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Autore: lully_directioner    22/09/2015    0 recensioni
-Ho portato un amico spero non ti dispiaccia-mi disse indicando con la testa verso la porta che collegava la cucina alla sala dove si trovavano gli altri invitati.
Mi girai per presentarmi ma fui subito rapita dai suoi occhi color smeraldo,il suo sorriso perfetto e le sue fossette.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Summer?-
Ero abituata a svenire ormai.
Ne avevo fatto un’abitudine.
La voce di Louis era confortante tra i miei pensieri.
Quando aprii gli occhi ,infatti, lui era li,accanto al mio letto di ospedale, con la sua mano che stringeva la mia.
-Lou?-
-Sei viva?-
-Non ti libererai molto facilmente di me-
Anche quando stavo male non perdevo mai il mio scadente sarcasmo.
-Dove è?-
-Niall sta prendendo un caffè
Quando non risposi per un lungo tempo, capì che non era la risposta che mi aspettavo.
-Ah..lui-
Una lacrima mi rigò il viso mentre un sorriso sconfitto si fece largo sul mio viso.
-Lo sapevo..mi ero solamente illusa-
-Ma ci sono io- gli accarezzai la guancia e gli mimai un grazie affettuoso.
-Non verrà vero?-
-Credo di no-
Va bene così dopotutto..distrutta fisicamente e psicologicamente.
Ma alla fine va sempre bene così..si..va bene..si..
Il mio tentativo di auto-convincermi faceva abbastanza schifo..lo devo ammettere.
Sobbalzai quando sentii la porta aprirsi di scatto.
-Sum..-Niall si avvicinò al letto e mi diede un leggero bacio a stampo per poi guardarmi negli occhi e accarezzarmi i capelli.
- Ero così preoccupato-
-E’ una cosa che succede spesso..dovrai abituarti-
-Abbiamo tutto il tempo-
 
La casa era rimasta come l’avevo lasciata.
In effetti era passato solo un giorno quindi non poteva essere cambiato molto.
La tazza di caffè che avevo lasciato sul tavolino davanti al divano era ancora la.
Gelida ormai.
La presi e gettai il contenuto nel lavandino e la stessa fine fece anche la tazza con un grande tonfo.
Il dottore aveva detto niente esaurimenti e non volevo cominciare proprio in quel momento.
Presi il telefono che stava ancora nella borsa e..niente..nemmeno un messaggio da parte sua..una telefonata..una mail..niente.
Anche chiedere semplicemente come stavo sarebbe stato carino..
Niente..
Lo gettai sul divano e corsi di sopra nella camera di Niall e mi gettai sul letto singhiozzando.
Non riuscivo proprio a convincere me stessa che quella sarebbe stata la cosa migliore per tutti e due.
Mentre io costruivo un futuro anche se non perfetto lui lo distruggeva piano piano..sapeva già come sarebbe andata a finire.
-Summer?-
Mi asciugai le lacrime prima di girarmi verso ilo ragazzo biondo.
-N..Niall-
Si sedette sul letto facendo abbassare un po’ il materasso sui cui ero stesa.
Avvicinò la mano ai miei capelli ma mi ritrassi.
Non volevo che lui mi toccasse..volevo che solo una persona potesse farlo..io volevo lui.
-Io non ce la faccio più-
Mi tolsi l’anello e glielo poggiai sul palmo della mano.
-Summer..lo so che è lui. So che fai tutto questo solo per lui ma devi pensare per un attimo alla realtà. Lui non ti vuole,non ti merita. Sei stata solo un passatempo. Chissà adesso quale troia si starà scopando,eh? Tu non eri niente. Con me,invece,avrai un futuro, un padre che crescerà nostro figlio. Qualcuno da cui sarai amata. Summer non gettare via tutto-
Mi prese la mano tremante tra le sue mani e mi rimise l’anello.
-Fatti amare-
Annuii e lui mi diede un bacio sulla fronte.
Un brivido mi scese lungo la schiena al contatto con le sue labbra.
Quella era la mia vita adesso,dovevo dimenticarmi di lui.
MA come potevo?
Non potevo ne bere ne fumare.
Così baciai Niall con così tanta foga che emise un gemito di sorpresa.
Mi prese le spalle e mi allontanò da lui leggermente.
-Sei ancora sconvolta, non voglio essere il tuo dimenticatoio, deve passarti ..solo allora saremo felici-
Mi prese la mano e la strinse tra le sue.
Avevo bisogno delle mie complicazioni, dei miei dubbi e dei “se fosse”.
Non volevo una vita piena di certezze.
Si,ero strana ma questo si era già capito.
Dovevo vivere la mia vita..quella perfetta che non avrei mai voluto,ma era la cosa giusta..per entrambi.
 
Passarono i giorni,poi le settimane ed infine i mesi.
La pancia cresceva sempre di più.
Lui spariva poco alla volta.
Ma poco.
Di lui nessuna notizia in quei mesi.
Non chiamò,non mi scrisse.
Ero io adesso.
Io,mio figlio e Niall.
E questo mi bastava?
Forse si,ma non ne ero sicura.
Non ero sicura proprio di nulla.
Quella mattina di fine settembre mi sentii diversa.
Forse mi ero abituata alla mia vita.
Ma forse mi svegliai solo perché sentii il campanello che bussava senza sosta.
Controvoglia mi alza,mi infilai una maglietta e dei pantaloni della tuta e mi avviai verso la porta.
Niall non sarebbe tornato prima di domani per questioni di lavoro e quindi mi aspettavo Louis o Zayn
Quando aprii la porta credo che quell’attimo di normalità che avevo assaporato stamattina si fosse dissolto in un istante.
Quando i miei occhi azzurri entrarono negli occhi verdi del ragazzo di fronte a me il mio cuore perse un battito.
Chiusi la porta in un movimento impercettibile e mi poggiai contro.
“Non ora..non svenire..stai calma” respirai profondamente.
Non potevo avere una crisi proprio in quel momento,non con lui fuori la mia porta.
Ma che voleva? Distruggermi un’altra volta?
Mi feci scivolare contro la porta e mi sedetti a terra con la schiena poggiata contro quella.
-Summer?- sentire il mio nome pronunciato dalle sue labbra dopo così tanto tempo mi fece fermare il cuore.
Mi portai una mano alla bocca e serrai gli occhi per non iniziare a piangere.
-So che sei seduta contro la porta..ti conosco troppo bene-
-Va via-
-No..non me ne vado-
-Tanto lo fai sempre,te ne vai in continuazione perché non dovresti farlo anche questa volta,no?-
Non ripose..se lo avessi visto sono certa che in quel momento si stava mordendo il labbro inferiore..ne sono convinta.
Immaginai le sue labbra per un secondo..quanto mi mancavano quelle labbra..quanto mi mancava lui.
-H..Harry?-
Nessuna risposta se ne era andato di nuovo..lo sapevo.
Mi alzai,mi asciugai quelle poche lacrime che mi erano scese lungo le guance e mi diressi in cucina per bere un bicchiere d’acqua.
Mi avvicinai al lavandino a lo aprii leggermente mettendo il bicchiere sotto il getto.
Quando lo feci cadere nel lavandino lasciandolo andare non me ne resi nemmeno io subito conto.
In realtà non avevo capito neanche perché il mio cuore cominciò a battere più velocemente.
Poi quando abbassai gli occhi lo vidi.
Vidi le sue braccia stringermi il bacino..riconobbi i suoi tatuaggi e i suoi muscoli che si flettevano appena per stringermi forte.
Quanto mi erano mancati quegli abbracci.
Quanto mi era mancato lui..lui e il suo profumo,lui e quella sensazione di sentirmi davvero a casa.
-Mi sei mancata così tanto,Sum..-
Mi si bagnarono gli occhi. Non dovevo piangere..non dovevo.
Lo strinsi a me.
Accarezzai quelle braccia che mi stavano facendo mancare il respiro, anche se per lui avrei sempre perso l’aria.
Sentii delle calde lacrime scendermi lungo la schiena.
Piangeva..perchè lo faceva? Perché dopo aver deciso di  mettere fino a tutto, a noi, tornava dopo mesi,in lacrime..
-Harry..-
Rimanemmo così, tra il piano della cucina e i nostri sentimenti..intrappolati in un limbo da cui era impossibile scappare.
Poi mi lasciò andare,mi fece girare verso di lui e mi alzò sul tavolo. I nostri occhi erano alla stessa altezza e adesso che mi immergevo di nuovo,completamente nelle sue iridi, capii quanto tutto questo mi era mancato.
Sentirmi costantemente appesa ad un filo, si..appesa ad un filo ma con lui al mio fianco,nel mio mondo storto che neanche lui riusciva a rendere diritto..ma aveva deciso di vivere in quel mondo storto insieme a me.
Ci guardammo,ma non ci guardammo solamente,facemmo l’amore con gli occhi e fu l’attimo più bello di tutta la mia vita.
Mi portai il labbro tra i denti e lo strinsi forte per non morire a quello sguardo che il ragazzo moro mi stava dedicando.
Sembrava analizzare i miei occhi in ogni loro piccolo particolare,ma so che mi stava guardando dentro.
In fondo gli occhi sono lo specchio dell’anima..non esiste cosa più vera..
Mi aprii leggermente le gambe e si mise in mezzo a queste,con movimenti così leggeri che era quasi impossibile capire cosa stava succedendo.
Avevo gli occhi bassi,sulle sue mani che mi stavano accarezzando i fianchi.
Mi prese il mento tra le dita e lo portò alla sua altezza.
Mi mancava un battito ogni volta che i nostri occhi entravano in contatto.
Era sempre come una prima volta.
Si avvicinò e mi accarezzo le labbra con le sue.
Poi le fece scontrare e sentii il suo sapore che mi era stato negato per così tanto tempo.
Premevo poi le mie per trattenere quello stesso sapore che non sapevo quanto mi era mancato.
Cosa stavo facendo? Perché?
La verità? Lo amavo..lo amavo così tanto.
Ma non..non era la cosa giusta.
Gli portai due mani sul petto e lo allontanai leggermente.
-Piccola..-
-Harry,che cosa dobbiamo fare? Incontrarci e inseguirci? Quando sono stata male,quando sono stata sola,sola per davvero dimmi,tu,c’eri?-
Si bloccò e si irrigidì.
-Ecco-
Scesi dal tavolo e andai in camera mia,gettandomi sul letto.
Strinsi il cuscino al petto e mi feci trasportare dal calore delle mie lacrime.
Sentii i grandi passi di Harry che si fermavano sullo stipite della porta.
La chiuse e si appoggiò a questa.
-Summer-
-Vattene-
-No,questa volta non vado da nessuna parte-
-Lo dici sempre e alla fine rimango costantemente sola-
Si avvicinò al letto e si mise in ginocchio davanti al lato dove ero stesa io.
Mi prese la mano ma subito la ritirai,portandola contro il mio petto.
-Sei stata in quello spedale per una settimana e io tutti i giorni sono rimasto nella sala d’attesa.Non sono tornato mai a casa, ho dormito li tutte le notti ma sai quanto me ne importava? Non mi importava del troppo freddo o del troppo caldo,delle persone che mi dicevano in continuazione di tornare a casa,dei dottori che dicevano che stavi bene e non servivano tutte quelle attenzioni..ma io sono rimasto.
Non so cosa ti abbiano detto ma io ero li. Non mi hanno mai fatto entrare ma mentre eri sola,quando l’orario delle visite era finito da un po’ io sono entrato in camera tua senza dire niente a nessuno. Sono andato vicino al tuo letto e ti ho stretta  a me. Ti ho tenuto la mano per ore e ho parlato con te. Ti ho raccontato di tutto quello che eravamo,del nostro amore. Non sai quanto ho sperato che in quelle ore tu ti svegliassi, solo per vedere finalmente quello che provavo per te.Ma..non ti sei svegliata..mi hanno scoperto e mi hanno cacciato di nuovo su quella sedia nella sala d’aspetto.Poi..un giorno Niall mi venne vicino e mi disse di andarmene,che tu non eri mia ma solo sua e che non mi sarei dovuto più avvicinare a voi..se veramente ti amavo ti dovevo lasciare andare..sapevo che era la cosa giusta da fare..e me ne sono andato..di nuovo,quando invece sarei rimasto..per sempre-
Una lacrima mi scese lungo la guancia e lui la fermò con il palmo della sua mano.
-Il fatto è che sono tornato perché ho capito che senza di te non posso vivere..ma..-
-Ma?-
-Ma non posso rimanere,Summer..-
Il mio cuore si fermò e si spezzò.
Come non poteva rimanere?
-H..Harry..?-
-Devi vivere la tua vita perfetta,io sarei solo di intralcio-
-Non è vero..Harry io voglio vivere la mia vita con te..anche se non perfetta io voglio che ci sia tu nel mio futuro-
-Non sai quanto lo vorrei anche io,Summer..solo che non sarei giusto per te e soprattutto per lui- mi accarezzò la pancia.
Mi prese il viso tra le sue mani.
Avevo tutti i capelli sul viso e sugli occhi,me li scostò leggermente.
-Sarai un’ottima madre-mi diede un bacio sulla fronte.
Si alzò e si diresse verso la porta.
Mi inginocchiai sul letto.
Lo guardai con occhi spalancati velati da uno strato di lacrime.
-Non..non andartene-
-Non sai quanto vorrei,quanto vorrei rimanere- mi guardò negli occhi e chiuse la porta,scese le scale e sentii la porta che sbatteva.
Se ne era andato.


Lo so..lo so,sono una cattiva persona. Non pubblico un capitolo da tanti mesi e so che questo è molto corto e mi dispiace tantissimo. Un pò di tempo fa avevo deciso di non continuare perchè mi ero accorta che molte cose erano scritte male ecc. in pratica non corripondevano al tipo di scrittura che uso adesso. Ma ho comunque deciso di ricominciare e di utilizzare il mio "stile" (se si può definire così) e dare un finale a questa storia..
Adesso con la scuola e le altre cose ho pochissimo tempo per respirare un attimo e scrivere ma spero di ricominciare presto a ritagliarmi un angolino dedicato interamente a questa mia passione..che dire..vi voglio bene,davero e se nonostante tutto voi mi continuate a seguire vuol dire che ci tenete davvero a questa storia.
Grazie,alla prossima.
Lully

 
  
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