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Autore: LiliFantasy    16/09/2015    1 recensioni
[ATTENZIONE: FIC IN COMPLETA E RADICALE RIVISITAZIONE]
Dal prologo:
Angeli. Creature potenti e misteriose. Buone e generose. Alcuni timidi...altri piú estroversi.
Diciamo che sono permessi i matrimoni tra angeli, c'è uno ad esempio che mi fa il filo da quando quella stupida di Eva mangió la mela...
Ma, amore tra mortali e angeli...mhm...
...L'ultima volta che degli angeli si sono innamorati degli umani decidendo di aiutarli, sono stati scagliati giú dal cielo... 
***
Ogni persona ha un angelo custode. Gli angeli sono creature misteriose che vivono tra di noi sotto forma di umano, facendo di tutto per aiutare il proprio protetto.
La regola principale?
Non innamorarsi.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Castiel, Dolcetta
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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// CAPITOLO ANCORA NON REVISIONATO \\






CAPITOLO 8

DOVERI IMBARAZZANTI



Quella mattina mi svegliai prima del solito. Un pensiero mi assillava dal giorno precedente...
“Uffa...”
In quel momento stavo rifacendo il letto -Cosa c’è?-
“Così mi togli tutto il divertimento...”
-Vuoi dirmi che ti piace svegliarmi??-
“In realtà mi piace farti cadere dal letto...”
Scrollai la testa. Ormai c’ero abituata...
“Perché ho il presentimento che questa sarà una brutta giornata?”
-Perché è così-
“...Di solito ci metti più grinta nel rispondermi...cosa ti hanno detto gli Arcangeli?”
-Brutte cose...molto molto brutte...- sospirai -E oggi mi tocca pure la biblioteca...-
Una volta finito andai in cucina per fare colazione.
Mi muovevo lentamente, stile bradipo assonnato:
Prendo un bicchiere. Prendo il latte. Cosa devo fare ora??...Ah sì. Verso il latte. Rimetto il latte nel frigo. Metto il bicchiere nella lavastoviglie. No...aspetta...credo di aver dimenticato qualcosa...Ah già...Prendo il bicchiere dalla lavastoviglie. Verso il latte...Ma dov’è il latte??...Ah, nel frigorifero.
“Quanto sei noiosa...”
-Sono depressa...-
“Poverina...” rispose ironico.
Presi il bicchiere e lo bevvi tutto d’un sorso...peccato che non dovevo berlo tutto d’un sorso...
“Se bevi i cibi angelici così velocemente...”
-Sì coff...lo...so coff...lo so...coff coff- in quel momento capii cosa voleva dire morire soffocato.
“Sei proprio senza speranze...”
-Stai off...zitto e coff coff...lasciami...coff...a soffocare coff...in santa coff pace...coff coff coff- mi buttai per terra, rantolando come una persona morsa da un ragno mutante. Quando mi fui ripresa completamente, mi abbandonai alla disperazione -Non voglio andare a scuola...posso presentare una giustificazione falsificata!-
“Fai come vuoi”
Mi luccicarono gli occhi -Veramente??-
“No! Tu vai a scuola punto e basta”
Sbuffai e finii di prepararmi.
Presi la borsa con i libri, agguantai le chiavi di casa ed uscii.
Mi fermai di colpo davanti al vialetto.
-Senti un po’...-
“Cosa vuoi?”
-Sai...sono stanca di andare a piedi...che ne dici di farmi un regalo di compleanno??-
“Ma oggi non è il tuo compleanno!”
-E’ da 17 milioni di anni che non me ne fai uno!!-
“Hai anche tenuto il conto eh? Ma brava...”
“Tesoro...” la mia salvatrice MORA entrò in scena.
-Ti adoro quando mi salvi dall’imbecille!-
“Sì ahahah...”
-Ahaha...-
“Mi dispiace interrompere la vostra discussione...ma preferirei andarmene”
-Addio!-
“Allora tesoro...volevi un regalo o sbaglio?”
-Non so se chiedo troppo...ma vorrei...-

_______________________________________

“Via libera...”
-Ok...- uscii dal nascondiglio e, di soppiatto mi nascosi dietro una colonna, a destra del portone d’ingresso.
“Sicura che il travestimento reggerà?”
-E’ sicuramente meglio dei completi hippy di Dio...-
Mi sistemai l’impermeabile e abbassai sul viso il cappello ad ampia falda. Afferrai il tesserino falso ed uscii dal nascondiglio.
Mi avvicinai al controllore all’ingresso.
-Chi è lei?- mi chiese squadrandomi da capo a piedi.
-COME SI PERMETTE DI RIVOLGERSI IN QUESTO MODO A ME??!!! A ME!!!!-
-Ehm...scusi...ma vorrei comunque sapere chi è lei...-
Mi sporsi sul banco. Mi voltai a destra e a sinistra, fingendo di controllare se c’era qualcuno intorno.
-Agente della C.I.A. Amelia Stark- gli mostrai il tesserino falso -Sono in missione segreta-
-Oh...chi la manda?- sussurrò lui.
-Il Presidente-
-Di cosa?-
Ma questo è più idiota del Signore!
“Hey!! Io non sono idiota!”
-Degli Stati Uniti...d’America!-
Sgranò gli occhi -Cosa le serve?-
-Devo andare a dare un’occhiata...- risposi indicano l’ingresso alla mia destra.
Lui annuì e premette un pulsante. La porta si aprì con un CLIK.
Diedi un’ultima occhiata in giro, poi entrai.
Mi trovavo su un’enorme pista di atterraggio. A destra e a sinistra c’erano file e file di hangar...ma a me ne interessava solo uno...
Mi avvicinai ad un uomo e gli sussurrai qualcosa all’orecchio.
Lui mi indicò un Hangar: il n° 16.
Me lo aprì e io rimasi a bocca aperta. Sono da sempre un’appassionata di elicotteri...probabilmente perché più in alto mi trovo, più mi sento a casa...letteralmente.
-Ammira...un Eurocopter Tiger!- esclamai.
“Un Euro...cosa?”
L’uomo dietro di me si grattò la testa confuso. Io mi girai lanciandogli uno sguardo truce -Il fatto che io parli da sola ti crea forse qualche problema???- lui si allontanò di qualche passo, giusto per non rimanere vittima della mia furia distruttiva...
-Ma torniamo a noi! Un Eurocopter Tiger!!-
-Prendo questo- dissi all’uomo che nel frattempo si era preparato per fuggire via il prima possibile.
-Oh...ma non sono in vendita!-
-Ah...ma certo che lo sono- gli porsi la mano -Piacere, Amelia Stark-
L’uomo mi guardò, per niente impressionato -Ovvero?-
-Una che può mandarla a chiedere l’elemosina da dentro un cassonetto ripieno di zucchine e melanzane puzzolenti-
Deglutì -Quanto vuole?-
-Posso pagarle qualsiasi cifra- gli allungai il tesserino.
-E’ un agente della C.I.A.???- continuò a leggere, dopo qualche riga aggrottò la fronte -Aspetti...MA QUESTO TESSERINO E’ UN FALSO!!!-
-Cosa???-
Lui mi guardò. Poi, poco prima che riuscisse ad afferrarmi, scappai via.
Corsi a perdifiato verso l’elicottero e ci entrai dentro.
“Sai come farlo partire?”
-Credo di sì...ma...perché mi sento osservata...??-
-COSA CI FA LEI QUI DENTRO???!!- mi gridò il guidatore.
-Ehm...io... SOMNO!!-
Lui cadde sui comandi come una pera cotta.
“Quindi tu conosci i metodi dell’ipnotismo!”
-Certo che li conosco! Come avrei fatto altrimenti ad ottenere tutti quei dieci alla Sacred Accad...non è come pensi...-
“Ahaha...non preoccuparti...ora digli di portarci al Dolce Amoris-

______________________________________

-AIUTOOO!!!-
-SI SALVI CHI PUO’!!!-
-SCAPPATEEEE!!!-
Centinaia di ragazzi e ragazze urlanti correvano da tutte le parti. C’è chi si nascondeva sotto le panchine, chi su gli alberi...ma la maggior parte (quelli con un po’ di cervello) entravano nel liceo.
“Wow!!! Stare con te è molto meglio di rimanere con quell’idiota di mio marito!!!”
-Lo credo!- scoppiai a ridere -E questo elicottero è una vera forza!!-
Atterrammo nel cortile della scuola. Appena uscita, mi trovai davanti un Castiel versione statua.
-Ciao-
-...-
-Heilà-
-...-
-Sei morto?-
-...-
-Uff...-
-...-
-Quel tizio ti sta rubando la moto!-
-Co-cosa??? La moto?? LA MIA AMATA MOTOOOO!!!- stava per andare ad azzannare un povero ragazzino che distava 50 m dalla sua moto, ma io lo fermai...evitando un possibile omicidio.
-Stavo scherzando-
Mi voltai verso il guidatore ipnotizzato -Ne memineris quam ob causam dixisti tuleritis et istum helicopter-
-Nescio cur hanc helicopter- ripeté lui.
-Ora puoi andare- dissi ancora. Lui mi fece “ok” con il pollice e volò di nuovo via.
 Mi voltai verso il rosso. Lui mi fissava. Io lo fissavo. I miei occhi, simili a un mucchio di paglia dorata lanciato nel mare erano incatenati ai suoi, grigio tempesta.
Ed ad un tratto lui aprì la bocca per dire la cosa più intelligente e gentile che io abbia mai sentito....
-Non c'ho capito un cavolo-
-Meglio così- risposi.
Mi avvicinai al suo braccio sinistro. Lui mi guardò sorpreso e perplesso. Gli presi il polso e lo sollevai, scoprendo l’orologio. Le 7:50.
-Come facevi a sapere che porto l’orologio???-
Sollevai lo sguardo -Evita di fare domande a cui non posso rispondere-
Sorrise maliziosamente -Ti metti a fare ricerche su di me adesso?-
Cercai di trattenermi dal ridere -Ti sopravvaluti caro Castiel-
-Ohhh...ora non mi chiami più “cretino tinto rosso”?-
Sorrisi -Se vuoi ricomincio a chiamarti così, caro cretino tinto rosso-
Aprì la bocca per replicare, ma la richiuse subito dopo...ahaha!! te l’ho fattaaa!
Mi andai a sedermi sotto un albero, accanto alla panchina, infilai le cuffie nelle orecchie e aspettai che l’orrendo oggetto squillasse per l’ennesima volta: la campanella, infatti, suonò poco dopo...ed ovviamente la cicciona non si fece aspettare.
Mi incamminai insieme a Castiel all’ingresso.
-ENTRATE MOCCHIOSI!! FORZA! AVANTI!! NON FATEMI PERDERE TEMPO! HO DEGLI ALUNNI DA PUNI...ehm...DELLE COSE DA FARE!!-
-Spostati vecchia-
-CASTIEL! RISPONDIMI UN’ALTRA VOLTA IN QUEL MODO E FINISCI DRITTO IN PRESIDENZA!!!-
-Come faccio a passare se 120 kg di grasso sono in mezzo all’ingresso?-
La preside si mosse a disagio. Non sapeva cosa rispondere...quindi si spostò e basta. E bravo il nostro Castiel...
Io entrai.
Stavamo percorrendo un corridoio e, se mi ricordavo bene (cosa quasi impossibile se si tratta di corridoi, stanze e affini) per arrivare alla mia aula dovevo andare molto...molto più avanti; sì, perché la mia classe è edificata ai confini dell’Universo.
Superammo l’Aula Delegati e l’infermeria.
Io intanto stavo pensando a come chiedergli "quello". Gli Arcangeli mi avevano dato quel compito e, per quanto possa essere seccante e insopportabile dovevo portarlo al termine...e che sia un bel termine...
Cominciai a guardarmi intorno, poi concentrai il mio sguardo su Castiel.
-Cas!- chiamai.
-Cas?- chiese sorpreso.
-Non è così che ti chiami??-
-Da “cretino tinto rosso” a “Cas”?-
-“Castiel” e “cretino tinto rosso” sono nomi troppo lunghi...- risposi noncurante. Poi tornai a guardarlo seria -Per caso...negli ultimi tempi...ti è successo...ecco...qualcosa di strano?- chiesi insicura del risultato che questa domanda mi avrebbe fatto conseguire. Ma cosa mi tocca dire per tre angeli snob!
“Non puoi parlare in questo modo degli Arcangeli!” ed ecco che ricompare l’immancabile Altissimo celeste!
-Cioè?- socchiuse gli occhi.
-Cioè quello che ho detto!- Oddio...questi doveri sono talmente imbarazzanti!...
Scossi la testa -Non fa niente, è una domanda...stupida-
-Più che altro è insensata- indicò la porta dietro di lui -Questa è la mia aula-
-Bene- gli feci cenno di smammare -Allora, se è la tua classe, entra-
Dopo aver fatto –immancabilmente-  il suo solito sorrisino, aprì la porta ed entrò.
Mi fermai a fissare per qualche secondo la porta dietro la quale era sparito il rosso, poi mi voltai cominciando a guardarmi nervosamente intorno.
-Oh cavolo...ma dove mi trovo??-
“Dai, ti aiuto io a ritrovare la strada! Fidati di Dio!”
Sono fregata...

______________________________________

Ed eccomi...ancora davanti a quella orribile porta rosa.
Bussai -MA CHE BUSSA A FARE??? ENTRI!!-
Entrai sbuffando -Buona mattina signora Preside-
Mi misi seduta.
-Ed eccoci ancora qui...come mai signorina Heaven?-
-Non è stata lei a convocarmi? Non l’ha capito?? E’ proprio stupida allora...- sussurrai.
-COSA HA DETTO???-
Sobbalzai -N-niente-
-Bene...allora, se non si ricorda il perché è stata mandata da me...sarà conveniente che le rinfreschi le idee- si alzò -Come mai è entrata in una classe non sua senza permesso??-
-Eh..beh...io...m-mi ero persa...-
Prese il servizio da the riposto in un angolo e cominciò a preparare del the, usando un fornello portatile opportunamente sistemato su un tavolo.
Mi sentivo soffocare tra tutto quel rosa...
Stavo cominciando anche a sentire strane voci...
“Angel...Angel...indossa questo vestitino ROSA...”
“Angel! Guarda...qui ci sono dei cuoricini...mettili in testa...Angel...”
“Angel...qui c’è un bidone ROSA con della tintura ROSA! Perché non ti ci butti dentro Angel?...Affogherai ahaha!...”
Ok...quest’ultima è un po’ insensata...
-E COME MAI APPENA È ENTRATA SI È MESSA A SCHIAFFEGGIARE UN ALUNNO??-
-P-pensavo che fosse un ladro...-
-...Un ladro che ripassava musica?-
-Ehmm...beh...la ripassava in modo...sospetto-
-Uhm...ripassare musica è sospetto?-
Abbassai lo sguardo. Nel dire bugie sono una frana...
-Ma d’altronde una punizione ce l’ha già...- sorrise cattiva -Mi basta solo raccomandarmi che oltre in ordine alfabetico dovrá rimettere a posto i libri anche per colore...-
Spalancai la bocca. Mi aspetta un futuro pieno di libri, lettere alfabetiche e colori...
Mi alzai di scatto ed uscii sbattendo la porta.
Cominciai a camminare per i corridoi...mi ero persa, ancora...ma non mi demoralizzai, perché qualcosa avevo imparato da quello stramaledettissimo liceo...quindi, la cosa da fare quando ci si perde (oltre prendere a schiaffi un povero ragazzo innocente per un malinteso) è camminare finchè non incontri qualcuno...

_________________________________________________
Ormai avevo perso quasi tutte le lezioni...
...Mi ero persa: 1 ora e mezza, mi ero intrusa in una classe godendomi la ramanzina di un professore particolarmente suscettibile: mezz’ora, avevo passato tre intere ore a cercare Castiel per ordine degli angeli snob (e per giunta non l’avevo neanche trovato)...poi era successa quella cosa con quel ragazzo...e la punizione extra dalla Preside...
...Quindi decisi di saltare anche l’ultima e passare direttamente alla biblioteca...
Cominciai a gironzolare tra le aule chiuse. Svoltai a destra, poi a sinistra, poi di nuovo a destra...mi ero ufficialmente persa. Complimenti Angel! Complimenti!...
Ad un tratto mi scontrai contro qualcuno e caddi a terra -Ohi...ci mancava solo questa...- borbottai massaggiandomi la schiena.
-Scusami! Ti sei fatta male??- alzai lo sguardo. Nathaniel si era accucciato davanti a me con un’espressione preoccupata.
-Ne ho passate di peggio...- alzai una mano, lui capì al volo e l’afferrò aiutandomi ad alzarmi da terra.
-Sicura di non esserti fatta male??-
Sorrisi scuotendo la testa. Poi cominciai a guardarmi intorno -Sai mica dove ci troviamo?-
-Ahah...ti sei persa di nuovo? Se vai dritta per dritta e poi svolti a destra ti trovi davanti all’ingresso. Vuoi che ti accompagni?-
Ci pensai un attimo -Ma sì...tanto dovevo dirti una cosa...-
Riordinò i fogli nella cartellina che aveva in mano e, sorridendo in modo strano, cominciò a guidarmi nel labirinto.
Seguimmo le indicazione che mi aveva dato poco prima e, come mi aveva detto lui, mi ritrovai davanti al portone d’ingresso.
Entrò in sala delegati e io lo seguii.
-Cosa volevi dirmi?- chiese mentre riponeva i fogli che teneva nella cartellina in un cassetto.
-Volevo chiederti un favore- lui richiuse il cassetto e si girò per ascoltarmi -L’altro giorno la preside mi ha dato una punizione...-
Lui corrugò la fronte -Una punizione??-
-Non avevo fatto niente! Ho solo difeso un ragazzo e la sua arancia!!-
-Quale arancia??-
-...E’ una lunga storia...- sospirai -E mi ha dato l’incarico di riordinare la biblioteca...-
-Ma la biblioteca è enorme!-
-per questo volevo chiederti di aiutami...per favore!-
-Ehm...beh...- arrossì -...Mi piacerebbe...ma non posso...ho promesso a mia sorella Ambra di accompagnarla a fare compere-
Sbuffai cadendo a terra -E ora come faccio???-
-Puoi sempre chiedere a qualcun altro...-
Mi rialzai. Giusto! Ricorda Angel...mai arrendersi! Mai!
Lo ringraziai ed uscii per andare a cercare qualcuno con cui passare un intero pomeriggio tra fogli pieni di parole...
Girai per tutto il liceo per ore...
...Ormai avevo chiesto a tutti: a Rosa, ad Alexy, a Ken e a Lysandro...e anche a nuove conoscenze: Iris, Violet e Kim.

Ormai ero demoralizzata...mi vedevo già inerpicata su una scala in modo precario, a cercare di afferrare un libro troppo lontano...quando sentii un rumore...sembrava fosse una specie di suoneria.
-Ciao!- mi sentii chiamare da dietro...aspetta...è una voce che non ho mai sentito prima...forse lui mi può aiutare!!
Mi girai di scatto. Mi trovavo davanti un ragazzo alto, con capelli corvini ed occhi azzurri. Teneva in mano una console accesa.
-Ciao...- lo squadrai da capo a piedi -Mi ricordi qualcuno...conosci Alexy?-
Lui sorrise -Alexy è il mio fratello gemello. Tu come ti chiami? Non ti ho mai vista in giro...-
-Sono Angel...se Alexy è tuo fratello...tu dovresti essere Armin giusto?-
Armin sorrise -Esatto. Ora scusami ma devo finire di giocare- alzò la console -Spero di incontrarti di nuovo...- e detto questo se ne andó continuando a imprecare contro non so quale mostro invincibile...
Già...non troverò nessuno disposto ad aiutarmi...
-Allora...ho chiesto a tutti...o ho dimenticato qualcuno? Uhm...- dopo un po’ mi venne in mente qualcuno...ma era talmente assurdo pensare che accettasse di aiutarmi!
...Comunque...tentar non nuoce (o forse sì...?)


**ANGOLO DELLA SCRITTRICE**
Ed eccomi finalmenteeee!!! ^^
Allora...scusate l'attesa...ma ora finalmente ci sono...
...Questo capitolo è uscito fuori un po' corto...e per questo chiedo scusa a voi lettori...ma l'ho scritto più che altro per creare una sorta di collegamento tra il capitolo precedente e quello successivo che, se non avessi scritto "Doveri imbarazzanti", sarebbe venuto lunghissimo....
Comunque...
Tra due o tre capitoli c'è il colpo di scena! Non chiedetimi di anticiparvelo perché io non vi ascolto...BLA BLA BLA BLA BLA!!
...Scherzo...
Ma tornando a noi...mi farebbe piacere ricevere una recensionuccia, anche piccola piccola *__* ...giusto per capire cosa vi piace e cosa non di questa storia...magari anche dei pareri personali, in cui scrivete cosa secondo voi posso modificare...
(E non per arrivare a 20 recensioni perché i numeri dispari, benché io sia nata il 21, mi fanno schifo O.o ...no no)

...No, ma seriamente, vorrei ricevere una recensione per sapere cosa ne pensate voi lettori di questa storiaccia brutta e cattiva *3*....
....
E per concludere il mio monologo vi dico:
...CONTINUERÓ A RIPETERVI CHE RINGRAZIO INFINITAMENTISSIMAMENTE CHI STA SEGUENDO LA STORIA FINO ALL'ALBA DELLA FINE DEL MONDO: QUANDO LE TROMBE D'ARIA VORTICHERANNO SOPRA LE NOSTRE TESTE E I VULCANI ERUTTERANNO SOMMERGENDOCI DI LAV...*coff coff*...(?)
Detto questo (...cosa cavolo ho detto fino ad adesso??? *_*) vi saluto e me ne torno da dove sono venuta...
*Due angeli scendono su di lei, trasportandola direttamente a casa di Angel*

 

   
 
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