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Autore: Melany    05/03/2005    5 recensioni
Salve bella gente!! Questa è la mia Firts Ficcy. Leggetela in tanti, mirracomando. Vi avverto che non l’ho scritta da sola, c’è sempre la mia aiutante, Anna (una Slytherin Love come me =) ) , che mi da una mano (eh… come no? Nd Melany) e mi avverte quando fa skifo qualcosa. Se sa che sto provando a postare qualkosa mi uccide come minimo. Ma io lo faccio per il suo bene ^.^ ( e soprattutto per il mio Nd Melany). Leggete Leggete questa ficcy tutta x voi.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Coppie: Draco/Harry
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Harry si svegliò la mattina dopo nel suo letto. Non ricordava nulla di quello che era successo. Come ultima immagine aveva degli enormi occhi argentati, che lo fissavano. E dentro di essi si rispecchiava la passione e l’amore più folle. Gli venne un terribile dubbio. Si guardò intorno, e si tranquillizzò vedendo che non vi erano tracce di intrusioni notturne. Ron dormiva nel letto affianco. Il bruno lo guardò con dolcezza. Povero Ron. Ne aveva passate tante in quel periodo, dopo la morte di Ginny non si era più ripreso. Era accaduto l’anno prima. Dopo il suo scontro con Voldemort. La squadra aveva vinto, ma non era uscita dalla battaglia completamente illesa. Ginny era l’unica ad averci rimesso. A quel tempo lui e la Weasley uscivano insieme. Ricordava perfettamente il giorno in cui lui l’aveva invitata fuori. Nevicava. Erano i primi di Dicembre, quando durante la gita ad Hogsmeade, nella grotta dove l’anno prima si era nascosto Sirius per tanto tempo avevano inciso i loro nomi sulla dura roccia. Rammentava perfettamente il suo sorriso, e la sua dolcissima voce che gli aveva sussurrato all’orecchio

-Non sono mai stata così felice. Ti amo Harry James Potter-

era stato lì, in quel punto in cui lui, Harry Potter, il bambino che è soppravissuto aveva baciato per la prima volta una ragazza. La sorella del suo migliore amico. La piccola Ginny Weasley, come tutti in famiglia la chiamavano sempre. Si era chinato su di lei, accarezzandole piano una guancia con la dx, mentre con la sx le cingeva dolcemente i fianchi. Quando le loro labbra si erano sfiorate, e le loro lingue avevano inziato a giocare, a rincorrersi. Quello era stato il primo di tanti appuntamenti. La loro prima volta (sia insieme sia non), i loro sguardi, le sfuriate con il povero Ron, di cui unica colpa era di avere una sorella più piccola. E poi.. quella sera. Quando avevano deciso di darci un taglio.. non loro, assolutamente, ma Harry voleva avere una vita normale, senza aver la paura costante di essere attaccato, lo stesso voleva Ginny. Così, la solita squadra: Harry, Ron, Hermione, Ginny, Luna, Neville, e (come per miracolo) anche Dean seguito a ruota da Seamus si era avventurata tra le grinfie di Voldemort. La profezia era stata avverata, anche se solo in parte. Lui non aveva ucciso proprio nessuno! Anzi. Il caro Lucius aveva scagliato per sbaglio la maledizione Imperius su Harry. In un momento di distrazione più totale Seamus aveva gridato di uccidere Voldemort, e lui l’aveva fatto. In fondo, era sotto una maledizione. Ma sfortunatamente quell’idiota non si era accorto di Ginny, che era finita tra le grinfie di Bellatrix, che vedendo il suo padrone morire aveva ‘Avadato’ la piccola Weasley. Inutile dire che Harry si era infuriato come mai. Ma sotto ordine di Silente era stato portato via. Invano aveva gridato, invano si era dibatutto. Non l’avevano ascoltato, ed in pochi minuti era fuori dall’edificio, lontano dal corpo della ragazza. I primi sei mesi erano stati un inferno per lui, ma poi si era abituato. Poi la sua mente tornò a quel giorno. Il giorno in cui Silente era arrivato alla Tana, per annunciargli che dopo due settimane di coma la giovane Griffoncella aveva ceduto.

-Dopotutto, sebbene fosse ancora giovane è morta per una giusta causa. Per l’Ordine, come molti di noi avevamo giurato…-

Harry si era sentito morire. Il suo cuore era sprofondato nel più profonfo sconforto. Ma la reazione che lo sorprese di più fu quella dei Gemelli. Solo dopo scoprì che Ginny era la loro complice da sempre. La loro spalla. Senza di lei avrebbero fatto ben poco. Rammentava le parole di Silente nei suoi confronti :

-Harry, non devi sentirti minimamente in colpa per quanto è accaduto, tu non hai potuto farci nulla, anche volendo…-

le parole del vecchio mago tentavano di rassicurarlo, ma inutilmente. Non poteva fare a meno di pensare che se lui fosse morto lei sarebbe stata viva. Forse il mondo sarebbe crollato, ma lei sarebbe stata viva, avrebbe vissuto ancora per anni… Con questi pensieri scese a colazione, sebbene il suo stomaci fosse letteralmente chiuso, e poi, voleva parlare con Malfoy.. voleva sapere cos’era successo la sera prima. Domenica. Gita ad Hogsmeade. Harry si staccò dal gruppo. Voleva tornare lì. Nel posto dov’era stato un anno prima. Si calò nella grotta.

-Lumos- sussurrò piano. Una lieve luce illuminò il piccolo spazio, dobe su una parete si potevano notare due incisione. La prima scrittura era elegante, la seconda frettolosa, ma entrambe volevano esprimere l’amore provato per la persona che gli stava accanto. Sospirò. Ginny. Gli macava, troppo.

-Ti manca, vero?-

Harry si girò di scatto. Malfoy era lì, dietro di lui. Fissava le scritte, e dalla sua espressione si capiva che era seriamente dispiaciuto. Senza pensarci annuì. Poi, accortosi del gesto appena fatto fisso Malfoy.

-Come sapevi che ero qui?- gli chiese il giovane Grifone

-Intuizione…- rispose vago il biondo. Harry alzò un sopracciglio, poco convinto.

-Volevi parlarmi? Sono qui, a tua completa disposizione- gli disse Malfoy.

-Come cazzo fai a sapere che ti volevo parlare? Cerca di essere più chiaro!!-

-Bhe.. lo so e basta- rispose vago lo Slytherin –Allora? Cosa volevi chiedermi?-

-E’ molto semplice Malfoy, cos’è successo ieri sera? Io ricordo solo i tuoi occhi-

Malfoy sorrise. Un ghignetto da bimbo cattivo gli apparve in volto

-Dubito seriamente che mi crederai Potter-

-Questo sarò io a deciderlo..-

-Benissimo, come vuoi tu. Sei svenuto Potter-

-CHE COSA?!? Smettila di sparare cazzate e rispondimi, ti conviene…- rispose Harry incazzato nero

-Te l’avevo detto Harry. Comunque, sei svenuto. Non so perché. Ti ho portato in Infermeria, dove ci hanno raggiunto Weasley, la Granger e Blaise. Se non ci credi chiedi a loro-

Ma era sincero. Harry lo sentiva. Uno Slytherin che mente non è una novità, ma uno Slytherin che mente a suo svantaggio… avrebbe potuto dire che avevano avuto un incotro di sesso sfrenato, o ché lui, Draco Malfoy aveva dominato il grande Harry Potter. Ma non l’aveva fatto. Per una volta, nella sua vita Draco Lucius Malfoy era stato onesto, e non solo con se stesso, ma anche con gli altri. Il Gryffindor uscì dalla grotta. Troppi ricordi, era ben deciso a non tornarci.

...

Draco guardò le due firme. Harry Potter. Ginny Weasley. Harry Potter. Ginny Weasley. Il Principe delle Serpi provò una strana fitta al cuore. Harry Potter. Ginny Weasley. Estrasse la bacchetta e sussurrò un incantesimo.

Harry Potter. Draco Malfoy.

Continua…

  
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