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Autore: Mihay    20/09/2015    1 recensioni
Storia incentrata esclusivamnte sulla mia OTP preferita, AddxEve.
Spero di riuscire ad offrire qualcosa di particolare ed interessante.
Mi incentro soltanto sulla caratterizzazione di questi due personaggi, accenno soltanto a delle comparse.
La fanfiction è relativamente breve, non mi piace portare una cosa per le lunghe.
Spero possa stuzzicarvi. E' la mia prima storia scritta, accetto consigli e critiche!
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Add, Eve
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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'Accidenti, accidenti, accidenti!'. Pensò quando uscì dall'auto ancora tutta fradicia.
'Che figura ci faccio!'. Prese il suo zaino, e si diresse al palazzo.
Rimase stupita. L'appartamento si trovava nei pressi di Central Park, un'area verde immensa e sconfinata. 'Wow.' Pensò.
Salì a piedi, bussò, e attese.
Aprì un ragazzo sui venticinque anni, forse, alto, dai capelli spettinati e particolarmente bianchi .
'Scusi?'. La fissò con aria stupita.
'Salve, scusi se disturbo così all'improvviso senza avvisare, ma ho letto il vostro annuncio sul giornale qualche minuto fa, e mi sono precipitata qui di corsa perchè sono interessata!'
'Ohhh, cavolo, non mi aspettavo di trovare così tanti interessati. Entra pure e discutiamone'
'Ah, che maleducata. Non mi sono nemmeno presentata. Piacere, Io sono Eve'
'Piacere mio Eve, io sono Add, e puoi anche darmi del tu'

Si sedettero in soggiorno. L'appartamento non era molto grande, andava bene per due persone. Era tuttavia, molto carino, e ben disposto. Un piccolo rifugio.
Add le preparò del the, e iniziarono a discutere sull'appartamento.
'Sei fradicia, ti prendo qualcosa per asciugarti'
'N-non disturbarti, non è necessario!'
'Mi sentirei una persona orribile a lasciarti così, copriti con questa'. Le lanciò un plaid rosso.
Eve accettò anche se titubante. Intanto Add metteva su del the, e iniziò a discutere dell'appartamento.
'Attualmente ho 5 probabili coinquilini interessati all'appartamento'
'Ah, caspita. Sono arrivata tardi. In base a cosa deciderai?'
'In base a chi mi fa la miglior prima impressione, ovvio'. Disse ridacchiando.
'Perfetto, sono già fuori'. Disse sospirando.
'Scherzo. In realtà ho determinate esigenze e condizioni da proporre ai miei coinquilini, quindi chi sarà più adatto, se così possiamo dire, ai miei standard, potrà venire a stare qui'
'Oh, sono tutta orecchie!'
'Allora, la persona che cerco deve avere un impiego fisso, l'affitto e le varie spese vanno divise, anche le faccende domestiche, si potranno realizzare dei turni se necessario. Non sono ammesse festicciole o party in quest'appartamento, non mi piacciono le persone chiassose o insomma casiniste. Non accetto che vengano altre persone a dormire o a stare qui, che siano conoscenze strette o meno. L'appartamento viene diviso soltanto tra me e il coinquilino. Tutto qui'
'Mi sembrano condizioni ragionevoli'
'Adesso raccontami un po' di te. Mi interessa sapere che tipo di persona sei, così come ho chiesto agli altri'
'Uhm...Mi chiamo Eve ed ho 24 anni'
'Aspetta cosa-'
'Cosa c'è-'
'Pensavo fossi una diciottenne fresca di scuole superiori!'
'HO 24 ANNI E LAVORO IN UN'AZIENDA!'
Add iniziò a ridere. 'Io ho 20 anni e sto qui a farti la predica su come dev'essere il mio coinquilino'. Ridacchiò.
Eve rimase perplessa.
'Pensavo avessi sui 25 anni a prima vista'
'Darmi del vecchio non ti aiuterà ad accaparrarti il posto in quest'appartamento.'
'Le stavo solo dicendo che la sua maturità e la sua eloquenza mi avevano ovviamente portata a pensare che fosse già un vero uomo'. Disse in tono sarcastico.
'Neanche essere sarcastica ti aiuterà!'
Risero. Eve riprese il discorso
'Ritornando seri. Ho 24 anni e lavoro come redattrice della rivista "Mockingbird". I miei orari lavorativi sono vari, ma generalmente lavoro dal lunedì al venerdì, dalle nove del mattino fino alle sette di sera. Sabato e domenica festivi, ferie per le varie festività, orari flessibili, insomma riesco a gestire il lavoro. Non ho altre occupazioni, non ho amici o parenti qui, quindi non credo darò feste o inviterò persone. La mia paga è buona, quindi non c'è problema per la suddivisione delle spese. E...non so che altro aggiungere, penso sia abbastanza.'
'Mhm, d'accordo. Ti inserirò nella lista. Lasciami il tuo numero e ti farò sapere'
'D'accordo. 324*******'. Le restituì il plaid, ringraziò e si recò alla porta.
Si salutarono. Passarono un paio di giorni.
Eve stette in un albergo, quasi ormai rassegnatasi al dover convivere con i tre motociclisti.
Consegnò le chiavi della stanza, lasciò l'albergo. '15 giorni ed inizierò anche a lavorare. Non mi resta molto tempo, devo sbrigarmi.'
'St. Louis 45, 3 piano'. Per l'ennesima volta.
Si fermò ancora una volta a quel solito cafè. Prese un caffè, un muffin, e si lasciò trasportare dai pensieri.
E mentre fantasticava sulla probabilità di poter creare una macchina del tempo utilizzando un wormhole, squillò il suo cellulare.
Rispose distrattamente. 'ds^2=c^2dt^2-dx^2-dy^2...'
'Lorentz?'
'..uhm..si.......AH-PRONTO-CHI è?!'
'Eve, sono Add. L'appartamento è tuo.'
'COSA. IO. POSSO GIA' TRASFERIRMI?'
'Certo, ti aspetto per darti la tua copia di chiavi'
Riattaccò, e ancora frastornata ritornò in macchina, avvisò Miss Scarlet che non intendeva diventare una motociclista, e si recò a St. Volier 12.

   
 
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