Film > The Big Four
Segui la storia  |       
Autore: Mary_Potter    17/09/2015    2 recensioni
Un pazzo furioso di nome Pitch Black vuole conquistare la Terra. La considera troppo gioiosa e vuole portare tenebre e paura. Per sconfiggerlo ci vogliono una squadra di ragazzi forti, coraggiosi e pronti a tutto. Ce la faranno Merida, Rapunzel, Hiccup, Astrid, Elsa, Anna e Hiro a distruggerlo?
(Le critiche sono molto bene accette, mi aiutano a migliorare)
Genere: Guerra, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Hiccup Horrendous Haddock III, Jack Frost, Merida, Rapunzel
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo 2°

Polo Nord, ore 6.00 A.M.

Un portale si aprì nel mezzo della stanza principale, lasciando entrare Nord e Astrid.
-Bene, siamo primi. Ha freddo, signorina?
-No, non si preoccupi. A Jötunheimr fa molto più freddo di qui.
-Accidenti, Punzie, potevi dirmi che qui facesse così freddo!-si sentì poco dopo.
-Cosa c’è, ti eri dimenticato che al Polo Nord c’è la neve?-rispose una voce femminile.
-No, ma non pensavo si potesse arrivare a temperature così gelide!
-Ciao Nord, siamo in ritardo?-tagliò corto Rapunzel.
L’uomo si voltò verso di lei.
-Oh, ciao, Rapunzel. Un giorno capirò motivo per cui tu non fa mai ritardo!
La ragazza sorrise, per poi avvicinarsi verso Astrid, porgendole la mano
-Piacere, io sono l’agente Rapunzel Romanoff, e quel cretino albino là dietro è Jack Stark.
-Hey, io non sono cretino, l’armatura me la sono costruita da solo, e  anche…
-Sì, so che cosa hai ideato, ma stupido è chi lo stupido fa, quindi…
-Piantatela, voi due!- a porre fine al loro battibecco fu Calmoniglio, arrivato in quel momento e appostatosi davanti al fuoco.
-Comunque sia, io sono felice di conoscervi, e mi chiamo Astrid.
-Da dove vieni?
-Da Asgard, il regno del padre degli Dei.
-Che gran figata!- commentò Jack.
-Jack, certe volte sembri un bambino…- commentò Rapunzel.
Un lampo blu apparve in mezzo alla stanza, per poi scomparire e lasciar posto a due ragazzi.
-Caspita, si gela qui fuori!- disse uno dei due.
-Hic, siamo al Polo Nord, lo credo bene che si geli! Anche se io non ho troppo freddo.-gli rispose la ragazza.
-Salve! Voi dovete essere gemelli Maximoff!- Nord si avvicinò ai due ragazzi stringendo loro la mano.
-Dov’è Dentolina?
-Credo stia arrivando, Sokovia non è molto lontana da qui- gli rispose, sempre la ragazza.
-Ciao ragazzi, io mi chiamo Rapunzel Romanoff, lui lo conoscete tutti e lei è Astrid, direttamente da Asgard.
-Salve, io sono Elsa e lui è mio fratello Hiccup.
-Aspetta, voi due siete fratelli?- Jack era incredulo.
-Veramente siamo gemelli- disse Hiccup, facendo spalancare solo di più gli occhi di Jack.
-O-ok, molto bene… non vi somigliate affatto, siete sicuri di essere proprio gemelli?
-Sì, io sono uguale a nostra madre e lei a nostro padre. Come colori, ovviamente, perché per i tratti del viso è il contrario.
-I vostri genitori sono di diversi Paesi?- chiese Rapunzel.
-Sì, nostro padre era russo, mentre nostra madre era inglese- le rispose Elsa.
In quel momento entrarono nella stanza Dentolina, Sandy e una ragazza fulva con in mano uno scudo tondo con una stella in mezzo.
-Salve ragazzi, per quanti di voi non mi conoscessero io sono Dentolina, mentre loro sono Sandy e Anna. Molti di voi la conosceranno come Captain America.
La ragazza sorrise.
-Ciao Anna, io sono Rapunzel, lui è Jack Stark, anche se credo lo sapessi già, lei è Astrid, e loro sono i gemelli Hiccup ed Elsa.
-Anna Rogers, è un onore conoscervi.
-Sapete dov’è Nord?-chiese la fata.
-Probabilmente si sarà chiuso nella sua stanza a fare chissà che con Calmoniglio.- le rispose Rapunzel.
I due si recarono dove indicato dalla bionda.
-OH MIO DIO NON CI CREDO SONO SOLO LE SEI E UN QUARTO!!!
Una ragazza con una chioma indefinita di capelli rossi alzò le braccia al cielo mentre urlava questa frase. Aveva accanto un ragazzino con i capelli neri molto scompigliati (ma mai quanto quelli di Hiccup…).
- Salve, io sono Merida Barton e lui è Hiro Banner.- si presentò la ragazza.
-Oh, ciao, Merrie, non hai ancora provato a seguire il mio consiglio di chiamare i pompieri per quei capelli?- cominciò a punzecchiarla Jack.
-Tu... tu devi stare solo zitto se non hai intenzione di morire entro due ore.- sibilò la rossa guardando l’albino con gli occhi ridotti a due fessure, pieni di odio.
Jack, vedendo che era molto seria e che molto probabilmente lo avrebbe mandato seriamente all’ospedale, possibilmente con qualche arto, dente o occhio mancante, si zittì, anche perché non ricordava di aver mai visto la rossa con tutta quella sicurezza.
-E non chiamarmi Merrie, mai più, per nessuna ragione al mondo. Per tutta la guerra, per te io sarò l’agente Barton, sono stata chiara?
-Sì, agente Barton.- rispose Jack, con astio.
-Vedo che cominci a capire in frette, chissà quanti sforzi fa il tuo povero cervellino…
-Va bene, so che vi odiate, ma per vincere la guerra dobbiamo collaborare, quindi potreste mettere da parte il vostro orgoglio almeno per due settimane?- Rapunzel li interruppe prima che passassero seriamente alle mani.
I due continuarono a guardarsi storto.
-Alla fine ammazzatevi, se volete, ma ora, a quanto ho capito, abbiamo bisogno di entrambi.- intervenne Hiro.
Dopo un ultimo sguardo, si allontanarono l’uno dall’altra.
C’era un silenzio di tomba, carico di tensione. Venne rotto da Anna, che chiese :-Bene… Che si fa?
-Proviamo a conoscerci meglio, no?- propose Elsa.
-Giochiamo a obbligo o verità?- chiese Rapunzel.
-Buona idea.- le sostenne Jack.
-Mi piace.
-È anche questo un modo per conoscersi meglio, no?-
-Sono d’accordo.
-Che cos’è obbligo o verità?-chiese Astrid. Venendo da un altro pianeta, non aveva idea di che cosa fosse.
-Allora… una persona chiede a un’altra che cosa sceglie tra obbligo o verità, appunto. Se sceglie obbligo, viene costretta a fare qualcosa, se sceglie verità deve rispondere ad un’altra domanda senza mentire. Ti piace?- le spiegò Merida.
-Proviamo.
Rapunzel prese una bottiglietta d’acqua vuota dalla sua borsa mentre gli altri si mettevano seduti per terra in cerchio.
Mise la bottiglietta al centro del cerchio e la girò. Il tappo puntò Jack, che girò di nuovo la bottiglia. Indicò Rapunzel.
-Allora, obbligo o verità?
-Verità.
-È vero che alle superiori quando eri in ansia ti consolavi con il biberon?
La bionda diventò bordò in viso.
-S-sì, è vero.
Tutti scoppiarono a ridere.
-Hey, non è divertente!-protestò la ragazza, arrossendo ancora di più.
-Dai, basta; allora, tocca a te- le disse Jack.
Rapunzel girò la bottiglia, che indicò Merida.
-Obbligo o verità?
-Obbligo.
-Mh… devi… vedere un video su una storia d’amore.
-Vuoi farmi morire di diabete?
-Forse.
Accesero il tablet di Rapunzel e cercarono su youtube “storie d’amore che fanno piangere”.
Merida era sul punto di vomitare, mentre Rapunzel ridacchiava.
-Io non vedrò mai più qualcosa del genere. MAI. Nemmeno morta- disse la rossa, ancora disgustata. Poi, girò la bottiglia, che puntò Hiccup.
-Obbligo o verità?
-Vediamo… obbligo.
-Devi dirci il segreto del quale ti vergogni di più a parlare in pubblico.
-Molto probabilmente lo sapete, Nord ve ne avrà parlato.
-Nord non ci ha detto niente di nessuno.
-Ok… tanto prima o poi avreste dovuto saperlo tutti… io… io ho perso le gambe. Me ne vergogno perché alle medie, quando non avevo ancora le protesi, tutti mi prendevano in giro. E se non lo facevano, mi guardavano insistentemente. Ero l’unico in quella scuola ad aver perso una parte del corpo. O in una scuola in generale.
Merida rimase di sasso. Non si aspettava di certo una risposta del genere.
-Mi… mi dispiace, i-io non…
-Non importa, dopo quasi dieci anni ci ho fatto l’abitudine, anche se preferisco tenerlo nascosto a chi non lo sa, e non mi piace molto parlarne. Non importa, davvero.
Lui le sorrise, e lei non poté fare a meno di ricambiare.
Il ragazzo girò la bottiglia, che puntò Astrid.
-Dunque, obbligo o verità?
-Obbligo.
Il ragazzo ci pensò un po’ su, non voleva essere crudele con quella ragazza di un altro mondo.
Sparì con un lampo blu, per poi ritornare pochi secondi dopo con un bicchiere in mano pieno di un liquido marroncino.
-Prova a berlo- disse ad Astrid.
-Ma che ci hai messo dentro?-chiese Jack.
-Latte, Schweppes, Coca-Cola, Fanta, succo di mirtilli, succo tropicale, spremuta d’arancia, Actimel ai frutti di bosco, birra e acqua. E anche maionese e ketchup, e senape.
Astrid lo prese e lo bevve. All’inizio aveva una faccia disgustata, ma poi compiaciuta.
-Mi piace questa roba- disse alla fine.
Tutti la guardarono storto.
-Molto bene, non mi aspettavo che potesse piacerti un miscuglio potenzialmente pericoloso. Comunque tocca a te.
La ragazza girò la bottiglia. Elsa.
-Obbligo o verità?
-Obbligo.
-Scegli un ragazzo che non sia tuo fratello e bacialo.
-Cooooooooooooooooooooosa? Nemmeno per sogno!
-Dai, almeno sulla guancia!- la incitò Anna.
-Va bene… Hiro. Penso che sia il meno pervertito, dal momento che Jack ha un passato da playboy.
La bionda si avvicinò a Hiro e gli stampò un bacio sulla guancia. Il ragazzo arrossì e sorrise imbarazzato.
Tornata al suo posto, girò la bottiglia. Anna.
-Obbligo o verità?
-Verità.
-È vero che prima di diventare Captain America eri una delle persone più sfigate del pianeta?
-Vero.
Anna fece girare la bottiglia. Hiro.
-Obbligo o verità?
-Verità.
-Come sei diventato Hulk?
-Ero al college, due anni fa, e c’è stata un’esplosione. Sono morti tutti, perché l’esplosione era carica di radiazioni gamma, che io ho assorbito, e da allora quando mi arrabbio, l’Altro viene fuori.
-Ok, adesso tocca a te.
La bottiglia puntò Jack.
-Obbligo o verità?
-Obbligo.
-Devi trovare qualcosa che piace sia a te sia a Merida e la dovete fare insieme.
-Ti piacciono i libri?- chiese l’albino alla rossa.
-No.
-I film gialli?
-No.
-Mangiare?
-Sì.
-Cosa?
-Mele. O i biscotti.
-Vada per le mele.
Il ragazzo andò in cucina e tornò con due grosse mele rosse in mano. Una la lanciò a Merida e le mangiarono.
Poi Jack girò la bottiglia. Hiccup.
-Obbligo o verità?
-Verità.
-Come hai perso le gambe?
A Jack arrivarono un pugno da Merida e uno schiaffo da Elsa. E un calcio da Rapunzel.
-Possibile che adesso che lo sapete debba ruotare tutto intorno a quello?-protestò Elsa.
-Chiedigli qualcos’altro, Jack!- gli disse Anna.
-No, no, ormai ha chiesto, quindi devo rispondere.- disse Hiccup.
-Dieci anni fa. Io e Elsa stavamo andando a scuola. Una macchina esplose e quella a fianco fu scaraventata contro il marciapiede, e mi ha preso in pieno. Mi sono risvegliato quasi una settimana dopo in ospedale, e non avevo più le gambe. Ero solo quando mi sono svegliato.
Poi girò la bottiglia. Merida.
-Obbligo o verità?
-Verità.
-È vero che una volta tu e Jack vi siete mandati in ospedale a vicenda, tu con diverse bruciature, un orecchio gonfio e tre ossa rotte, mentre Jack cinque ossa rotte, un occhio nero e una freccia nel braccio?
-Verissimo, e ne sono fiera. Ma come fai a saperlo?
-Facebook.
Merida stava per girare la bottiglia, quando arrivò Calmoniglio.
-Ragazzi, seguitemi, vi devo spiegare che cosa dovete fare.
-Dove andiamo?-chiese Anna.
-In una stanza dove verrete “testati”, per così dire. Abbiamo bisogno di capire qual è l’armatura più idonea a voi, no?
-Non ci saranno esperimenti o robe simili, vero?- domandò Elsa, un po’ spaventata.
-No, se è questo il vostro timore potete stare tranquilli.
Poi li condusse nella stanza di cui parlava.

 

 

 


Note Autrice
Bonjour!!! Mi scuso per l’abnorme ritardo, ma il mio modem aveva deciso di non funzionare, e scrivere questo capitolo mi è costato una fatica enorme.
Allora, ho mentito sul fatto dell’azione, comincerà forse nel prossimo capitolo. Forse. Molto forse.
L’idea di obbligo o verità mi è venuta pensando a quando in classe ci dicono “Beh, dai, oggi siete liberi di fare ciò che volete” (che per noi è “Scatenate l’inferno”), noi prendiamo le sedie, lasciamo in disparte chi ci sta antipatico e giochiamo a obbligo o verità. Un giorno una mia amica ha baciato sulle labbra il ragazzo che le piaceva. Per un obbligo.
Parlando del capitolo, fa veramente schifo, ma è la mia prima storia in assoluto, quindi penso sia normale.
Anyway, ringrazio infinitamente gingersnapped per tutti i consigli che mi da <3.
Ho una domanda per chi ha sostenuto gli esami di terza media: sono difficili, sono una cavolata o alcuni sono facili e altri no? Vi prego, datemi una risposta perché ho un’ansia alle stelle.
Mi raccomando, recensite numerosi e ci vediamo al prossimo capitolo!!!!
Mary_Potter

   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > The Big Four / Vai alla pagina dell'autore: Mary_Potter