Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: zaynseyes_    20/09/2015    2 recensioni
"Tu--tu non assomigli ad un angelo" esclamai stupidamente. Il ragazzo aveva tatuaggi lungo le braccia e un abbigliamento poco consono all'aspetto di un angelo. Che poi, come diavolo si vestiva un angelo?
Lui fece spallucce "Che ti aspettavi? Non tutti gli Angeli sono uguali"
"E a me doveva capitare quello che assomiglia al tatuatore in fondo alla strada?"
*
Si avvicinò e mi sfiorò la guancia con il naso, accarezzandomela delicatamente e respirando pesantemente sulla mia pelle.
"Sei la persona più bella che abbia mai visto in tutta la mia vita" le parole mi uscirono dalla bocca senza il mio consenso.
La logica e il corpo di Zayn più vicino del dovuto, a quanto pare non andavano molto d'accordo.
.
.
| Dove Zayn è un Angelo Custode un pò particolare e Charlotte una ragazza molto realista e affatto sicura di se stessa |
#Accenni Larry, se non vi piace il genere evitate di leggere o in alternativa di saltare le parti inerti ad esso. Grazie dell'attenzione.
Genere: Comico, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Rinvenni dopo quello che mi sembrò un'eternità e con cautela aprì gli occhi. La prima cosa che vidi furono delle labbra piene che si schiudevano e che si muovevano freneticamente. Solo dopo capì che queste stavano articolano delle frasi nel tentativo di dirmi qualcosa.

Alzai lentamente lo sguardo e lo posai sul suo naso leggermente all'insù e sul suo perfetto profilo. Proseguì il mio percorso fino a scontrarmi con dei grandi e familiari occhi color nocciola incorniciati da lunghe e scure ciglia che potevano facilmente far invidia alle ragazze.

Sbattei più volte le palpebre e strizzai subito dopo gli occhi. Mi alzai, mettendomi seduta, con una mano sulla fronte con la paura che quell'implacabile dolore ritornasse. Fortunatamente notai che non sentivo più niente che avesse a che fare con il dolore, ma bensì provavo un senso di sollievo, pacatezza e felicità.

Lentamente voltai lo sguardo verso il ragazzo che avevo accanto e lo fissai a lungo. Adesso il viso che vedevo non era quello di un misterioso sconosciuto che aveva infastidito il mio ragazzo. Mi era molto familiare, ma non come una persona che avevo visto di sfuggita al parco o come la commessa del negozio sotto casa mia. Sentivo che per me era una persona importante, che mi era stata vicina più di qualunque altro e di cui mi potevo fidare.

Entrambi ci osservavamo come se fosse stata la prima volta, sembrava che ci capissimo senza parlare, anche se io non capivo assolutamente che cosa stesse succedendo.

Corrucciai la fronte e boccheggiai alla ricerca delle parole adatte da dire ma non avevo idea di cosa si diceva in quei momenti.

"Zayn?" pronunciai solo, incapace di formulare altro.

Gli occhi gli si illuminarono di gioia e per un secondo pensai che stesse per mettersi a piangere ma era impossibile e forse anche un pò singolare per lui, Zayn non era quel genere di persona.

"Charlotte, sono...sono io. Mi riconosci?"

La sua voce un pò roca e piena di speranza mi fece trattenere il respiro per un rapido secondo e non riuscì ad aggiungere altro. Nella mia testa niente aveva ormai un senso. La sua voce mi aveva scatenato qualcosa dentro, era stata la risposta alle mie domande.

Con gli occhi lucidi mi coprì la mano con la bocca e scossi la testa incredula. Era Zayn. Come non avevo potuto capirlo prima? Come non ho potuto riconoscerlo?

"Zayn!" pronunciai con più sicurezza, allacciandogli le braccia al collo e respirando il suo buon profumo "Zayn, oh mio dio! Sei- sei davvero tu o sto sognando?! Cosa diavolo è successo?"

"Charlotte!" sussurrò lui stringendomi più forte e affondando il naso nel mio collo "Mi sei mancata così tanto, così fottutamente tanto"la sua voce era striscicata e dolce e le sue labbra strofinavano sul mio collo mentre parlava, cosa che mi fece venire la pelle d'oca.

"Mi dispiace non aver capito subito chi fossi, avevo un-- un vuoto alla memoria o qualcosa del genere, non avrei potuto dimenticarmi di te" piansi sulla sua spalla e strinsi tra i pugni il tessuto del suo giubbotto.

"Non è colpa tua," rispose lui, districandosi dal mio abbraccio e afferrandomi il viso con entrambe le mani. Le nostre labbra erano vicinissime tra loro e i nostri occhi lucidi di gioia "Non è mai stata colpa tua, ho dovuto cancellarti la memoria per il tuo bene, non lo avrei mai fatto se non fosse stato necessario"

"Quindi...quindi sapevi che saresti ritornato umano?"

"Io-- no, in realtà no. Questo non era neanche previsto" scosse la testa con un piccolo sorriso divertito.

"Perciò mi hai cancellato la memoria sapendo che non ti avrei mai più rivisto e che non mi sarei mai ricordata della persona più importante della mia cazzo di vita?" dire che ero arrabbiata era poco. Ero adirata, incazzata e fuoribonda. Come aveva potuto rischiare così tanto? "Se non fosse accaduto niente di tutto questo non mi sarei mai ricordata della parte più importante di me e di tutto quello che ho affrontato con te. Sei consapevole di una cosa del genere, tu stupido idiota?"

Lui spalancò gli occhi e mi guardò incerto mentre probabilmente pensava a cosa diavolo dire.

"Beh, io-"

"Sei stato uno stupido, stronzo egoista senza cuore, come hai potuto?" ogni offesa che mi usciva dalla bocca corrispondeva a un piccolo pugno sul suo petto e uno stimolo a continuare con la mia lista di insulti riservati solo per lui "Sei un fottuto coglione, un'irresponsabile, un menefreghista nei confronti delle emozioni delle altre persone, un cazzone e un-"

"Okay basta." rispose lui con una risata, afferrandomi le mani che lo stavano colpendo, o meglio dire sfiorando "Ancora è troppo presto per ritornare alle vecchie abitudini, mh?"

"Come osi prenderti gioco di me?! Te lo faccio vedere io come ho ripreso le mie vecchie abitud-"

Zayn rapidamente si slanciò verso di me e poggiò le sue morbide labbra sulle mie. Assaporò per un breve istante la sensazione del lieve e soffice contatto per poi staccarsi e osservare la mia reazione, alternando lo sguardo dai miei occhi alle mie labbra.

"Credo che ci siano cose più importanti a cui pensare adesso" sussurrò con ancora le labbra che sfioravano le mie, per poi rituffarsi sulla mia bocca e muovere freneticamente la bocca sulla mia, introducendo poi la lingua in un gesto di urgenza e impazienza.

Emisi un verso di stupore e senza pensarci due volte ricambiai il bacio, appoggiando una mano sulla nuca e l'altra sul suo viso, godendomi la sensazione di leggerezza e felicità che stavo provando e facendomi guidare dal tocco esperto e piacevole di Zayn.

Ci allontanammo entrambi per mancanza di ossigeno e respirammo pesantemente ognuno contro le labbra dell'altro.

"Sono pienamente e completamente d'accordo con te" gli sorrisi con ancora il fiatone e lo strinsi a me più forte che mai, contenta che Zayn fosse ritornato da me e desiderosa più di ogni altra cosa al mondo che ci rimanesse per sempre.

◆◆◆◆◆◆

 

Harry's POV

Avevo finito di bere la mia cioccolata da più di dieci minuti e adesso scorrevo la home di vari social con l'intenzione di distrarmi e non pensare che tra pochi minuti avrei dovuto affrontare Louis. O meglio dire, lui avrebbe affrontato me.

Da una parte ero felice di poter risolvere una volta per tutte quella storia e fare di nuovo pace con il mio migliore amico, dall'altra ero un pò preoccupato di dire qualcosa che non dovevo davvero dire in preda al nervosismo, rendendo la situazione più imbarazzante di quanto già non fosse.

Mi mordicchiai la pellicina intorno al pollice mentre guardavo svogliatamente lo schermo del cellulare.

"Quante volte te l'ho detto che devi smetterla con questo vizio?"

Una mano allontanò il dito dalla mia bocca e mi accarezzò le nocche con affetto, guardandomi con un sorriso odiosamente divertito.

Roteai gli occhi dopo aver riconosciuto le lunghe dita affusolate di Louis e mi alzai dal tavolo mettendomi il cappotto e cercando così di nascondere il leggero rossore sulle mie guance per il suo gesto del tutto inappropriato e fuori luogo. O forse non proprio per questo motivo.

"La mia capacità di ascolto è tanto quanto la tua." dissi in risposta in una tagliente accusa "Non mi sembra che mi hai dato ascolto quando ti ho detto di non frequentare certe persone" lo guardai gelido, osservandolo come sospirava sconfitto.

"Non qui. Usciamo e poi parliamo, senza persone intorno a farsi gli affaracci nostri" si guardò intorno e mi mise un mano nella parte inferiore della schiena, guidandomi verso l'uscita.

Mi imposi di mantenere una certa freddezza e rigidità nei suoi confronti e di non sciogliermi come un gelato al sole per il suo tocco gentile e dannatamente intimo.

Mi feci guidare dalla mano di Louis ed uscì dal locale, stringendomi subito dopo nel mio cappotto di una taglia più grande, apprezzando la comodità e il calore che questo emanava.

"Non mi perdonerai, vero?" esclamò di punto in bianco Louis, guardandomi di sfuggita "Lo vedo dai tuoi occhi"

"Cosa?" boccheggiai, desiderando solo dirgli che lo avevo già perdonato, che lo avrei sempre fatto e che non avrei mai potuto tenere il muso alla persona di cui ero innamorata "Non è vero" pronunciai scuotendo la testa.

"E allora perché non l'hai già fatto?" sbottò lui, alzando le braccia al cielo.

"E me lo chiedi pure?!" chiesi sbalordito della sua stupidità.

"Non è la prima volta che litighiamo per delle fottute persone, adesso cosa è cambiato?" mi chiese alzando un sopracciglio.

"Non ci credo, non puoi averlo detto davvero." lo guardai incazzato e mi avvicinai di alcuni passi a lui, indeciso se prenderlo a calci o schiaffeggiarlo "Stai dicendo che questi litigi non servono a nulla? Che quello che loro hanno fatto a me, non è poi così grave? Dimmi che ho capito male o che tu hai fottutamente sbagliato perché davvero Louis, sono ad un passo dal darti un pugno" risi senza divertimento, stringendo i pugni ai miei fianchi.

"Io non ho mai detto nulla di tutto questo!" si difese lui alzando le mani "Non ne sarei capace, mi credi così stronzo?! Ti conosco da una vita Harry, come pensi possa ignorare il fatto che quei completi coglioni ti abbiano messo le mani addosso! Non riesco neanche a vedere qualcuno che ti tiene la mano, figurati qualcuno che...Dio Harry, come...come cazzo puoi pensare una cosa del genere?"

"Perché..." balbettai, perdendo un pò della sicurezza che prima mi aveva guidato fino a lì fuori "Perché continui a fare gli stessi errori del passato e continuerai a farlo finché vorrai! Chissà cosa potrebbe farmi Zayn, forse potrebbe anche mandarmi all'ospedal-"

"Non permetterò che ti faccia nulla." mi interruppe lui freddamente "Se solo ci provasse, rimpiangerebbe il giorno in cui gli ho dato la mia fiducia." proseguì con sicurezza, guardandomi serio con i suoi gelidi occhi azzurri "Non cadrò nei miei sbagli, non posso permettermelo. Ti ho fatto soffrire per così tanto tempo e tu me l'hai fatto capire in più modi ma io...io ero troppo cieco per accorgermene, e non solo di quello Harry. Questi giorni mi hanno fatto riflettere molto. Su questa situazione, su noi, su te. So cosa provi per me. So che sei innamorato di me, Harry"

Mi si gelò il sangue nelle vene e mi sentì quasi svenire. Il mondo mi era caduto addosso. Louis sapeva tutto ed io non potevo permettere una cosa del genere, non dovevo lasciare che lui scoprisse questo, lui non avrebbe dovuto saperlo. La mia mente era annebbiata e l'unica cosa che riuscivo a pensare era Louis sa che mi piace, Louis sa che sono gay, Louis mi odia per avergli mentito.

"Cosa? Questa-- questa è la cosa più divertente che ti abbia mai sentito dire." risi per il nervosismo "Cosa te lo fa credere?" pronunciai fintamente incredulo.

"Avanti, non sono così stupido!." incrociò le braccia al petto con un'incredibile consapevolezza negli occhi "Okay, forse sì per non averlo capito prima ma... quello che voglio dire Harry, è che io so tutto. Non devi nasconderlo, non devi far finta che non sia vero. Non sono presuntuoso per aver ammesso al posto tuo una cosa del genere, ma tu...tu provi qualcosa per me, non è vero?"

Si avvicinò di qualche passo ed io mi allontanai, cercando di sfuggire dal suo sguardo ammaliatore e senza un minimo di dubbio.

"Ti sbagli, non è assolutamente come pensi." scossi la testa in un inutile tentativo di negare l'evidenza "Avanti, non potrei mai! Sono etero Louis, non ti trovo per niente attraente! Sono--sono assolutamente, completamente, decisamente etero. Mi piacciono le ragazze. Quelle alte, con i capelli lunghi, tette e trucco. Anche quelle con i capelli corti non sono male, e--e neanche quelle basse a dire il vero, e forse preferisco le bionde con gli occhi azzurri, ma questo non ha completamente a che fare con te!" agitai le mani per ribadire il concetto e insultando ogni particella di me per non essere capace di dire delle bugie credibili e per fare sempre delle colossali figure di merda.

"Ma davvero?" inclinò la testa di lato e sbuffò una risata. In un attimo fu davanti a me, a soli pochi centimetri dal mio corpo e dal mio viso, ed io deglutì in difficoltà, pregando ogni santo in cielo di non arrossire come una femminuccia "Quindi io ti sono del tutto indifferente?" chiese con un sopracciglio inarcato, sorridendo malizioso.

"S-si, esatto. Come hai detto tu" risposi balbettando come uno stupidissimo me che non sapeva neanche mentire ad un bambino.

"Piccolo, dolce, sincero Haerry," cantilenò lui, accarezzandomi lentamente con un dito il contorno della mascella risalendo poi sulla guancia che, ci avrei scommesso tutto l'oro del mondo, era rossa e bollente "sai meglio di me che le bugie non le sai proprio dire." soffiò carezzevole "Perchè non lo vuoi ammettere, mh?"

"Non c'è niente da--da ammettere" cercavo di respirare regolarmente e non fargli notare il mio evidente disagio ma, cazzo, Louis che mi guardava con gli occhi che brillavano, le labbra lucide e quel sorriso che ispirava puro sesso, non erano di certo il miglior modo per rimanere calmi e concentrati.

"E se..." si bloccò a metà frase e fece scendere, con una lentezza disumana e una sensualità fuori dalle righe, le sue lunghe dita lungo il mio collo. Scese poi verso la clavicola e mi lanciò uno sguardo malizioso-- probabilmente vedendo il mio sguardo perso e disperato-- prima di soffermarsi in un punto indefinito sulla spalla. L'accarezzò delicatamente per poi proseguire il suo percorso lungo il braccio muscoloso, sfiorandomi la pelle con leggerezza e di chi sapeva quello che stava facendo. Nonostante la stoffa pesante del cappotto, sentì ogni più piccolo movimento delle dita di Louis e di conseguenza ogni mio singolo muscolo irrigidirsi. Questo era l'effetto che mi faceva quel nano "E se ti sfiorassi in questo modo, non sentiresti proprio nulla?" sussurrò sensualmente, raggiungendo la mia mano e incastrandola perfettamente con la sua.

Deglutì pesantemente, e questa volta ero sicuro che Louis mi avesse visto perchè abbassò per un momento lo sguardo sul mio pomo d'Adamo e sorrise compiaciuto.

"Sono etero" ripetei lentamente, forse come promemoria per me stesso o forse per ricordare a Louis-- o meglio pregare-- di non andare oltre perchè agli etero non piacevano queste carezze o questa vicinanza o tutto quello che Louis poteva offrire, perchè agli etero piacevano le ragazze, le tette e il culo, non il pene. Però almeno Louis aveva un gran bel culo, quindi potevo considerarmi per metà etero?

Volevo solo ridere di me stesso per quelle considerazioni assurde e senza un minimo di logica, ma non potevo perchè la pressione della mano di Louis contro la mia mi ricordava della nostra quasi inesistente lontananza e del suo strano, maben accetto-- anche se non l'avrei mai ammesso-- comportamento. Lui aggrottò le sopracciglia confuso e sinceramente divertito e abbassò per un'istante lo sguardo sulle nostre dita, o meglio dire quelle che pensavo stesse guardando. Poi velocemente alzò lo sguardo e tremai leggermente per la vista dei suoi occhi così azzurri e limpidi a cui non mi sarei mai abituato, e con quel suo solito sorriso sbarazzino pressò il suo corpo completamente contro il mio, facendo scontrare inevitabilmente i nostri petti. Il mio fiato era corto. I miei occhi spalancati. Il cuore pompava più sangue del solito e potevo sentire i suoi battiti irregolari e accelerati pulsare nell'orecchio e rimbombare nella testa e in ogni altra parte del corpo. Batteva davvero ad un ritmo improponibile, tanto che credetti che Louis avrebbe potuto sentirlo e che sarei morto di infarto da un momento all'altro.

"Strano." affermò Louis, facendomi ritornare per un momento in me "Davvero molto strano perchè questo non sembra pensarlo allo stesso modo" spinse il suo bacino contro il mio, facendomi rendere conto del rigonfiamento dei mie jeans e mio malgrado-- o mia fortuna-- anche dei suoi.

Trattenni il respiro e lo guardai sbalordito per la sua improvvisa presa di coscienza su quello che provavo e per la sua dolorosa decisione di metterlo in atto proprio in quel momento, ma soprattutto per il suo metodo piuttosto discutibile.

"Cosa stai facendo Louis?" chiesi senza fiato "Cosa vuoi dimostrare con...con tutto questo?" ero stremato, confuso e irritato dal suo improvviso cambio d'umore e dal suo volere a tutti i costi sentirmi dire quello che provavo.

"Te l'ho detto. Ho solo capito un paio di cose in questi giorni e questo mi ha fatto rendere conto di quello che sei davvero e quello che vuoi. Non l'ho capito subito, e per questo mi considero sempre un miglior amico terribile," ridacchiò lui "ma non voglio che tu ti nasconda dietro tutto questo e che ti disprezzi. Non voglio essere l'egoista di sempre, pensando sempre a quello che voglio io. Questo," indicò lo spazio inesistente tra di noi "è il mio modo di farti capire che di te mi importa più di quello che pensi e che mi dispiace averti fatto credere il contrario. E questo," questa volta indicò la sua mano sulla mia "è il mio modo di dirti che so chi sei e che non potrei non ricambiare quello che provi per me"

Spalancai la bocca stupito e lo guardai inerme e senza parole. Boccheggiai un paio di volte e tentai di dire qualcosa con scarsi, se non inutili, risultati.

"Tu davvero-- tu sei...tu provi qualcosa per...per me?" chiesi confuso ma felice.

"Pensi sul serio che io faccia queste cose con tutti?" sorrise divertito "Per quanto mi possa piacere palpeggiare un bel corpo muscoloso, non lo faccio con gli sconosciuti o con i migliori amici"

"Non sono un tuo migliore amico?" chiesi, adesso più disorientato di prima.

"Vuoi davvero continuare ad essere il mio migliore amico che non può palpeggiare il mio fantastico sedere o preferisci essere altro?"

"Io non...non lo so, non voglio che tu ti senta costretto o che poi te ne pent-"

"Okay, calma curly." rise per il mio nervosismo e si allontanò un pò dal mio corpo. Poi tornò serio e mi guardò dritto negli occhi "So che tutto questo è improvviso e inaspettato ma...voglio provarci davvero. Insomma, non è poi così strano che io possa provare qualcosa per te! Voglio solo...sì, beh sai, andarci piano"

"Se questo lo chiami andarci piano" borbottai contrariato, cercando di non toccarmi la patta dei pantaloni che era diventata troppo stretta e fastidiosa a contatto con la mia pelle.

"Scusa," rise lui "ma era l'unico modo per farti confessare"

"Già," mugugnai "mi ero quasi dimenticato dei tuoi metodi altamente imbarazzanti e poco ortodossi"

"Quindi...ci stai?" si mise le mani in tasca e nervosamente abbassò lo sguardo sulle sue Vans grigie.

"Se ogni volta che vorrai estorcermi qualche informazione, utilizzerai questo metodo, a mio parere subdolo e ingannevole, allora no" incrociai le braccia al petto e scossi la testa divertito.

Lui sollevò lo sguardo e mi sorrise flirtevole "Se ti metti con me puoi giurare che utilizzerò questo metodo. Però poi saprò anche come risolverlo" e poi sorrise vittorioso per aver ottenuto l'ultima parola e per avermi messo ancora più in imbarazzo. Come sempre.

"Beh, allora non posso proprio rifiutare" dissi infine, ridendo per la sua stupidità e la sua insopportabile sensualità.

"Però prima devo fare una cosa"

"Avevi detto di volerci andare pian-"

Non riuscì a finire la frase che le sue labbra furono subito sulle mie, sottili e morbide come avevo sempre immaginato, gentili e dolci come avevo sempre sognato. Erano le labbra più belle che io abbia mai potuto baciare e, anche se si trattava di un solo e semplice bacio a stampo, potei sentire le farfalle svolazzare nello stomaco e il cuore battere ad un ritmo irregolare. Le mie guance sicuramente erano rosse per le emozioni che Louis mi stava facendo provare e le mie mani tremarono leggermente, non sapendo se ero autorizzato a poterle poggiare sul suo corpo perfetto. Mi dimenticai di tutto quello di cui avevamo discusso, sul suo voler fare le cose con calma e della mia piccola insicurezza su come avrebbe potuto evolversi la nostra relazione, perchè quel bacio lo avevo sognato da tanto tempo e adesso non riuscivo a pensare altro che a lui e alla sua bocca sulla mia. Una voce però interruppe il momento magico e ci fece ritornare violentemente alla realtà.

"Che cazzo sta succedendo qui?!"

 

 

_________________

 

OKAY, il prossimo capitolo sarà l'epilogo e non voglio pensare che finirà tutto....

Capitolo lunghissimo, forse troppo ew. Ditemi cosa ne pensate e se avete già capito chi è l'intruso/a che ha interrotto il bacio tra i miei dolciosi Larry :c

Come al solito perdonatemi per gli errori o per le descrizioni poco chiare, ma se inserissi ogni minimo particolare dovrei scrivere come minimo otto pagine e no, poi sarebbe davvero eccessivamente noioso. O forse già lo è, ew

Grazie per tutto il supporto e per tutti i commenti positivi! Sappiate che vi amo ((no, non sto scherzando, sono serissima gnaw)). Mi spiace che le recensioni siano diminuite, forse i capitoli non sono quelli che vi aspettavate?

Vorrei inoltre chiarire una cosa: in questo capitolo, per chi non gradisse molto, c'è ovviamente una parte abbastanza vasta dedicata ai larry perchè ho dovuto approfondire più il loro rapporto e risolvere la situazione particolare e abbastanza delicata che vi era tra i due, quindi ho dovuto dedicare più tempo a loro che per gli Zarlotte (?), ma non perchè li preferissi o cose del genere. Nel prossimo capitolo però ritorneranno gli Zarlotte, tranquillii :)

Image and video hosting by TinyPic

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: zaynseyes_