Se c'era una cosa che Kenma odiava, in segreto, di Kuroo era la sua insistenza.
A lui non interessava minimamente giocare a pallavolo, ma l'altro
sembrava non volerlo capire: era più cocciuto di un mulo.
"Kuroo... Come devo dirtelo che non mi piace giocare a pallavolo? Non sono nemmeno capace!" sbuffò Kenma, appena vide arrivare il più grande con una palla in mano.
"Imparerai presto! Non è poi così difficile e saresti perfetto per fare l'alzatore." ignorò
completamente lo sbuffo di Kenma e lo prese per il polso, facendolo
alzare. "Dai! Andiamo" lo portò verso il loro solito parco.
"Sei davvero cocciuto." ed
era proprio in momenti come quello, che non avendo a disposizione altro
da lanciargli contro, gli avrebbe tirato volentieri la play in testa.
Poi però si ricordava che era una cosa sacra e non poteva
romperla. "Sei fortunato che non ho alcuna intenzione di rompere la play, altrimenti te la saresti già trovata in faccia."
Disse,
portando gli occhi al cielo limpido, che non presentava nemmeno una
nuvola. Se ci pensava però, era grato all'amico: non se ne era
mai fatti, ma lui cercava sempre di coinvolgerlo in qualcosa; che poi
quel qualcosa consistesse nell'alzare per lui erano dettagli.
In fondo teneva troppo a lui, per non fare ciò che desiderava,
altrimenti sarebbe sempre rimasto a casa a giocare ai videogiochi.
N.d.A.:
Fan fiction ispirata al prompt: - Children time, in cui Kenma vorrebbe solo tirare la play in testa a Kuroo.
Storia partecipante alla challenge: "La sfida dei duecento prompt" con il prompt # 182 - Odio
Numero di parole: 225.