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Autore: amelia_6    22/09/2015    2 recensioni
Da una rivisitazione della mia vecchia FF "caso chiuso" ho elaborato questa storia :) spero vi piaccia! I personaggi nuovi sono li stessi ma le novità molte di più!
A Beika arrivano due nuovi studenti e con loro anche molti segreti, chi saranno? Nella storia faranno la loro comparsa vecchi e nuovi amici e nemici in quella che sarà la battaglia decisiva contro l'organizzazione. Conan rivelerà a Ran la sua vera identità? riavrà il suo vecchio corpo?
Vi invito a recensire, accetto anche le critiche! Aggiorno settimanalmente :) Buona lettura a tutti
Genere: Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Ran Mori, Shinichi Kudo/Conan Edogawa, Un po' tutti | Coppie: Heiji Hattori/Kazuha Toyama, Ran Mori/Shinichi Kudo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Due criminali al servizio della giustizia

All’interno dell’abitazione ad aspettare i due ragazzi con gli stranieri c’erano già il Dottore con Aì, Heiji con Ran e Goro, l’FBI con Jio e la giornalista Rena Mitsunashi, l’unico a cui non sembrava avere un nome era un ragazzo alto con la carnagione abbronzata e gli occhiali da sole. «Ciao Ran» la salutò «Ciao» «Non mi riconosci?» «No» «Sono Eisuke».

Il ragazzo rimase fermo e impassibile, di certo in quel periodo che aveva passato in America l’aveva cambiato. Il ragazzo prima era magro e aveva la carnagione più chiara e gli occhiali, ora invece era abbronzato e più robusto e portava le lenti a contatto. «Scu-scusa non ti avevo riconosciuto» disse Ran traumatizzata ancora da tutte le novità «Tranquilla sono cambiato parecchio da quando ho salutato te e gli altri» «Già, veramente» disse una ragazza dai capelli non molti lunghi e castani «Sonoko, che ci fai qui?» chiese Ran «Kazuha mi è venuta a trovare dicendomi che ci sono delle novità» «Sonoko, vedi Conan in realtà non è veramente» «Un ragazzino?» «Bhè per la precisione il vero nome è Shinichi Kudo» tagliò Eisuke «Co-cosa su non scherzare» «È vero» disse Ran «Tu moccioso saresti quel detective da strapazzo, io ti ….». «Sonoko calmati dai» disse l’amica di sempre «Ran tu dovresti, aspetta ma se tu sei Shinichi è probabile che i casi li risolva» «Brava, Sonoko» disse ora Susan che ascoltava «Susan, te lo sapevi?» «Si da quando siamo andati in America» sorrise «A dire il vero qui che mente ci sono anche io» disse ora Aì, tutti la guardavano «Sono in realtà Shiho Miyano ho diciannove anni, venti in novembre, ed ho sviluppato io il veleno che ci ha ridotti così». Il clima era gelato dalla porta stava entrando la polizia che insospettita dalla confusione, denunciata dai vicini
(N.d.A.: Bho, chi è il vicino di Shin) era andata a controllare. «Ispettore Megure che succede» chiese Conan «I vicini si sono lamentati, e mi sono preoccupato che succede?». A raccontare tutta la storia ci pensarono Ran e Conan, gli agenti presenti rimasero pietrificati ma garantirono al “vecchio Amico” una mano.

Il cellulare di Susan squillava insistentemente quando l’italo-americana rispose «Hi Yellow lady, tell me» «hello, black moon I’m in Jaman with Yellow boy and the spouses of the mystery» «Ok thanks» sorrise Susan «Charles, vieux amis viennent, le couple, garçon et la fille en jaune» « Merci» disse sorridendo anche lui «Parli anche francese?» chiese Ran «Si, la famiglia di Charles ha origini francesi» «Oh capisco» «Cosa avete detto?» Chiese Sonoko sempre molto curiosa «A secret makes a Woman, Woman» pronunciò Susan ed i presenti rimasero impassibili «Un segreto rende donna, una donna» pronunciarono Aì e Jodie contemporaneamente «è una frase di Vermouth o meglio Sharon Vineyard o Chris Vineyard» specificò Jodie «Io conosco Sharon non farebbe mai del male a nessuno» «Ran, vedi è un’attrice quella sera uscì prima dal teatro perché doveva travestirsi da mal vivente e cercare di uccidere Shuichi Akai, perché era un infiltrato, che poi è stato scoperto» disse Susan «Co-cosa la stessa persona che io e Shin abbiamo salvato?» «Ora capisco perché sulle sue foto c’era scritto Angel, Angelo» commentò Jodie “If Susan tell other, she will get one’s fingers burnt ” pensò poi l’agente «Davvero?» Ran non riusciva a seguire «Ran ricordi che mia madre, Yukiko, ti aveva detto che Sharon voleva farti sapere che aveva trovato un angelo?» «Si lo ricordo Conan» «Forse era riferito proprio a te» esclamò Charles avvicinandosi con del caffè «Sei proprio bravo» sorrise la fidanzata per poi dargli un bel bacio di ringraziamento.

 Le interruzioni romantiche tra Susan e Charles e di amore/odio tra Susan e Jio smorzavano quell’atmosfera gelata ma non era ancora tutto dall’altro capo dello studio entrarono i giovani detective con una donna «Ragazzi, ma che succede?» «Susan, Charles scusateci ma questa signora ci ha chiesto di voi e non sapevamo che fare» disse Ayumi che dalla paura tremava «Stai tranquilla, vi ha fatto qualcosa?» disse avvicinandosi seria «No affatto» affermò Mitsuico «Ma che succede?» chiese infine Genta «Tranquilli, con calma vi spiegheremo tutto» disse con gentilezza Charles «invece che ci fai tu qui, Vermouth» disse Susan pronunciando con disprezzo quelle parole «Suvvia devi essere più gentile, sono qui per aiutarvi» «Su non scherzare» gli rispose Charles «Non scaldatevi dai, ora che non siamo in pubblico non è giusto che mi trattiate così» «Tu hai…» non finì la frase che Vermouth affermò seraffica: «Ordini» «Sai che me ne faccio dei tuoi ordini!» ora Susan era rossa in viso dovettero trattenerla in tre per non farle fare delle pazzie «Ciao Ran, molto che non ci si vede» «Ciao» Ran non sapeva se avere paura o meno la reazione dei due amici la preoccupava e gli occhi di Conan ed Aì erano freddi come il ghiaccio «Non abbiate paura sono qui per aiutarvi, so molto anzi tutto di voi potrei farvi condannare a morte o aiutarvi decidete voi» «Ma non sei la preferita del capo, perché tradirlo?» intervenne Aì che aveva ritrovato il coraggio «Oh è un grande aiuto credimi essergli così amica, e poi sono stufa di uccidere voglio aiutarvi a salvare delle vite, una volta un ragazzo mi disse: Dev’esserci per forza un motivo per cui si elimina un'altra persona, non dovrebbe importare perché la si salva» «Disse quelle parole al malvivente di New York quando ero ancora Shinichi» «Esattamente, quindi cosa volete fare?» i presenti si guardavano, del resto Ran e Shinichi la conoscevano e non avevano mai avuto problemi con l’organizzazione, ed Aì era salva grazie all’amico Conan. Il gruppo si sarebbe potuto fidare oppure no?

«Se lei vi aiuta vi posso aiutare anche io» a pronunciare quelle parole fu un ragazzo vestito in elegante abito bianco con cilindro e monocolo. «Kaito Kid!» «Certo, sono qui per aiutarti Shinichi» disse avvicinandosi «è vero quindi, lo sapevi?» «Certo naturale, devo conoscere il mio avversario più agguerrito» «Capisco» disse sorridendo «Quindi Conan che facciamo?» Chiese Susan «pensaci: al centro ci sei te, Shiho e le polizie segrete dell’intero mondo» disse con ironia Jio «Ma certo…» sorrise Susan «Io» Conan non riuscì a terminare che Heiji esclamò: «Aspetta Kudo prima sarà meglio fare una cosa» «uhm, Ok Hattori»
«Ho capito cosa volete fare, cari Detective, ma vi posso garantire che ho le più buone intenzioni» «Effettivamente, hai mantenuto parola e non hai più toccato Aì, ma perché dovremmo fidarci ciecamente?» «Sono cinque settimane che sono arrivati Susan e Charles, quasi un anno che lavorate tra le mura di villa Hikaminaru» pronunciò la donna in nero «Cosa?» mostrò stupore Jodie «Ho forse sbagliato?» «No, da quanto ci segui?» «Da quando siete arrivati in Giappone, so tutto di Kir che è li nascosta per non farsi vedere, del fratellino, della presunta scomparsa di Akai» «Se tu sai così tante cose perché siamo ancora vivi?» chiese Susan ancora con la rabbia in corpo «Vuol dire solo una cosa che l’attrice qui presente sta mentendo al capo» disse Akai avvicinandosi «Perché non lo hai detto?» «Il mio caro maritino non approverebbe che la CIA sia ancora nell’organizzazione oltre ad altre organizzazioni nazionali per la sicurezza. È sorprendente il mondo ci da la caccia ma nessuno è mai riuscito a scovarci» sorrise «Allora, posso aiutarvi?» «Forse c’è un  modo in cui puoi aiutarci» disse Conan con mezzo sorriso «Cosa ne dici di darci qualche indizio su ciò che deve succedere» «Va bene» Vermouth prese un foglio e scrisse giù una tabella con orari e alcune note «Se nulla va storto non ci saranno cambiamenti» «Come possiamo contattarti?» chiese Jodie «Mi farò viva io» disse e uscì dalla porta.

«Che donna strana» disse il ladro gentiluomo appena l’attrice se ne fu andata «Hai ragione Ladro Kid» disse Jio «Credo ci abbia lasciato un grande indizio» disse Susan «Cosa vuoi dire?» «Il boss è suo marito» affermò Conan «interessante» sorrise Akai. «Te invece, cosa vuoi fare?» Disse Conan verso il suo eterno nemico: «Se non avete bisogno di me io me ne andrei» «Aspetta, Io direi che saresti perfetto» interrupe Susan «Per cosa?» chiesero tutti «Interpretare un ladro» disse Conan sorridendo «Io non rubo qualsiasi cosa» «Il ciondolo della moglie dell’ex ministro?» disse Susan facendogli vedere la foto «Uhm, interessante ci sto» «Non ne avrei dubitato» affermò Conan «rubi solo gemme di grande caratura, e quella è perfetta» continuò «vedo che mi conosci bene» «Certamente» concluse. «Cosa pensate di fare?» chiese Jodie «Ogni volta che Kid dice di voler rubare un gioiello la folla si raduna nel punto in cui il gioiello sarà esposto. Con molte persone e le forze di polizia spiegate per Kid sarà difficile attuare il piano» «Ma Conan quegli uomini non si fanno molti scrupoli» intervenne Jodie «Già ma hanno un grande difetto che gioca a nostro favore, non vogliono essere scoperti» disse Jio «Secondo quello che ci ha lascito Vermouth i cecchini saranno nell’edificio di fronte a dove si terrà la festa se la sala sarà piena di Agenti e persone non credo rischieranno» disse Susan «Uccidere tante persone e rischiare di essere scoperti non è da loro» intervenne Charles «E se lo avvelenassero?» «No è impossibile Conan, solamente Brandy uccide in quel modo e non collaborerebbe mai con Gin» disse Jio «Perché?» Chiese Jodie «Semplice, Brandy e Gin hanno litigato anni fa da allora non si sono più potuti vedere» Disse Akai «per cosa litigarono» disse James «Su come uccidere una persona senza lasciar prova di se» “Da non crederci” pensò Conan che stava ascoltando «Ehi Ran, tu ci capisci qualcosa?» chiese Kazuha «No mi spiace» «Siamo in tre allora» aggiunse Sonoko.

Intanto a villa Kudo era arrivata anche un'altra persona «Ran sei qui? Ran?» urlava una voce femminile «Che succede dopo che hai riattaccato, non hai più risposto mi sono preoccupata» «Scusa mamma» «Salve signora» «Ciao Conan, come va?» «Bene grazie ma dovrei dirle una cosa» «Cosa?» «Promette che non mi sgriderà come faceva una volta?» «Sgridare?» «Mamma, Conan in realtà è Shinichi» Disse Ran «Co-cosa?» «Yukiko lo sa?» «So cosa?» «Yukiko» «Ciao Eri» «Sapevi che tuo figlio, vive nella stessa casa di mia figlia» non finì che l’amica disse: «Sotto le sembianze del piccolo Conan?» «Esattamente» «Certo che lo so» «Sei la solita Yukiko» «L’ho fatto per lui» «MAMMA» «Ho forse parlato troppo?» «no cara baronessa, ma i segreti del cuore non si rivelano» disse sorridendo e ammicando Susan «Giusto!» «Ran? Che succede?» si rivolse poi l’avocato alla figlia «Quando ero a Londra, Shinichi si è dichiarato» Ran e Conan avevano il viso di un rosso vivo «Ma certo ora capisco, ma cosa ci fanno tutte queste persone qui?» «Ciao Eri – disse Goro – loro sono agenti dell’FBI e della CIA» disse il Detective per poi raccontare tutti gli avvenimenti di quella giornata.

Tutti si erano messi comodi finche il detective raccontava alla moglie tutto quanto, all’improvviso Yusako richiamò l’attenzione della moglie: «Yukiko?» «Dimmi Yusako» «Dove sono finiti i due ragazzi che erano con noi?» «Cosa, oh no mi sono persa i due ragazzini» «Cosa hai fatto?» chiese Eri sospirando «Ero in compagnia di due ragazzi» «Ragazzi?» chiese titubante Eri «Sissi De Ginelli e Alex McGiver» disse Susan «Esatto» «Non ti preoccupare saranno in giro per la casa» «Sorellona?» «ecco si parla del diavolo… Che c’è Sissi?» «Che casa fantastica, quanto ti invidio» «A noi fanno fare solo lavori da scrivania» disse Alex prendendo una sedia per se stesso e la fidanzata «Poveri colletti bianchi» disse ridendo Susan “Colletti Bianchi?” ripete mentalmente Conan «Molto spiritosa» «Grazie» «Scusateci, eravamo curiosi di vedere la vostra meravigliosa villa» dissero poi verso i signori Kudo. «Non è possibile dobbiamo fare pure i baby-sitter!» Akai pronunciò quelle parole con disprezzo «Non ti preoccupare sanno badare a loro stessi» disse sorridendo Susan «Se sono come voi ho più paura io, che loro» disse l’Agente Camel «Grande e grosso come sei?» lo rimproverò Akai «Certo, sanno usare armi da fuoco, taglio e conoscono tutti i veleni possibili» «Uhm, forse hai ragione» disse scherzando.

Kid, il ladro fantasma, come era comparso scomparve ma le prova che non gli avrebbe traditi fu ben visibili a tutti. la mattina seguente, infatti, fu pubblicato in prima pagina sul giornale nazionale un articolo su di lui il titolo scritto a caratteri cubitali diceva:


“KAITO KID LANCIA UNA NUOVA SFIDA:
RUBERÀ IL PREZIOSO DIAMANTE INCASTONATO NELLA COLLANA DÌ YAMAGUCHI CHIYEKO!”


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Allora che ve ne pare di questo capitolo?
Spero vi piaccia :D Si ho aggiornato prima :) piccolo mio regalo

Al prossimo capitolo, Amelia_6
  
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