attratto da te.”
La ragazza scosse la testa:
“Non possiamo stare insieme è il nostro destino, saprò rifarmi un'altra vita.”
“Voglio essere parte della tua vita.” Disse l’uomo guardandola negli occhi.
“Imparerò ad amare un altro uomo.” Lo disse con poca convinzione.
“Non posso sopportare di saperti con un altro.” Le si fece più vicino.
“E’ impossibile, lei si sposerà a breve. non potremo più vederci.”
La prese per le braccia
“Smettila, ragazzina. Impazzisco all’idea di perderti.” Il viso di lui era vicinissimo a quello di Maya, le sussurrò:
“Ti amo, Maya.” le sfiorò la fronte con le dita, il viso in una carezza, la febbre stava aumentando.
“Masumi, tu mi ami?.” Aveva sentito bene?
“Finalmente, Maya, mi hai chiamato per nome.” l’attirò a se per abbracciarla.
“Non è possibile, devo stare proprio male. Domani mi sveglierò a casa mia e andrò alle prove e poi ritornerò a casa triste perché Masumi si sposa e…..”
Sentì l’uomo ridere.
“No, Maya, io ti amo da tanto tempo, ormai.”
Le prese tra le mani il viso arrossato per l’imbarazzo e la febbre e la baciò.
Lei si lasciò andare completamente contro il petto di Masumi, sentiva il tepore caldo del suo corpo; la cosa che le piaceva di più era il contatto delle labbra dell’uomo sulle sue. Si staccò da lei a malincuore.
“Oggi mi hai reso l’uomo più felice del mondo. Quando mi hai scritto che mi amavi. Non voglio perderti Maya.”
Le rimboccò le coperte per farla stare al caldo.
“Ho fatto tanti errori nella mia vita, ma ora posso rimediare.” Le accarezzò il viso.
Lei fece lo stesso e gli chiese:
“Ti prego, stai con me questa notte.” Arrossì, per la febbre e non solo.
“Certo amore mio, non ti lascio più.” Le diede un bacio sulla fronte.
Vide Masumi togliersi le scarpe e sdraiarsi accanto a lei sopra le coperte e stringerla.
“Prenderai freddo, se rimani sopra.” Uno sguardo dolce e malizioso sul suo viso.
Lui le sorrise, “Ragazzina, mi vuoi provocare.” Lei si mise a ridere, scostò le coperte, si infilò sotto con lei, sentì il piccolo corpo della ragazza cercarlo, le braccia di Maya avvolgerlo, il seno piccolo e sodo sopra il suo petto, i fianchi tondi sfiorargli il bacino.
Fece uno sforzo per contenersi, non era il momento giusto per amarla, non così, anche se la desiderava da morire, ma non voleva spaventarla.
Lei sentì l’erezione dell’uomo su un fianco, gli diede un altro bacio profondo, avrebbe desiderato essere sua, ma si sentiva stanca, sfinita dalla febbre e dalle emozioni.
Lui la strinse tra le braccia, un caldo tepore li avvolse, dopo pochi minuti sentì Maya rilassarsi, il suo respiro tranquillo.
Pensò che si fosse addormentata, le accarezzò i capelli sulla fronte.
Stava meglio, la febbre stava scendendo.
Era così contento di poterla amare, la sua vita sarebbe cambiata completamente, niente più doveri e costrizioni.
Avrebbe finalmente fatto quello che lui decideva, non che suo padre gli imponeva. E questo grazie al coraggio della sua ragazzina.
“Non è un sogno vero, Masumi?” Maya alzò il viso per guardarlo negli occhi chiari, vide i suoi lucidi per l’emozione:
“No amore mio, non lo è.” Sentì che era sincero.
Gli anni che avevano perso a sputarsi addosso cattiverie erano finiti.
Ora dovevano imparare soltanto a dare voce ai loro sentimenti e alle loro anime.
La ragazza sentiva chiudersi gli occhi, si avvicinò a lui per dargli un bacio, appoggiò il viso sul suo petto e si lasciò cullare dalle sue braccia.
Lui rimase stupito di quanto amore provasse la sua ragazzina per lui, sorrise nella camera buia, il sonno non arrivava.
Il giorno dopo avrebbe dovuto affrontare altri problemi, Shiori, l’ira di suo padre, le male lingue nel mondo dello spettacolo e degli affari, ma era convinto che insieme a lei sarebbe stato tutto più chiaro e più semplice.
Lei gli aveva insegnato a non arrendersi, a vivere combattendo per ottenere quello che veramente desiderava, sia che si trovasse su un palcoscenico che nella vita reale, lei così piccola e indifesa gli aveva insegnato a vivere seguendo ciò che gli stava a cuore.
Le diede un altro bacio sui capelli, si addormentò dopo poche ore, unito a lei in un caldo abbraccio.





Fine


Spero sia piaciuta



   
 
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