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Autore: summer_day    16/09/2015    3 recensioni
Salve a tutti!! Sono tornata con una nuova storia ma questa volta i protagonisti non saranno Sesshomaru e Rin, bensì Inuyasha e Kagome. Vi avverto, è ispirata ad un sogno che facevo molto spesso quindi sarà un po' strana...
Ma bando alle ciance ed eccovi un estratto dal primo capitolo:
"Mentre guardava il cielo stesa sul prato, vide con la coda dell’occhio una strana luce proveniente dalla pietra: invece di averne paura si sentiva attratta da quello strano oggetto, come se ci fosse stata una calamita che la stesse attirando a sé. Così si avvicinò lentamente e notò che in quella luce pian piano si stava definendo una strana sagoma."
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Inuyasha, Kagome | Coppie: Inuyasha/Kagome
Note: AU | Avvertimenti: Incompiuta
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In casa
 
La mattina dopo Kagome aveva dentro di sé un vortice di emozioni. Non riusciva a credere che Inuyasha fosse tornato, ed era molto felice perché la sua assenza era dovuta alla ricerca di qualcosa che permettesse loro di restare sempre insieme: il ragazzo le aveva raccontato che esisteva un oggetto in grado di mettere in perenne comunicazione dimensioni diverse; non sapeva che tipo di oggetto fosse, sapeva solo che era sorvegliato da due Oni giganteschi e molto pericolosi. La ragazza, preoccupata per la sorte del mezzo demone, lo aveva pregato di non mettere a tal punto a rischio la sua vita solo per stare con lei. Ma Inuyasha aveva insistito:
“No! No! Non mi basta vederti così di rado!”
“Preferirei vederti per sempre per poche misere ore piuttosto che correre il rischio di non vederti mai più! Se tu dovessi ferirti per causa mia… e poi non potrei sopportare di vedere di nuovo la tua veste insanguinata… no!”
Tuttavia Kagome non era riuscita a dissuadere il ragazzo:
“Non devi preoccuparti per me, sono più forte di quanto tu possa pensare, e per te farei questo ed altro” Inuyasha le baciò delicatamente la fronte, ma si allontanò quando percepì un odore salato.
“Ehi, non piangere!” disse lui accarezzandole il volto e asciugando le lacrime cristalline che scorrevano sulle guance. Detto questo Inuyasha si tolse la giacca della sua tunica rossa, rimanendo solo con la maglia bianca, e la mise sulle spalle della ragazza.
“Indossala, tra non molto inizierà a piovere”
“Come fai a saperlo?”
“Grazie al mio sangue demoniaco il mio senso dell’olfatto è molto sviluppato e sento chiaramente che è in arrivo un temporale” spiegò il ragazzo.
“Allora entriamo in casa, così posso anche curarti le ferite!”
“Eh? Ma quali ferite, questi non possono neanche essere chiamati graffi!”
“Poche storie, andiamo!” disse la ragazza con tono autoritario.
“Va bene, va bene. E poi, se ci penso, non ho mai visto l’interno della tua casa”
“È vero! Allora andiamo, così dopo averti medicato ti farò vedere il resto!” disse Kagome sorridente aprendo la porta.
Una volta entrato il mezzo demone si ritrovò in un lungo corridoio molto accogliente: ad illuminare l’ambiente c’era un lampadario bianco che emanava una calda luce gialla; il pavimento era ricoperto da mattonelle di marmo color biscotto di forma quadrata; lungo i muri bianchi c’erano aperte tre porte di legno. Inuyasha, sbirciando da dietro la spalla di Kagome, vide cosa c’era dietro ognuna di queste. La prima dava accesso ad una cucina con i mobili bianchi e un ripiano di marmo nero dove apparecchiare la tavola; la seconda portava invece ad un grande salotto con un tavolino quadrato in vetro con ai lati due divani bianchi in pelle molto spaziosi; dietro la terza ed ultima porta c’era un grande bagno azzurro, evidentemente utilizzato per gli ospiti.
Dopo aver attraversato il corridoio, la ragazza lo condusse su per una scala di marmo grigio e quindi al secondo piano della sua casa. Qui il pavimento era coperto da un grande tappeto verde; ai lati c’erano ancora tre porte di legno, ma solo due erano aperte. La prima stanza era un piccolo soggiorno, caratterizzato da un imponente mobile in legno contenente CD di musica e DVD; dietro la seconda porta c’era un piccolo bagno bianco.
I due aprirono l’ultima porta: la camera di Kagome.
Appena entrato Inuyasha venne avvolto dall’inebriante profumo della ragazza, impregnato in ogni oggetto presente nella stanza. L’odore più forte proveniva dal grande letto pieno di peluches di ogni genere.
“Siediti pure sul letto, io vado a prendere delle bende” disse Kagome appoggiando la giacca rossa di Inuyasha sul letto.
Il ragazzo allora cominciò a guardarsi in giro: in fondo a destra c’era un mobile verde a fiori con due ante che contenevano i vestiti, e varie mensole piene di manga e libri di ogni genere; il lampadario e l’abatjour sembravano delle piante con fiori piccoli e rosa; sui muri bianchi c’erano due pannelli di vetro pieni di fotografie di Kagome sorridente con le sue amiche; in un angolo della stanza compariva anche un’alta scrivania di legno sulla quale c’erano dei libri molto grandi - probabilmente scolastici - ed anche qualche disegno. Tra questi ne compariva uno incompiuto, ma il ragazzo non fece in tempo a vedere quale fosse il soggetto perché Kagome entrò di corsa in camera con delle bende.
“Ma ti ho detto che non ne ho bisogno!” protestò Inuyasha.
“Zitto e fatti medicare!” ribatté decisa l’altra.
“Che seccatura…” borbottò lui mentre si toglieva la maglia bianca per permettere alla ragazza, rimasta per un attimo incantata, di medicarlo.
“Posso farti una domanda?” chiese il ragazzo mentre Kagome disinfettava quelli che lui chiamava “graffi”.
“Certo, dimmi pure.”
“Mi rendo solo ora di non avertelo mai chiesto… ma i tuoi genitori dove sono? Ho notato che hai molte immagini ma loro non sono in nessuna di queste”
“Ah… beh ecco, vedi…” cominciò titubante lei.
“Non sei obbligata a rispondermi se non te la senti” si affrettò a dire lui, temendo di averla messa in difficoltà.
“Non è questo, è solo che non ne parlo spesso… vedi, i miei genitori si sono separati e risposati…” rispose con un velo di tristezza negli occhi.
“Ho provato a inserirmi nelle loro nuove famiglie, a vivere con loro… ma non ce l’ho fatta. Per questo mi hanno dato questa casa, che un tempo era di mio zio. Ovviamente abbiamo mantenuto i contatti, ma ci vediamo sempre più raramente” continuò lei.
“Per fortuna” riprese cancellando l’amarezza che Inuyasha aveva notato nei suoi occhi “a scuola ho conosciuto un’amica che mi ha aiutato a superare la cosa.”
“Ecco, questa è lei insieme al suo fidanzato” disse indicando una fotografia.
La ragazza in questione era molto carina: lunghi capelli castani lasciati liberi sulle spalle, occhi grandi dello stesso colore della chioma, il fisico snello avvolto in un leggero vestito lilla, ed infine una gran forza a giudicare dal tatuaggio a cinque dita sul viso del ragazzo.
Questo sembrava essere più grande della fidanzata, indossava una camicia bianca e dei pantaloni neri, i capelli castani legati in un codino ed occhi del colore del cielo… ovviamente la faccia era più rossa della veste del mezzo demone.
“Perché la tua amica lo ha schiaffeggiato?” domandò un Inuyasha curioso.
“Perché, anche se è un bravo ragazzo, ha il vizio di toccarle il sedere” rispose Kagome ridacchiando con noncuranza.
“E ha provato a farlo anche con te?” chiese Inuyasha ripromettendosi che appena avesse visto quel ragazzo gliele avrebbe suonate di santa ragione.
“Ci ha provato, ma Sango lo ha preceduto con un pugno in pieno volto” disse con un mezzo sorriso.
“Ecco fatto… senti, sei ancora convinto di voler rischiare la tua vita solo per trovare quest’oggetto?” chiese lei sperando che il mezzo demone ci avesse ripensato.
“Kagome ne abbiamo già parlato e non cambierò idea, quindi non provare a …!”  Inuyasha non riuscì a completare la frase perché la ragazza, in lacrime, lo aveva baciato facendolo cadere completamente sul letto.
“… Kagome”
“Allora resta con me stanotte” disse lei tornando a baciarlo e togliendogli lentamente la maglia.
 
Prima dell’alba Inuyasha cominciò ad indossare i vestiti, sapendo che a breve sarebbe tornato nel suo mondo, svegliando anche Kagome che fino a poco prima dormiva raggomitolata sul suo petto. Rivestiti i due uscirono da casa e si diressero lentamente verso la pietra, quasi volessero rallentare il tempo per guadagnare ancora pochi minuti insieme.
Appena Inuyasha fu investito dalla chiara luce dell’alba Kagome poté assistere alla trasformazione del ragazzo in mezzo demone.
Lentamente i capelli neri si stavano schiarendo e gli occhi passavano dal castano al verde, tornando infine al colore oro fuso che aveva colpito fin da subito la ragazza; le unghie tornarono ad essere i soliti artigli e i denti ridiventarono delle aguzze zanne.
Poco prima che la luce della pietra lo avvolgesse, Inuyasha si voltò verso Kagome e datole un lungo bacio:
“Kagome promettimi che se non dovessi tornare, tu non ti lascerai abbattere e che andrai avanti ...” disse serio.
La ragazza avrebbe voluto rispondergli che senza di lui non sarebbe più riuscita a sorridere, a sentirsi viva come lo era stata da quando lo aveva incontrato, che non sarebbe più riuscita a vedere le stelle senza che il suo ricordo prendesse il sopravvento nella sua mente e la facesse soffrire, e che se non fosse stato più con lei avrebbe trovato un modo di seguirlo nella sua sorte. Ma sapeva che se glielo avesse detto, Inuyasha durante il combattimento sarebbe stato molto in pensiero per lei e magari non avrebbe potuto dare il meglio di sé.
“Ci proverò” ribatté poco convinta.
La pietra aveva già cominciato a brillare e i due sapevano di non avere molto tempo. Kagome, prendendo alla sprovvista il mezzo demone, lo attirò a sé tirandolo per la veste rossa ed incatenò le labbra alle sue in un breve bacio, ma che per loro durò un’eternità.
Quando la ragazza riaprì gli occhi Inuyasha era già sparito.


Ho sempre saputo di essere sbadata, ma non immaginavo così tanto. Mi ero dimenticata di aggiungere questo capitolo! Sono proprio un caso perso, non c'è che dire...
Mi scuso tantissimo innanzittutto per i miei continui ritardi e poi perchè avevo completamente cancellato dalla mia mente questo passaggio all'interno della storia.
Comunque spero entro questa settimana, massimo la prossima, di aggiornare con il prossimo capitolo. So di metterci tantissimo tempo e me ne scuso soprattutto con Babyani2014 che mi ha fatto sentire in colpa visto che per i lunghi tempi di attesa, ha riletto ben otto volte tutta la storia... Scusami!!
Grazie a chiunque leggerà e/o recensirà
Baci una sbadatissima Summer_day <3 

 
   
 
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