Viveva così, in funzione di lui, aspettando sospesa in un limbo di parole non dette, di sguardi non corrisposti, conservando gelosamente la sua parte più sensibile lontano dagli altri. In fondo era abituata a ripetere a se stessa che il mondo era crudele, ed accettava di buon grado ogni briciola di felicità, anche piccolissima, purché provenisse dalle mani di Eren.