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Autore: _Crizia_    17/09/2015    5 recensioni
Questa storia non tiene conto della trasformazione di Shin in Conan, i personaggi hanno circa 18 anni.
Grazie ad una certa persona vanno in vacanza in Italia, dove trascorreranno alcuni giorni del mese di luglio all'insegna del divertimento e chissà che chi ha procurato i biglietti non abbia avuto un preciso scopo per farlo.
Dalla storia
-"Il sole era già alto nel cielo, gli uccellini cinguettavano, il caldo si faceva sentire e né una foglia né un filo d'erba si muoveva, sembrava tutto tranquillo ad eccezion fatta per un urlo sovraumano che sgretolò in mille pezzi quell'atmosfera da fiaba.
L'urlo incriminato proveniva da una camera pitturata di un fresco verde chiaro, in questo luogo si trovavano un ragazzo e una ragazza dai lineamenti orientali che si guardavano reciprocamente"-
P.S. forse durante la narrazione i personaggi saranno un po' OOC.
Al momento sospesa causa altri progetti in corso.
Genere: Generale, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Yukiko Kudo | Coppie: Heiji Hattori/Kazuha Toyama, Ran Mori/Shinichi Kudo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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 Sonno serale e insonnia notturna
 
    
La giornata continuò ad andare a meraviglia: fra pisolini, sole, bagni al mare o in piscina, i deliziosi piatti di George.
Quando giunse la sera si resero finalmente conto di ciò che era passato in secondo piano la notte precedente, ovvero la disposizione nelle camere.
 
A fine cena George vide avanzare verso di lui con aria un po' incerta la signorina Kazuha che gentilmente chiese come mai avesse dato loro le camere come se fossero delle coppie.
"Mi scusi, ma pensavo che lei fosse la fidanzata del signorino Heiji, mi dispiace se ho frainteso."
"Oh, non si preoccupi, infondo non è niente di grave.
Solo mi domandavo, dato l'avvenuto chiarimento, se era possibile cambiare stanza e magari stare con Ran."
"Mi dispiace esserle portatore di cattive notizie, signorina, ma le stanze a vostra disposizione sono quelle due -non contando la mia-,visto che le chiavi delle altre le ha solo la signora Kudo. Per quanto riguarda il suo voler pernottare in una stanza con la signorina Ran, mi dispiace ma anche questo non é possibile.
La signora Kudo ha manifestamente espresso il desiderio di porre la signorina Ran in camera con il signorino Kudo e io non ho mai mancato ad una promessa."
"La capisco, - disse angosciata - quindi non si può proprio far niente?"
"Purtroppo no. Se non le è di troppo disturbo, le potrei chiedere di non rivelare le volontà della signora Kudo alla signorina Ran? Sa, non avrei dovuto dirlo a nessuno, ben che meno al signorino Kudo e alla signorina Ran, ma lei non è nessuno dei due, quindi per chiarire ve le ho rivelate.
Però ho visto che è molto amica della signorina Ran ed è per questo motivo che le chiedo di mantenere il segreto. Potrebbe andarne del mio lavoro."
"Ma certo conti pure su di me, sarò una tomba!
Non sia mai che io debba essere la causa del suo licenziamento."
"La ringrazio infinitamente per la sua comprensione e gentilezza signorina Kazuha!"
"Si figuri!"
"Allora le auguro una buona dormita, a domani."
 
Mentre Kazuha cercava di trovare una frottola quanto più realistica da rifilare a Ran, in una confortevole stanza stava avvenendo una telefonata inter-continentale.
"Come sta procedendo l'operazione?"
"Al momento mi sembra abbastanza bene, ma ho dovuto rivelare parte delle motivazioni alla signorina Kazuha."
"Accidenti!"
"Non si preoccupi, credo di essere riuscito a far leva sulla sua indole gentile, le ho fatto credere che queste informazioni se rivelate potrebbero danneggiare il mio lavoro."
"Ah George, vecchia volpe! Cosa farei senza di te!"
"La prego Baronessa, dopo tanti anni al suo servizio le lusinghe non servono."
"Ma sono sempre un ottimo incentivo!"
"Ah ah ah, vuole sempre avere l'ultima parola."
"Mi conosci George, non dovresti sorprenderti!
Ora ti saluto, il Barone della notte ha bisogno di me."
"Arrivederci, allora."
 
"Con chi stavi sghignazzando cara?"
"Oh, niente, solo un'amica."
Yusako non ne era molto convinto ma preferì far cadere il discorso.
Quando sua moglie macchinava qualcosa era meglio lasciarla fare e non intralciarla.
 
"Ran, ascolta non è che io non voglia stare in stanza con te...
tutt'altro... ecco, vedi... è che..."
"Kazuha, guarda che se vuoi stare con Heiji non è un problema per me, non devi vergognarti a dirmelo."
"Oh Ran, grazie, sei sempre così comprensiva." e per dimostrarle la sua gratitudine l'abbracciò saltandole con le braccia al collo.
Una volta staccatasi Kazuha continuò: "Sai, ho ripensato alla chiacchierata che abbiamo fatto durante il volo, quindi per mantenermi coerente al piano che avevo stabilito ho capito che questa sarà una specie di prova coraggio per me.
Ma la mia decisione è stata influenzata anche dal fatto che parlando con George, lui ha cercato di spiegarmi che ci sarebbero dei problemi, non ho capito molto bene, il suo giapponese è un po' arrugginito ma non volevo fargli pesare la cosa, dunque annuivo anche se non capivo."
"Okay, comunque ora la decisione è presa. Divertiamoci e non pensiamo più alle preoccupazioni." le sorrise Ran mettendo un punto alla questione.
 
"Ragazze? Potreste scendere un momento?" la voce forte di Heiji le raggiunse dalle scale.
"Sì arriviamo!" gli rispose di rimando Kazuha.
Scesero le due rampe di scale in legno di nocciolo che portava al reparto notte al piano superiore e trovarono i ragazzi ad attenderle.
"Allora, che volgiamo fare stasera? Usciamo o restiamo a casa?" domandò Shinichi alla combriccola lì riunita.
"Non so voi, ma io sento ancora la stanchezza del volo."
"Già, il cambio del fuso orario mi ha un po' scombussolata." rispose Ran sostenendo Heiji.
"Quindi che facciamo?" sollecitò Kazuha.
"Be' se vi va potremo vedere un film." propose Shinichi e l'opzione venne ben accolta da tutti.
"Però spostiamoci in un'altra sala, questa è un po' piccola e la raccolta di dvd è nell'altra." così da bravo padrone di casa fece loro strada portandoli in un'altra stanza in cui si trovava un grande divano di pelle bianca a forma di 'L', un tappeto color blu notte su cui poggiava un tavolinetto basso fatto in vetro con rifiniture in metallo e tre puff color tortora.
La stanza era leggermente più fresca rispetto al resto della casa, probabilmente perché rimaneva in parte interrata; il colore delle pareti era di un grigio chiaro e il pavimento in parquet scuro a listelli grandi dall' aspetto invecchiato.
Nel complesso sembrava abbastanza diversa da tutto il resto, aveva un design più moderno.
Ma l'oggetto principe della stanza era il grande televisore incastonato alla perfezione nel mobile a parete le cui mensole più in alto ospitavano anche le casse di un impianto surround.
Dopo aver velocemente votato per il film e dopo aver trovato una posizione più o meno comoda e più o meno composta -caso a parte Heiji che si era sbracato su una parte della penisola- iniziarono la visione.
 
Mentre i titoli di coda avevano preso a scorrere sullo schermo, Shinichi allungò le braccia verso l'alto per stiracchiarsi i muscoli un po' indolenziti dopo due ore, si alzò e accese le luci a pareti che illuminavano la stanza più soffusamente rispetto al lampadario a soffitto.
Si guardò intorno e rise interiormente alla scena che gli si presentava, quasi che era più divertente quella di tutto il film: erano tutti crollati dal sonno.
Andò a scuotere Heiji che dormiva a bocca aperta, questo svegliato di soprassalto lanciò una mano in aria che Shinichi schivò per un pelo.
Avendo ripreso conoscenza il detective dell'ovest vide il suo amico fargli cenno verso le ragazze addormentate, così alzatosi in piedi si fletté sulle ginocchia per arrivare all'altezza di Kazuha che era semi-sdraiata sul divano, e cercando di fare più piano possibile la chiamò, Kazuha mugolò qualcosa, aprì gli occhi e le sembrò di star sognando: di certo quel viso così conosciuto che le rivolgeva un dolce sorriso e la scrutava con due grandi occhi verde scuro talmente vicini non poteva appartenere al vero Heiji.
"Ehi dormigliona, che ne dici di andare a dormire su qualcosa di più comodo?"
"Ma come, il film è finito?" chiese Kazuha portandosi una mano ai capelli un po' scarmigliati.
"Già. Allora? Vuoi un invito scritto?"
"Arrivo, non rompere..." se le era sembrato che quell'espressione fosse reale, adesso ne era sicura, se l'era sognata.
"Comunque un po' di galanteria non ti farebbe male... dovresti prendere esempio da Shinichi."
Il ragazzo tirato in ballo si girò con Ran tenuta fra le braccia e la testa di questa appoggiata al suo petto, cercò di fare segno agli altri due di non alzare troppo il tono di voce e li redarguì: "Smettetela di punzecchiarvi e andiamo a letto.".
"Certo mio Romeo, non sia mai che la tua dolce Giulietta si svegli!" lo canzonò Heiji.
"Cammina, andiamo..." intervenne Kazuha liberando Shinichi dall'imbarazzo e trascinando il suo amico per un orecchio fuori dalla stanza.
 
Salite le scale e arrivati in camera depositò Ran sul letto cercando di fare attenzione per non svegliarla, la coprì con un leggero lenzuolo perché comunque era molto caldo anche quella notte, si diresse in bagno da cui uscì una volta cambiato e si coricò.
Non riusciva a prendere sonno, all'inizio aveva osservato Ran dormire serena e aveva pensato che era diventata davvero bella, che era sbocciata come il fiore più profumato e vivace, che lui ne prendeva davvero coscienza solo in quel momento; poi aveva iniziato a girarsi di qua e di là per cercare una posizione che gli conciliasse ciò che cercava.
Stufo di combattere con le lenzuola si alzò e uscì dalla camera lasciando la porta socchiusa. Doveva rivedere quel luogo.
 
Ran si svegliò per una fresca carezza sulla guancia, ma non trovò nessuna mano, probabilmente l'aria che entrava dal finestrone, che dava sul balcone, che di notte lasciavano aperto, aveva lasciato passare una brezza un po' più fresca.
Sicuramente qualcuno l'aveva portata fino in camera, perché si ricordava bene che ad un punto del film aveva smesso di seguirlo e si era appisolata, chissà, forse era stato Shinichi.
Si girò ma non lo trovò al suo fianco, era strano considerando che era notte fonda.
Andò verso il balcone, in cielo splendeva una cerea luna che emanava poca luce, si sporse per cercare nella parte di giardino sottostante se magari lui fosse lì ma non riusciva a scorgere quasi niente se non il profilo ceruleo degli alberi.
Prese un cardigan lungo, se lo mise sopra dato che era in pantaloncino e canottiera e si avviò fuori dalla stanza.
Fece attenzione mentre passava di fronte alla Green Hill, scese di sotto, cercò un po' per la casa e non vedendolo da nessuna parte andò fuori.
Non sapendo da che parte iniziare si affidò alle sua sensazioni, ripercorse per un tratto il sentiero che quella mattina li aveva portati al mare, ma anziché proseguire diritta, svoltò su una stradina verso sinistra che effettivamente poteva passare un po' inosservata dato gli alberi più fitti che creavano quasi un tunnel e di certo di notte non faceva una bella impressione, tuttavia vi si indirizzò.
Camminava circondata dal buio e dal tranquillizzante canto naturale ad opera di grilli e cicale, ad un tratto l'oscurità si fece meno densa e poté tornare a vedere qualche stella.
Era arrivata su una sorta di promontorio su cui sembravano esserci pochissimi alberi, la visuale sembrava più aperta ma non ne era certa considerando che era notte ed inoltre lì sotto doveva esserci il mare, riusciva a percepire il melodico andirivieni sulla battigia.
 
 
 
 
"Finalmente ti ho trovato."
 
 
 
 
Stavolta sono stata abbastanza svelta!
In questo capitolo ricompare George e Miss Yukiko alle prese con il fantomatico piano.
Kazuha è messa alle strette ma se la cava.
Una serata tranquilla fra amici ed ecco il risvolto della medaglia...cosa turberà Shinichi tanto da non farlo neanche dormire? In che luogo deve andare e perché?
Chi pronuncia l'ultima battuta e a chi sarà rivolta?
Fate le vostre ipotesi signore/i , io vi lasciò così, in sospeso, con le idee forse un po' confuse ma mi auguro con rinnovata voglia nel seguire questa fan-fiction che inizia ad essere avvolta dal velo del mistero.
Ringrazio anche qui chi recensisce, legge e ha messo la storia tra preferite, seguite e ricordate.
Grazie di cuore, alla prossima
_Crizia_
 
 P.S.
Benvenuto a bordo di questa storia se sei un/a nuovo/a lettore/rice!
     
 
   
 
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