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Autore: fedetojen    16/09/2015    1 recensioni
Cosa può succedere in un normale liceo? Con la comparsa di questo misterioso ragazzo dagli occhi di ghiaccio, dal nome Dylan Sprayberry, Alyssa inizierà ad avere dei sospetti a riguardo
Spero vi abbia incuriosito :)
Genere: Avventura, Romantico, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Dylan O'Brien, Dylan Sprayberry, Tyler Posey, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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YOUR SCENT IS LIKE HELL 

 
6. Distrazioni

 
“La smetti di essere altrove!?” mi disse Amy, riportandomi alla realtà.

“Come?” chiesi voltandomi.

“Ecco, vedi! Non mi senti nemmeno quando ti parlo!” disse disperata, mischiando due composti nel contenitore.

L’ora di chimica mi è sempre piaciuta, ma ora ho qualcosa che cattura maggiormente la mia attenzione: Dylan a due banchi dal mio, si girava a intervalli per lanciarmi sorrisi e occhiate divertite.

“Ti ha baciato di nuovo, vero?” mi chiese di punto in bianco Amy.

“Come?” dissi imbarazzata guardandola.

“Stai andando a fuoco” disse divertita ridendo. In un nano secondo il composto nella nostra boccetta uscì fuori.

“Sprayberry, raggiunga le ragazze e dia una mano invece di ridere” disse il professore verso Dylan, che si alzò e venne da noi.

“Ragazze” disse con voce divertita, dietro di noi. Posò una mano sul mio fianco, facendomi avvampare. Con l’altra mano rifaceva il processo con le giuste dosi. Appena finì di prepararlo, si sedette allo sgabello affianco al mio, non staccando la mano dal mio fianco. Continuò a fissarmi con il mento poggiato al palmo della mano libera a contatto con il banco.

“Cos’è questo? Un rapporto di odio-amore?” chiese divertita Amy. Diedi una gomitata a Amy, che per il dolore fece una smorfia massaggiandosi subito la parte lesa.

“Ci vediamo all’uscita” mi disse all’orecchio, lasciandomi poi un dolce bacio sulla guancia.

“Se non muoio prima” dissi con le mani nei capelli. Amy scoppiò a ridere.

“Fuori!” ci urlò il professore indicandoci.

“Ma cosa..?” dissi guardandola. Non rispondemmo e andammo fuori dal laboratorio.

“Sei fregata, amica mia” mi disse poggiandomi il braccio sulla spalla.

“Tu dici?” le chiesi preoccupata. Scoppiò di nuovo a ridere.

“Non sei per nulla di aiuto!” le gridai poggiandomi all’armadietto. Passammo l’intera ora a ridere, o meglio a ridere di me con Amy, visto che ero proprio cotta come una pera. Salutai Amy e aprii l’armadietto mentre poggiavo i miei libri.

“Posso morderti?” mi chiese qualcuno stringendomi i fianchi. I libri mi caddero a terra. Mi voltai e lo guardai.

“Sei un cretino!” dissi con le mani ancora tremanti, mentre prendevo i libri.

“Scusa, non volevo spaventarti” mi disse Dylan divertito, mentre mi aiutava con i libri. Continuai a mettere i libri senza dargli attenzione.

“Ei” mi disse accarezzandomi la ciocca di capelli ondulati. Mi fermai chiudendo l’armadietto e respirando rumorosamente mi voltai.

“Scusa” mi disse dispiaciuto. Quegli occhi, quello sguardo, quelle labbra…prima o poi l’avrei ucciso.

“Per far calmare il tuo battito: ti bacio subito o aspetto?” mi disse sorridente. Sgranai gli occhi avvampando.

“E il premio per la coppia dell’anno va a….Dylan e Alyssa!” disse battendo le mani Cody, che guardammo subito. Ci guardava sorridendoci. Dylan prese la mia mano mettendosi di fianco a me, come a proteggermi.

“Oh, non sei mica un Alpha caro mio” disse divertito Cody, a braccia conserte.

“Non ne ho bisogno” disse a denti stretti Dylan, mentre aumentava la stretta alla mia mano. Impercettibilmente mi lamentai per la presa di Dylan, scaturendo una reazione che non volevo.

“Le fai male” disse in tono divertito Cody. Non sentii più la presa di Dylan e aprendo gli occhi lo vidi a terra, sopra a Cody mentre lo stava riempendo di pugni.
In preda al panico iniziai a guardarmi intorno.

“TYLER!” iniziai a urlare, visto che i tentativi di dividerli erano inutili. Ormai tutti erano intorno a loro mentre c’era chi guardava, chi filmava, chi fotografava e ovviamente chi parlava e spettegolava. Tyler spuntò dal nulla dividendo i due, ormai sporchi di sangue. Subito mi avvicinai a Dylan, vedendolo con il labbro spaccato e lo zigomo e il sopracciglio conciati male.

“Con comodo eh, Tyler!” dissi urlandogli contro. Dylan cercava di trattenermi ma era inutile.

“Sta calma tu altra” disse Tyler con poca gentilezza.

“Dio! Dylan trattienimi prima che lo ammazzo!” dissi guardando Tyler che controllava il viso di Cody.

“Ti piacerebbe” disse con un sorrisetto Cody. Giuro che scattai, ma Dylan mi bloccò fermandomi con la sua presa d’acciaio. Cercai di liberarmi dimenandomi, ma niente.

“Puoi lasciarmi andare” dissi una volta calmata. Lentamente e con incertezza, Dylan, sciolse la presa. Subito mi recai alla macchina.

“Alyssa” mi disse Dylan una volta fuori. Mi bloccai e mi voltai a guardarlo.

“Ma dico: cosa ti è venuto in mente poco fa?!?” dissi in preda alla rabbia.

“Senti” mi disse cercando di calmarmi.

“No! Senti tu! Non puoi scatenare una rissa ogni volta che quel tipo fa battute o dice cose che non dovrebbe dire! Sai come sto io ora? Vorrei riempirti di botte ma non lo faccio perché se no andrebbe tutto a puttane! Anzi! È già andato tutte a puttane! Sono un fottuto casino! Un casino perché sto male, ma ti guardo e sto bene, che cazzo mi è preso?!?” dissi sbottando. L’unica cosa che fece fu abbracciarmi, e lì persi. Iniziai a piangere come una bimba di 2 anni alla sua prima caduta. Mi stringeva e mi accarezzava i capelli.

“Shh” mi diceva cercando di calmarmi. Mi aggrappai al suo petto stringendo la sua maglia e abbassando il capo cercando di non farmi vedere da lui. Dopo minuti infiniti, mi staccai da lui.

“Mi dispiace davvero…ma non posso farci niente” disse accarezzandomi il volto, asciugando così la mia guancia.

“Nemmeno per me?” dissi alzando lo sguardo.

“E’ che da quando ti ho vista non riesco a…trattenermi. Ogni sguardo, ogni parola detta in modo sbagliato scaturisce in me questa reazione. E’ più forte
dell’effetto della luna” mi disse sinceramente. Abbassò lo sguardo sulle mie mani, per poi intrecciarle alle sue.

“Andiamo” mi disse.

“Dove?” chiesi, non appena iniziammo a camminare.

“A prendere un po’ di aria” mi disse fermandosi. Mi sporsi per vedere.

“Guidi una moto?” chiesi scettica.

“Cosa c’è di male?” mi chiese curioso.

“N-nulla” dissi. Continuò a guardarmi curioso.

“Non mentirmi, posso sentirlo dal tuo battito, ricordi?” mi disse sorridendo.

“E’ che non ho un buon rapporto con le moto. Diciamo che ho una paura irrefrenabile da quando mio padre ha fatto l’incidente con me sulla moto” dissi subito, indietreggiando.

“Ei, ei” mi disse prendendomi per i fianchi e facendomi avvicinare al suo corpo.

“Ti fidi di me?” mi chiese a fior di labbra. Perché quella vicinanza mi faceva andare fuori di testa? Chiusi gli occhi, non appena le sue labbra si posarono sulle mie.

“Mi farai impazzire” dissi guardandolo. Sorrise, e quasi i suoi occhi brillarono.

“Sei già pazza di me” disse divertito Dylan, sedendosi poi sulla moto



ANGOLO SCRITTRICE: Salve gente! Spero che anche questo capitolo vi sia piaciuto :3 aspetto con ansia vostre recensioni! Al prossimo capitolo!

Cody(-rompipalle)

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Dylan
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