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Autore: _heartbeat_    20/09/2015    1 recensioni
Se vedi arrivare i giocatori di football tutti insieme solo una può essere la scusa migliore: GRANITA...se poi ci aggiungi un incontro inaspettato nel bagno ed un Glee Club ancora da mettere in piedi il gioco è fatto.
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Mercedes Jones, Quinn Fabray, Rachel Berry, Will Schuester
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Rachel?Ehi Rach!- una voce calda e familiare continuava a chiamarla mentre due mani scuotevano pian piano la sua figura per cercare di risvegliarla.
Rachel per risposta sbuffò e tirò a sè le coperte che erano scivolate tornando beatamente al sua amato riposo.
- Rach dai, è tardi e i tuoi mi uccidono se mi vedono qui - continuò.
Rachel socchiuse gli occhi riparandosi con una mano dai raggi del sole che filtravano dentro la stanza.
Guardò la sveglia e si lasciò sprofondare nel cuscino.
-Buongiorno anche a te, grazie per la considerazione- ironizzò la più alta.
Rachel mimò con le labbra un “simpatica” e Quinn si affrettò a sdraiarsi di fianco a lei.L’abbracciò da dietro stringendola quanto più poteva a sè come per non voler far somparire il calore dei loro corpi incastrati.
-Buongiorno- disse Rachel voltandosi e ritrovandosi a pochi centimetri dal viso dell’altra.
Chiuse gli occhi e il fiato le si mozzò per qualche secondo.
Si erano già baciate più di una volta ma Quinn le faceva sempre uno strano effetto.La mandava in un altro pianeta e il mondo scompariva all’istante come se non fosse mai esistito davvero e fosse solo una scenografia di quel momento posta in secondo piano rispetto a loro.
-Ora puoi anche baciarmi visto che amorevolmente sono venuta a svegliarti- disse ridendo la bionda mentre notava la faccia di Rachel arrossarsi pian piano.
La mora sospirò e si voltò completamente.
-Così sa tanto di ricatto e a me non piacciono i ricatti- continuò Rachel posizionandosi meglio.
-Allora rifaccio tutto- breve pausa per riprendere fiato –Signorina Berry vuole avere l’onore di baciare le labbra migliori di tutto il mondo?- Quinn sorrise e Rachel le lasciò un pugnetto gentile sulla spalla.
-Scema-
-Va meglio?- chiese Quinn.
-Decisamente Q.-
-Allora?-
Rachel non se lo lasciò ripetere due volte, appoggiò le sue labbra su quelle di Quinn e perse quel poco di lucidità che le era rimasta lasciandosi andare a quell’altalena di emozioni e colori e strane sfumature nella sua mente, nel suo stomaco e in ogni suo singolo muscolo.
Quinn portò le mani dietro il suo collo e le cinse la vita con le cosce mentre Rachel le accarezzava una guancia con una mano e la stringeva a lei con l’altra.
Non contarono più i minuti che stavano passando.Avevano voglia di stare insieme ma c’era il rischio che qualcuno oltre ai suoi papà le sentisse.
E poi Quinn era sbucata dalla finestra e non si doveva sapere di lei.
-Rachel tesoro, la sveglia è suonata da un pezzo tutto bene?-
La voce di Hiram la fece sussultare e i passi che sentì in lontananza le procurarono dei brividi freddi per la schiena.Erano un misto di paura ed eccitazione.
Si staccò da Quinn che la guardò confusa.
In casa era tornato il silenzio segno che Hiram non era vicino alla porta.
“E ora dove ti metto a te?” pensò velocemente la mora lanciando occhiate a Quinn e all’armadio di legno.
Era l’unica soluzione.
-No mia cara.Non ci penso neanche, non mi infiilerò nel tuo armadio al buio immersa tra quei mostri orripilanti dei tuoi vestiti.E’ una tortura e non me la merito-
Rachel le tappò la bocca con un bacio e lentamente la fece alzare dal letto sempre tenendola stretta.Avrebbe dato qualsiasi cosa per rimanere sola insieme a Quinn in quel momento.Non le era mai successo prima.Con nessuno.
-Guardami!- disse fermandola –Rach guardami negli occhi!-
Rachel alzò lo sguardo mostrando i suoi occhi castani velati di lucido.
Occhi verdi mischiati ad occhi marroni.Cuori diversi fusi insieme.
Rachel vide Quinn cominciare a ridere e ,un po’ per la rabbia un po’ per qualche sua strana fissa mentale, arrossì visibilmente.
-Che hai da ridere?- disse in tono quasi freddo.
-Niente, è che, non ti avevo mai vista così...insomma dovresti vederti-
-Che c’è di strano?Mi sono appena svegliata- sbuffò Rachel.
-Lo so e sei bellissima solo...non pensavo che ti potessi eccitare per due bacetti- rise Quinn.
Rachel si appuntò mentalmente di preparare una vendetta lunga e dolorosa ma soprattutto lenta per punire Quinn.
Era imbarazzatissima.
-Non sono eccitata Q.- rispose la più piccola.
-I tuoi occhi non dicono lo stesso e scommetto che anche la tua amica lì sotto non è d’accordo con le tue parole.Non è mica una cosa brutta.Sei umana e cosa più importante la mia ragazza- Quinn sottolineò quel mia con molta enfasi.Troppa.
Rachel chiuse gli occhi e avvertì nuovamente dei passi sulle scale.
-Shhhhh...Quinn non è il momento più adatto per parlarne con mio padre a pochi metri da qui-
Quinn l’abbracciò.
-Calmati Rach, se mi becca gli puoi dire che sono passata a prenderti e a darti il buongiorno- disse calma la bionda.
-E come gli spiego le labbra gonfie, i capelli scompigliati e gli occhi velati di eccitazione?-
Quinn sembrò voler aprire la bocca ma la richiuse subito dopo.
Il tabellone tra di loro in mezzo al campo in quel momento  parlava chiaro.Rachel 0 ---- Quinn 1.Palla al centro.
Lo sapeva, l’aveva visto e ne aveva avuto la conferma.
-Di solito quando Mercedes mi passa a prendere non capita che prima di andare ci baciamo per cinque minuti-
-Ma io non sono Mercedes, sono Quinn e posso- sorrise e si avvicinò per baciarla.
Rachel si spostò prendendola per mano.
-Rach cosa stai combinando?- di nuovo suo òpadre.Lo sentiva vicino e sentiva crescerle dentro sempre più eccitazione.
-Quinn ti prego.Faccio in modo di sbrigarmela al meglio.Giuro che non lo farò più-
Quinn annuì sospirando e con l’aiuto di Rachel si infilò comodamente dentro all’armadio.
-Te la farò pagare- scherzò.
-Scusa- fu l’ultima cosa che Rachel disse prima di lasciarla al buio.
Attimi e la porta della camera si spalancò.
-Rachel si può sapere con chi parlavi?- chiese Hiram entrando.
Suo padre era alto, ben vestito e curato, pronto per un nuovo giorno di lavoro.
-Niente pà, ho chiamato Cedes e le ho detto di non venire oggi che non sto molto bene e non credo di riuscire ad andare a scuola-
Rachel si allontanò dall’armadio e andò vicino alla finestra.
-Ah...e cos’avresti?- chiese inquisitorio.
“Bella domanda” Rachel pensò ad una lista di possibili malattie che non facessero preoccupare suo padre.
-Mal di stomaco, sai i giorni del mese- era la scusa più plausibile in quel momento.
Suo padre sembrò un attimo incerto.
Rachel incrociò le dita sperando che non avesse intuito niente.Non poteva.Non era mica un veggente.
Era peggio, suo padre.
-Lo dico a tuo padre, farà in modo di tornare prima dal lavoro.Io non posso Rach.Mi raccomando se hai bisogno chiama senza problemi-
Stava per allontanarsi quando scorse su una sedia poco distante dal letto la felpa grigia di Quinn.
Rachel si maledisse e cercò di rimanere più calma possibile per non destare sospetti.
Hiram la prese In mano e se la portò al naso.
Era persa se lo sentiva.
-E questa?- chiese –Non è tua vero?-
Non aveva senso mentire.
Rachel scosse la testa.
-E’ di Quinn- disse.
Quinn dal canto suo, chiusa nell’armadio, comininciò a trattenere il fiato.
-E cosa ci fa a casa tua?-
“Cosa ci fa a casa mia?Allora...Pensa Rachel”.Finn.
-Finn- balbettai.
Hiram annuì.
-Stanno ancora insieme?Finn e Quinn intendo-
Non sapeva cosa dire.Doveva mentire ma le faceva male.Per Quinn e per Finn.Più per Quinn.
-Non ne sono sicura-
Rimanere sul vago era la cosa migliore.
Hiram sembrò soddisfatto.
-Va bene.Vuoi che gliela riporti mentre vado al lavoro?-
Rachel scosse la testa.
-Ne avrà altre, può resistere se gliela porto domani- disse tranquilla Rachel.
Hiram le baciò la fronte e poi sorridendo uscì dalla porta.
Rachel aspettò di sentire la macchina che attraversava il vialetto della casa e poi corse all’armadio.
Quinn mise le mani davanti agli occhi per ripararsi dalla luce e Rachel l’aiutò ad uscire.
Entrambe avevano trattenuto il fiato per l’intero colloquio con Hiram.
-Com’era l’armadio?- chiese ironicamente Rachel.
-Non era Narnia-
Rachel sorrise e si avvicinò.
-Ah no?Ho sempre pensato che lo fosse-
Quinn le avvolse i fianchi con le mani.
-Beh in effetti qualche somilianza c’è?-
Quinn rise e Rachel potè solo bearsi di quella risata cristallina.
-Tipo?-
-I mostri sono gli stessi-
-Sei bellissima e non lo dico perchè sei rimasta chiusa in un armadio per dieci minuti buoni...lo penso davvero-
-Anche tu sei bellissima.La più bella diva che abbia mai incontrato-
-Ne hai incontrate tante?-
Quinn scosse il capo.
-Una sola-
Rachel l’abbracciò.
-Così non vale però-
-Così è meglio: you are my one and only-
Rachel la baciò piano e poi sempre con più urgenza.
Quinn la prese per mano e la trasse a sè avvicinandosi al letto.
Erano sole.Loro e i loro baci come sottofondi, i loro respiri e la loro voglia di stare finalmente insieme.
-Sai che te la devo far pagare per quello che mi hai fatto passare!- le disse in un sussurro Quinn mentre alternava parole a piccoli baci e morsi sul collo della fidanzata.
-Abbiamo tutto il tempo che vogliamo-
-Mi vuoi?- chiese Quinn facendo sedere Rachel.
La mora la baciò facendo incontrare le loro lingue.
-Ahhh...pensa come sono messa male- rispose Rachel.
Quinn le sorrise e tornò a baciarla lentamente.
Voleva che fosse dolce, ci teneva e sapeva che anche Rachel ci teneva.
-Ti amo Rach- disse all’improvviso.
-Ti amo Quinn- le rispose.
Detto questo Quinn la guardò e si spostò sopra di lei, le sorrise, chiuse gli occhi sospirando ed ebbe la certezza che non avrebbe potuto desiderare di meglio dalla sua vita.
 
 
 
 
Angolo girl power:
Zaalvee a tutti popolo, mi scuso per il ritardo e per non essere costante come avrei voluto con questa storia.Avevo intenzione di pubblicare un capitolo la scorsa domenica ma tra cose varie e una sorpresina romantica al boyfriend non ci sono riuscita.Chiedo venia.
Mi dispiace per gli errori di battitura che possono essere sfuggiti ma ho la tastiera rotta.
Se vi è piaciuto il apitolo lasciate una recensione e se vi ha fatto schifo pure almeno saprò migliorarmi.
Purtroppo per voi non avrete mai capitoli totalmente rossi perchè oltre ad essere imbranata nel raccontare il sesso non sono molto esperta.
Da Narnia,
un bacio
ce J
  
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