Ciao, di nuovo Sabry ^_^
Perché non
commentate? ç_ç
Non vi costa
nulla lasciare un piccolo commentino *_*
Vabbè, vi lascio
al capitolo ^^”
Baci!!
Ucciso il
vampiro, resto un altro po’ al cimitero, ma a quanto pare c’era solo lui,
quindi, decido di tornare a casa.
Rientro in casa,
faccio una veloce doccia e metto il pigiama.
Purtroppo posso
dire addio alla mia maglietta, questa macchia d’erba non si toglierà neppure fra
cent’anni.
La metto in
lavatrice, sperando che me la salvi e vado a dormire.
Una volta sotto
le coperte, non riesco subito a prendere sonno, nonostante sia stanca, la mente
continua a riportarmi su i recenti eventi.
Victoria, il suo
esercito, Jake, il vampiretto…
No, Jake no, ora
devo concentrarmi sull’uccisione di Victoria e suoi scagnozzi e su
nient’altro.
Soprattutto sul
perché abbia mandato uno dei suoi a spiarmi, di sicuro c’è qualcosa sotto e
sento che devo assolutamente scoprirlo.
Quando finalmente
mi addormento, credo sia abbastanza tardi, spero solo di riuscire ad alzarmi
domattina.
******************
Di nuovo la
sveglia mi costringe ad alzarmi, ho l’impressione di aver dormito davvero
poco.
Scendo dal letto,
assonnata andando alla ricerca delle pantofole, non mi piace camminare scalza
per via del parquet perennemente freddo.
Finalmente riesco
a trovarle, poco o più distanti dal letto, le indosso e mi dirigo verso il
bagno.
Lavo bene faccia
e denti, ho un aspetto terribile, le occhiaie per quanto cerchi di mandarle via
lasciano comunque un po’ il segno, non posso neanche prendermi una giornata
libera.
Mi lavo in
fretta, vado in stanza e mi vesto altrettanto in fretta, prendo la borsa, scendo
al piano di sotto, questa mattina mi tocca saltare la colazione, che sfortuna,
saluto il signor. Jenkins e corro a scuola.
******************
Arrivata davanti
al caro liceo di Forks, vi sosto un attimo davanti, anche oggi un’altra giornata
di scuola, passerà anche questa.
E dopo
quest’ultimo pensiero, m‘incammino verso scuola e al suono della campanella,
entro in classe, per affrontare la prima lezione della
mattina.
Arriva anche la
vampira in classe, la saluto con un tono di voce pari a quello di uno zombie, ci
manca poco che non mi metta a dormire sul banco.
“Sembri un
cadavere!! Qualche novità?” Mi
domanda.
“Grazie
tante” le rispondo
ironica, è normale che sembri un cadavere, io a differenza sua ho bisogno di
dormire.
“Ieri sera ho
ucciso un vampiro al cimitero, sono sicura che mi stesse spiando” le dico,
tornando seria.
“Un neonato in
meno, bene” risponde felice,
cercando di non farsi sentire dal resto della classe.
“Si, lo so, uno
in meno, ma a me preoccupa il fatto che mi stesse seguendo” le dico,
cercando di farle notare quanto sia seria la situazione.
“So che i vampiri
mi vorrebbero morta, ma questo era sospetto” continuo a
dire.
Poi odio essere spiata o seguita, o qualsiesi cosa del genere, non sono di certo cose che una ragazza adora, neppure se questa ragazza è una cacciatrice.
“Sarà stato
mandato di ronda” mi risponde,
quasi come se fosse una cosa semplice.
“Questo l’avevo
immaginato anche da sola” le rispondo
annuendo
“Il problema è:
per cosa è stato mandato di ronda?” domando in
maniera retorica.
“Per vedere se
qualcuno di noi era in giro” mi dice,
scrollando le spalle.
Potrebbe essere
così oppure no, comunque continuo a pensare che ci sia qualcosa
sotto.
“Non mi
piace…” dico pensierosa,
immagino che l’unico modo per sapere cosa stanno complottando sia andare al loro
covo.
“Stanotte vado a
fare un salto per vedere che intenzione hanno, i Cullen sono troppo distanti dal
covo e non riesco a sentirli chiaramente” mi dice anche
lei con un espressione pensierosa.
“Quindi, tu sai
dove si nascondono?” le domando,
credo anche di aver alzando un po’ la voce non volendo.
Mi sforzo di fare
come se nulla fosse, quando il prof si gira a lanciarmi un’occhiataccia, per poi
voltarsi di nuovo.
“Abbassa la
voce” mi fa notare,
solo su questo ha ragione, ma non glielo dico.
“Si, ma è una
cosa che non ti posso dire” mi
risponde.
Io non ne sono
per nulla convinta, perche mai non può parlarne? Io continuo a pensare che ci
sia qualcosa di strano, il mio sesto senso da cacciatrice mi dice così, quindi,
continuo a fissarla interrogativa come per convincerla a
parlare.
“Mi dispiace, se
potessi lo urlerei al mondo intero, ma non posso, quindi…” mi risponde
sembrando molto convinta di quello che dice.
Io intanto non
smetto di guardarla interrogativa, con un’espressione anche un po’ severa,
questo suo non voler parlare mi puzza.
“E’ al
cimitero” mi risponde
sospirando.
“L’avevo
immaginato, lì ho trovato anche il vampiretto” le dico
annuendo.
Un covo un po’
più celato non potevano trovarlo? Mi pare di pretendere un po’ troppo da questi
vampiri, il sangue non gli scorre neppure, quindi, non arriva al
cervello.
“Se trovi una
ragazza con i capelli rossi, non ucciderla, ti scongiuro” mi chiede in un
tono di supplica.
Da quando una
cacciatrice risparmia i vampiri? Ripesando ai Cullen, meglio che non mi
pronuncio a riguardo…
“Non l’ho vista,
di chi si tratta?” le
domando.
“Una mia vecchia
amica, l’ultima volta che ho avuto sue notizie è stato quando per amore si è
unita ad un gruppo di vampiri contro la propria volontà” mi
spiega.
“Capisco” le dico
annuendo, le storie dei vampiri non m’interessano, per me sono tutti mostri che
vanno uccisi, senza alcuna differenza.
“Kayla, posso
avere il permesso di uccidere i cacciatori?” mi chiede con
un’espressione speranzosa.
Immediatamente la
fulmino con lo sguardo, non ho la minima intenzione di concederle il permesso di
uccidere.
“Non so se te lo
posso permettere” le dico
scrollando le spalle.
“Saranno anche
pessimi e lo sono di sicuro, ma sono sempre umani” le dico con un
tono che non ammette obbiezioni.
“Si, hanno un
sangue pessimo. Allora vorrà dire che li ucciderò con le loro stesse mani e lì
non mi puoi dire niente. Si auto spareranno!! Ah, comunque se ti interessa, da
qualche meandro oscuro di casa Cullen ho scoperto la tinta rosa per capelli,
credo sia ora di dare un taglio al colore bronzo” mi dice
sorridendo in maniera perfida.
“La seconda cosa
si può fare, ma dopo aver mandato via Victoria e i suoi
schiavetti” le
rispondo.
“Certo, avrò
tempo anche per convincere il folletto, se non raggiungo i Volturni prima,
s’intende…” mi
dice.
“Niente shopping
mania questa volta, io ho una dignità da difendere e poi una prescelta non si fa
conciare come una barbie” le rispondo, se
mi concia di nuovo come ha fatto l’altra volta, giuro che la
uccido.
“Se è per questo
neanche un vampiro e un licantropo” mi
dice.
“Fa più paura
quel folletto, che ritrovarsi umani, senza gambe e senza braccia nel film di
Resident Evil” continua
trattenendo a stento le risate.
Annuisco,
sforzandomi di sorridere, per quanto il sonno e la stanchezza me lo
permettano.
“Oltre a
coinvolgere i Volturni avete avuto qualche altra idea?” le domando,
passando ad un argomento che ritengo abbia molta più
rilevanza.
Diventa
pensierosa, intanto che io aspetto una risposta, cerco di non crollare, non
posso neanche protestare o licenziarmi.
“Alice, Rosalie
ed Esme hanno avuto l’idea geniale di fare chissà cosa con i loro mariti, mentre
Edward ha avuto l’idea geniale di restare in bagno a vomitare” mi risponde.
“Ah… immagino
quale sia stata la loro idea geniale” le dico
sarcastica.
Tu guarda a cosa
pensano in una situazione del genere…
“Bella Swan? Non
dirmi che si è fatta rapire come una stupida dai neonati? Anche se credo ne
sarebbe capace” dico in tono un
tantino sprezzante nei confronti della suddetta stupida.
“Se fosse stata
rapita dai neonati, a quest’ora starei facendo il trenino con i licantropi”
“Dubito che i
licantropi ne sarebbero felici” le rispondo
scuotendo la testa in segno di negazione.
“Perché nessuno
ha capito le intenzioni di mio fratello?!?! Voleva togliere al mondo una
disgrazia” mi
dice.
“Io credo che sia
leggermente stupidina e sempre bisognosa di qualcuno che le faccia da balia
oppure è Edward che la tratta come se fosse una bambina handicappata di cinque
anni” risposto con un
tono sarcastico.
“Vivo da due
giorni con i Cullen, quindi, non so dirti. Basta che non tocchi Jasper, oppure
io ed Alice l’ammazziamo” mi dice
convinta.
“Ti piace proprio
Jasper, eh?” la
stuzzico.
“Non sai proprio
niente di questa Isabella Swan?” le chiedo,
curiosa di sapere perché anche i licantropi ci tengono tanto a salvarle la
pelle.
Sbuffa
sorridendo.
“Se Alice lo
sapesse, a quest’ora non sarei qui” mi fa
notare.
“Comunque no,
cercherò delle informazioni. Per caso ti chiedi se ha qualche rapporto con
Jake?” mi chiede,
immagino il motivo di questa domanda, ma non le dirò mai e poi mai che forse ha
ragione.
“Certo,
anche” le rispondo,
cercando di non mostrare alcun interesse per la cosa.
“Sei cotta!!!
Cercherò qualche notizia, mi sa che inizierò a chiedere a Rose” mi
risponde.
“Non so di cosa
tu stia parlando” le dico volgendo
lo sguardo altrove, fingendo di interessarmi a quello che dice il
professore.
“Idea!! Potremmo
mandare Alice a far provare a tutti i neonati i vestiti!! Così si suicideranno,
sono un genio” dice
ridendo.
“E’ proprio
così” le dico, forse
in ton poco convincente, ma non voglio dare a vedere un qualche interesse per
quelle informazioni riguardo Jake e Isabella.
“In effetti,
chiunque si suiciderebbe pur di mantenere intatta la propria
dignità” le rispondo,
proprio per questa affermazione non mi farò trattare mai più come se fossi una
barbie scema da Alice.
“Concordo” mi dice, anche
lei è stata torturata dal vampiro-folletto, quindi, capisco il motivo per la
quale sia d’accordo.
La campanella
suona, segno che la prima ora di lezione è finalmente giunta al termine, non che
abbia seguito qualcosa di quello che ha detto il
professore.
Usciamo dalla
classe e la vedo che attende qualcuno, quando si avvicina la vampira bionda, la
ferma e lei ci guarda entrambe un tantino perplessa.
“Cosa sai di
Bella?” le domanda
Yuna.
“E’ un’attira disgrazie!! Avrebbe fatto meglio a morire contro James o quando si è buttata dal dirupo!! Maledetto Jake, doveva lasciarla morire!! Adesso, dopo il diploma, verrà pure trasformata!!
La ucciderò prima!!
Se non fosse per Edward quella ragazza sarebbe in una tomba!!” le
risponde in un tono a dir poco infuriato.
“Si è buttata da un
dirupo?!?!?” esclamo meravigliata e allo stesso tempo
confusa.
“Si, ha detto che
Jake glielo aveva promesso… Se non fosse per Edward sarebbe sotto terra dal suo
diciottesimo compleanno” continua a dire.
Non le va proprio
a genio quella lì, posso capirne il motivo, anch’io la
detesto.
“Cosa le ha
promesso Jake?” le domando.
“Di fare un salto
dallo scoglio” mi risponde lei, ancora con una punta di rabbia nella
voce.
“Ah… la ragazza è
proprio stupida” dico annuendo con tono serio.
“Non c’è
altro?” insisto per sapere altro.
“Stai a più di due
metri di distanza da lei o potresti morire per un qualsiesi motivo” mi
risponde con un filo di disprezzo nel tono di voce.
Incrocio le
braccia al petto, con un’espressione quasi arrabbiata sul volto, per lo più
infastidita.
“Per quale
ragione?” le domando.
“E’ una calamita
attira disgrazie! Pensa che pochi giorni che è arrivata l’hanno quasi investita,
se non fosse stato per Edward…” mi risponde.
Wow, la odia proprio.
“Che
allegria…” le dico mantenendo lo stesso tono di voce.
“Non c’è
altro?” domando nuovamente.
“Già” mi
risponde la vampira bionda “Ehm… scusate, ma siamo
di un quarto d’ora di ritardo a lezione, a questo punto ci conviene andare in
infermeria con la scusa che Kayla è stata male” ci dice, così mi
accorgo che in effetti ha ragione, meglio andare in infermeria che avere una
predica dal prof per ritardo.
“Va
bene” le rispondo, con la faccia cadaverica che mi ritrovo per il sonno
perduto, non farò fatica a passare per malata.
“Ma questo non
significa che sfuggirete alle mie domande” le avviso.
“Oh, no problem,
ma credo che usciremo da scuola prima di quanto credi” mi dice.
Annuisco alle sue parole, in effetti, c’è uno
strano odore di gas nell’aria.
“Pensare che il
99% della scuola fuma” dice Rosalie, ridendo.
Mostro un’espressione alquanto disgustata per
la sua affermazione, poi le faccio cenno di andare.
Ci dirigiamo verso l’infermeria.
“Scusate, Kayla
si è sentita male” dice loro Yuna.
Resto ferma intanto che l’infermiera mi
visita, spero di sembrare una malata convincente, anche se in effetti, non sono
mai stata una brava attrice.
L’infermiera dice che potrebbe essere solo
stress, ma nulla di grave.
Ci credo che sono stressata, con il lavoro che
faccio, chiunque al mio posto lo sarebbe.
“Carlisle,
possibilità di scuola in fiamme?” domanda Yuna al medico, sembra anche
lui incredibilmente pallido, come i Cullen, ma è assurdo che un vampiro faccia
il medico.
“Circa il
90%” le risponde in tono pensieroso.
“Scuola in
fiamme?!?!” esclamo meravigliata.
“Ci manca solo
questo!!” continuo a dire.
Ci manca solo la scuola in fiamme,
accompagnata dalla fine del mondo e stiamo a posto…
“Ma che! Noia in
meno. Più tempo per indagare.” Mi dice Yuna sorridendo.
Almeno qualcuno è felice per questo, in
effetti, un po’ di ragione ce l’ha, se saltiamo la scuola abbiamo più tempo per
cercare di trovare una strategia contro l’esercito di Victoria.
“In effetti, hai
ragione, comunque dobbiamo finire il discorso” le osservo entrambe.
“Mi pare di aver già detto abbastanza” mi
risponde la vampira bionda, lanciandomi un’occhiata per nulla amichevole,
immagino che se potesse mi ucciderebbe.
“Rose,
calmati” le dice Yuna.
Non c’è bisogno che cerchi di calmarla, se mi
vuole uccidere, basta che ci provi, dubito che ci riuscirebbe.
“Secondo me non è tutto” le rispondo in tono calmo, incrociando le braccia.
“Cosa vuoi sapere?” mi chiede infastidita, ci manca poco che si metta anche a
sbuffare.
“Il resto delle informazioni, perché i licantropi la
proteggono?” le domando, sperando che non capisca a chi di specifico
è riferita la domanda.
Mi accorgo che la vampira a stento trattiene
un sorriso, non riesco a capirne il motivo, ma di sicuro non è nulla di
buono.
“Ma perché lei e Jake sono amici, soprattutto perché lui ne
è innamorato” mi risponde.
La risposta mi
lascia senza parole, non so come risponderle, non ne ho la minima idea, sento
che il mio povero cervello sta andando in tilt, ma che dico io sto andando in
tilt, una risposta del genere non me la sarei ma aspettata.
Ma infondo sono
stata io cercarmela, sono io che faccio domande stupide.
Il prossimo
obbiettivo sarà: andare avanti e dimenticare il resto, devo… cosa devo fare?
Lascio la stanza
senza dire niente, appoggiandomi con la schiena al muro esterno accanto alla
porta.
Respiro, cercando
di restare calma, non mi sembra il caso di comportarmi come se avessi cinque
anni e poi sono una cacciatrice, il che vuol dire una vita molto breve.
Mi accorgo che Yuna
mi ha seguita fuori.
“Non è niente…” le dico, in un tono per nulla convincente.
Infatti, non l’ho
convinta, dato che, non so per quale ragione, mi abbraccia, come in un goffo
tentativo di consolarmi, piango un po’, ma mi allontano quasi subito.
“Andiamo, dobbiamo vedere se hanno trovato
altro” le dico, asciugandomi le lacrime, utilizzando un tono
neutro, quasi freddo, privo di emozioni.
In un attimo non mi
rendo conto di cosa stia succedendo, sento un’esplosione e poi Yuna mi spinge a
terra.
“Stai bene” mi domanda.
“Si, sto bene” le rispondo “Dimentichi che sono una cacciatrice”
Inizio a guardarmi
intorno alla ricerca del responsabile, se lo trovo, passerà di sicuro un
bruttissimo quarto d’ora.
“Qualche idea? Io potrei correre tranquillamente attraverso
il fuoco senza bruciarmi, ma tu…” mi fa notare Yuna.
“Ehi, sono una cacciatrice, posso benissimo farlo
anch’io” le rispondo con un tono che non ammette obbiezioni.
“Ti devo ricordare che sei umana” sospira “Dai, sali in spalla” mi dice.
“Lo ricordo” le rispondo.
“Credimi se ti dico
che posso farcela da sola”.
“Ok, se non ti dispiace, vado, non voglio
abbrustolirmi” mi saluta e se ne va.
La seguo, evitando
giusto di poco le fiamme.
“Tutto bene?” mi chiede di nuovo Yuna.
“Si, tutto bene” le rispondo guardandomi intorno cercando il
responsabile.
Poi mi dice che c’è
Victoria, purtroppo il mio naso non è come il loro.
“Seguiamola” le dico a bassa voce, in modo che non mi sentano gli
altri.
“Non credo sia possibile” mi risponde, poi all’improvviso si accascia a terra,
tenendosi la testa tra le mani.
“Che succede?” le chiedo, non capisco cos’abbia, ma non credo che
Victoria sia la diretta responsabile.
A questo punto
continua a tenersi la testa tra le mani, iniziando ad urlare, mi chino vicino a
lei riformulando la domanda, anche questa volta senza avere una risposta,
quindi, mi rialzo, cercando di capire chi possa essere il responsabile.
“VATTENE DALLA MIA TESTA” la sento urlare in preda al dolore.
“Sta calma, cerco di risolvere” le dico, ricomincio a guardarmi intorno accorgendomi che
più in là c’è, oltre la folta folla studentesca, qualcuno ci osserva, mi
affretto a raggiungerla, cercando di spingerla a terra o di ferirla in qualche
modo, ma riesce a sfuggirmi.
Torno indietro e
quando la raggiungo Jasper la sta aiutando a rialzarsi.
“Jasper… Kayla... che è successo?” domanda con chiara espressione confusa.
La osservo
incrociando le braccia.
“Non ne ho idea” le rispondo scrollando le spalle.
“Dovresti essere tu
a spiegarlo”.
“So solo che la testa mi scoppiava e c’era una voce che mi
ordinava di uccidervi…” dice confusa.
“Mi è passato un branco di elefanti sulla testa per
caso?” domanda ironica.
“Io andrei a fare una visita a Victoria” dico seria, ignorando la sua domanda stupida sugli
elefanti.
“Uhm… giusto, Victoria, magari più tardi” mi dice, sembra anche piuttosto confusa a riguardo.
In ogni caso io non
ho tempo da perdere, se lei non vuole venire, nessuno la obbliga, anzi meglio
così, io intanto devo andarci.
“Come vuoi, io ho urgenza di andarle a fare visita, non mi
piace che qualcuno mi faccia spiare” le dico.
“mph… tanto non ti posso dire dove si
trova…” mi risponde, continua a sembrare confusa.
“Fammi indovinare..” le dico, soffermandomi un attimo fingendo di pensarci.
“Vicino al cimitero!” esclamo.
“Ugh… a mala pena mi ricordo chi è Victoria… che mal di
testa… mi puoi dare un’ora?” mi dice.
Resto ad
osservarla, aspettando, per quanto non abbia proprio voglia di aspettare.
Si sposta dalle
braccia di Jasper.
“Al cimitero, a nord, vai dritto contro una pietra, è
un’illusione” mi spiega.
Tutto chiaro, è
stata molto più utile di quanto avessi pensato.
“Ok, grazie” le rispondo, per poi dirigermi di corsa verso il
cimitero.
******************
Arrivo davanti
all’ingresso, trovo una grossa pietra vicino alla foresta, poco distante dal
cimitero.
Provo ad
attraversare la pietra con una mano e sembra incorporea, allora aveva ragione
Yuna, ma sempre meglio provare, non sarei mai voluta finire schiantata con la
faccia contro un enorme pietra.
Mi armo di
coraggio, attualmente come arma, ho solo questo, oltre al paletto in borsa,
chiudo gli occhi e attraverso la pietra.
Quando riapro gli
occhi, mi ritrovo in una caverna, arredata abbastanza bene per essere una
squallida caverna, almeno prima che ci passasse qualcuno lo era.
Smetto di guardarmi
intorno e mi accorgo di non essere sola, alcuni vampiri mi stanno osservando, il
loro sguardo ha un che di minaccioso, ma non m’intimorisce per niente, non sono
il tipo che si fa spaventare da qualche stupido vampiretto.
“Salve, cacciatrice” mi rivolge la parola in modo ironico, una vampira con i
capelli rossi, non riesco a capire chi sia.
“Immagino di sapere perché tu sia qui” continua lei.
“Già, per uccidervi tutti” le risposto per le rime.
“Ne sei proprio sicura?” cerca di farmi arrabbiare e credo anche che ci stia
riuscendo.
“Fammi pensare… direi proprio di si” le rispondo in tono chiaramente ironico.
“Ma a quanto pare tu vuoi solo
chiacchierare…” scrollo le spalle, intanto lei mi fa attaccare da uno dei
vampiretti che le è vicino.
Mi si lancia
contro, lo spingo via senza molta difficoltà, avvicinandomi alla vampira, noto
che dietro di lei c’è qualcosa, sembra un’arma.
Credo che se ne sia
resa conto e vi si para subito davanti, cerco di spingerla via, ma non vi riesco
e vengo sbalzata contro una parente, ma mi rialzo subito e cerco un
diversivo.
Un ghigno perfido
si dipinge sul suo volto e mi accorgo che si sta preparando ad attaccare.
L’anticipo fingendo
un attacco per poi passare oltre, in un buco del muro, non particolarmente alto,
vi è una specie di falce, incastrata nella roccia.
Quest’arma
assomiglia ad un’ascia metallica con un palo di legno infisso nel manico.
Ho come
l’impressione che devo prenderla, quindi, senza voltarmi mi dirigo verso di essa
e la estraggo dalla roccia.
Quando mi volto, i
vampiri, che intanto sono aumentati di numero, stanno venendo ad attaccarmi, ne
elimino due, ma credo siano un po’ troppi, quindi, esco fuori, attraversando
nuovamente l’enorme masso, portando con me la falce.
Uscita dalla grotta
mi avvio verso il cimitero per raggiungere casa Cullen, ma per strada incontro
uno strano ed enorme lupo.
Mi accorgo che
scodinzola e abbaia felice, io resto ferma ad osservarlo interrogativa, non
riuscendo a capire se sia cattivo oppure no.
Si avvicina e mi
lava mezza faccia, che schifo, poi resta a fissarmi immobile.
“E adesso che vuoi?” chiedo, fissandolo a mia volta.
Con la bocca mi
afferra un braccio, indicando poi la sua schiena.
“Devo salirti in spalla? E perché mai?” domando, avendo capito poco o niente delle sue
intenzioni.
Emette un ringhio
che penso sia uno sbuffo, la sto scocciando?
“Uff… E va bene, come vuoi tu” e le salgo in spalla.
“Ora dove dovremmo andare?” le domando severa.
Inizia a correre,
abbaiando felice come prima, io mi sforzo di non cadere, cercando di non
strapparle qualche pelo, dubito che ne sarebbe felice.
Ad un certo punto
si ferma e ne approfitto per scenderle di dosso, controllando le mani per
assicurarmi che non mi sia rimasti alcuni suoi peli, per fortuna non gliene ho
staccato neppure uno.
Sparisce nel bosco,
io intanto mi guardo intorno per capire dove mi ha condotta, anzi meglio dire
trascinata,
quando una ragazza
dai lunghi capelli neri riemerge dal bosco.
“Ciao, Kayla” mi saluta allegra.
Resto un attimo
interdetta, non ricordo chi sia.
“Ehm... Ciao” mi affretto a rispondere.
Si mette a ridere,
probabilmente la mia espressione può passare per comica.
“Grazie di non avermi strappato dei peli” dice continuando a ridere.
“Tu… il lupo, eri tu il lupo?” le chiedo con un espressione interrogativa.
Fa una piroetta e
mi risponde che è così.
Non smetto di
fissarla interrogativa.
“E cosa ci dovremmo fare qui?” chiedo, indicando con le braccia lo spazio
circostante.
“Aspettiamo Yuna e gli altri” mi risponde sorridendo, indicando il cielo che sembra
prepararsi ad un bel temporale.
“Per cosa esattamente?” insisto a chiedere.
“Per una partita di Baseball” mi risponde storcendo il naso.
“Stanno arrivando?” le chiedo, essendomi resa conto della sua reazione
strana.
“Si” mi risponde soltanto, poi sparisce nuovamente nella
foresta per poi ritornare di nuovo in forma di licantropo.
“Ah… bene, ora ci vorrà l’interprete per
capirti” le dico sarcastica.
Mi lava di nuovo la
faccia, che schifo, cerco di mandare via la sua saliva e noto anche l’arrivo di
Yuna e dei Cullen.
Osservo Yuna
comportarsi in modo strano.
“Ehi, ti ho avvisata se fai un passo falso,
no?” le chiedo in maniera retorica, stringendo la falce tra le
mani.
“Ma io non voglio ammazzare te” dice continuando a ringhiare contro la licantropa, che sta
indietreggiando.
Poi si volta
nuovamente verso di me, calma.
“Qualche info?” mi chiede.
“Solo questa e qualche neonato in meno” le dico mostrandole la falce.
“Avevo sentito delle leggende a riguardo, ma non ne ero mai
stata sicura” dice guardandola con aria interessata.
“Io non ho capito bene cosa volesse farci Victoria, ma ora
non potrà farci niente” le dico scrollando le spalle.
“Però c’è qualcosa di strano in quest’arma” dico mentre osservo anche io la falce.
“Vicky non avrebbe potuto farci niente,
guarda…” poi poggia una mano sull’impugnatura della falce,
togliendola all’istante, emettendo poi una smorfia di dolore.
“Per questo non l’aveva estratta dalla
roccia” le rispondo, ripensando a quando l’avevo trovata.
“Esatto, brucia” mi risponde, ancora sofferente per via della mano.
"Credo abbia anche altre cose strane, oltre a
bruciare" dico, soffermandomi un attimo ad osservarla
"Quando l'ho vista, ho come avvertito uno strano senso di
possesso, sapevo che era mia, anche prima di estrarla dalla
roccia" le spiegai.
"Poi quando la impugno... non so come spiegartelo, credo
sia una cosa da cacciatrici" dico per poi scrollare le spalle.
“Si, credo di si, non saprei” dice pensierosa.
“Kayla, devi venire con me, nel Texas, mi sono ricordata
una cosa” dice all’improvviso.
"Se è importante, va bene" le dico annuendo.
“Certo che è importante” mi risponde, fingendosi offesa.
Il lupo sparisce di
nuovo nel bosco, per poi riemergerne umana.
“Ok, fra un’ora ci sarà un volo, non ci metteremo molto,
forza!!” dice Yuna.
"Spero sia davvero come dici tu" le rispondo.
"il mio osservatore non mi aveva mai parlato di un'arma del
genere..." dico pensierosa.
Si fa prestare la
moto da Jasper, intanto a me tocca andare con la porche di Alice, ovviamente
guida Elisa.
Poi mi trascina di
nuovo in spalla fino a casa Cullen, dove io salgo in macchina con Elisa e lei
prende la moto, poi partiamo dirette verso l’aereo porto.
La guida di Elisa è
terribile, mi sento fortunata ad avere lo stomaco vuoto.
Quando arriviamo,
mi trascina a sedere.
Non smetto di
domandarmi chi è il pazzo che le ha dato la patente, ammesso che ne abbia una,
oltre alla mia felicità di aver saltato la colazione questa mattina, intanto
Yuna va a prendere i biglietti.
Dopo un po’ di
chiacchiere, annunciano che l’aereo sta per partire, poi mi accorgo che c’è un
gruppo che ci fissa, mi affretto a nascondere la falce.
“Ehi voi, circolare, non c’è nulla di
strano” li ammonisco con tono severo.
“Che avranno da guardare?!?!?” esclamo alzando gli occhi in aria, esasperata.
Mi osserva cercando
di trattenere le risate.
“Mah, non so, i vampiri hanno la particolarità di essere
belli come greci, tu per essere umana, sei quasi alla pari con Rose ed Elisa,
beh, basta guardarla e vedi che pensieri si fanno in testa” mi risponde.
“Dubito che m’interessi saperli…” le dico scrollando le spalle, i pensieri altrui sono
l’ultimo dei miei problemi.
“Ecco una delle poche occasioni in cui Edward mi fa pena,
sai che noia, vedere cos’ha in testa chi ti circonda?!?!” mi dice.
Io lo troverei
snervante, ho già i miei pensieri, ci mancano solo quelli degli altri a
completare lo stress.
“Può anche cercare di ignorarli di tanto in tanto, giusto
per non impicciarsi sempre…” le rispondo, non mi riesce compatire i vampiri, questo in
particolare.
“Scusa… ma cacciatrice e vampiri, erro o dovrebbero essere
nemici?” chiede, per poi scoppiare a ridere, per un motivo che sa
soltanto lei.
“E’ sempre stato così” le rispondo annuendo.
Per quanto la
situazione ora sia davvero strana.
“Inizio ad avere i miei dubbi…” dice, mentre stiamo salendo sull’aereo.
Quest’affare con le
ali lo odio, odio le altezze in generale…
“In effetti, in questo caso si potrebbe dire: nemici che si
alleano contro un nemico comune e basta” le rispondo.
“Ah… ok” mi risponde abbassando lo sguardo delusa, per poi prendere
posto chiudendo gli occhi.
Mi siedo anch’io,
mi sento un po’ dispiaciuta, in effetti, non è la peggiore vampira in
circolazione.
“Va bene, una piccola eccezione si può fare ogni
tanto” le dico, cercando a modo mio di chiederle scusa.
Rialza lo sguardo,
sorridendo speranzosa “Amiche?” domanda con un ampio
sorriso.
“Va bene, ma non dirlo in giro” le rispondo, accennando un sorriso, cercando di non
guardare fuori al finestrino, per non dover vomitare.
“Certo!!” mi risponde.
Intanto cerco di
non far caso all’altezza e di non affacciarmi fuori, odio volare.
“E’ orribile” dico concentrandomi sul tappeto a terra, per non badare
alla nausea.
“Non potevamo
andare a piedi o in macchina, o in un qualunque altro modo…”
“Preferivi viaggiare con la pazza?” mi domanda Yuna, credo che anche abbia paura delle
altezze.
“Era un’alternativa migliore all’aereo” le rispondo.
“Chiudi gli occhi e vedi che passa, ma chi l’ha dette
queste stupidaggini?!?!” dice lei.
Di sicuro le avrà
dette qualcuno che non soffre di vertigini o altre cose del genere.
“Non ne ho idea…” le rispondo, cercando di non pensare che siamo ad
un’altezza inimmaginabile.
“Odio le altezze, odio volare… ehm…” chiudo gli occhi lasciando a metà la frase.
Sento Elisa
ridere.
“Per caso è successo un fatto molto divertente nel tuo
passato, Kayla?” mi domanda Yuna, probabilmente non riesce neanche lei a
capire perché la sua amica stia ridendo.
Fissò Elisa con
aria interrogativa, non avendo capito a cosa si riferisca.
“Ehm… a cosa ti riferisci?” le domando.
“Elisa ha la capacità di vedere il passato” mi spiega, intanto che la sua amica non smette di
ridere.
Cosa ci sarà di
tanto divertente?!?!
“Probabilmente starà rivedendo da capo a piedi la tua
vita…” continua a dire.
Perfetto, in ogni
caso, non credo di avere cose particolarmente divertenti, dipende da come
considera lei le cose.
Elisa non smette di
ridere e risponde in maniera affermativa.
“potresti dirmi cosa ti sta facendo ridere così
tanto?” domando ad Elisa, con aria interrogativa, curiosa di
sapere quale particolare evento della mia vita la stia facendo divertire così
tanto.
Lei si calma un
attimo e preparando si a rispondere.
“La tua prima volta su un aereo, la prima volta che hai
visto un vampiro, la prima volta che ti hanno costretto ad andare al luna
park!!” dice, per poi riprendere a ridere.
Tutte cose di
lavoro, ovviamente, senza considerare la brutta figura che ho fatto quando ho
ucciso il mio primo vampiro.
“Lo so, la prima volta che ho ucciso un vampiro non è stata
delle migliori” mi ritrovo ad ammettere con difficoltà, felice che la
maggior parte dei passeggeri su quest’aereo stia dormendo per sonno o per
sonniferi.
Il resto è tutto
normale, a parte Yuna che prega in tutte le lingue che conosce ed io che cerco
di non guardare fuori.
Quando finalmente
arriviamo, non voglio pensare al ritorno.
Scendo subito
dall’aereo, appena mi è possibile, non sono mai stata tanto felice di
raggiungere un qualsiesi posto, al prossimo viaggio, preferisco andare in
macchina con Elisa.
“Ora dove si va?” domando rivolta a Yuna, accertandomi che la falce fosse al
sicuro nello zaino e allo stesso tempo non l’avesse stracciato, per fortuna
tutto nella norma.
“Prima a cercare un nascondiglio per correre e poi lo
vedrai” mi dice indicando il bosco.
La fisso
interrogativa per qualche secondo, poi inizio a guardarmi intorno, uscite
dall’aereoporto, il Texas non è il massimo.
Subito dopo mi
trascina in una casa disabitata, nel cuore della foresta.
La seguo dentro
casa, il posto sembra abbandonato da diverso tempo.
“Cosa dovremmo fare qui?” le chiedo, guardandomi intorno.
Ignora la mia
domanda e si dirige al piano di sopra, tornando con un libro tra le mani,
consumato e dalle pagine ingiallite.
“Tieni, troverai di sicuro qualcosa sulla tua
falce” dice porgendomi il suddetto libro.
Prendo il libro e
senza aggiungere altro, inizio a sfogliarlo.
"C'è qualcosa, ma non è molto" le dico.
"Dice: Alcune
guardiane, secoli fa, forgiarono la falce, tenuta nascosta agli uomini ombra e
poi agli osservatori, fu utilizzata per scacciare l'ultimo demone puro sulla
terra.
La falce ha dei poteri mistici: una Cacciatrice che la
prende la riconosce come fonte di potere e nutre per essa un senso istintivo di
possesso" dico leggendo dal libro.
“Fai conto che hai sui cento anni questo libro, quindi, è
molto meglio che niente” mi dice pensierosa.
“Mio fratello adorava andare alla ricerca di
leggende” continua a dire.
Poi saliamo al
piano di sopra, dove mi mostra alcune armi del fratello e mi aiuta con un po’
addestramento extra, considero molto strana la cosa, ma non le domando per quale
motivo lo faccia.
Poi una telefonata
del mio osservatore, ci fa smettere e scendiamo nuovamente al piano terra.
“Aereo o corsa?” mi domanda, risposta ovvia, dato che dubito metterò di
nuovo piede su un aereo.
“Corsa” le rispondo subito.
Ridacchia e con un
secchio di acqua gelida, sveglia Elisa, è normale che dorma, sono quasi le
quattro del mattino.
“Preferisci correre al calduccio o con il freddo
marmo?” mi domanda, intanto che la sua amica sta prendendo
sembianze di licantropo.
“Freddo marmo? Non sia mai” mi affretto a risponderle.
“Preferisco il caldo, il freddo non mi è mai
piaciuto” continuo a dire.
“Eppure non mi pare che ti sei lamentata quando ti ho
portato in spalla” mi risponde lei, ridendo, intanto che Elisa mi aiuta a
salirle in spalla, spero di non staccarle qualche pelo.
“Dubito che mi avresti ascoltata” le dico.
“per quando riguarda i licantropi… ehm… quando li
avvisiamo?” chiedo, sperando che non capisca il motivo della mia
domanda.
Poi mi accorgo che
Elisa sta emettendo un ringhio che potrebbe essere associato ad una risata, di
cui ignoro il motivo.
“Credo che ci penserà Elisa ad avvisare gli altri e per la
cronaca, cara la mia lupa, passa ad un altro episodio del passato che ho una
dignità da mantenere” dice, ringhiando poi verso di lei.
“Cos’ha visto?” domando curiosa, come al mio solito, in effetti.
“Ha visto te, me e Jake mentre la nostra dignità andava in
vacanza…” dice, iniziando a correre per la foresta, seguita da Elisa
che mi porta in spalla.
Ricordo
perfettamente, spero di non dover mai più mettere un vestito tanto ridicolo,
oltre ad avere un colore orrendo.
“Ah… è stato più o meno orribile” le rispondo, ripensando al bacio di Jacob.
Poi mi viene in
mente quello che ha detto la vampira bionda, riguardo al fatto che Jacob è
innamorato di Bella Swan e abbasso lo sguardo con un’espressione triste sul
volto.
Yuna con uno scatto
veloce ci raggiunge.
“Jake ti ama, Kayla, Rosalie invidia gli umani e ama ferire
le persone, ma se la si conosce bene, è simpatica” mi dice, intanto che mi accorgo che Elisa sta annuendo,
d’accordo su tutto quello che ha detto Yuna.
Le guance mi
s’imporporano un po’, ma provvedo subito a cercare di farle tornare normale, non
vorrei che se ne accorgessero.
“Non potete esserne sicure” rispondo loro.
“Io no, ma fra licantropi non si ha privacy e so che a
Forks pensava solo a te” mi risponde, convintissima di quello che sta dicendo.
Quelle parole sono
un piccolo attenta al mio cuore, che accelera di qualche battito, probabilmente
felice della cosa, ma cerco sicuro di calmarlo per evitare che se ne possano
rendere conto.
“Ma tu non sei un licantropo…” le dico, cercando di farle capire che sicuramente Jacob è
fin troppo occupato a pensare a Isabella, anche se mi farebbe piacere che fosse
come dice lei.
“Ma Elisa si” mi risponde.
“Hai il cuore a cento, ti piace proprio!! Almeno tu tra un
po’ sarai fidanzata” dice terminando la frase con un sospiro.
Immagino che sia
una piccola allusione al fatto che Jasper è sposato, se ho capito bene, ma evito
di farglielo notare.
“Il mio cuore ha il battito perfettamente
regolare” cerco di mentire, non avrei mai ammesso una cosa del
genere, troppo orgoglio, immagino.
“Io dico, che se ti farai avanti, in breve tempo starete
insieme, almeno hai campo libero” mi dice.
“Beh… più o meno,
c’è sempre Isabella Swan” le ricordo, purtroppo quella ragazza sta sempre in
mezzo.
“Un colpo secco al collo e Isaracchia non c’è
più” mi risponde, potrei dire di essere d’accordo con lei.
“Dubito che Edward o Jacob stesso, ne sarebbero
felici” le faccio notare.
“Ripeto: perché nessuno ha capito le intenzioni di mio
fratello?” domanda in maniera retorica.
“Non lo so, a me infondo di questa Isabella Swan non
interessa niente, sai per caso se Jake prova ancora qualcosa per
lei?” le domando.
Chiedendomi per
l'ennesima volta perchè adoro torturarmi con domande del genere.
" So che una volta ne era innamorato, ma adesso sono solo e
soltanto amici, infondo, non ti avrebbe mai baciata quel giorno se non ti
amasse, chi lo sa.. magari ha avuto l' imprinting” mi risponde, sempre molto sicura delle sue parole.
“E lei lo ricambiava?” le chiedo, sperando intensamente con tutta me stessa che i
sentimenti di Jacob, verso Bella, siano stati il classico amore a vicolo cieco,
quindi, non ricambiato.
“E poi cos’è questo imprinting?” le domando, forse faccio troppe domande in una volta, ma
sono curiosa di sapere in fretta le risposte.
“No, lei non ricambiava” risponde per la prima domanda, in un certo senso questa
risposta mi da un po’ di sollievo, almeno non dovrò averla tra i piedi.
“L' imprinting è un colpo di fulmine solo molto, ma molto
più forte, pensa che Elisa ha avuto l' imprinting 63 anni fa con un
vampiro!” risponde anche alla seconda domanda.
Le cose iniziano a
farsi un po’ più chiare, per fortuna.
“Ehm... e secondo te è successa la stessa cosa a
Jake?” chiedo, insicura sulla risposta che avrei potuto
ricevere.
“Certo!! Ne è convinta anche Eli!” mi risponde, dal tono ne sembra anche sicura.
“E come funziona questo imprinting?” domando curiosa, non avevo mai trovato nessun riferimento
tra i libri del mio osservatore.
“Quando s’incontra la persona che si vuole più al mondo,
avviene questo colpo di fulmine e per lei si diventa qualsiasi cosa, una spalla
su cui piangere, un fidanzato, un amico, un padre, un fratello, tutto, tutto
quello che serve alla felicità della persona che si ama” mi risponde, suppongo basandosi su una spiegazione
dettagliata che le ha fornito Elisa, ma va bene comunque come risposta.
"Wow" mi limito a rispondere, non sapendo cos'altro aggiungere,
sembra una cosa bella.
Finalmente
arriviamo, scendo dalle spalle di Elisa versione lupo, le saluto ed entro in
casa, filando dritta a dormire, sentendomi invadere da una terribile stanchezze,
fortuna che domani non c’è scuola.
P.S.: ci tenevo a
mettere una piccola foto della falce,
presa in prestito
dalla settima serie di Buffy,
ovviamente qui
verrà impiegata solo per i vampiri,
ecco la foto ^^
http://i39.tinypic.com/11772c0.jpg
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