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Autore: Onaila    18/09/2015    1 recensioni
Qualcosa di nuovo crebbe dentro di lei, niente che avesse a che fare con l'amore.
Non provava tenerezza nel vederlo e come poteva?
Non era il suo bambino. Era il figlio di sua sorella, Zelena.
Solo al pensiero di quel nome riuscì a identificare il sentimento che le stava ribollendo dentro: Invidia.
Le sue mani cominciarono a tremare.
Era gelosa?
Genere: Fantasy, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Henry Mills, Regina Mills, Robin Hood, Roland
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 10

 

Stava nevicando ormai da giorni e tutta Storybrooke era ammantata di bianco, le luci natalizie abbellivano la città rendendo quel luogo ancora più magico.
Henry stava percorrendo Maine Street quando venne raggiunto dalla sorella che lo prese sotto braccio << Dove andiamo di bello? >> chiese sorridente come al suo solito << Non dovresti essere a scuola? >> << Disse quello che la saltava sempre >> il ragazzo la fulminò con lo sguardo << Non ti racconto le storie del sortilegio per usarmele contro >> << Non hai risposto alla mia domanda >> ignorò l'altra notando gli abiti formali del fratello << Stai andando da Grace, non è vero? >> continuò sentendosi soddisfatta nel notare il sorriso sul volto del giovane << Se la mamma scopre che hai saltato di nuovo la scuola ti ucciderà >> fece l'altro cercando di distogliere l'attenzione della sorella << No, perché papà mi coprirà anche stavolta >> << Cosa ti insegnerà oggi? Come aprire una serratura? >> Annabelle sorrise << Non essere sciocco, quello l'ho già imparato. Oggi imparerò a tirare con l'arco >> rispose imitando il gesto dell'arma << Mamma lo ucciderà sicuramente >> << Solo se ci scoprirà >> Henry rise a quel commento della sorella << Sei stupida se credi che non lo sappia già. Ti permette di farlo solo perché sa che ti piace e poi ti impegni altrettanto anche con la magia >> la sorella rimase quasi sconvolta a quella rivelazione << Davvero? Quindi tutto il mio cercare di nascondermi e di fingermi malata, non è servito a nulla? >> il fratello si strinse nelle spalle << Era proprio la Regina Cattiva >> risero entrambi a quel commento, uno ricordandosi come era la madre e l'altra cercando di immaginarla su una scopa volante << Beh, ora devo andare e te non dovresti incontrare Grace a mani vuote >> fece materializzando un mazzo di fiori e porgendogli al fratello << Cerca di non mettere nei guai papà >> avvisò l'altro prima di vederla scomparire sotto i propri occhi.

Sogno.
Aveva voglia di piangere per essersi illusa di poter tornare a quei momenti.
Spostò le coltri del letto nello scendere, massaggiandosi gli occhi stanchi, notando solo allora di essere completamente guarita.
Sapeva di essere a casa e non erano state le pareti bianche o le foto appese al muro a farglielo capire, ma la magia della madre che impregnava ogni cosa, dalle lenzuola che la coprivano fino alla porta adesso socchiusa.
Guardando fuori dalla finestra notò che si era fatta notte e stava per uscire dalla stanza o meglio per andarsene quando entrò Regina << Non dovresti stare in piedi >> la ammonì, ma non fece in tempo a finire la frase che la ragazza le si avventò contro, stringendola in un abbraccio, come nemmeno Henry aveva mai fatto.
La Strega esitò alcuni istanti prima di ricambiare il gesto, non essendosi ancora abituata, ma immaginando quanto invece ne avesse bisogno la giovane.
Aveva temuto di non poterlo più fare e per quello si era fatta trasportare dall'istinto, eppure anche se per lei era ancora un estranea non l'aveva allontanata << Ti voglio bene >> si lasciò sfuggire pentendosene poco dopo e allontanandosi per l'imbarazzo << Va tutto bene >> tranquillizzò la donna nel vederla turbata, cercando di nascondere invano la sorpresa causata da quelle parole << Scusami, non volevo, è solo che... >> fece sedendosi nel letto imitata dalla madre << Non preoccuparti, non mi dispiacciono un po' di abbracci >> Annabelle sorrise a quella battuta << Immagino che tu abbia fame. Henry ha ordinato delle pizze se vuoi unirti a noi >> la invitò alzandosi in piedi seguita dalla figlia.
Non sarebbe bastato qualche abbraccio o sorriso per farle dimenticare che cosa le aveva fatto e questo Regina lo sapeva bene, ma comunque era un buon inizio << Spero non ti dispiaccia un po' di confusione, all'ultimo minuto si sono aggiunti anche Marymargaret e David insieme ad Emma >> la ragazza scosse la testa troppo curiosa di conoscergli quando erano ancora più giovani << Mamma? >> chiamò Roland che corse verso di lei e la Strega si chinò per poterlo guardare in volto << Roland, ti presento la tua sorellina >> fece indicandogli la ragazza << Ciao >> salutò senza distogliere gli occhi dal videogioco che teneva tra le mani << Papà dice che è pronto >> continuò prendendo la mano della matrigna e cominciando a tirarla verso la sala da pranzo costringendo così entrambe ad aumentare il passo << Roland! >> lo sgridò Robin nel vederlo strattonare la moglie, ma l'altro ignorò il padre prendendo posto sulla sua sedia che di solito era vicino a quella di Regina << Non è sempre così >> fece il Ladro avvicinandosi all'amata << In realtà sì >> corresse la ragazza mostrando di conoscere molto delle maniere del fratellastro << Immagino che non migliorerà in futuro >>  Annabelle rise scuotendo la testa alle parole esasperate della madre << L'unica differenza è che non si limiterà più a strattonare, ma a prendere direttamente le persone di peso >> commentò non riconoscendo in quel piccoletto il fratello muscoloso che conosceva  << Annabelle! >> sentì alle sue spalle prima che Henry le si parasse davanti << Sono arrivati >> informò e poco dopo apparvero gli altri invitati << Meglio se ce la filiamo di qui >> avvisò il Vero Credente allontanando la sorella prima che cominciassero a farle un sacco di domande.

 

*

 

Anche se i suoi occhi non si posavano su di lei, non riusciva a smettere di guardarla.
Come poteva essere stata così cieca?
L'aveva abbracciata non appena vista e Regina aveva sperato che potesse dimenticare, ma anche se fosse avvenuto, lei non avrebbe mai potuto.
Le aveva strappato il cuore dal petto, braccandola e ferendola come un animale.
Si portò una mano al ventre nel sentirla ridere.
Si era ripromessa di proteggerla e invece...
L'avrebbe fatta pagare a quell'insulso impostore << Regina, hai sentito? >> fece la Salvatrice attirando la sua attenzione << Pare che sarai sindaco a vita >> continuò << Mi pare ovvio, nessuno è più bravo di me in questo ruolo >> << E io invece? >> chiese Henry curioso, portandola a sorridere nel vedere gli occhi di Annabelle che lo fissavano, mostravano quanta stima avesse di lui, di un Henry che solo lei conosceva << Sei uno scrittore o meglio l'Autore, a differenza dell'ultimo ti limiti solo a riportare gli avvenimenti, giorno per giorno e sei diventato una specie di saggio a Storybrooke >> << Saggio? >> la ragazza annuì << Poiché sei l'unico che è a conoscenza di tutti gli avvenimenti passati e presenti >> << E io? >> si intromise Roland alzando per la prima volta gli occhi dal videogioco << Beh, tu sei...tu >> sapeva di non essersi spiegata per niente << Ecco...come dire, sei molto più alto e forzuto >> << E poi? >> sembrava deluso da quella descrizione << Sei a capo di una banda tutta tua, composta da ragazzi della tua età che insieme a te pattugliano la città di notte mentre di giorno lavorano come Guardiani insieme a te >> non poteva dirgli tutto, come quanto fosse severo con lei e che finivano sempre a scontrarsi in un duello, che fosse per l'ultima fetta di pizza o per l'arco migliore << Guardiani? >> chiese Robin ciò che tutti volevano sapere << Giusto, ecco i Guardiani sono coloro che sorvegliano i lieto fine, avvisando l'Autore di ogni possibile o avvenuto cambiamento. Ce ne sono molti nella Storybrooke del futuro >> << Com'è esattamente la tua Storybrooke? >> domandò Regina cominciando a distribuire il dessert nei vari piatti << Non è molto diversa da questa ad essere sinceri. Ci sono solo più persone con la magia, sopratutto dopo l'arrivo di Lily e la nascita di me e Gabriel, siete stati costretti ad aprire una scuola che insegnasse alle persone dotate come noi >> << Una scuola come quella di Harry Potter! >> esclamò Emma sorridente << Lo citate molto anche durante le lezioni >> << Lezioni? >> << Sì, sei una delle insegnanti insieme alla fata turchina e ha mia madre >> << Diventerò un insegnate >> commentò la Salvatrice cominciando a ridere e ben presto quell'euforia finì per contagiare tutti i presenti << E noi? >> chiesero i Charmings curiosi anche loro del proprio futuro << Ecco voi... >> si passò una mano tra i capelli << Siete eroi e per molti un esempio, per questo su Maine Street, in mezzo alla piazza, verrà eretto un monumento in vostro onore e insieme a papà cercate le persone delle favole disperse in tutto il mondo per riportarle tra noi >> << Altre persone come noi? >> << Sì, grazie ad August abbiamo scoperto che sono in molti quelli che sono stati assorbiti da qualche portale e sono finiti qui prima del sortilegio o dopo, così abbiamo cominciato a rintracciarli grazie ad una mappa fornitaci da Tremotino >> spiegò prendendo un boccone dalla Cheese-cake alla fragola e cioccolato << Sembra una Storybrooke molto più divertente >> commentò Henry << Certo, però ci sono anche molti più nemici e alcuni... >> un'ombra passò nei suoi occhi, nel guardare la madre.
Che cosa stava nascondendo?
La vide smettere di mangiare e alzarsi in piedi << Forse è meglio se vado, Gabriel starà escogitando qualcosa e io devo trovarlo assolutamente >> << Non andrai da nessuna parte >> intimò Regina incrociando le mani sul tavolo << Non posso rimanere qui >> << Non te lo sto chiedendo >> nessuno osò intromettersi, nemmeno Robin << Io...Gabriel potrebbe.. >> << Non mi interessa di Gabriel o della profezia, al momento la mia unica preoccupazione sei tu e non uscirai da questa casa, perché è l'unico posto che ti tiene lontana da lui >> spiegò alzandosi in piedi bruscamente << Se non lo fermerò riuscirà a trovare... >> << Questo? >> la fermò materializzando la pergamena del sortilegio << C-come? >> << Non sono stupida Annabelle, non dopo Peter Pan. Io e Marymargaret ci siamo messi d'accordo che lo tenessi io e nessuno può trovarlo se non siamo noi a volerlo >> informò smaterializzando il rotolo al suo posto << Gabriel non riuscirà mai ad averlo >> continuò affiancandola << Ho bisogno che voi lo distruggiate >> << Cosa? >> fece sconvolta Regina reprimendo un brivido di freddo nel ricordare cosa accadde l'ultima volta << E' l'unico modo perché lui non distrugga tutto... >> << Annabelle, il bene vince sempre, anche se avvolte non riusciamo più a crederci >> disse Biancaneve avvicinandosi anche lei alla ragazza << Non si tratta di crederci o meno, Gabriel è molto potente e non riusciremo mai a fermarlo >> continuò rinunciando all'idea di andarsene, visto quanto decisa era la madre << Non mi è apparso potente come dici >> la ragazza rise alla madre << Non vi ha mostrato niente di quello che è capace di fare. E' un prodigio sia con le armi che con la magia >> << Gabriel dice che anche tu lo sia >> commentò Robin parlando per la prima volta << Non abbastanza...o almeno non quanto avrei voluto >> la mano di Regina toccò la sua riportandola indietro da quel ricordo ancora doloroso in lei << Non distruggeremo il Sortilegio, ma ti aiuteremo a sconfiggerlo. Nessuno minaccia la mia famiglia e ne esce impunito >> rassicurò, vedendola per la prima volta per la ragazza sedicenne che era << Non ci riuscirete >> sussurrò abbassando lo sguardo, nascondendo gli occhi umidi << Abbi fiducia in noi, non siamo male sai? >> Emma riuscì a strapparle un sorriso << Hai dalla tua parte la Salvatrice e lei è già metà vittoria >> commentò scherzoso Henry cercando di smuovere la situazione, riuscendo a contagiare anche gli altri.
Annabelle aveva un segreto, qualcosa che la stava divorando dall'interno e in qualche modo c'entrava Gabriel.
Regina non sapeva che cosa fosse anche se in realtà qualcosa aveva intuito.

   
 
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